after.
Gerard
parlava, come al
solito nei concerti, gli piaceva intrattenere i fan a quel modo,
sentirli che
lanciavano strilli più acuti di un orgasmo per lui
– anzi, parlava a vanvera,
ecco. “You’re so hot, you’re so
hot” e così via,
era insopportabilmente languido, li faceva impazzire, e faceva
impazzire anche
me. mi ero solo stufato, tanto per fare un po’ di fan service
dal profondo
della mia mente malata – e con stampato sopra
“Frank Iero”! – mi sono
avvicinato a lui e l’ho baciato. Tanto per fare eh [ma a chi
vuoi farla bere
Frank..], fan service qualsiasi, è ovvio, non ho assaporato
i due secondi in
cui ho sentito le sue labbra, in cui mi sono spinto più
oltre dei precedenti
presupposti “fan service” sentendo la sua lingua,
costringendolo un po’ a
farlo, ma in fondo forse lo voleva anche lui – come fan
service, eh. L’ha
ricambiato, il bacio intendo , non ci credo ma avrei voluto che Pansy
non fosse
lì. La mia piccola Pansy abbandonata dal padre [?] inn..
casinato con il frontman
della sua band. Avrei voluto che noi due non fossimo lì, se
è per questo avrei
voluto anche che il bacio non fosse un finto fan service, che Gee
l’avesse
ricambiato davvero. Dopo ho persino.. voluto? desiderato? sperato?, che
lui mi
parlasse. Mi dicesse qualcosa! no, va tutto bene Frankie, grande
concerto. Me
lo dici ogni sera, Gee, risponderei se avessi un po’ di cazzo
di coraggio –
invece guarda un po’ sono infantile pure in questo. Potevo
farcela potevo
seguirlo e dirgli qualcosa.. ne avevo bisogno, cazzo. invece. Non era
davvero
significato nulla per lui? Apro gli occhi sulla montagna di dolore che
ogni
cosa come questa lascia a marcire nel mio petto – da qualche
parte dove
dovrebbe esserci un cuore. Devo parlarti Gee, devo parlarti - ma che cazzo dico, ho solo
bisogno di averti.
E basta.
E
questa? Baah.
L’avevo
scritta credo sei mesi fa, poi l’avevo persa tra i millemila
file che ho di
fanfiction mai pubblicate. E adesso perché la pubblico? Non
lo so, mi sentivo
di farlo. Anche se sono poche,pochissime righe ci avevo messo una sera
a
scriverla, immaginandomi per filo e per segno i sentimenti di Frank,
immaginando che, insonne, prendesse una penna e scrivesse questo schifo
prima
di tornare al silenzio più assoluto sul suo amore per
Gerard.
Beh, spero
non vi faccia schifo schifo.
So
long and goodbye, eh?
Frankie.