La vita è strana: tutte le tue certezze vanno in frantumi quando vedi la tua migliore amica ridere e scherzare col tuo più acerrimo nemico, che ha osato fare il primo passo e ha sempre avuto il coraggio di sfidare la sorte. Quel coraggio che tu non hai mai avuto.

L’ennesima risata di Rose ti riporta alla realtà: ti volti verso la sponda del lago, dove lei e i suoi amici scherzano e si divertono, non pensando agli esami imminenti, e per un attimo ti soffermi sulla sua figura.

La conosci fin da bambina, eppure sembra così diversa adesso che sta diventando una donna; sembra che qualcosa o qualcuno l’abbia portata via da te, in certi frangenti non la riconosci più, come quando, d’estate, la sorprendi a contemplarsi davanti allo specchio, come farebbe qualunque ragazza della sua età.

Ma lei non è come le altre ragazze e l’hai capito forse troppo tardi, quando ormai Scorpius l’aveva stregata con i suoi modi gentili.

Scuoti leggermente il capo, scacciando l’ennesima visione di loro due avvinghiati in un abbraccio mozzafiato, e ritorni a immergerti nel tuo libro di Incantesimi, unico compagno dei tuoi patimenti.

«Sai, Al, forse dovresti venire un po’ con noi», quella voce familiare interrompe nuovamente il tuo tentativo di studio. «Sei stato chino sui libri per tutto l’anno, ora ti meriti un po’ di svago».

Sposti lo sguardo su di lei, non ti eri minimamente accorto che fosse arrivata sotto l’albero, accanto a te.

«Devo ancora finire di ripassare qualche incantesimo, ma voi divertitevi anche per me», ti scusi e cerchi di sorridere mentre menti così spudoratamente.

«Al, come sei sempre attaccato ai libri e allo studio», sospira Rose con fare pomposo. «E io che volevo presentarti qualche amica, magari ti scioglievi un po’».

Sorridi riposando lo sguardo sul libro e ti sorprendi di come riesci a mentire bene anche a lei.

A lei che dovrebbe sapere ogni cosa di te e invece conosce solo una facciata, quella più esterna.

«Dai, Al, non farti pregare», cerca di convincerti ancora, mentre si inginocchia davanti a te e ti fa gli occhioni dolci a cui è sempre maledettamente difficile resistere.

Come se fosse dotata di vita propria, la tua mano destra si appoggia sulla sua guancia e cerca di avvicinare i vostri visi. Non sai di preciso cosa sia preso né a te né alla tua mano, sai solo che l’espressione di Rose ha avuto un effetto inaspettato.

Appoggi le tue labbra sulle sue, in un gesto così naturale che ti chiedi come non sia successo prima, e ti meravigli quando lei risponde al bacio.

Intorno a te tutto si fa ovattato e silenzioso: non senti più i compagni di scuola ridere al limitare della Foresta Proibita o sulla sponda del lago, sembra quasi che siano scomparsi e che siate rimasti tu e Rose.

«Credi», inizi a dire, mentre riprendi fiato e appoggi la tua fronte alla sua. «Credi ancora che abbia bisogno che tu mi presenti qualche amica?»

Rose sorride e ti scocca un altro piccolo bacio a fior di labbra: «No, direi di no».

La vita è strana: pian piano le tue certezze riprendono forma e si solidificano insieme con la nuova consapevolezza che, forse, la tua migliore amica aspettava solo il tuo primo passo.