Film > Coraline e la Porta Magica
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Autore: AyakoChan    27/12/2010    7 recensioni
L'altra Madre progetta la sua nuova bambola, che le servirà per conoscere meglio Coraline. Quest'ultima, infatti, è all'oscuro del suo pericoloso avvenire...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mani disumane che afferrano una bambola.

Bambola. Incompleta. Senza Vita.

 

Non c’è più divertimento in questo mondo alternativo creato personalmente da me.

L’altro Padre, nonché mio umile servo, suona sempre il piano nel suo studio.

Ed io cerco di completare sempre di più il mio mondo, cercando di farlo assomigliare il più possibile al paradiso di quella mocciosa, Coraline.

Una nuova bambola con cui giocare, a cui succhiare avidamente l’anima.

 

Mani che tagliano il vestito di pezza.

Mani che scuciono filo dopo filo i capelli castani della vecchia bambola.

Scuciono, scuciono. Tolgono, tolgono.

Mani che tolgono i bei bottoni neri.

 

Coraline entrerà nella quattordicesima porta della sua nuova casa e verrà da me.

Questo mondo sarà il suo sogno divenuto realtà.

Io sarò il suo sogno divenuto realtà.

E quando accetterà di mettersi i bottoni e di rinunciare ai suoi bei occhi color della cioccolata… allora sì che sarà finalmente mia, quella mocciosa.

 

Mani che scuciono la bocca.

Mani che svuotano l’interno della bambola, facendone fuoriuscire l’amata imbottitura di lana.

Mani che la riempiono di nuovo, con un nuovo e sconosciuto materiale.

Mani che afferrano uno spillo e lo fanno scivolare lungo uno spago.

Mani che ricuciono la bocca, nuova, sottile e bellissima.

 

Tutto andrà secondo i miei piani, ma d’altronde io non ho mai fallito.

Stavolta anche L’altro Padre mi aiuterà e rapirò i suoi veri genitori.

Così il nostro gioco sarà più divertente, anche se scontato.

Scontato per la mia vittoria.

 

Mani che aprono un cassettone che contiene mille e mille bottoni, dai colori differenti.

Mani che ne afferrano un paio e li cuciono nell’apposito spazio per gli occhi.

Mani che afferrano un lunghissimo spago blu e lo tagliano a metà.

Lei è la donna del destino: produce il filo, lo afferra e lo taglia.

Così come fosse vita.

 

Così come ho fatto a quegli altri tre mocciosi, rinchiusi a vita dentro lo specchio maledetto.

Specchio oscuro. Specchio Malvagio. Specchio Maledetto.

Tre, perché gli altri li ho mangiati tutti a colazione.

 

Mani che ricuciono sulla testa dei filamenti color blu del cielo più limpido.

Mani che fabbricano un altro complicato e bellissimo vestitino per la bambolina nuova.

Mani che glielo infilano.

Mani che lanciano la bambola verso il cielo stellato.

Verso il mondo che non è suo, verso il mondo di Coraline.

 

Saprò cosa ti annoia Coraline,

saprò cosa desideri,

saprò tutto di te.

E tu non puoi nemmeno immaginarti cosa sia una vera strega.

Perché non la hai mai incontrata, solo sentita nelle favole.

Ma la incontrerai presto.

  
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