Serie TV > Tutti pazzi per amore
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Autore: MusicAddicted    01/01/2011    3 recensioni
E se a Michele fosse data una seconda chance?
Genere: Romantico, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo so, lo so .... è sconcertante ma niente trucchi, niente inganni, questo è proprio un aggiornamento!

pensare che l'inizio l'avevo scritto già da più di un mese, ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro, rimandavo sempre.. e.. accidenti.. ho accumulato un ritardo vergognoso.
ringrazio tutte di vero cuore per gli scorsi commenti (non ho tempo di ringraziarvi singolarmente , scusatemi) e soprattutto per la vostra pazienza.

La verità è che sono presa da altro ... è presto detto, i Muse (più nello specifico Matt e Dom, vabbè non divaghiamo!!) e dall'ondata inarrestabile di ispirazione che mi è tornata e mi ha travolto per scrivere storie su storie su di loro.
Ma finalmente ho trovato il tempo anche per 'Twice ' , la concluderò, avete la mia parola.
E mi scuso anche con tutte le altre autrici se non seguo più le loro storie, amerò sempre la coppia Monica e Michele, ma al momento non ho il tempo di dedicarmi alla lettura delle ff su di loro, ma scommetto che siete tutte bravissime... a maggior ragione le autrici di cui conosco già lo stile (ehmm.. chiara? ^^ )

spero che per i suoi contenuti che mi auguro siano di vostro gradimento... questo capitolo mi faccia perdonare per tutto quello detto sopra.. e magari che vi sorprenda anche un pò. ;)

 
Capitolo VIII : Mi ritorni in mente
 
 
Il giorno dopo, Monica ha convocato d’urgenza Laura, al bar vicino alla redazione del loro giornale, per fare colazione insieme.
 
“Laura, sono in guai grossi!” annuncia lei, mentre toglie la brioche dal tovagliolo che l’avvolge.
 
“Che è successo? Non riuscirai a venire alle prove domani?” si allarma Laura, aprendo la bustina dello zucchero così agitata che finisce per versarlo ovunque tranne che nella sua tazza.
 
“No, scherzi? Tranquilla, per quello ci sarò!” la calma l’amica.
 
“Meno male, altrimenti saresti stata in guai grossi sì!” replica Laura, tentando la fortuna con un’altra bustina di zucchero.
 
“Ad ogni modo, Laura, guarda che non è che tutto ruota per forza attorno al tuo matrimonio!” le fa notare la rossa, sorseggiando il suo cappuccino.
 
“Non dire quella parola prima che accada! Potrebbe portar male!” si allarma di nuovo Laura.
 
“Mi sa che fra le due qui il problema più grosso l’hai tu!” borbotta a denti stretti Monica, alzando gli occhi.
 
“Come?”
 
“Niente cara!” le sorride lei.
 
“Allora, dimmi, qual è questo grande guaio che ti affligge?” si interessa la castana.
 
“M.. fon..gnammo..at.. d….chele!” esclama lei , addentando un grosso boccone di brioche, tutta intenta a masticarlo.
 
“Eh, ma Monica, così non capisco niente!” si lamenta l’altra, attendendo che finisca di mangiare.
 
“Hai ragione, scusa, ti stavo dicendo che… praticamente ..mi so nnam orat.. a  i Mi…ele !” chiarisce Monica… o almeno ci prova.
 
“Allora lo fai apposta!” ribatte Laura. “Cosa può essere che ti è così difficile esprimere?” insiste.
 
“ChemisonoinnamoratadiMicheleeccochecos’è!” confessa tutto di un fiato Monica, portata all’esasperazione.
 
Nonostante la spaventosa velocità in cui l’ha detto, Laura è riuscita a capirla.
 
“Ti sei presa una cotta per Michele!” ridacchia lei. “Ma è fantastico!” le sorride.
 
“Esattamente cos’è che ci trovi di così fantastico? Credo che farei prima ad andare a consegnargli di persona in un bel pacchettino il mio cuore, già fatto a pezzi, giusto per portarmi avanti coi tempi! E’ lo sciupa femmine più incallito che conosca!” si dispera Monica.
 
“Magari tu gli hai fatto mettere la testa a posto ed è pronto a impegnarsi con te!” la rincuora Laura.
 
 “Sì, certo, come no? Soffrirei di meno ad uscire con Casanova! “ brontola lei.
 
“Un suo antenato, praticamente!” scherza Laura.
 
“Ecco, appunto. Lo vedi in che situazione mi sono messa? Ma è come un’influenza, è solo una cosa temporanea!” stabilisce la riccia.
 
“ Nel senso che basta che te ne stai un po’ al caldo sotto le coperte, prendi le medicine e passa tutto? “ domanda confusa la castana.
 
“Qualcosa del genere… devo solo trovare il farmaco giusto per non pensare più a lui.. “ si dispera l’altra.
 
“Per me il farmaco giusto è uscirci assieme e vedere come va!” la consiglia l’amica.
 
“Non ci penso nemmeno. Dovrebbe essere lui a chiedermelo, ma non succederà, quindi perché pensarci? Andiamo a lavorare che è meglio!” la sprona la sua interlocutrice.
 
 
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“Te lo ricordi, vero?” domani alle 18:00!” si raccomanda Paolo, mentre lui e Michele si dirigono al reparto delle carni fresche.
“Sì, sì, tranquillo, mi ricordo. Anche se non capisco che ci sia di così difficile nel mettere un anello al dito! Ah sì, dimenticavo: non lasciar la sposa all’altare, magari!” lo sfotte Michele, mentre sceglie le carni migliori.
“Spiritoso!” brontola Paolo, mentre non può fare a meno di notare una bellissima ragazza mora che sembra uscita direttamente da un catalogo di Victoria Secret e sta passando davanti a loro col suo carrello.
 
Paolo si volta velocemente verso l’amico, desideroso di commentare quella visione come solo due maschi sanno fare, ma Michele non sembra nemmeno averla vista, dato che la sua attenzione è totalmente rivolta alle etichette contenti le informazioni basilari sulle carni, la loro origine e la loro freschezza.
 
Paolo lo attribuisce alla dedizione di Michele per il proprio lavoro, ma anche quando cambiano reparto e la splendida ragazza riappare davanti ai loro occhi, Michele non sembra degnarla di uno sguardo.
 
“Però, carina la bionda che è appena passata, vero? “ prova a metterlo in trappola Paolo.
 
“Sì, sì, davvero bellissima!” replica assorto Michele.
 
“Ah-ah, fregato! Si trattava di una mora! Questo significa che nemmeno l’hai vista!” lo accusa Paolo.
 
“E vabbè, che sarà mai? Ho passato la vita a guardare belle donne… e non solo guardarle… “ precisa l’altro , con fare sornione. “Che se per una volta non ne guardo una, non mi sembra la fine del mondo!” aggiunge, continuando a spingere il carrello.
 
Passano vicino a un’altra bella ragazza, stavolta una bionda.
 
< Spero solo che Laura non si accorga mai di che genere di clienti capitano a volte nel nostro supermercato di fiducia… o mi impedirà per sempre di venire qui a fare la spesa! > pensa preoccupato Paolo, godendo di quella vista.
 
Ma ancora una volta, voltandosi, si accorge che Michele la sta ignorando bellamente e stavolta non c’entra il reparto carni. Non c’entra proprio nessun reparto. Michele è semplicemente perso nei suoi pensieri.
 
E Paolo ben sa quali possano essere questi pensieri, ma prima vuole fare la prova del nove.
 
“Sai, Michele, Laura mi ha detto che c’è un suo amico che sarebbe perfetto da presentare a Monica… “ lo informa lui,  con fare casuale.
 
Per poco Michele si lascia sfuggire la bottiglia di vino che ha in mano.
 
“Cosa?! Dico, ma ti sembra il modo di fare? Voglio dire, permetti alla tua quasi moglie di avere altri amici maschi? “ lo rimprovera Michele.
 
< Amici maschi che poi possono uscire con la *mia * Monica ? > aggiunge, silenziosamente, con quel terrore chiaramente visibile nei suoi occhi.
 
Terrore che di certo non sfugge a Paolo.
 
“Colpito nel segno amico mio! Non c’è nessun amico maschio di Laura che vuole uscire con Monica, ma il punto è che appena si parla di lei scatti sull’attenti … e non provar a cercar scuse!” lo mette con le spalle al muro Paolo.
 
“E va bene, sì, continuo a pensare a lei, ma è solo perché ieri siamo usciti insieme e… “
 
“Un momento! Siete usciti insieme?” si stupisce Paolo, accendendosi di entusiasmo.
 
“Sì, me l’ha chiesto lei, ma solo come favore personale per non sfigurare con delle amiche sue a una cena. Per di più si è offerta pure di pagarmi per farlo, non lo posso certo considerare un appuntamento standard!” replica Michele.
 
“Capisco, quindi è stata solo una sceneggiata, tutta finzione… “ deduce Paolo, un po’ deluso.
 
“No, vabbè, il bacio è stato vero!” si lascia sfuggire Michele.
 
“Vi siete baciati?” si riaccende Paolo.
 
“Sì, al ballo, ma solo per non destar sospetti. Anche se poi, quando Monica mi ha baciato prima di andar via, eravamo in macchina, nessuno ci guardava. “ lo informa l’amico.
 
“Monica ti ha baciato? Quindi ci sono stati ben due baci!” gioisce l’altro.
“M’ha baciato solo perché era contenta che le ho fatto risparmiare i soldi che mi voleva dare a fine serata. Quindi non vedere romanticismo dove non ce n’è!” ribatte Michele, mentre si avviano alla cassa.
 
“E dimmi… tu ora come ti senti?” indaga Paolo.
 
“Normale.. “ bofonchia l’altro, disponendo uno a uno i vari articoli sulla fascia scorrevole.
 
“Bugiardo! Scommetto che Monica è stata il tuo ultimo pensiero prima di addormentarti, ha popolato i tuoi sogni ed è stata il primo pensiero con cui ti sei svegliato.” tira a indovinare il suo miglior amico.
 
“Sì!” ammette Michele, in concomitanza con il primo beep della cassa.
 
“E che continui a fissare il tuo cellulare, sperando che suoni e che sia suo il numero che compare sul display. “ continua l’altro.
 
“Sì. “ riconosce lui, mentre i beep della cassa si susseguono.
 
“E non vedi l’ora di rivederla, sogni ad occhi aperti di prenderla per mano e portarla nel più incantevole dei luoghi a dirle le cose più sdolcinate che esistano e che mai ti saresti immaginato di dire!” affonda il colpo Paolo, mentre nel contempo la cassiera mostra l’ammontare totale della spesa a Michele.
 
Entrambe quelle rivelazioni lo colpiscono.
 
Non ha bisogno nemmeno di proferire parola. A Paolo basta solo uno sguardo per averne conferma.
 
“Questo, amico mio, è l’amore.” lo informa.
 
“Ma è una fregatura! Sto malissimo!” brontola il suo interlocutore, pagando il conto e riponendo la spesa nelle buste, attività in cui lo aiuta anche Paolo. “Ma d’altro canto… non mi sono mai sentito così bene!” ammette nell’ultima parte, sorridendo.
 
“Lo so. Ora devi solo dirlo a Monica!” lo esorta l’amico.
 
“Cosa?! Tu sei pazzo! Non glielo dirò mai, lei mi sopporta solo come amico, non potrebbe mai ricambiare. Quindi, non mi rimane che starmene buono, buono e questa sensazione se ne andrà così com’è arrivata!” decide Michele.
 
Non visto da lui, Paolo alza gli occhi al cielo.
 
< Lo sapevo. Mi toccherà un’altra volta agire da Cupido. E so già chi mi aiuterà… >
 
 
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All’ora di pranzo, approfittando entrambi della loro ora di pausa, Laura e Paolo si incontrano, con una reciproca voglia scalpitante di raccontarsi le novità.
 
 
“Tu non sai cos’ho scoperto!” esclama raggiante Laura, dimenticandosi pure di salutarlo.
 
“Non sarà niente in confronto a quello che ho scoperto io!” replica il suo quasi-marito.
 
Entrambi non sanno resistere un secondo di più.
 
“Monica s’è innamorata di Michele!” svela la sua quasi-moglie.
 
“Michele s’è innamorato di Monica!” rivela Paolo contemporaneamente.
 
Ciò non impedisce a una di sentire la frase dell’altro e viceversa.
 
I due si guardano sorpresi e poi scoppiano a ridere.
 
“Ma dai, non ci credo! La cosa peggiore è che Monica pensa di non interessargli!” commenta Laura.
 
“Stessa cosa che pensa Michele di lei. Amore, bisogna fare qualcosa, quei due vanno smossi!” constata Paolo.
 
“E tu avresti già in mente qualcosa, vero?” deduce la sua partner, guardandolo con un sorriso di chi sa.
 
“Può darsi… “ ammette lui, divertendosi a fare il misterioso. “Tu mi aiuteresti?” si accerta, subito dopo.
 
“Amore, ma che domande fai? Ovvio che sì!” assicura lei. “Ma… esattamente qual è il tuo piano?”
 
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< ‘ Tu hai bisogno di distrarti un po’, se non ti tiro io fuori da casa tua passerai tutto il tempo a pensare a Monica. Lo sai cosa ci vuole? Una bella serata tra uomini. Comincerei con il cinema, poi da lì decideremo il da farsi! ‘ > si ripete nella mente Michele le parole del discorso che poche ore prima Paolo gli ha fatto al telefono.
 
< In fondo, credo abbia ragione lui. Distarmi mi farà bene… ammesso che ci riesca. > si auto convince, mentre aspetta l’amico, davanti all’ingresso del più grande cinema multisala della città.
 
Si sorprende non poco quando vede sopraggiungere Monica.
 
Non indossa una delle consuete elegantissime mise da sera, ma ha optato per un comodo paio di pantaloni, modello classico e una giacchetta. Ciò non la rende certo meno meravigliosa agli occhi di Michele.
 
Del resto, anche lui ha optato per un look casual, che consiste in jeans chiari e maglione blu scuro.
 
“Monica, ciao! Anche tu al cinema?” la saluta cordialmente lui, cercando di nascondere al meglio la sua trepidazione nel rivederla.
 
“Ciao! Si, sai un’idea di Laura, dice che è un po’ di tempo che non facciamo una serata solo amiche, che mi avrebbe fatto bene staccare un po’, perché se no starei sempre fissa sul lavoro … “ spiega lei, il più pacatamente possibile.
 
< Certo, questa frase sarebbe veritiera se soltanto tu fossi il lavoro in questione! > si corregge, ma solo nella sua mente.
 
“Ma lo sai che pressappoco è lo stesso discorso che mi ha fatto Paolo? Un momento. Vuoi vedere che… “ esclama Michele, prima che il suo cellulare cominci a squillare. “Ecco, giusto il presentimento che avevo!” aggiunge, guardando il display, prima di rispondere.
 
“Sì, Paolo dimmi! Ah, non puoi venire perché ti sei dimenticato che c’era un allenamento extra coi tuoi ragazzi della squadra di pallanuoto? “ ripete ad alta voce, con l’intento di far sentire anche a Monica e per quanto il tono dell’uomo risulti stupito, la sua espressione non lo è di certo.
 
“Sì, sta’ tranquillo, faremo per un’altra volta, nessun problema, ci sentiamo, ciao!” chiude la conversazione, per poi guardare Monica con aria di sfida. “Scommettiamo che entro massimo due minuti suona anche il tuo cellulare e Laura ti da buca?” asserisce.
 
“Ma no, dai! Solo perché tu ti ritrovi amici totalmente inaffidabili, non significa che anche io debba… “ ma qualcosa blocca la sfuriata della donna, più precisamente un chiamata che proviene dal suo cellulare. Una chiamata di Laura.
 
“Laura, sì? Oddio, mi dispiace, Nina ha la febbre!” esclama lei, non volendo darla vinta a Michele che le fa smorfie mentre ascolta la loro conversazione. “Sì, certo che devi starle vicino. Soprattutto ci vuole una guarigione * miracolosa * visto che tra due giorni, anzi, meno, deve assistere alle tue nozze!” scocca la sua frecciatina l’amica, mascherando il tutto con un tono apprensivo. “ ’Notte, cara!” preme il bottone di fine chiamata.
 
“Michè, c’hai ragione tu mi sa. Quei due si sono alleati, era tutta una messinscena. Mi chiedo perché poi. E’ quasi come se… “ riflette lei.
 
“Quei due volessero farci incontrare a tutti i costi. “ conclude la frase per lei Michele.
 
“Assurdo, non ti pare?” la butta sul ridere lei, per non ostentare il suo imbarazzo.
 
“lo credo anch’io. Ma il punto è che i biglietti li ho già fatti, quindi, andiamo, è un peccato sprecarli, ti pare?” ammicca lui.
 
“Eh, direi che è un peccato sì. Di qualunque genere si tratti, ci sto. Spero tu non sia così superficiale da etichettare noi donne in quel luogo comune che ci vuole amanti solo e soltanto del genere sentimentale, perché non è affatto così!” sciorina la sua arringa lei.
 
“Hey, hey, calma! Nessuno ha insinuato niente. Ad ogni modo è un film di guerra, che però ha come background anche una storia d’amore. Credo che la cosa soddisferà entrambi. “ l’avvisa lui, accompagnandola all’ingresso.
 
Il film cattura entrambi fin dall’inizio e, seguendo l’esempio di molti altri ragazzi con le loro innamorate, anche Michele prova ad avvolgere un braccio attorno alle spalle di Monica e, con sua piacevole sorpresa, la donna non ci prova nemmeno a scostarsi, anzi, ci si accoccola comodamente.
 
Al termine, Michele si offre di riaccompagnare Monica a casa e il viaggio in macchina è costituito principalmente dalle loro considerazioni sul film.
 
Quando arrivano sotto il portone di casa di Monica, Michele decide che è il momento di fare i discorsi seri, senza più badare alle conseguenze.
 
“Monica, ascolta… è da ieri sera che… io non faccio che pensare ai baci che ci siamo dati.” trova il coraggio di ammettere lui, ma non quello di affrontare il suo sguardo.
 
“Sbagli, Michele, non dovresti ripensare ai nostri baci… “ replica lei e per Michele quelle parole sono più taglienti di una lama di ghiaccio.
 
“Hai ragione, ti chiedo scusa, è solo che… “ ribatte lui, avvilito.
 
“Sbagli perché… dovresti agire e darmene di nuovi!” precisa Monica, sorridente.
 
Michele alza immediatamente gli occhi per incontrare i suoi, che brillano più del solito.
 
“Ma… allora?” sorride lui, avvicinandosi.
 
Lei annuisce, sorridendo ancora di più, prima che lui si chini su di lei per darle un bacio appassionato, esigente, bisognoso e infinito.
 
E durante quel bacio si susseguono carezze, gemiti, mormorii e mani che esplorano, cercando un maggiore contatto e che poi si cercano tra di loro.
 
Anche se controvoglia, Michele si separa da lei, ma solo con il preciso intento di parlarle.
 
“Monica, ricordi quel discorso della gelateria?” le domanda.
 
“E come potrei dimenticarmelo?” annuisce lei.
 
“Credo, anzi no, ne sono certo. Ho trovato il gusto che mi ha cambiato la vita: sei tu.” dichiara lui, scostandole una ciocca dal viso.
 
“Michele… “ mormora lei, con gli occhi lucidi.
 
“Monica, io ti amo.” sussurra Michele, con la voce tremante per l’emozione.
 
“Ti amo anch’io!” risponde lei, buttandogli felice le braccia al collo.
 
Non sa se è per quella notizia che l’ha riempita di gioia, ma all’improvviso le gira la testa, così come gira a Michele. La vista di entrambi si annebbia, tutto comincia a farsi più confuso… o forse solo più nitido.
 
I due cominciano a guardarsi con altri occhi: quelli del riconoscimento.
 
********************* (Contemporaneamente)
 
Qualcuno sta osservando l’intera scena, dall’alto. Molto in alto.
 
Le angiolette sospirano felici e melanconiche , per poi ridacchiare felici, ma Angelica le richiama all’ordine.
 
“Ma insomma! Lo sapete che non sta bene curiosare, mica siamo al Grande Fratello!” esclama,autoritaria.
 
“Suvvia! E’ uno spettacolo così bello, è impossibile non guardarlo, è il trionfo dell’amore!” replica una di loro.
 
“Piuttosto, Angelica, perché non gliel’hai detto subito che avrebbero riacquistato tutti i ricordi se si fossero innamorati di nuovo?” domanda un’altra.
 
“Ovvio. E’ perché mi piace fare le sorprese!” replica Angelica, fiera di se stessa, per quanto sia concesso essere fieri lassù.
 
 
 “Io avevo scommesso mezza nuvola che si sarebbero rimessi insieme in meno di tre mesi, quei due si amano troppo!” esclama la prima angioletta.
 
“Io una nuovola intera che ce ne avrebbero mesi almeno cinque, l’amore richiede tempo.. “ ammette la seconda.
 
“Io due nuvole che sarebbe accaduto al primo sguardo, ma forse ho esagerato un po’ con le aspettative e poi non ho tenuto conto di quanto loro amino bisticciare!” spiega una terza.
 
Angelica le guarda scombussolata.
“E a voi chi è che ha insegnato a scommettere?” domanda, un po’ stizzita.
 
Le angiolette  fanno una risatina imbarazzata che vale quanto e anche più di una risposta.
 
 
Ad Angelica non rimane che alzare gli occhi, esasperata, anche se non riesce a nascondere un sorriso.
 
“Michele, pure il gioco d’azzardo hai insegnato loro… non eri proprio tagliato per fare l’angelo!”
 
***************************** (Contemporaneamente)
 
“Oh, mio Dio! Tuo fratello, il giorno del nostro matrimonio, il tuo… il tuo funerale… le visite che mi facevi in sogno, tu che vegliavi su di me… io mi ricordo tutto. “ borbotta Monica, confusa, ma felicissima. “Amore mio, sei tornato da me, l’hai fatto per davvero!” lo abbraccia, rubandogli l’ennesimo bacio mozzafiato, bagnato dalle loro lacrime di gioia.
 
“L’ultima visita che ti ho fatto, quello che ci siamo detti prima che tornassi sulla Terra, la sfida che dovevamo superare. Tesoro mio, ce l’abbiamo fatta. Il nostro amore è troppo forte, sapevo che avrebbe superato qualunque insidia!” mormora lui, stringendola forte a sé.
 
“Non devi lasciarmi. Mai più, hai capito? Mai più!” gli impone lei, piangendo contro il suo petto.
 
“Ci puoi scommettere. Ora che ti ho ritrovato non ho nessuna intenzione di abbandonarti, anzi… di abbandonarvi.” assicura lui, mettendogli una mano sul grembo.
“Vuoi dire.. che?” domanda lei, con la voce rotta dall’emozione che le impedisce di finire quella domanda, ma Michele ha già capito.
 
“Sì. Lui tornerà. E sarà proprio lui, il nostro bambino. E’ solo questione di tempo. “ le sorride lui.
 
“Beh sai, a occhio e croce lo concepivamo si e no in questo periodo, giorno più, giorno meno… che dici? Facciamo un tentativo?” gli propone lei, indicando da fuori la sua camera da letto.
 
Il tempo di dirlo e Michele la solleva fra le sue braccia, facendole varcare la soglia come una novella coppia di sposi alla loro prima notte di nozze.
 
In un certo senso, quello è l’inizio della loro nuova vita insieme.
 
TBC
 
Ormai mancano solo l’ultimo capitolo con epilogo allegato.
 
Spero vi sia piaciuta questa parte (mi è costata una fatica immane scriverla, anche se non vedevo l’ora che arrivasse ‘sto momento, ma nel complesso ne sono soddisfatta), ma liberi di dirmi quello che più vi aggrada.
 
E anche se un po’ in ritardo…
 
BUON ANNO a tutte!!!!!
   
 
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