Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: Lena    28/12/2003    5 recensioni
24 Dicembre Maya si aggirava per il freddo centro della città in cerca di un regalo [....]
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA MELODIA DEL CARILLON

By Elena

 

24 Dicembre

 

Maya si aggirava per il freddo centro della città in cerca di un regalo per Sakurakoji. Purtroppo era troppo tardi per trovare qualcosa d’interessante e pochissimi negozi si tenevano aperti per quella fredda vigilia di Natale.

Si appoggiò stancamente alla vetrina di un negozio.

“Non so neanche che cosa regalargli…chissà cosa piace ad un ragazzo?”

Si guardò in giro e vide coppie e coppiette che giravano allegre e felici per il centro. Chissà se un giorno anche lei…

Maya sorrise e scosse la testa. Forse sognava troppo. Poi Sakurakoji forse era interessato a lei…come amica, ma cosa importava poi? C’erano ancora troppe cose nella testa di Maya, il teatro poi, era al centro costante dei suoi pensieri…

Mentre camminava si accorse di una piccola bottega, con cui era andata con Rei qualche giorno prima e si ricordò di una sciarpa molto bella che l’aveva colpita subito.

-Scusi…sa dirmi se avete ancora quella sciarpa a strisce che avevate in vetrina?

-Mi dispiace signorina ma l’abbiamo appena venduta..

Maya assunse subito uno sguardo triste, che colpì molto l’anziana commessa. D’altronde erano ore che girava e non c’era niente di particolare che l’avesse molto colpita..e non le andava di fare un regalo ordinario a Sakurakoji, nonostante non si fosse fatto sentire da un pezzo.

-Ahh..capisco…grazie lo stesso signora..

-Ehm..si fermi signorina..a quanto pare sembra che lei abbia girato molto in cerca di qualcosa…di un regalo immagino, eh? E tra poco i negozi chiuderanno, quindi se vuole le consiglio qualcosa, per che persona vuole fare il regalo? Una persona…come un ragazzo?

Maya annuì timidamente.

-Che ne pensa…- disse l’arzilla signora, mentre rovistava in un cassetto dietro la vecchia scrivania -…di questo?

Maya guardò lo strano oggetto tra le mani della donna…

-Allora, che ne pensa?

La ragazzina osservò incantata il carillon, quanto adorava i carillon! Le ricordavano sua madre…il primo regalo che le aveva fatto, proprio il giorno di Natale…Maya trattenne le lacrime…il ricordo della madre abbandonata…

La commessa notò gli occhi lucidi di Maya e sembrò intuire i suoi pensieri.

-Deve ricordarti qualcosa di molto caro?

-Sì.- sussurrò Maya…-però…ehm..quanto costa?

La donna scosse la testa.

-No ragazzina, prendilo come..un regalo di Natale..

Maya fece per controbattere ma la signora scosse decisa la testa.

-Questo carillon era di mia figlia..vi è una storia dietro a questo oggetto antico, risale a tempo fa…si diceva che solo il cuore di una persona innamorata riesca a farlo suonare al solo tocco, e la melodia cambia a seconda di come sia il proprio amore, se rifiutato o ricambiato…certo, una storiella molto bella… ma a cui credo.

-Davvero?

-Certo, quindi prendilo signorina.

-Ma..come mai lo regala a me?

La vecchia signora sorrise, di un sorrise molto malinconico - Perché tu assomigli in maniera impressionante alla mia cara figlia. Era una ragazza molto dolce…

La donna si interruppe.

-Allora buon natale signorina…

-Buon Natale anche a lei signora…e ancora grazie, grazie mille!

Maya corse fuori dal negozio elettrizzata. Sì, era sicura che Sakurakoji avrebbe apprezzato il suo regalo…e chissà se era vera quella storia…

 

Il teatro che apparteneva alla Daito Art Production era pieno come al solito. I biglietti erano andati a ruba, dal momento che l’attrice principale, Ayumi Himekawa interprentava il ruolo della bella Ernia nella commedia shakesperiana di “un sogno di una notte di mezza estate”. La sua recitazione emergeva dalle altre, e insieme a lei recitava il ruolo di Lisandro, suo compagno, Yu Sakurakoji.

Il regista Onodera si dichiarava soddisfatto.

Un giornalista gli si avvicinò.

-Signor Onodera..come al solito la recitazione di Ayumi Himekawa, giovane genio, è impeccabile..che futuro prospetta per la sua compagnia teatrale!

Honodera scoppiò a ridere.

-Più che roseo direi…

-E dica…vi può essere un’altra compagnia in grado di impensierire l’Ondine?

-Non credo proprio…e se vi riferite alla emergente compagnia Tsukikage…credo che il suo fallimento sia imminente!

-Affermazione piuttosto impertinente la sua, signor Honodera..-s’intromise un’uomo dalla figura snella e slanciata.

-Oh! Ecco il signor Masumi, dirigente della Daito art production! Che ne pensa di questa rappresentazione?

Masumi sorrise cinicamente.

-Sarà un successo…come sempre d’altronde.

Nel frattempo la giovane Maya in cerca del giovane Sakurakoji, si fermò davanti al teatro della Daito.

Sapeva dello spettacolo al quale partecipava sia Sakurakoji che Ayumi, la sua rivale di sempre….ed ecco ritornare nella sua mentre le parole della signora Tsukikage, riguardo la Dea Scarlatta..da sempre Maya sapeva che il livello di Ayumi era per lei come una meta irraggiungibile, a cui sarebbe arrivata, prima o poi…

Persa nei suoi pensieri una voce la richiamò all’istante.

-Signorina Maya Kitajima..è venuta a vedere anche lei la rappresentazione?

Maya si girò e vide di fronte a sé Mizuki, niente poco di meno della segretaria personale del signor Hayami della Daito.

-No, io…passavo di qui per caso..

Dietro Mizuki si accorse di un’altra presenza che la stava osservando, quella di una figura a lei consueta.

-Signor Hayami!!

-Salve ragazzina..cosa ci fa qui da sola fuori con questo freddo?

Maya sbuffò -Non sono affari che la riguardano!

-Sa, lei sa essere più fredda di questa giornata d’inverno ragazzina..

-Uffa!!!!!! La vuole smettere di chiamarmi ragazzina?!

Mizuki trattenne una risata…se solo Maya Kitajima avesse saputo chi fosse il suo donatore di rose scarlatte…ancora non riusciva pienamente a comprendere cosa spingesse lo scettico e, a detta di tutti, “glaciale” Masumi Hayami a non far trasparire i suoi reali sentimenti…anche se il modo in cui guardava quella ragazzina era più che eloquente..

-Chi sta aspettando?- si intromise Mizuki.

-Ehm…un’amico…- sembrò ricordarsi sul momento Maya. “Chissà se la signorina Mizuki e il signor Hayami hanno una relazione…?” si ritrovò a pensare la ragazza vedendoli uno accanto all’altra “Ma cosa vado a pensare?! Anche se non ci sarebbe da stupirsi..sono entrambi molto belli!”

Il viso di Hayami si rabbuiò per una frazione di secondo. Sapeva bene chi aspettava Maya fuori dal teatro con quel gelido, e la cosa sembrava infastidirlo e non poco.

Scacciò quel pensiero e quella sensazione che gli opprimeva il cuore, per sorriderle.

-La recita finirà fra mezz’ora…se vuole intanto la porto a bere un caffè..anche se per la sua età le converrebbe bere una bella tazza di cioccolata calda.

Maya rimase disorientata per un attimo dal suo inaspettato invito e in un battibaleno si ritrovò in men che non si dica all’interno del suo grande macchinono lussuoso, mentre Mizuki guardava divertita allontanarsi la macchina del proprio capo.

-A..aspetti..io non ho ancora accettato..

-Non pensa che ora sia troppo tardi per rifiutare? E poi…-disse Masumi con un tono pacato-penso di meritare una tregua, almeno a Natale…

Maya decise di non controbattere come al solito. In fondo aveva ragione. Ma chissà di cosa voleva parlarle…sicuramente dei suoi interessi, come faceva sempre.

-Però…solo per oggi!- esclamò convinta Maya.

Masumi si portò una mano al petto, come segno di giuramento.

-Certamente! Ha la mia parola…

Dopodichè scoppiò in una fragorosa risata, che infastidì Maya.

-Lei..lei riesce sempre a mettermi in imbarazzo!!! Lo sa che proprio non la sopporto?!- e detto questo girò lo sguardo dalla parte del finestrino, concentrandosi sulla città e sul tram tram di gente che la attraversava.

“Sembra quasi….che lei mi odi veramente…con tutta se stessa”pensò amaramente Masumi, nascondendo la sua tristezza nel suo classico sorriso beffardo.

E mentre Maya sentiva uno strano senso di colpa attraversarle il petto Masumi fece cenno all’autista di fermarsi.

Dopo essere scesi Maya rimase stupita dall’enormità del “bar” in cui l’aveva portata..un enorme e lussuoso salone dove camerieri e persone dell’ alta società non staccavano gli occhi dal sign. Hayami e dalla sua giovane accompagnatrice.

Un cameriere si avvicinò velocemente a Masumi.

-Buonasera sign. Hayami…vuole che la accompagni al suo tavolo insieme alla sua…?

Masumi, visibilmente infastidito, fece cenno all’uomo di scostarsi.

-No grazie.

Maya, da parte sua, si sentiva tremendamente fuori posto e dall’agitazione nel sentire tanti sguardi su di sé, per poco andò a sbattere contro una coppia di signori.

-Hey, che combina signorina?- le disse Masumi porgendole un braccio per evitare che combinasse disastri.

-Scu..scusa…- disse Maya attaccandosi al suo braccio -è che…non sono abituata a questo…

Masumi le sorrise teneramente..quella ragazzina, gli aveva proprio preso il cuore..

Tutte le persone presenti in sala, soprattutto donne, rimasero sconcertate dal comportamento così docile del signor Masumi Hayami, l’affascinante e spietato dirigente della Daito, verso quella sconosciuta e insignificante ragazza…che peraltro dimostrava poco più di 14 anni!

Molti si chiesero se centrasse qualcosa con gli affari della Daito…o magari fosse una semplice figlia di qualche pezzo grosso di teatro…

Ignorando le chiacchere, Masumi si sedette in un tavolo verso la vetrina, facendo sedere Maya di fronte a sé.

Mentre Maya si stava chiedendo che cosa ci faceva lì, Masumi ordinò per loro.

-Sign. Hayami…cosa l’ha spinta a essere così gentile con me?

-Mah..sarà l’aria del Natale..

-Comunque …mi chiedevo…davvero lei è stato bambino?

A quella domanda Masumi scoppiò a ridere sotto gli occhi ancora più sconvolti della gente, ormai intenta a non perdersi questo spettacolo...

-Le faccio così ridere?! Volevo solamente sapere come..festeggiava il Natale da bambino!

Masumi tacque all’improvviso e si accese una sigaretta.

-Come mai questo interessamento?

Maya a quel punto diventò bordò -No!! No cosa dice? Era tanto per chiedere…è perché…

Masumi le fece cenno di proseguire.

-No ecco.. perché un po’ mi manca la mia infanzia..quando vivevo sola con mia madre..eppure nonostante tante difficoltà eravamo una famiglia…

-Non ha mai conosciuto suo padre?

-Lui è morto quando ero ancora piccola…

Ed ecco che accadeva di nuovo…Maya finì per raccontare la sua vita con la madre, di ciò che avrebbe voluto cambiare del suo passato..”Strano” pensò “perché sto parlando della mia vita con Masumi Hayami, l’uomo che ha fatto così tanto del male a me e alle persone che mi sono più vicine….perché?” Ma non era la prima volta..nonostante lo considerasse un uomo senza scrupoli sembrava..capirla veramente, come pochi…

“Come brillano i suoi occhi, e com’è allo stesso tempo lontano il suo sguardo…” pensò Masumi, sorpresosi più di una volta a fissarla intensamente.

Maya ad un tratto si interruppe. -Oh, scusi se parlo solo io…il fatto è che quando inizio a parlare non mi fermo più….si sarà certamente stancato…

Masumi la guardò divertito -Già, la trovo piuttosto…- si interruppe per fingere uno sbadiglio -come dire..noiosa!

Maya rimase disorientata dalla sua inaspettata risposta.

-Eh?! Bè, allora mi considera così?!

-Hahaha! Sa qual è una parte del suo carattere che mi diverte di più? Lei non capisce gli scherzi…

-Non è vero!

-E invece le dico di sì, è per questo che sono innamorato di lei…-e, detto ciò, assunse uno sguardo serio che bloccò il respiro di Maya per qualche secondo e la fece quasi cadere dalla sedia.

Masumi, vedendo l’espressione buffa dipinta sul volto di Maya, non seppe trattenere un’altra risata.

-Vede? C’è cascata di nuovo.. ha mai pensato di intraprendere la carriera di attrice comica, che ne pensa?

-Aaaah! Ma la vuole smettere di scherzare?! Mi ha presa per un clown?

-Certo, ed anche un ottimo clown…

-Comunque…lei sta scherzando pesantemente con me!

-Sì, considerando la sua suscettibilità le do ragione..però la Daito , come lei ben sa, sarebbe lieta di avere un clown con il vostro talento nella sua compagnia…se lo ricordi…

“Ecco, lo sapevo…ecco doveva voleva arrivare come sempre…al suo tornaconto personale…che stupida..che sono…mi lascio sempre incantare dai suo modi educati! Quest’uomo sa stregare le persone..”

Maya si alzò dal tavolo.

-Mh?

-Ecco cosa siete signor Hayami, una persona insensibile…lei ..

Qualcosa in Maya aveva fatto scattare questo attacco di rabbia, il fatto che finisse sempre per fidarsi di quest’ uomo, che pensava sempre e solo a se stesso…e ai suoi affari, ovviamente.

Masumi guardò tranquillamente la ragazza fra le chiacchiere della gente.

-Non capisco il motivo per cui lei debba sentirsi offesa…quindi la prego di sedersi, senza dare troppo spettacolo.

-No, questa è l’ultima volta…le ripeto che la sua compagnia non mi interessa per niente! Lo sa benissimo che non abbandonerò mai la signora Tsukikage, e ora, mi perdoni ma devo proprio andare…-disse Maya correndo fuori e guardando di fretta l’orologio, notando che lo spettacolo doveva essere già finito da un’ora. “Sakurakoji…me n’ero completamente dimenticata!”

-Aspetti..l’accompagno…-disse Masumi seguendola a ruota.

Appena Maya uscì sentì una ventata di freddo e alzò gli occhi al cielo..fiocchi di neve cadevano silenziosamente sulla strada.

“Nevica..nevica..che bella sensazione..”

All’improvviso, l’immagine della madre le si parò davanti. L’immagine della sua defunta madre.

Un brivido le percorse la schiena “Non può essere..madre!” Maya si avvicinò a quella falsa visione, quando una luce alla sua sinistra le illuminò il viso..fari di una macchina…una voce in lontananza che la chiamava.

 

Fuori dal palazzo Daito un ragazzo se ne stava da solo all’entrata.

Yu Sakurakoji pensava spesso a Maya, al modo in cui gli avrebbe sorriso nel momento in cui lui le avrebbe donato il suo regalo di Natale..il suo era un regalo semplice, come lo era Maya…semplice ed unico….

Un ragazzo della sua compagnia teatrale aveva detto di aver visto Maya nei paraggi del teatro, sicuramente lo stava aspettando, ne era sicuro. E lui, era convinto, sarebbe venuta da lui…

Nel frattempo, in una strada non distante dal palazzo della Daito, un giovane uomo abbracciava forte una ragazza tremante che, lentamente, aprì gli occhi.

-Co..cos’è successo?

L’uomo la guardò dolcemente, senza smettere di abbracciarla.

“Ho un senso di calore..mi sembra quasi di essere cullata..”pensò Maya, e quando realizzò che effettivamente era tra le braccia di un uomo, precisamente Masumi Hayami, si staccò quasi involontariamente sperando che non si vedesse il rossore sulle sue guance. Quel calore non le era del tutto nuovo...ma sembrava non fosse la prima volta che una persona l’abbracciava con tanta intensità..

-Ma..?- disse una Maya disorientata e confusa.

Masumo cambiò espressione e il suo viso assunse un’aria di rimprovero.

-Che stava facendo in mezzo la strada?! Si rende conto che a momenti avrebbe potuto essere investita da un’auto?

Maya allora realizzò che era Masumi Ayami l’uomo che l’aveva presa di corsa nel momento in cui si era resa conto che l’immagine della madre che l’era apparsa in strada era stata solo un’illusione.

-…io non mi ero resa conto..

-Non si era resa conto..? Ma dov’era con la testa? Non faccia mai più una simile sciocchezza!- il tono duro di Masumi trasudava di rabbia e paura, paura per quella ragazzina…ma quando vide Maya ormai in lacrime, il suo sguardo tornò calmo e pacato come sempre.

-Mi scusi..mi scusi..io sono un’incosciente, lo so..

Masumi la tranquillizzò e le diede un fazzoletto.

-Tenga..non sopporto vedere le lacrime di una ragazza..

-Io la ringrazio..se non fosse stato per lei..- Maya starnutì di colpo e dalla tasca interiore del cappotto le scivolò inavvertitamente il carillon, che Masumi prese con prontezza.

Una triste melodia sembrò uscire automaticamente dal carillon.

Maya guardò esterefatta il carrillon, quando le vennero in mente della signora che gliel’aveva regalato..allora Masumi Hayami..

-Ehm..scusi se glielo chiedo…so che è una domanda personale ma..lei è innamorato?

A quella domanda Masumi rimase alquanto sorpreso.

-No, sa… una signora mi ha detto che solo nelle mani di una persona realmente innamorata il carillon suona..però..il suo suono è così triste..

Masumi la guardò con distacco.

-Pensa veramente che sia vera questa favola?

-Perché no?! Cioè..in realtà non credo che lei sia una persona incapace di amare..

-Davvero lei crede questo? Pensavo mi detestasse....

-No! E poi riguardo allo storia del carillon ci credo veramente..e sono disposta a scommettere che il suo..è anche un amore infelice..

Masumi sorrise tristemente.

-Anche se fosse..l’amore non è sempre felicità, a volte bisogna soffrire per rendere felice la persona amata..e un giorno quando crescerà, lo capirà anche lei ragazzina…ora se vuole, lasci che l’accompagni in macchina al teatro..così potrà portare il suo regalo al suo amico..

-..e lei come fa a sapere ..?

-Mistero- le sorrise Masumi, di un sorriso che per un attimo le attraversò inconsciamente il cuore.

Non adesso, ma un giorno, Maya avrebbe capito il senso di quelle parole, dette dal cuore innamorato del suo donatore di rose scarlatte.

E quel giorno, la melodia del carillon, sarebbe stata molto dolce…

end

  
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