Gli altri si avvicinarono a Naruto. Hinata
era stesa per terra. Erano riusciti a recuperarla appena in tempo, ma lei era
morta. Era morta per salvare il ragazzo che amava. Molti erano morti in questo
scontro.
“ Perché l’ha fatto?” chiese Tenten cercando di
coprirsi gli occhi.
“ L’ha fatto per salvare Naruto, come quella volta
con Pain” disse Sakura mordendosi il labbro per non piangere. Anche il suo
Sasuke era in fin di vita.
“ E’ colpa tua se è morta l’erede della famiglia
Hyuga” disse Neji fiondandosi contro Naruto e dandogli un pugno. Naruto non si
spostò, in quel momento era incapace di fare ogni minimo movimento. Quanto
sciocco era stato a non accorgersi mai di lei. Lei c’era sempre stata, in ogni
situazione, quando lui ne aveva bisogno. Non gli aveva mai chiesto nulla in
cambio e lui non era stato in grado di dirle un semplice grazie. Tsunade stava
curando gli altri shinobi, fra i quali Shikamaru, Temari e Rock Lee.
“ Quello che è stato è stato. Non si può tornare
indietro e nessuno di voi deve avere rimpianti, Hinata non avrebbe voluto.
Ricordiamola tutti per come era” disse Kakashi. Sakura si era fiondata su
Sasuke e cercava di nuovo di farlo svegliare.
“ Stai sprecando le tue forze inutilmente. Quello
che hai potuto fare l’hai fatto. Adesso tocca a lui” disse Ino.
“ Cosa ne sai tu?” disse Sakura voltandosi verso di
lei.
“ Anche io ho amato Sasuke” disse Ino perforandola
con lo sguardo. All’improvviso sentirono un rumore e tutti si girarono. Davanti
a loro c’era la vecchia Chiyo.
“ Come è possibile? Tu dovresti essere scomparsa”
disse Naruto.
“ Ho ancora un’ultima cosa da fare prima di
scomparire per sempre” disse la vecchia Chiyo avvicinandosi a Hinata. Sakura si
frappose fra lei e Hinata.
“ Non è morta. Il suo spirito ancora non è
dall’altra parte” disse Chiyo. Sakura la colpì e lei scomparve. Sakura si
precipitò da Hinata e fece tutto il possibile. Alla fine ce la fece.
“ Grazie”
mormorarono in molti. Hinata era di nuovo viva.
“ Cosa state aspettando? Dobbiamo curarle le ferite”
sbraitò Tsunade. Presero Hinata in braccio e la portarono al villaggio della
foglia. Ogni villaggio aveva subito perdite, ogni villaggio era stato quasi
raso al suolo. In quel momento al villaggio della foglia c’era tutto
l’esercito, quello che ne rimaneva. Portarono Hinata nel palazzo dell’Hokage e
li Tsunade e Sakura cominciarono a curarla.
“ Possiamo fare qualcosa noi?” chiese Shino.
“ Andate fuori. Kakashi vi dirà cosa dovete fare”
disse Tsunade. Shizune li fece andare fuori e chiuse la porta. Tutti scesero e
trovarono Kakashi che impartiva ordini insieme a Gai.
“ Cosa state facendo?” chiese Kiba.
“ Mi sto occupando di vedere l’ammontare delle
nostre perdite” disse Kakashi con un foglio in mano. Gaara era al suo fianco.
“ Io invece mi occupo di ricostruire il villaggio”
disse Gai. Tutti aiutarono Gai a ricostruire il villaggio..
Hiashi Hyuga non andò mai a trovare sua figlia.
Hinata si svegliò venti giorni dopo. In quel momento nella stanza c’era solo
Tsunade.
“ Finalmente ti sei svegliata” disse sorridendo
Tsunade.
Hinata non riusciva a muoversi. “ Mi fanno male
tutte le ossa.”
“ Ci credo. Non fare sforzi, sei ancora debole”
disse Tsunade.
“ Hokage-sama le voglio chiedere un piccolo favore”
disse Hinata.
“ Sarebbe?” chiese Tsunade.
“ Mi mandi in missione, mi faccia fare qualcosa che
mi tenga lontana dal villaggio per molto tempo” disse Hinata.
“ Perché questa richiesta?” chiese Tsunade
guardandola attentamente.
“ Mio padre non è venuto a cercarmi, lo so per certo
perché la figlia a cui tiene non sono io e poi voglio diventare più forte”
disse Hinata.
“ Vuoi fuggire da qualcuno?” chiese Tsunade. Hinata
arrossì i botto non riuscendo ad avere il coraggio di guardarla in faccia.
Tsunade sorrise.
“ Per andare via dal villaggio dovresti diventare
Anbu e per diventarlo bisogna seguire uno speciale addestramento con infine una
cerimonia” cominciò a dire Tsunade. “ Tuttavia siamo a corto di Anbu e quelli
impegnati stanno tenendo d’occhio il villaggio della cascata. In via del tutto
eccezionale diventerai Anbu. Partirai questa notte.”
Hinata la guardò colma di gratitudine. “ Grazie
Hokage-sama.”
“ Aspetta a ringraziarmi” disse Tsunade
avvicinandosi a lei e cominciando a curarla. Shizune in quel momento entrò
nella stanza e rimase sorpresa nel vedere Hinata sveglia.
“ Shizune chiudi la porta e vieni qui a darmi una
mano” disse Tsunade. Shizune non se lo fece ripetere due volte. Chiuse la porta
e andò ad aiutare Tsunade.
“ Quello che ti dirò, Shizune, non dovrà uscire da
questa stanza” cominciò a dire Tsunade.
“ Come sempre” rispose Shizune.
“ Hinata questa notte partirà come Anbu, in via del
tutto eccezionale. Dopo che avrai finito qui vai a prenderle la divisa” disse
Tsunade.
“ Si Hokage-sama” rispose Shizune.
“ D’ora in poi, Hinata, dovrai avere contatti solo
con me. Mi dovrai fare rapporto ogni due giorni. Stasera verrà un Anbu del
nostro villaggio a farmi rapporto. Ti porterà con sé” disse Tsunade.
La vita di Hinata cambiava quella notte. Non avrebbe
salutato nessuno, non poteva. L’unico rimpianto che aveva era quello di non
vedere Naruto. Quanto tempo sarebbe passato prima di rivederlo? Si sarebbe
dimenticato di lei? Quante domande affollavano la testa di Hinata. Dopo qualche
ora Tsunade e Shizune finirono di curarla. Shizune uscì dalla stanza, mentre
Tsunade riempiva delle carte.
“ Cosa devo fare?” chiese Hinata.
“ Aspetta che torni Shizune. Ti porterà la divisa da
cui non ti separerai più” disse Tsunade. Shizune ritornò pochi minuti dopo con
una divisa che diede a Hinata.
“ Cambiati nella stanza accanto” disse Tsunade.
Hinata non se lo fece ripetere due volte e andò
nella stanza accanto. Tornò dieci minuti dopo rossa in viso e con in dosso la
divisa.
“ Però, non ti sta per niente male” disse Tsunade
guardandola bene. La divisa di Hinata era formata da pantaloni neri lunghi di
pelle e una maglia aderente nera che ne risaltava le forme. I capelli erano
legati in una morbida coda, la maschera era a forma di gatto.
“ Accidenti, sembra un’altra persona!” disse Shizune.
“ Sono sicura che sarai un ottimo Anbu” disse
Tsunade. “ Mangia qualcosa, fra un’ora la tua vita cambierà. Ricordati ciò che
ti ho detto.”
Hinata mangiò qualcosa, lo stomaco chiuso. Indossò
la maschera a forma di pantera. Il tempo sembrava aver accelerato e
all’improvviso un Anbu comparve. Si inchinò davanti a Tsunade.
“ Ci sono alcuni rivoltosi che si nascondono nel
villaggio della cascata” disse l’Anbu.
“ Molto bene. Prima che tu vada voglio presentarti
un nuovo Anbu che farà parte della vostra squadra. Trattala e addestrala come
si deve” disse Tsunade.
“ Sarà fatto” disse l’Anbu inchinandosi. Si avvicinò
a Hinata e la squadrò dalla testa ai piedi. La povera Hinata arrossì sotto la
maschera. Dopo quella che parve un’eternità l’Anbu fece segno a Hinata di
seguirlo. Hinata andava via il giorno prima dei festeggiamenti, non avrebbe
salutato nessuno, perché se l’avesse fatto non sarebbe riuscita ad andare via.
“ Ricorda ciò che ti ho detto” disse Tsunade prima
che Hinata e l’Anbu scomparissero..
Naruto correva per le vie di Konoha in direzione del
palazzo dell’Hokage. Voleva rivedere Hinata, e se era sveglia dirle tutto
quello che non era riuscito a dirle. Tutti quei giorni passati a vederla priva
di coscienza gli avevano fatto capire che lei per lui era importante. Quanto
sciocco era stato a non essersene reso conto prima. Lei per lui c’era sempre
stata, come aveva fatto a non capire prima i suoi sentimenti? Arrivato al
palazzo dell’Hokage, aprì la porta senza nemmeno bussare.
“ Nonna Tsunade, dove è Hinata?” chiese Naruto
guardandosi in giro, dato che non vedeva il corpo della Hyuga.
“ Se sei venuto per vedere lei, devo darti una
brutta notizia. E’ andata via, tornerà non so quando” disse Tsunade guardando
fuori la finestra.
“ Dove è andata? Perché è andata via?” chiese
Naruto.
“ E’ stata una sua scelta. Tornerà però, di questo
devi stare tranquillo” cominciò a dire Tsunade ma venne fermata da Naruto.
“ Nonna Tsunade dimmi dove è andata. Le devo dire
una cosa molto importante” disse Naruto.
“ Mi dispiace ma non posso” tagliò corto Tsunade.
“ Quandò tornerà?” chiese Naruto.
“ Non lo so di preciso e gentilmente non parliamone
più. Piuttosto oggi ci saranno i festeggiamenti. Ho intenzione di presentarti
come mio successore Hokage” disse Tsunade.
Naruto si stupì. Non ci poteva credere! “ Non mi
stai prendendo in giro nonna Tsunade?”
“ Continua a chiamarmi nonna e ti sogni ciò che ti
ho detto” disse Tsunade.
Naruto colmo di felicità cominciò a saltare e andò
ad abbracciare Tsunade, la quale prontamente gli diede un pugno in testa.
“ Toglimi una curiosità. Perché vuoi cercare
Hinata?” chiese Tsunade.
Naruto non rispose in un primo momento. “ Le devo
dire una cosa importante.”
“ Non mi vorrai dire che il nostro Naruto si è
innamorato” lo prese in giro Tsunade.
“ Mai stata innamorata nonna?” chiese Naruto
beffardamente.
“ Rispetto!” disse Tsunade sbattendo una mano sul
tavolo. “ Vatti a preparare. Fra poche ore inizierà la festa.”
Naruto uscì dalla stanza. Avrebbe cercato Hinata
dopo..
“ Perché dobbiamo portarla con noi?” chiese un Anbu
mentre perlustravano la zona.
“ Ordini dell’Hokage e poi potrà esserci utile per
via del Byakugan” rispose l’Anbu a cui fu affidata Hinata.
“ Zitti tutti. Si stanno muovendo” disse un altro
Anbu..
“ Ci siamo tutti?” chiese Kiba guardandosi in torno.
“ Manca Hinata. Dov’è?” chiese Tenten reggendosi a
Neji.
“ E’ andata via. Ce lo ha detto l’Hokage ieri notte.
Non si sa quando tornerà” disse Neji.
“ Perché è andata via?” chiese Ino.
“ Non lo sappiamo” disse Neji.
“ Stiamo per cominciare” disse Shino interrompendo
il discorso. Tsunade prese il discorso.
“ Miei cari, oggi è un giorno molto importante. E’
il giorno in cui inizia un lungo periodo di pace, in cui ogni villaggio che
prima era nemico, ora è amico. Insieme abbiamo sconfitto un nemico molto
potente. Tendo la mano a tutti voi affinché da oggi in poi i nostri villaggi
siano in buoni rapporti” disse Tsunade. Ogni persona applaudì il suo discorso.
Gaara prese la parola.
“ Miei cari Shinobi, la battaglia è stata tremenda,
molti di noi sono morti in questa battaglia, ma non sono morti invano.
Finalmente siamo in pace. Io tendo la mano al villaggio della foglia. In
particolare la tendo a Naruto, senza il quale oggi non saremmo qui.”
Anche gli altri Kage fecero lo stesso. Infine
Tsunade parlò.
“ Come ultima cosa vi voglio dare una notizia, che
ritengo importante per il Villaggio della Foglia. Fra due anni esatti, lascerò
il posto di Hokage al mio successore: Naruto Uzumaki. Che i festeggiamenti
abbiano inizio!”
La notizia fece restare tutti di sasso, tranne
Naruto, il quale sapeva.
“ E così ce l’hai fatta” disse Shikamaru a Naruto.
“ Pare di si” disse Naruto sorridendo.
“ Anche se diventerai Hokage questo non vuol dire
che tu non sia un dobe” disse Sakura che per quel giorno aveva lasciato tutti i
suoi impegni, ovvero cercare di far svegliare Sasuke. Ognuno si stava
divertendo. I giorni passavano e Naruto non potè andare a cercare Hinata.
L’Hokage aveva sempre qualcosa da fargli fare. Era come se non volesse farlo
allontanare, fargliela cercare..