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Autore: ElizabethAudi    13/12/2010    1 recensioni
Una piccola one shot dedicata a hide, per il suo compleanno.
[X JAPAN.]
Tirava una brezza calda, che portava con sé i primissimi petali di ciliegio della stagione.
Hideto era appoggiato ad un muretto, abbastanza vecchio, che aspettava chissà cosa.
Il sole stava tramontando, e le nuvole si stavano tingendo di rosa.
Pink spider sora wa yonde iru.
Pink spider Pink spider.
Momoiro no kumo ga sora wo nagareru...
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pink spider "tsubasa ga hoshii".
Happy Birthday, hide-san.


 

Tirava una brezza calda, che portava con sé i primissimi petali di ciliegio della stagione.
Hideto era appoggiato ad un muretto, abbastanza vecchio, che aspettava chissà cosa.
Il sole stava tramontando, e le nuvole si stavano tingendo di rosa.
Hideto si chiedeva spesso perché si tingessero proprio di quel colore, che veniva reputato femminile.
Ripensandoci, lui aveva sofferto per colpa di quel colore.
Quand’era piccolo, sua madre gli tinse i capelli di rosa, pensando sia una scelta innovativa e fuori dal normale.
Lui, contento di quella tintura, risultò varie volte “indecente” per un ragazzino di quella società.
Piano piano, incominciò a ignorare chiunque gli commentava qualunque parte del suo corpo e del suo carattere, riuscendo a far sovrastare a tutto questo il suo principio del “Ognuno è com’è e come vuole essere, gli altri non potranno mai cambiare le sue membra”.

Con questo ideale, andò avanti, facendo quello che più gli piaceva, senza farsi fermare da nessuno.
Ed è stato proprio grazie alla sua mente positivamente chiusa che ora viene chiamato “hide” ed era amato da una gran parte del Giappone.
Eppure lui è sempre stato un ragazzo modesto, non aveva mai rinfacciato a nessuno un bel niente, anche se ne avrebbe avuto tutto il diritto.

Tirò per l’ultima volta la sigaretta che stava lentamente fumando, e la spense contro il muretto.
Poi se la portò davanti al viso e l’ammirò: Gli avevano sempre raccomandato che quando si arrivava al filtro, ci si doveva fermare, altrimenti si sarebbe stati male.
E se la carriera degli X fossero arrivati al filtro? E se fosse arrivato il momento di fermarsi?
Toshi aveva già rischiato di lasciare definitivamente la band, e Yoshiki è sempre più ansioso sul fatto che aveva paura di non riuscire ad emozionare i fan con i suoi testi.
Infondo, la loro strada l’avevano già percorsa, i soldi guadagnati e risparmiati.
Perché continuare a camminare su un filo che, passo dopo passo, si sta allentando?

La sua suoneria, Pink Spider, suonò e Hideto prese con calma il cellulare, guardando chi stesse disturbando i suoi pensieri.
Oh, Yoshiki.
Sicuramente lo starà chiamando per invitarlo a bere, come al solito.

Quindi premette il tasto verde.
“Ehi, Yoshiki!” Disse, sorridendo appena, mentre il la tonalità del rosa diventava sempre più scuro.
hide! Stavamo organizzando il solito, ti unisci a noi?
“Volentieri.”
Al solito posto, fra un’ora. Puntuale, mi raccomando!
Attaccarono e si rinfilò il cellulare nella tasca dei jeans.
Guardò il cielo per qualche secondo e per qualche secondo si perse nell’infinito di esso.
Sorrise, incantato per la meraviglia di qualcosa più grande della sua portata.
La vita era così incantevole. Chi avrebbe potuto metterle fine?
Beh, lo stesso era degli X Japan. Non si sarebbe mai permesso di porre fine ad una cosa così bella, che faceva felici un numero enorme di persone. E, soprattutto, loro stessi.

Scrollò la testa, e i suoi capelli rosei seguirono il movimento.  Doveva levarsi quei pensieri dalla testa.
Era felice. E questo era quel che bastava, per ora. Sì, a tutto c’era una fine. Ma questa fine non sarebbe stata decisa da lui, né da nessun’altro. Nessuno ne aveva il diritto. Solo il tempo. Solo la vita.
“Meglio che vada” borbottò tra sé e sé “E devo stare attento a non bere troppo questa volta! Yoshiki ha fin troppi lividi a causa mia.”
Rise, scomparendo in lontananza, mentre il nero stava prendendo il posto del rosa.

 
Pink spider sora wa yonde iru.
Pink spider Pink spider.
Momoiro no kumo ga sora wo nagareru...

 
***
* Prima di tutto, premetto che le cose non sono andate così! Questa shot non è stata scritta a scopo di lucro, ma solamente per ricordare un’artista che merita di vivere in eterno nel nostro cuore.
 
Ci sono troppe cose da dire sul tuo conto, amabile ragno rosa. Troppe e troppo complicate.
Mi limito quindi a scriverti questa breve Shot, così, con il piacere di poter fare anche una piccola cosa in tuo onore. Quindi non mi interessa della bellezza, della lunghezza e della complessità, ma che ad esserne protagonista sia un grande artista e un grand’uomo come te.
Tanti auguri, hide-san. Che tu possa continuare a vivere in eterno nelle nuvole rosa del tramonto, che simboleggiano il tuo ritrovo alla libertà.
Nei nostri cuori e nei nostri ricordi, continuerai a vivere in eterno.

   
 
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