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Autore: IAmWillyWonka    04/12/2010    4 recensioni
Nella misteriosa Venezia una giovane viene considerata da tutti l'ambasciatrice della morte, a Zero spetta il compito di trovarla e condurla al cospetto dell'associazione hunter, ma quali sono i motivi che spingono 'associazione a cercare quella giovane.
La mia nuova FF dall'atmosfera e trama gotica.
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Zero Kiryu
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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::† Kiss of the Death †::




 






cap. 1 "La capitale della malinconia"


Stava osservando fuori dalla finestra il tramonto con lo sguardo assonnato, le grandi iridi ametista riflettevano come uno specchio gli edifici fuori da quella stanza, la testa gli doleva fortemente e la fame lo consumava, o meglio la sete, si allontanò dalla finestra e si sedette sul letto afferrò una scatolina metallica con all'interno delle pillole e tutto d'un fiato ne mandò giù una decina, sospirò poi rivolse lo sguardo nuovamente fuori si alzò stava per dirigersi verso il bagno ma qualcosa lo interruppe, sentì bussare qualcuno alla porta della sua stanza, afferrò la bloody rose e poi andò ad aprire la porta ma appena il possibile per vedere chi ci fosse dietro.
Quando dietro di essa riconobbe la figura di Kaito lo lascio entrare tranquillamente
- però sei messo proprio male Zero... sembra che ti abbia investito un tir in corsa -
- cosa vuoi? - disse il ragazzo grattandosi il capo i lanciando uno sguardo fulminate all'altro
- hanno deciso di affidarti una missione... -
- a chi devo far fuori? - Kaito sogghignò poi passò nelle mani di Zero una busta chiusa
- per sta volta ti devi limitare a trovare una persona e sopra tutto evitare di fargli del male -
Zero aprì la busta al suo interno c'era un biglietto aereo, quella storia non o convinceva non era mai  uscito dal suo territorio di caccia ed in oltre non gli andava di fare il corriere per conto dell'associazione
- rifiuto! -
- non puoi! - ribbatè Kaito ironico smuovendo i nervi del ragazzo
- è una missione che ti è stata affidata dall'associazione hunter mondiale per cui non puoi rifiutare -
- cosa?! io... -
- spiacente sei con le mani legate vecchio mio! -
Zero guardò rassegnato il biglietto leggendo la destinazione della sua missione...
{Italia... Venezia}
- maledizione... -
- preparati parti domani, per quanto riguarda l'alloggio ti verrà fornito il denaro necessario dall'associazione mondiale, quindi vedi di spassartela un pò invece di rintanarti come un cadavere finché non porti a termine la missione - 
subito dopo Kaito usci dalla stanza lasciando Zero a borbottare seccato da quella costrizione, posò la busta sulla scrivania e si diresse in bagno, si fermò davanti ad uno specchio ad osservare il proprio riflesso...
- Venezia... tsk ci mancava solo questa -   



Guella sera le nubi grigiastre coprivano il cielo la grande villa gotica sembrava ancora più inquietante di quanto già non fosse nei giorni sereni, un forte vento gelido ululava, filtrando tra i grandi cespugli di rose bianche, sembrava come se gli spiriti dell'aldilà si riunissero in quella grande villa, nel giardino s'intravedeva una figura leggera ed elegante il lunghi capelli bianchi e lisci svolazzavano accompagnati dal vento, i suoi occhi neri come la pece brillavano di una luce misteriosa ed oscura la pelle bianca e liscia la faceva assomigliare ad una creatura non umana, o meglio non viva, il lungo abito di seta blu strusciava sul piccolo sentiero di pietra grigio, mentre il suono dei piccoli piedi salsi sulla pietra echeggiava.
Tra le sue mani stringeva una piccola lanterna con decorazioni eleganti che s'intrecciavano tra di loro bloccando i vetri antichi e ingialliti che facevano filtrare una luce soffusa, camminava facendo ondeggiare la piccola lanterna, smuovendo le piccole catene dalla quale la reggeva che emettevano dei suoni metallici simili a quelli delle campanelline.
Si dirigeva verso una piccola cripta le porte in ferro erano incorniciate tra due angeli in pierta e sulla quale si attorcigliavano rami spogie o morti di erera.
Si fermò per qualche istante ad osservare poi infilò un bastoncino all'interno della lanterna e con esso accese le due candel eposte sotto gli angeli, fatto questo si voltò e tornò indietro, ripercorrendo il sentero fino a che si fermò dinanzi ad una grande fontana l'aqua non era limpida anzi, su di essa galleggiavano piccole piande di ninfea blu, sul bordo della fontana era posata la custodia di un violino, la fanciulla posò la lantern a terra ed aprì lentamente la fodera dalla qual' estrasse un violino antico il legno scuro emanava un fortissimo profumo, posò lo strumento sulla propria spalla e con il mento si adagiò su di esso, poi con estema grazia posò l'arco sulle corde, iniziò a muoverlo lentamente intonado le prime note, una maliconica melodia si espanse dallo strumento ecceggiando in quel luogo senza tempo ricco di malinconia.
Quando la gente della citta gli capita per caso di passare vicino a quella villa inquietante e meravigliosa, fuggono per la paura, per paura che il bacio della morte li porti via ai loro cari, perchè la morte danza canta e suona nella capitale della malinconia, attirando a se tutti coloro che ingari andavano a trovare quella misteriosa creatura.



Il giorno seguente Zero si ritrovava all'aereporto di osaka, sulle spalle portava un enorme borsone nero, dove aveva messo tutto il necessario, però c'era qualcosa che lo inquietava parecchio, gli avrebbero permesso di entrare nel terminal ache se sotto la giacca grigia portava una pistola e dentro la sua borsa teneva proiettili ed altri oggettini utili?
Attese i suo turno quando dovette passare sotto quella dannatissima macchina ovviamente capitò quello che si aspettava.
"cominciamo bene..."
- sta fermo! non ti muovere! -
Un uomo in divisa si avvicinò a lui prese il portafogli ed il borsone nero e costrinse Zero a seguirlo dal suo superiore, un uomo dalla statura e corporatura possente aveva i capelli brizzolati e due grossi baffi grigi, il più giovane gli passò il documento del ragazzo.
L'uomo guardò Zero attenatamente poi richiuse il documento restiuendolo a quest'ultimo porgendo un leggero inchino lasciando sbigottiti sia Zero che l'agente che lo aveva portato da lui.
- sono mortificato kiryuu-san la prego di accettare le mie scuse -
Zero non battè ciglio riprese il suo borsone e si diresse in un grande atrio in attesa che arrivasse l'aereo diretto per la sua destinazione.
- hei capo... perchè lo ha lasciato andare? quello non sarà mica... -
- si è uno di quelli che chiamano hunter... -
- ma è sicuro lasciare un tipo come quello armato -
- è sotto la protezione del governo mondiale... se non vuoi finire a lavorare come spazzino ti conviene lasciarlo perdere -
- assurdo... per me quei tipi non sono altro che dei criminali -
Anche se quei due avevano parlato con un tono di voce simile ad un susurro Zero non ebbe difficoltà ad ascoltare il loro discorso gli lanciò un ultima occhiata cupa facendoli sussultare dalla paura, poi i due si dileguarono non accennando più una sola parola riguardo a lui
- assurdo... perchè tocca proprio a me questo strazio ? -
[i passeggeri per il volo diretto osaka - venezia sono pregati di recarsi allo sportello d'imbarco ]
Appena l'annuncio all'altoparlante terminò Zero si diresse verso lo sportello dopo vari minuti finalmente riusci ad entrare su quel dannatissimo aereo, prese il suo posto e si appisolò cercando ameno di sfruttare quella che come aveva detto Kaito poteva essere considerata una "vacanza".
   
 
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