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Autore: beesp    03/12/2010    0 recensioni
[Stato di Grazia - State of Grace] Spoilers!
Partecipante al "Time of Dying".
Jack Flannery era un membro della criminalità organizzata di un quartiere irlandese di New York, ma non aveva idea di quanto la mafia – il tumore – causasse nel mondo; non conosceva i volti delle persone che avevano perso i loro cari per i suoi colpi di pistola, o di chi per lui.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Tredicesima classificata al “Time of Dying”.
Colonna sonora: “State Of Grace”, Ennio Morricone (colonna sonora dell’omonimo film).



Stato di Grazia

Lo Stato di Grazia è il momento in cui l’anima viene a pacificarsi, entra a far parte del cosmo, ed è comprensione, in cui non ci sono più bufere né tempeste; davanti gli occhi si ha un’immensa luce, il dolore di una vita, e la gioia immensa che non sarebbe stata neanche immaginabile prima.

La felicità è un elemento che gli uomini non accettano, perché sono oscurati dai quotidiani dilemmi. Nella loro esistenza – prima che si concluda – entrano in Stato di Grazia soltanto al loro battesimo.

E nell’ascesa verso il loro Dio.

Che sia musulmano, ebraico o cristiano.

Gli uomini non sono mai stati penalizzati per la loro forma di Fede, credere è Credere, in qualsiasi forma; né nel non averne avuta.

Dopotutto, quando si giunge dopo molte peripezie allo Stato di Grazia, la sintesi perfetta, la melodia dell’animo, che è la vita che gli uomini respingono, che potrebbero possedere anche prima che la perdano per sempre, sono rari i casi in cui non si pentono dei loro peccati.

E Dio è grande e misericordioso, c’è sempre posto per il suo pascolo, anche se si è smarrito.


Jack Flannery era un membro della criminalità organizzata di un quartiere irlandese di New York, ma non aveva idea di quanto la mafia – il tumore – causasse nel mondo; non conosceva i volti delle persone che avevano perso i loro cari per i suoi colpi di pistola, o di chi per lui.

Nei brevissimi ultimi secondi di coscienza tremava e pregava che la sensazione di calore che l’aveva avvolto non scomparisse; chiedeva perdono al suo amico Terry, a cui non aveva creduto. E a sua sorella Kate, la bella della famiglia, la fragile donna che aveva eretto uno scudo attorno al suo sentire, che era stata coinvolta in qualcosa che non avrebbe mai dovuto neanche comprendere. Paura e sofferenza.

Che sapesse abbatterlo, che lo infrangesse con la potenza della sua anima pura.

E che Terry l’aiutasse nel difficile compito; che insieme costruissero un’identità in cui nascondersi nei momenti di sconforto, imparassero a stringersi tra loro e proseguire nel loro cammino.

Jacky. Jacky stava abbandonando la sua bella New York per sempre, non sarebbe più tornato; rimpiangeva di non aver mai amato una donna o un uomo, ma non era fondamentale.

Suo fratello doveva essere salvo, anche se divenuto un mostro.
Padre, perdonali perché non sanno ciò che fanno”.

Frank non sapeva di distruggere; Jacky osservava le piaghe che affliggevano la Terra, finalmente, in parte causate dalla loro organizzazione, o la grande macchina – che girava, e girava, e girava – di cui erano soltanto piccoli ingranaggi.

Sulla pelle tutto il sapore dell’umanità, l’energia che emanava il globo azzurro, che nessun altro pianeta avrebbe mai potuto emulare.

Ricordava con precisione quando, all’età di sette anni, nacque. Terry si era rivolto verso di lui, entrambi con un volto sconvolto e macchiato di sangue, gli aveva preso la mano e gli aveva giurato fedeltà eterna. Loro sarebbero stati più che fratelli.
Ti voglio bene, Jacky”.
Proprio allora, quando le dolci ferite dell’infanzia si rimarginavano, Jacky conobbe il suo nome e tutto ciò che lo circondava.

E fu tanto doloroso e bello, almeno quanto lo Stato di Grazia.

Oh, Terry, credici, credici”. Sussurrò: l’amico lo raggiunse. Per l’ultima volta vide brillare la luna e il volto del suo compagno.


Lo Stato di Grazia permette alle anime di oltrepassare; quando giungolo nell’ultraterreno dimenticano del loro passato e si preparano a entrare in un nuovo corpo sulla Terra.

Ma gli uomini non lo sospettano neanche.














Giudizio:
Grammatica e sintassi: 14.5/15
IC e resa dei pensieri del personaggio: 9/10
Attinenza al tema e rispetto degli obblighi: 9/10
Originalità: 4/5
Gradimento personale: 5/5
51/55


Trattandosi di una storia piuttosto breve (ed è giusto che lo sia, visto che è una flash fic xD) valutare lo stile risulta un po’ difficile, ma devo ammettere che quello che ho potuto vedere mi è sembrato che tu abbia un ottimo stile, piacevole da leggere e ricco di termini non banali ma mai troppo ridondanti. I periodi sono concisi ma molto intensi e ben costruiti, e la grammatica è molto buona, fatta eccezione per un piccolissimo errore di battitura nella frase “quando giungolo nell’ultraterreno”, in cui hai digitato una “l” invece di una “n”.
Riguardo al punteggio dell’originalità ti ho voluta premiare per l’ottimo lavoro di introspezione, e per essere stata in grado di rendere davvero bene un momento così delicato, cosa non semplice.
I pensieri di Jack sono accurati e ben espressi, anche se forse secondo me avrebbero meritato un po’ di spazio in più rispetto a quello che gli hai concesso: voglio dire, avrei allungato un po’ la storia, approfondendo ulteriormente le emozioni di Jack. Ma anche così com’è rimane un lavoro d’introspezione più che notevole.
Il ricordo è stato inserito in un momento molto adatto, così come la sensazione di rimorso di Jack nei confronti di Kate e Terry, quindi gli obblighi sono stati perfettamente rispettati, anche se in maniera leggermente “semplice”.


Volevo ringraziare la giudice per averci dato la possibilità di scrivere di un argomento tanto delicato e stupendo! E in particolare per aver visto “State of Grace” e quindi di aver potuto scrivere su questo meraviglioso film.

Grazie.
   
 
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