La ragazza perfetta
Quinn Celeste Fabray era la ragazza perfetta. Lunghi capelli
biondi, grandi occhi verdi, capitano delle cheerleader e presidente del club
della castità del liceo McKinney.
Era la ragazza più popolare della scuola,
quella che qualunque essere di sesso maschile avrebbe voluto avere come ragazza
e quella che qualunque essere di sesso femminile avrebbe voluto avere come
migliore amica.
Quinn aveva anche un corpo perfetto, invidiato, ammirato, amato, odiato. Fra le sue
tante doti poteva contare anche quella da perfetta
attrice, perché lei sapeva sempre come ottenere perfettamente tutto ciò che voleva, soprattutto dal
suo ragazzo storico, Finn Hudson.
Del
resto le bastava sfoggiare il suo sorriso perfetto per farlo cadere ai
suoi piedi e il gioco era fatto.
Quinn era la ragazza perfetta, certo, ma era anche una ragazza che credeva di
avere il mondo in mano e che tutto le era concesso,
ma in quella perfezione una nota
stonata c’era: Noah Puckerman.
Quel ragazzo era semplicemente insopportabile,
non faceva altro che perseguitarla, sedurla, importunarla… e lei…
lei non faceva nulla per allontanarlo, anzi, a volte gli riservava anche dei
sorrisini perfetti e degli
sguardi ammiccanti.
E una
notte accadde l’inevitabile.
Si era lasciata abbindolare, aveva ceduto, mostrando
a Puck la perfezione delle sue
nudità. Eppure, per quanto si vergognasse, non provava risentimento
verso il ragazzo, o per meglio dire, non ancora.
Quinn Celeste Fabray era la ragazza perfetta e ora, nel suo ventre,
nascondeva un piccolo, dolce segreto.
L’ultimo gabbiotto nel bagno delle ragazze
le era sembrato il rifugio migliore per sfogare tutta la sua rabbia e
l’odio che provava verso Puck.
Le lacrime solcavano le guance e i singhiozzi
scuotevano la perfezione di
quell’esile corpo.
Come poteva aver permesso una cosa simile? Come
poteva aver stoltamente creduto che tutto le era concesso?
Asciugandosi quelle gemme salate, si alzò
dal freddo pavimento, cercando di sfoggiare il suo sorriso perfetto.
Poteva ancora rimediare, ma per farlo doveva
fare appello a tutte le sue perfette
doti di attrice.
Sì, Finn le avrebbe creduto, non poteva
essere altrimenti, perché Quinn Celeste Fabray otteneva sempre quello
che voleva e quella piccola nota
stonata, nel suo mondo
perfetto, non poteva esistere.
Princess Judith’s space.
Salve! Questa è la mia prima shot fiction
sulla serie tv Glee. Ok, non spaventatevi da tutte quelle parole sottolineate e
messe in corsivo, non so perché, ma donavano alla storia un aspetto un
po’ particolare! Sinceramente non so neanche da dove sia nata questa fan
fiction, ma ho voluto provare ad immaginare la vita di Quinn prima di scoprire
di aspettare un bambino!
Per quanto riguarda il wall, bhe è una
mia “creazione”. Lo so, non è il massimo, ma sono ancora
alle prime armi con Photoshop, quindi focalizzate di più la vostra
concentrazione sulla shot che su quello! ^^
Spero che la storia, nonostante le continue e
volute ripetizioni di “perfetta” “perfezione” e
così via, vi possa piacere e…, cos’altro dire…
commentate, anche spietatamente! ;)
Just enjoy guys!
Saluti!
Princess Judith
PS: Dedicata a voi.