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Autore: telesette    13/12/2010    3 recensioni
Dal momento in cui Amon entra nel corpo di Akira e le loro menti cominciano a "fondersi" l'una con l'altra, il giovane entra ripetutamente in contrasto con la sua metà malvagia. Solamente un punto li trova d'accordo: uccidere i demoni...
Genere: Drammatico, Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Chi sei tu, umano ? - esclamò Amon, quando si rese conto di essersi "fuso" con la mente e i pensieri di quel ragazzo, Akira Fudo...

 

Akira non rispose. Si era appena reso conto della presenza di Amon dentro di sé, ed era sconvolto da ciò che aveva "sentito" non appena la sua mente e quella del demone entrarono in contatto. Nello spazio di pochi istanti, la fusione mise Akira di fronte ai pensieri del Demone: pensieri macabri, di un essere senza pietà e senza scrupoli; pensieri di sangue, distruzione e morte; pensieri ancestràli, di una mente brutale e primitiva, che richiamavano la pura e semplice violenza e la dimostrazione della propria forza... 

 

- Rispondi - gridò nuovamente il Demone spazientìto. - Chi sei tu ?!?

 

Un attimo dopo, Akira si accorse del cambiamento. Sebbene Amon mantenesse una certa autonomìa laténte nella sua testa, l'energia e i poteri del Demone avevano già operato la trasformazione a livello fisico. Ben presto Akira sentì una nuova forza scorrergli in corpo, si sentiva molto più sicuro di sé, sentiva una gran voglia di menare le mani e non solo...

 

- Rispondi - ringhiò Amon ancora una volta.

- TACI - rispose Akira con un ruggito. - Io sono l'uomo che ha acquisìto i poteri e il corpo di un demone... Io sono DEVILMAN !!!

***

Altre volte Akira entrò in conflìtto con il suo nuovo ater/ego. Amon non era scomparso, si era semplicemente "addormentato" dentro di lui, e ogni tanto Akira avvertiva una certa difficoltà nel controllarsi. Come aveva previsto il suo amico Ryo Asuka, gli istinti malvagi del demone cercavano in tutti i modi di prevalére sulla coscienza di Akira per spingerlo a fare cose malvagie. Sovente Akira godeva nel vedere i nasi rotti e le facce supplicànti dei suoi compagni di scuola; più volte il Demone insisteva nel ripetere: "uccidili", "uccidi questi vermi"... Solamente la forza di volontà del ragazzo riusciva a domare l'istinto per dare ascolto alla ragione. Akira Fudo non era più un ragazzo timido e gentile, ma aveva ancora il suo cuore di uomo, aveva ancora la capacità di provare sentimenti e affetto per qualcuno, per questo il suo cuore "umano" era più forte dell'istinto di Amon. Devilman non era né un uomo né un Demone, era un insieme particolarmente contrastànte di emozioni diverse: l'anima e la razionalità di Akira Fudo assieme alla forza e alla brutalità di Amon... Nessuno dei due poteva prevalere sull'altro, eppure entrambi combattono per motivi diversi contro lo stesso nemico.

 

- Perché mi ostacoli ? - continuava a ripetere Amon. - Sfrutti la mia forza per vincere e sei incapace di "onorare" la tua vittoria, uccidendo l'avversario...

- Pazzo - rispondeva Akira. - Per te uccidere è solamente questo ?!?

- E cosa dovrebbe essere ? - rideva il Demone.

- Sei un essere senza scrupoli, senza morale...

- "Scrupoli"... "Morale"... E cosa sarebbero ? Delle armi, forse ?!?

 

Akira rimaneva sconcertato, di fronte ai pensieri più intimi del Demone, costui non comprendeva altro che la morte dei nemici e anche lui... sì, anche lui durante la furia del combattimento vero e proprio sentiva la stessa sete di sangue di Amon. Voleva combattere, voleva vincere, e soprattutto voleva vedere l'espressione di morte del suo avversario; strappargli la vita in mezzo a spruzzi di sangue ed esultare al cielo la propria vittoria.

 

- Ascoltami bene, Akira - ripeteva la voce di Amon al suo interno. - Ormai non puoi negarlo, anche tu sei un Demone come me... Peggio di me! Io non nego la mia natura, anzi ne vado fiero, sono gli uomini come te i "mostri" con addosso la maschera di ciò che tu chiami RAGIONE...

- Non è vero - rispondeva Akira con fermezza. - No, io NON SONO come te !!!

- Negalo pure - sorrideva Amon. - Ma la realtà è che tu uccidi perché VUOI farlo e continuerai a uccidere, ma ucciderai anche gli uomini prima o poi...

- Non è vero!

- Sai che succederà, il momento è vicino, non esiste differenza tra gli uomini e i diavoli... e TU LO SAI!

- BASTA !!!

 

Chiudere la mente, sforzarsi di resistere, era tutto ciò che Akira poteva fare. Ma dentro di lui sapeva... Sapeva che Amon aveva ragione: gli uomini NON sono "migliori" dei demoni; sono delle belve assetate di sangue, proprio come loro; esseri meschini e ipòcriti, pieni di falsità e inganno... Un Demone non ha bisogno di mentire per dichiarare la sua esistenza al Mondo, l'uomo invece sì ed è spietato quanto e forse più di lui.

***

- Sei pieno di collera, Akira, lo sento...

- Taci - rispondeva Akira, sconvolto dal dolore.

 

Amon scoppiò a ridere sommessamente, una risata cinica e crudele, la risata di chi la sapeva lunga fin dall'inizio.

 

- Ti avevo ben detto che sarebbe arrivato questo momento - sorrise il Demone. - Alla fine gli stessi uomini che hai "protetto" ti hanno ripagato con il sangue di questa ragazza...

 

Akira stringeva a sé la testa di Miki, senza più trattenere né le lacrime né la rabbia che provava per non essere arrivato in tempo.

 

- Sei ancora convinto che gli uomini siano MEGLIO dei Demoni, sei ancora convinto di essere "umano"... Akira ?

- Ti ho detto di TACERE - adesso la furia di Akira era quella di Devilman, incontenibile e tremenda.

- C'è solo una cosa che puoi fare adesso, Akira, e tu sai cosa...

 

Nella mente di Akira comparvero due figure familiari, una di fronte all'altra: Akira con il corpo di Devilman e Amon; entrambe si guardavano fissamente negli occhi, come per stabilire una volta per tutte CHI avesse ragione...

 

- Cosa pensi di fare, ora che non sei più né un uomo né un demone ? - domandò Amon con sarcàsmo.

- Non ha importanza - rispose Akira/Devilman. - Niente ha più importanza adesso...

- Guardala - Amon sollevò la testa di Miki affinché Akira la vedesse bene in volto. - Un tempo dicevi che era "importante" per te... E adesso, non ti interessa più forse ?!?

- E' morta - replicò Akira semplicemente. - E il mio cuore è morto con lei...

- Stolto - lo rimproverò Amon. - Credi che sia finita, forse ? Pensi davvero che la morte di questi imbecilli ai tuoi piedi sia sufficiente a definirsi "vendetta" ?!?

 

Akira si guardò intorno: qua e là corpi e cadaveri straziàti, persone mutilàte, fiamme in procinto di spegnersi sopra un lago di sangue raggrumàto... Era stato LUI a fare questo, ora cominciava a ricordare, ma era NIENTE in confronto a ciò che LORO avevano fatto a Miki.

 

- Non provo più niente ormai - sussurrò Akira. - E' una cosa che mi lascia del tutto indifferente...

- Stupido - ringhiò Amon. - Ti sei forse dimenticato CHI ha provocato tutto questo ?!?

 

Akira sussultò.

 

- Esatto - proseguì Amon. - Il tuo "caro amico" Ryo Asuka... o meglio Satana! Vorresti forse che la passasse liscia dopo che ha "giocato" con te, con me... con tutti e due ?!?

- Che cosa vuoi, Amon ?

- La stessa cosa che vuoi tu - rispose il Demone. - Lasciami uscire, Akira... Invòca la mia forza e i miei poteri, ma permettimi di agire liberamente! Non frenarmi questa volta, lasciami fare e non te ne pentirai...

- Amon...

- La vendetta, Akira - insisté Amon. - La NOSTRA vendetta, tu vuoi la stessa cosa che voglio io: le teste di Satana e di quel tirapiedi di Xenon da poter schiacciare così...

 

Nelle mani di Amon la testa di Miki divenne poltìglia sanguinolènta, ma il cuore del ragazzo era freddo ormai. Amon sapeva che la metà che gli stava davanti era come lui, doveva solo "spingere" un po' per convincerlo...

 

- Fammi finire ciò che ABBIAMO iniziato, Akira - esclamò Amon con tono sempre più convincente. - Non deve restare in vita nessuno, NESSUNO...

- Fa quello che credi - rispose Akira freddamente. - A me non interessa più!

 

Amon sorrise. Adesso era LUI a comandare... Finalmente !!!

 

L'APOCALìSSE E' INIZIATA

 

Nota dell'Autore:

questa fanfic si conclude logicamente in questo punto perché, a partire dal "risveglio" di Amon, Akira CEDE IL POSTO al Demone per una parentesi veramente cruenta che precede lo scontro finale con Satana e la Fine del Mondo così come descritta nel Libro dell'Apocalisse... RENDIAMO ONORE ALL'OPERA DI GO NAGAI CHE, ANCORA OGGI, CI OFFRE DELLE TEMàTICHE & SPUNTI DI RIFLESSIONE VERAMENTE RICCHI DI GRANDE SIGNIFICATO...

DADO

   
 
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