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Autore: Nerween    15/12/2010    8 recensioni
Ho passato gli anni migliori della mia vita. Non dovevo divirterti con nessuno, questa volta. Eravamo esattamente ciò che eri tu con Robbie, ma contemporaneamente il contrario. C’era un affetto diverso tra di noi, un affetto che va al di là di un’amicizia tra colleghi. Durante i concerti ci guardavamo, sorridevamo, ci rivolgevamo al pubblico e continuavamo a guardarci.
Mi guardavi con i tuoi occhi maliziosi e il suo sorriso bello e ampio. Non c’era nessun Robbie con cui fare i conti. Solo io e te.
Is your heart running so fast it becomes still?
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era sempre stato il tuo preferito.
Fin dai lontani anni Novanta, avevate sempre avuto quel rapporto che poteva definirvi migliori amici. Mark e Robbie. Owen e Williams. I due ragazzi più popolari e acclamati dalle nostre fan.
Eravate uniti, quasi inseparabili. Eravate i cazzoni del gruppo, quelli che facevano i casini sul palco, quelli che prendevano più applausi, quelli per cui le tredicenni erano in grado di svenire. Eravate belli, giovani.
Io ero geloso.
Ma non per quello che facevate. Non mi interessava che voi aveste più fan, che voi foste più acclamati. Mi sentivo, quasi, anche di un gradino superiore, il capo della band, che scriveva e cantava la maggioranza delle canzoni.
Ero geloso del vostro rapporto. Durante le esibizioni, i vostri giochi di sguardi mi toglievano il fiato. Ero invidioso del feeling che avevi con lui. Stavate sempre insieme, sedevate vicini, vi scambiavate pacche sulle spalle.
Lo facevi anche con me, Jason e Howard, ma con lui era diverso.
La cosa che più mi faceva male è che avevi feeling anche con me, anche se nemmeno lontanamente paragonabile con il rapporto che avevi con Robbie. Scherzavi con me, eri dolce con me. Mi facevi illudere che anche con me ci fosse qualcosa. Io ci credevo, vedevo sincerità nei tuoi occhi sorridenti quando ci prendevamo in giro o quando mi toccavi il sedere durante i concerti.
Do you love, yeah? Can you tell me how it feels?
Sei sempre stato dalla sua parte.
Quando il gruppo si divise in due a causa delle divergenze tra me e Robbie, ti eri schierato dalla sua parte, infine. Avevi tentato in tutti i modi di ristabilire la pace, ma quando ti sei arreso all’impossibile, hai preferito stare con lui.
Poi se n’è andato, ma il nostro equilibrio non era stabile.
Le nostre carriere da solista sono state delle merde, ma ci hanno avvicinato. Abbiamo scritto canzoni insieme, mi hai aiutato con i tuoi sorrisi a risalire dal fondo che avevo toccato.
Alla fine, riformare il gruppo fu inevitabile, ma stavolta ero felice, stavolta avevo negli occhi quella stessa scintilla che avevo all’inizio di tutto, anche se più consapevole che questa volta ce l’avremmo fatta sul serio.
Ho passato gli anni migliori della mia vita. Non dovevo divirterti con nessuno, questa volta. Eravamo esattamente ciò che eri tu con Robbie, ma contemporaneamente il contrario. C’era un affetto diverso tra di noi, un affetto che va al di là di un’amicizia tra colleghi. Durante i concerti ci guardavamo, sorridevamo, ci rivolgevamo al pubblico e continuavamo a guardarci.
Mi guardavi con i tuoi occhi maliziosi e il suo sorriso bello e ampio. Non c’era nessun Robbie con cui fare i conti. Solo io e te.
Is you heart running so fast it becomes still?
Poi è tornato.
Oh, sì, posso quasi sentirmi in colpa. E’ tornato perché ho chiarito i conti con lui, perché abbiamo scritto Shame, perché credeva di potersi di nuovo inserire nel gruppo.
Ed è stato così. Howard e Jason avevano i loro dubbi, io nel profondo del mio cuore conservo ancora rancore, ma tu, Mark, tu eri entusiasta. Ho cominciato a pensare che con il ritorno di Robbie, tu ti saresti allontanato di nuovo da me.
Paure infondate. Avevo capito che anche in cinque potevamo farcela, meno forti di prima emotivamente, ma forse più forti agli occhi degli altri. Non mi interessa del successo, me ne frego dei soldi e delle vendite.
Pensavo che forse ce l’avrei fatta. Sto mantendendo il mio equilibrio, ma siamo appena all’inizio.
Alla nostra prima performance live in cinque, avevo già tutto chiaro in mente.
Come speravano le nostre fan più vecchie, siamo realmente tornati come quindici anni fa. Siete come quindici anni fa. Sei tornato a scherzare con lui, a cantare con lui sul palco. Mi hai guardato per una frazione di secondo, mi hai espresso il tuo amore degli occhi, e sei tornato con lui.
How do you love?
Col tempo sono riuscito ad accettare il fatto di essere secondo a Robbie, in campo artistico e nelle vendite.
Ma come posso farlo di nuovo, sapendo di essergli secondo anche per te?



Mi premeva un sacco. L'ho scritta una sera, mentre ascoltavo How do you love? di Mark. Mentre pensavo, avendo visto la loro ultima performance, a quanto siano cambiate le cose, le piccole cose, tra di loro. Quelle cose che non sembrano importanti, quelle cose a cui forse non fai nemmeno caso, quei piccoli gesti che ti fanno sorridere. Depressa? Probabilmente sì, il numero quattro è sempre stato il mio preferito.
   
 
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