Fanfic su attori > Coppia Farrell/Leto
Ricorda la storia  |      
Autore: Rory Gilmore    29/12/2010    3 recensioni
Jared cercava di sembrare rude, virile, ma quando 'il suo migliore amico' lo guardava negli occhi ed entrava in lui, tutte le sue convinzioni di tenere i sentimenti fuori dal loro rapporto svanivano insieme all'aria.
E ne rimaneva solo l'odore di quelle convinzioni , ma era troppo debole rispetto al profumo di Colin.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sì,beh, ovviamente i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro. Anche perchè altrimenti camperei con le pezze al culo.
ENJOY!



25th, God's birth. 26th, my birth.

Jared Leto si sentiva la persona più felice di questo fottutissimo mondo: avrebbe passato il giorno del suo compleanno e gli altri due a seguire con il suo ragazzo.
No, ok, ragazzo era una parola impropria forse.
Ma Jared non riusciva a trovare un sostantivo che descrivesse quello che Colin era per lui: amante? Compagno?
Dio, quest'ultimo lo faceva ridere solo a pensarlo.
E allora? Fidanzato? Amico? Cosa? Cos'era quell'uomo che era entrato nelle sue vene come un veleno e gli aveva annientato tutti gli organi vitali, compreso il cuore? Anzi, soprattutto quest'ultimo.
Jared tagliò la testa al toro e decise di non porsi queste domande da ragazzina, dopotutto ora aveva 39 anni!
Anche se , beh, non ne dimostrava nemmeno la metà.
Ma comunque era un uomo, e i veri uomini non si innamorano mai.
Cazzata.
Jared, infatti, non si era innamorato di Colin. No.
Lui si era perdutamente innamorato di Colin.
Con una notte di amore, la sua vita era cambiata: da stronzo cinico che era, ora si trovava con il cuore che pompava troppo sangue anche quando Colin gli si avvicinava per prendere un bicchiere d'acqua.
E questo era un guaio. Un grandissimo guaio.
Anche perchè Colin era l'amico perfetto. 
Quello che ti fa ridere nei momenti tristi. E ti fa piangere quando ti dichiara che sei il suo migliore amico.
E Jared ne era felice di questo. Oh sì. Andavano sempre d'accordo, su tutto.
E anche quando non andavano d'accordo e litigavano, avevano sempre il loro modo speciale per fare pace.
No. Jared ne era sicuro: il loro non era sesso. Era amore. O comunque era amicizia fisica.
Amicizia fisica?
Leto si chiese se questo termine esistesse davvero o se lo fosse inventato lui per convincere se stesso che non era sesso quello che faceva con Colin.
Optò per la seconda.
Ok, forse per Colin era sesso. Ma per lui assolutamente no.
E aveva il terrore che Col prima o poi se ne accorgesse mentre facevano l'amore.
Jared cercava di sembrare rude, virile, ma quando 'il suo migliore amico' lo guardava negli occhi ed entrava in lui, tutte le sue convinzioni di tenere i sentimenti fuori dal loro rapporto svanivano insieme all'aria.
E ne rimaneva solo l'odore di quelle convinzioni , ma era troppo debole rispetto al profumo di Colin.
Il campanello della porta suonò e i pensieri ingarbugliati di Jared furono scossi da quel rumore.
Ecco che il cuore iniziava a pompare.
Lo sapeva che era Colin; dietro quella porta c'era lui, colui che gli aveva fatto dimenticare cosa significasse essere etero, e gli aveva fatto ricordare cosa fosse l'amore. Quello vero. Quello dei film.
Andò davanti la porta e appoggiò la mano su essa.
Già sentiva il profumo dell'altro. Possibile?
Scosse la testa e sorrise; si chiedeva quando fosse stato il momento in cui era diventato una femminuccia.
La risposta la sapeva.
-Jared? Mi apri? Fa un fottuto freddo e non vorrei prendermi una bronco-polmonite durante le feste di Natale.-
La sua voce.
Ogni volta che l'ascoltava diventava sempre più bella.
E ancora una volta, la femminuccia in lui riprese la carica.
-Ecco Farrell!. -
Aprì e e se lo ritrovò davanti.
Non bello.
Dire a Colin che era bello sarebbe stato fargli un'offesa.
Lui era diverso; diverso dal resto del mondo.
In lui non c'era alcuna falsità. E anche quando diceva una piccola bugia glielo si poteva leggere negli occhi. Nei suoi meravigliosi occhi.
-Oh chi si rivede! Il mio caro vecchio Leto-
Disse l'irlandese, sottolineando la parola vecchio.
-Grazie Col, sempre così gentile-
Colin sorrise. Come solo lui sapeva fare.
Jared si sciolse. Come solo Colin poteva farlo sciogliere.
Farrell si avvicinò a lui. Sembrava che volesse baciarlo in bocca, e Jared era già pronto con gli occhi chiusi.
Colin si bloccò nel vederlo così. Era una visione dolcissima: con gli occhi chiusi e le labbra che fremevano.
Ma non gli avrebbe dato soddisfazione, anche se era il suo compleanno.
Così, semplicemente, gli diede un bacio sul collo. Ed entrò in casa.
-Uh, che calduccio qui-
Jared rimase appiccicato alla porta d'entrata.
Colin, per l'ennesima volta, si era dimenticato di fargli gli auguri e si era preso gioco dei suoi sentimenti.
Sì, perchè Jared ne era sicuro: Colin sapeva tutto; sapeva che lo amava in un modo talmente lacerante che, come Efestione, l'avrebbe seguito dappertutto, racimolando un po' del suo affetto, quando Colin avrebbe avuto voglia di donarglielo.
Vide Colin accendersi la macchinetta del caffè, e comportarsi come se fosse a casa sua.
Eh no. Si era stancato di comportarsi come Efestione ora.
Voleva sapere se lui era Alessandro. E se lo fosse stato, beh, di sicuro non l'avrebbe seguito come un cagnolino in cerca di affetto.
Lui era Jared Leto. Non Efestione.
-Efestione, allora che mi racconti?-
Ecco, appunto. Diceva?
-Io non sono Efestione.-
Rispose Jared freddo come il ghiaccio che fuori ricopriva Los Angeles.
Colin si girò di scatto verso di lui, con un'aria interrogativa.
-Ma che...-
-Stai per chiedermi che ho fatto? Che ho fatto eh? Uhm. Da dove vuoi iniziare, Colin?
-Jared non ti capisco...-
-Che giorno è oggi?-
Colin sorrise e sbuffò.
-Jar lo so che è il tuo compleanno, era per farti uno scher...-
Jared si stava infuriando.
-Uno scherzo? Non me ne hai già fatti troppi Col? Non hai già fatto troppi scherzi al mio cuore?-
Colin sbarrò gli occhi.
-Sai qual è stato il mio primo pensiero stamattina? Cosa cazzo siamo noi due Colin? Ecco qual è stato. E lo so, per te siamo amici, lo so bene questo. Ma, cazzo, sono arrivato alla conclusione che non si può essere amici se uno dei sue prova qualcosa e....-
-E chi sarebbe tra i due quello che prova dei sentimenti, Jared?-
Domandò Colin, anche lui con una punta di rabbia.
-Io. Mi pare ovvio-
-Oh sì? Tu eh? E chi è che è venuto a LA il giorno di S. Stefano? Chi ha attraversato l'oceano per arrivare più in fretta da te,non passando nemmeno a trovare i suoi figli per Natale? Chi, Jared? Tu?-
A Jared cadde la mascella per quanto aveva la bocca spalancata.
-Non penso che se fossi stato solo il mio migliore amico lo avrei fatto, tu che dici?-
Colin lo vide ancora a bocca aperta e non riuscì più ad essere arrabbiato con lui.
Era sempre così. Si infuriava con lui e poi...e poi? Avrebbe voluto coccolarlo.
Si avvicinò lentamente e lo prese per i fianchi.
-E chiudi quella bocca ora, ti servirà più tardi aprirla così tanto-
Jared la chiuse immediatamente e cercò di uscire dalla morsa dell'abbraccio di Colin.
-Sei uno stronzo. Mi avresti dovuto fare almeno un regalo.-
-E chi ti dice che non l'ho fatto?-
Colin tirò fuori dalla tasca un biglietto.
-Aprilo.-  ordinò.
A Jared tremavano le mani, e Col avrebbe voluto sbatterlo lì per terra. Ma si trattenne.
'Non pensi che sia ora che la facessimo finita di giocare agli amanti? E ufficializzassimo questa nostra bizzarra storia?
Anche perchè è abbastanza frustante non poterti dire ti amo ogni fottutissimo minuto, per paura delle conseguenze.
Ah, e se mi vuoi con te, ho preso il permesse per un mese di vacanze.
Perchè, beh, di cose da fare ce ne sono un bel po', tu che dici?
Buon compleanno amore mio. Ti amo.'

-E'...è un sogno vero?
-Mettila come vuoi Jared, rimane il fatto che ora ho solo voglia di andare di sopra e fare la pace con te-
Jared sorrise per non piangere.
Gli scoppiava il cuore di gioia.
-Ok, andiamo-
Colin lo prese per mano e se lo trascinò sulle scale.
Jared, però, improvvisamente si bloccò.
-Colin, ti amo anche io-
L'altro sorrise e gli sussurrò ad un orecchio:
-Ora me lo potrai dire ogni volta che vuoi. Non ti sembra di esserti liberato di un fardello?-
-Sì. Ma era il fardello più dolce che abbia mai sopportato.-

 
Questo è un piccolo regalo per la mia migliore amica, Ils, che è anche il mio Colin e il mio Alessandro.
E beh, l'ho scritta stamattina, dopo essere stata due giorni con lei. Due splendidi giorni con lei.
Ti amo Alè.

-Vav.

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Coppia Farrell/Leto / Vai alla pagina dell'autore: Rory Gilmore