Ero un animale
da branco. Sono rinato maledetto, sono stato
schiacciato; amante maldestro in vita, seducente bevitore di sangue da
non-morto. Quando mi hanno vampirizzato,
credevo che tutti quelli della nostra specie fossero bestie, ora so che siamo
come tossicodipendenti in cerca di una dose. Non posso essere più vivo, mi
sento come un vecchio in ospizio, anzi peggio; la mia vecchiaia non finirà mai.
Mai giungerà l’oscura signora. Ci immaginate come
belve di nobile stampo, ammantate di nero; guardatevi bene le spalle. Un vampiro
potrebbe essere chiunque.
Chiunque sia geloso, è vampiro di voi.
Chiunque suoni, è vampiro di musica.
Chiunque fumi, è vampiro di tabacco.
Non cercate mostri dai Canini Lunghi, siamo come voi, come il
vostro migliore amico, vostro padre e vostra sorella. Annoia
essere uno stereotipo, annoia essere come voi, omologati nella vostra
ipocrita umanità. Sono un animale da branco. O peggio
solitario nella mia caccia. Devo bere, non uccidere, nutrirmi. Lasciatemi
andare, non bloccatemi qui; sono anziano e robusto, non troppo brucia il sole. Vedete?Non riesco ad amare, a piangere, a morire. Non crediate sia bello vivere in eterno, siamo maledetti, non
eletti da chissà chi.
Vi
invidio, o Mortali!