The Prom Night
Prologo: Paper Cup
Wishful
thinking I might be yours
Drifting
on every step
I’m always
drawn to the dark horse
Sweet
sweet, oh nothing’s said
And every
dream, every, is just a dream after all
And
everything stands so still when you dance
Everything
spins so fast
And the
night’s in a paper cup
When you
want it to last
Wishful
thinking you might be mine
Every
shiver sends
One breath
under the bridge of sighs
Bending
where the river bends
And every
dream, every, is just a dream, after all
And
everything stands so still when you dance
Everything
spins so fast
And the
nights in a paper cup
When you
want it to last
And every
dream, every, is just a dream after all
And
everything stands so still when you dance
Everything
spins so fast
And the night’s
in a paper cup
When you
want it to last
And
everything stands so still when you dance
Everything
spins so fast
And the
night’s in a paper cup
When you
want it to last
(Heather Nova – Paper Cup)
Marie
entrò dolcemente nella sala principale, che era davvero bellissima quella sera,
beh.. certamente, il ballo di diploma era sempre
fantastico allo Xavier Institute for higher learning, o almeno questo era
quello che Jean le aveva detto a proposito, quando Marie glielo aveva chiesto.
La ragazza aveva passato l’intera settimana prima del ballo pensandolo,
sognandolo o sognandosi fasciata da un bellissimo abito, mentre ballava con
Logan.
“Ma ogni sogno, è solo un sogno
dopo tutto”, questo era quello che Marie aveva imparato nei due anni
che aveva passato all’istituto; sempre con in mente il pensiero fisso di Logan,
il suo meraviglioso eroe. Lo amava ancora mentre stava con Bobby, aveva usato
l’uomo ghiaccio (e si era pentita di averlo fatto) per scatenare la gelosia di
Wolverine, ma non aveva funzionato, affatto. Dopo la morte di Jean lui si era
spazientito ed era mancato da scuola per quasi un anno e mezzo, attualmente era ritornato da quasi quattro mesi e quando
Marie l’aveva visto di nuovo, era improvvisamente diventata euforica e si era
messa a canticchiare per i corridoi “I
only have eyes for you” dei Flamingos, con tanto di “duap, duap”
incorporati.
Ma ora lui sembrava diverso, sempre con un aspetto
sofferente, più serio che mai. Marie non era affatto contenta di questo, lei si
era innamorata del divertente, occhi-profondi e
coraggioso Logan non di questo noioso vecchiaccio.
Ora lui era uno del “team”, ma il suo comportamento nei confronti di Scott non
era cambiato, lo chiamava ancora “Occhione” oppure “Scoooter” e questo
manteneva una piccola speranza in Marie che il Logan che aveva conosciuto era
sempre lì da qualche parte, nella nuova e non mi migliorata versione.
Comunque,
il ballo si avvicinava e lei non aveva i soldi per comprare un vestito. La
maggior parte degli studenti avevano dei genitori che
spediva loro soldi regolarmente, ma lei era sola, era due anni e mezzo che non
sapeva niente dei suoi familiari. Le mancavano, ma ovviamente non poteva
tornare indietro da loro, perché era una mutante, una pericolosa per altro
(poteva controllare i suoi poteri per solo cinque minuti ora) e le persone
normali cacciavano i mutanti come animali. L’istituto e il professore si
occupavano di lei e degli altri studenti “orfani”. Tuttavia
non desiderava essere un peso per nessuno, avrebbe potuto prendere un vestito
di seconda mano, che una delle passate studentesse aveva lasciato anni prima.
Aveva posato gli occhi su delizioso abito rosso e avrebbe
voluto indossarlo al ballo, ma il problema rimaneva.
Ed
era sempre lo stesso: Lei voleva di più.
Più amore, più soldi e –ovviamente- più Logan. Voleva che lui la vedesse sotto
una nuova luce. Voleva che la portasse al ballo, anche se era
quasi un insegnante. Voleva che Pyro tornasse indietro, perché le mancava
veramente. Voleva essere più coraggiosa e chiedere lei a Logan di accompagnarla al ballo. Ma una
nuova vita la stava aspettando e lei non lo sapeva. Non ancora.
Continua…
Maho