"Il te di allora non esiste più. Adrian mi ha liberato dal tuo fantasma."

"Il ciondolo che hai al collo lo hai trovato sul luogo del delitto. Dammelo."
 

Ancora quella voce e quel suono nella mia testa...
Non è più lui.
Non sono nemmeno più io, ma non importa. Non importa.

Adrian...

Adrian mi tirerà fuori. Adrian mi ha liberato da quel fantasma, ora vedo finalmente il mondo.
E mi fa schifo.


 

"Vuoi proteggere quell'uomo a tutti i costi? Credi sul serio di poter fuggire da me e vivere in modo normale?!
L'unica cosa che sai fare è 'quella'.
Tu non servi ad altro. Non potrai mai lasciare questo mondo di merda...
Sembra che quel tatuaggio non sia stato sufficiente a fartelo capire..."

Dove sono? Ah, è vero... mi hanno di nuovo preso.
Devono essersi divertiti di nuovo parecchio con me e Dallas dev'esserci scomodato tanto da finire quella sua merda con me.
Devo tornare... devo andarmene...
Sento ancora quel carillon... quelle note stonate, come la mia vita.
Chissà se Adrian mi starà pensando?


 

"Chi stai uccidendo? Tua madre? I ragazzi che si prostituiscono?
Oppure te stesso? Basta, ora è tutto finito... Non hai più bisogno di uccidere, ora perdona te stesso."


 

Ti amo.

E non gliel'ho ancora detto. Come potrei farlo? Come potrei dirglielo se non mi appartengo?
Sì, mi sarebbe piaciuto essere un rettile... una grossa lucertola che si nutre del calore altrui, del calore di Adrian. Sarebbe così bello, così particolare e così intimo. Solo suo, senza continuare a sentire le mani di altri sudici maniaci che vogliono trovare "l'amore" anche solo per un paio d'ore.

Mi gira la testa... la canzoncina stonata ha smesso di suonare ma intorno a me c'è sempre confusione, sempre le stesse note.
Dov'è finito Lawr?
Ha perso l'anima? L'ha vomitata insieme a quella dannata acqua?
Non lo so, ma non darò mai ciò che mi lega a lui.


 

"Anch'io vorrei essere legato ad Adrian con un collarino.Perciò non intendo ancora restituirtelo."

Dannazione mi hanno conciato davvero per le feste... ma so che cosa devo fare.
C'è una sola cosa che io possa fare se voglio appartenere solo a lui... essere suo liberandomi di questo... questo marchio.
Non posso andare ora... non posso. Che diavolo mi direbbe? Che diavolo farebbe?

E io devo riflettere.

Non è affatto semplice... ma è l'unica cosa...

L'unica cosa...



"La melodia di un valzer di un Luna Park di pazzi..."

 

~ ~ ~

-Lawrence?! Sono due settimane che non ti fai sentire! Sai quanto sono stato preoccupato per te?! Anche questo è uno dei tuoi soliti capricci?! Sono tornato molte volte in quel locale, ma mi avevano detto che ti eri licenziato...! Lawrence!-


Non guardarmi così...O mene ne pentirò e sarà troppo tardi...
Per me e per te.


Ancora quella melodia... che sia la mia anima che piange?
No. Non piango da diverso tempo.

Ormai non so più che cosa significhi piangere...


-Ma non importa... basta che tu sia tornato da me... Lawrence...!-


Adrian. Il mio Adrian...
Le tue braccia, il tuo calore, la tua voce, il tuo sguardo triste e gentile.


-Anche a me, Adrian... Anche a me... piaci ancora. Ti amo alla follia, ma...-

-Lawrence! Che cos'hai sul volto?! Qualcuno ti ha picchiato?!-


No, basta, niente domande... lo sai che non posso rispondere... Ora non posso più tornare indietro... Amami... Perdonami.
Solo tu puoi...


-Questa cosa non ti riguarda. Non sono affari tuoi. Addio. Adrian... è stato divertente giocare agli innamorati.-


Sì, sapevo che mi avrebbe guardato così... sapevo che questa dannata pistola mi sarebbe tornata utile.


-Io lascio Los Angeles e vado da mio fratello.-


Quale fratello? Lui?


-E' una lettera di mio fratello, in cui mi cheide di andare a vivere con lui. Si trova a New York e ha continuato a cercarmi. Perciò ora lo raggiungerò. Non credo che tu possa liberarmi da Dallas. A dire la verità, prima di te, ho circuito altri uomini ma Dallas li ha uccisi tutti. Tu invece sarai ucciso da me.-


Quello sguardo.
E' tornato a essere quello che era...
Questa volta solo per me.


-Già, tu non mi sei più necessario, Adrian.-


 

"Ascolta, Adrian... fa in modo che io sia solo tuo...!"

Sì... questo dolce delirio... questo dolore è il dolore che mi libera.
Argento... freddo... una lama? Sì. E' arrivata a toccare il mio cuore... sei arrivato al mio cuore...
Ti amo... non ho mai amato nessuno come te...

Il sangue...
La carne...
E persino il cuore...
Ecco, ora io sono tuo.
Solo tuo...


Lascia che ti dia un bacio... un misero ringraziamento...
Oh, che delizioso sapore, che bel colore rosso... lo riesco a vedere, è sulle tue labbra... nella mia bocca.


-La nostra prima... promessa...finalmente tu mi hai salvato... mi hai liberato... Adrian...-


Mi mancherai...


Mi mancherà il tuo caldo abbraccio... mi mancheranno i tuoi occhi gentili... mi mancherà la tua voglia di essere amato...

Ma mi avrai per sempre... libero.