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Autore: Cocol_Sasso_97    27/11/2010    1 recensioni
Questa storia è un mio racconto usato per il giornalino della mia scuola.E' una storia inventata per spiegare la sordità di Beethven.
Spero che vi piaccia!!!
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Avevo 12 anni quando sarebbe dovuto esserci il mio debutto:il debutto di Ludwing van Beethoven.
 
Era un caldo giorno di maggio,il giorno prima del mio debutto,quando io e Luis stavamo giocando nel giardino di casa mia.
Io ero un nobile tedesco mentre Luis era un borghese francese venuto in Germania con la sua famiglia per cercare migliori condizioni di vita.Nonostante tutto eravamo molto amici grazie ad una passione che ci accumunava:la musica.Purtroppo Luis non poteva permettersi il lusso di avere uno strumento da suonare,cosa che gli sarebbe piaciuta molto,e io gliene avrei volentieri prestato uno dei miei,avendone molti anche inutilizzati,ma mio padre non voleva perché Luis,non essendo un nobile,non gli stava simpatico.Ma a Luis bastava sentirmi suonare per essere felice,cosa che facevo molto volentieri.
Per tornare all’inizio,noi due ci stavamo divertendo molto ma ormai il sole stava per tramontare e dovevo tornare a casa.Salutai Luis e mi diressi verso casa quando qualcosa mi colpì alla testa e mentre perdevo i sensi intravidi lui…
 
Passarono due giorni e quando mi risveglia ero nel mio letto.Vidi mia madre accanto a me che piangeva mentre mio padre parlava col medico,o almeno credo,dato che muoveva le labbra ma io non sentivo niente:né la voce del medico,né quella di mio padre,né i singhiozzi di mia madre.
No,non poteva essere vero,ero diventato sordo!
Il mio sogno di diventare un grande compositore era andato in frantumi e la colpa era solo sua,Paul,il gemello di Luis,l’unica persona che mi odiava!
Chiamai mio padre e lui arrivò con un foglio in mano dove scrivere le sue parole,dato che io non potevo sentirle.Gli dissi che era stato Paul a colpirmi e di conseguenza a farmi diventare sordo e che volevo mandarlo in prigione,ma mentre parlavo arrivò Luis che sentì tutto.Essendo suo fratello non voleva crederci ma proprio per questo sapeva cosa Paul provava per me  e quello che sarebbe arrivato a fare pur di rovinarmi,così decise di aiutarmi ad arrestarlo nonostante soffrisse a fare questo a suo fratello.
Non ci volle molto a trovarlo:come al solito era alla locanda del vecchio Joe a scolarsi birre su birre e dalla sua faccia si capiva che quella che stava bevendo non era di certo la prima.Appena ci vide sbiancò dalla paura,si alzo in fretta e furia e cominciò a scappare.Senza saperlo ci diede la prova della sua colpevolezza:Perché scappare se non aveva fatto niente di male?
Lo seguimmo finché non si fermò sull’orlo di un precipizio.Ci guardò in faccia e si mise a ridere mentre tirava fuori dalla tasca un pugnale e lo lanciava verso di me.Chiusi gli occhi e quando gli riaprì ebbi appena il tempo di vedere Paul buttarsi dalla scogliera,ma non vidi Luis.Lo cercai con lo sguardo e lo trovai ai miei piedi,il pugnale nello stomaco.Lessi le ultime parole di Luis sulle sue labbra:”DEVI DIVENTARE UN GRANDE COMPOSITORE,PER TUTTI E DUE” e raggiunse,insieme al fratello,l’altromondo.
 
17 MAGGIO 1785
 
Sono passati tre anni da quel giorno e ora mancano una manciata di minuti al mio debutto.Si,sono sordo,ma ho creato questo pezzo in memoria di Luis e del suo sacrificio per salvarmi.Deve essere un successone,devo farlo per Luis,colui che non tornerà più così come il mio udito.

   
 
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