Code Geass –sentimenti della strega immortale-

Già,ero la strega immortale.
Sapevo di non poter morire eppure continuavo a infliggere fendenti al mio corpo. Non speravo di morire,sapevo che era inutile,sapevo che era impossibile,pero volevo soffrire fisicamente come stavo soffrendo dentro si me
Dopo la morte di Lelouch ero partita. Ero andata lontano dal Giappone,ormai libero.
Ora ero nella chiesa da cui era iniziato tutto,nel luogo in cui avevo ottenuto il mio Geass. Dove la suora di cui tanto mi fidavo,e che era la portatrice del codice,mi dono il Geass…e dove in seguito mi dono anche il codice. Trasformando me nella strega immortale. Ora volevo morire,ma non potevo,questa era la mia maledizione.
Soffrivo. Finalmente avevo trovato un motivo per continuare a vivere ma subito dopo non lo avevo più. Lelouch era morto. Non avevo potuto fermarlo. Era la sua scelta.
Per riparare agli errori commessi aveva deciso di morire. Il portatore del Geass è condannato alla solitudine ma lui,al momento della morte,aveva due persone che credevano in lui ed erano al suo fianco: Suzaku,il suo caro amico d’infanzia che si era arruolato nell’esercito britanno,anche se lui era giapponese,pur di poter cambiare Britannia.
E me. C.C. la strega immortale che lo aveva condannato donandogli il Geass.
In un lago di sangue,con la schiena appoggiata all’altare della chiesa,pensavo a Lelouch.
Lelouch. La prima ed unica persona che mi avesse amata davvero e che volesse la mia felicita.
Al tempo in cui avevo il Geass ero amata da tutti,perche era quello il mio potere:il mio Geass mi faceva amare a chi mi stava accanto,però nessuno mi amava veramente. Semplicemente erano sotto l’effetto del Geass che non riuscivo a controllare.

“Non credevo che la strega immortale piangesse” mi avrebbe detto Lelouch con quel suo tono sarcastico.

Che comportamento immaturo e stupido era da parte mia. Smisi di tagliarmi. Ero vissuta cosi a lungo e mi comportavo ancora in modo cosi insensato?Forse la mia ragione fino a poco prima era troppo offuscata dai sentimenti che provavo per quel ragazzino. Sì Lelouch era un ragazzino considerando la mia vera età,e non quella che dimostravo.

“C.C.!”

Chi poteva essere venuto fino a li?Chi poteva conos…
Delle braccia mi alzarono.
“C.C. …stai bene?c..cosa stavi facendo?” disse lui con voce preoccupata.
Suzaku mi teneva in braccio. Osservava sbigottito le ferite che mi ero inflitta.
“nulla.” Dissi con la mia solita voce tranquilla e monotona. Feci per scendere,non mi andava affatto di farmi tenere in braccio da Suzaku,ma lui mi trattenne. Lo guardai chiedendomi cosa volesse.
“sei ferita.”
“ti ricordo che sono immortale”
“cosa ti è successo?”
“non devo dirlo a te.”
“non devi farti questo per Lelouch,lui voleva la tua felicita.”
“lo so. Comunque fammi scendere.” Mi lascio scendere,
Mi avviai verso l’uscita della chiesa. Suzaku era alle mie spalle quando gli chiesi:
“come sapevi di questo posto?”
“me ne parlò Lelouch.Temeva che saresti scomparsa e mi disse che ti avrei trovata qui. Mi ha fatto promettere di prendermi cura di te.”

Il solito calcolatore vero Lelouch?

Feci un passo fuori dalla chiesa. Un raggio di luce mi accecò per un secondo. I miei occhi si aprirono sulla nuova strada che mi si presentava davanti.
Presi la mia decisione. Avrei aiutato Nunnaly a governare il Giappone. Dopotutto Lelouch aveva fatto tutto,anche il patto per avere il Geass,per l’amore della sorella. Ora l’avrei aiutata io.

“Suzaku, guido io il Lancelot fino a casa.” dissi mettendomene alla guida.



Cosi partii verso il mio nuovo inizio. Verso la mia nuova casa. Verso la mia nuova esistenza. Un’esistenza senza Lelouch. Ma con un nuovo scopo per cui vivere: aiutare Nunnaly.