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Autore: Rory Gilmore    05/01/2011    7 recensioni
Io lo amo,sopra ogni cosa. Non sai quanto avrei voluto che fosse venuto qui, a tenermi la mano, mentre il medico mi diagnosticava la malattia. Quanto vorrei passare questi ultimi momenti con lui, a fare l'amore, mentre mi guarda negli occhi e mi dice che mi ama, come una volta.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non 

I personaggi non mi appartengono e soprattutto non scrivo a scopo di lucro.
ENJOY.

 


The secret is out.

 

 -Devo intervistare il signor Leto.-

-Ora non è possibile, mi dispiace-

Sbuffo pesantemente. Sto odiando ogni giorno di più il mio lavoro.

Che strano, fin da piccola ho sempre sognato di diventare giornalista, e ora che lo sono? Lo odio. Odio come mi trattano.

Vedono in me una persona che rigira la realtà a suo piacimento.

Forse per alcuni giornalisti questa descrizione sarà pure giusta, ma non per me.

-Ok-

rispondo sorridendo falsamente all'omone che è davanti questa porta e controlla che nessuno entri nella camera dietro di lui.

In quella stanza riposa un grande artista; uno di quelli che il palcoscenico se lo mangia per colazione.

O meglio, se lo mangiava.

Ora, all'età di 69 anni, Jared Leto è affetto da un tumore maligno al cervello, e il palcoscenico ormai non lo vede nemmeno più in foto.

Il mio capo mi ha incaricata di intervistarlo, sul letto di morte.

E' una cosa squallida, lo so anche io.

Lucrare sulla morte, e per di più di un grande uomo.

Ma il capo sostiene che Jared Leto è uno di quegli uomini che di segreti ne ha tanti, e il mio compito è quello di farmeli rivelare.

Per poi sbandierarli al mondo intero.

A me sinceramente non frega niente, nè di lui, nè tantomeno del mio capo.

Voglio solo portare a casa lo stipendio e la promozione. Tutto qui.

Vado verso la porta d'uscita, sempre con un sguardo maligno nei miei occhi.

E penso a cosa potrei inventarmi per riuscire a entrare in quella fottuta stanza.

Mi guardo intorno; l'omone ancora mi guarda ambiguo, forse ormai ci è abituato all'astuzia dei giornalisti.

Esco dal reparto neurologico e mi avvio fuori dall'ospedale.

Bene. Il reparto è al primo piano. Un'idea brillante mi attraversa la mente.

C'è un tubo di scappamento accanto ad ogni finestra; salirò da lì. Sono giovane dopotutto. Non dovrei rompermi niente. E poi, sono in un ospedale no? Mi curerebbero subito.

Mi preparo a salire e un'infermiera anziana mi vede e inizia ad urlare.

Scendo subito.

-Figliola, ma vuoi suicidarti, solo per vedere Jared Leto?-

Ma che ha capito questa?

Beh, reggiamole il gioco, di sicuro c'è più possibilità che mi faccia salire da fan, piuttosto che da giornalista in cerca di news.

-Sì, e le prego io non ce la faccio più, devo vedere Jared, prima che muoia. Ho bisogno di lui, altrimenti potrei suicidarmi. Ha visto cosa stavo facendo?-

L'infermiera con le lacrime agli occhi, mi prende per un braccio e mi porta dentro.

-Tieni, indossa questo camice e sdraiati sulla barella. Ti porto nella sua stanza-

Bingo. Non è stato poi così difficile. Le lezioni di recitazione a dieci anni sono servite a qualcosa.

-Oh, grazie infermiera, le sarò grata a vita.-

Quando diventerò ultra milionaria. Penso, ma non dico, ovviamente.

Prima di arrivare davanti la stanza mi copro anche la testa, altrimenti la guardia mi ci fa rimanere sul serio sulla barella.

-Permesso, devo entrare nella stanza per portare questa donna moribonda-

L'omone si impietosisce e ci fa passare tranquillamente.

-Ehm...infermiera, è una donna che non parla vero?-

-Le ho appena detto che è moribonda! Certo che non parla!-

-Oh, okay, era solo perchè il signor Leto vuole riposare in pace, da solo.-

L'infermiera borbotta qualcosa scocciata, e chiude la porta.

Per fortuna il signor Leto sta dormendo, così l'anziana mi tira su il lenzuolo bianco e mi sorride.

-Eccoci tesoro. Okay, posso farti rimanere qui per due ore, massimo due ore e mezza. Non di più, perchè alle 15 ci sono le visite e per il Signo Leto vengono sempre suo fratello e un suo amico, quindi se ti trovassero qui, immagina...-

Annuisco.

-Sìsì, grazie! Andrà benissimo anche un'ora, signora. Davvero, grazie mille-

Lei mi accarezza una guancia e sparisce dietro la porta, lasciando nella stanza solo il rumore dei suoi orrendi zoccoli da infermiera.

Mi alzo dalla barella e vado davanti al letto di Jared.

Lo guardo con aria di sfida.

Ed ora a noi due, Jared Joseph Leto.

******

-Che palle, ma quanto dorme questo.-

Borbotto mentre continuo a leggere una rivista di gossip.

E' bello poter prendere in giro i giornalisti di questi stupidi giornalini da ragazzine in cerca di news sul vip del loro cuore.

Riscendo dalla barella, vado davanti a Leto e lo guardo.

Ha quasi 70 anni, tuttavia ancora è un bell'uomo e dimostra una cinquantina di anni.

Mi avvicino al suo viso e vedo delle cicatrici; beh, almeno ora so che anche lui ha delle imperfezioni.

Mentre sto ancora sbriciando il suo viso, lui apre gli occhi improvvisamente e a me per poco non prende un infarto.

-Ma che cazzo...-

-Oddio!-

-No, qui oddio lo dico io! Chi sei? Avevo detto esplicitamente di rimanere da solo in stanza! Jack...-

Cazzo, no.

Ora che ci sono quasi non può rovinare tutto.

-Nono-

gli tappo la bocca e lui sbarra gli occhi.

-Ti prego non chiamare quell'uomo. Mi farà a fette e mi ucciderà!-

-Ti starebbe bene.-

Gli imbruttisco.

Lui sbuffa. Poi sorride.

-Ma si può sapere chi sei?-

-Ecco...-

-Un'echelon?-

-Chi?-

-Interessante, non sai nemmeno cosa sia un'Echelon-

Jared si alza a sedere e mi guarda bene in faccia.

-Sei giovane, uhm.-

Non so che dire. Rimango muta.

Lui come illuminato riprende a parlare.

-Non mi dire che vuoi scopare con me!-

-Eh?-

Urlo imbarazzata.

Jared ride. Ok, mi sta prendendo per il culo.

Uno a zero per te, Leto.

-Sono una giornalista-

E come ogni volta lo dico con il petto gonfio di presunzione.

-Oh, piacere, io sono Jared Leto. Bel nome giornalista, non l'avevo mai sentito-

Divento rossa per la rabbia, ma sto zitta.

-Comunque, che vuoi? Non rilascio nessuna intervista. Anche perchè, cosa avrei da dire? Guardami-

-Il mio capo dice che tu sei l'uomo con più segreti del mondo-

-Può essere. E il tuo capo crede anche che io dica i miei segreti ad una ragazzina?-

Scoppia a ridere.

Ha...ha davvero una bellissima risata.

-Senti, puoi anche andartene ora. Dirò a Jack di non ucciderti. E dì al tuo capo che è un idiota, e licenziati.-

-Sì certo. E io poi come campo? Con le pezze al culo? Non abbiamo tutti la tua fortuna Jared-

-La fortuna aiuta gli audaci, giornalista. -

-Stai dicendo che io non sono audace?-

-No, anzi. Già che sei riuscita ad entrare qui con due guardie che sono il triplo di te...a proposito, come diavolo hai fatto?-

-Segreto professionale-

Leto mi guarda e capisco che vuole sapere la verità.

-E va bene, ho finto di essere una tua fan sull'orlo di un suicidio e se non ti avessi visto mi sarei buttata da una delle finestre dell'ospedale-

Sorride.

-Furba-

-Grazie, lo so-

-E ora cosa vuoi sapere da me?-

-Quello che non hai mai rivelato a nessuno. Jared, avanti, parliamoci chiaro, non ti manca molto da vivere e che ti costa dirmi alcuni tuoi segreti? Cioè, non tutti, alcuni. Così saremo entrambi felici. Tu vivrai in pace questi ultimi mesi e io diventerò capo redazione-

Il mio cinismo a volte spaventa anche me.

E a quanto pare anche Jared, che è rimasto a bocca aperta.

-Beh, non volevo essere così brutale. Ecco. Ma il concetto è quello, no?-

Sorrido. Cerco di assumere una qualche espressione femminile e graziosa.

Ma niente. Non ci riesco.

-Mi ricordi me quando avevo la tua età-

Sgrano gli occhi.

-Ero esattamente così. Cinico, stronzo, crudele ed egoista-

-Io non sono...ok, forse un po'-

Ride e mi scompiglia i capelli. Neanche fosse mio nonno. Beh, un nonno così...

-Ero diretto. Di poche parole. Ma le parole che dicevo erano più taglienti delle spade-

Arrossisco. Anche io sono così. Non pensavo avessimo tante cose in comune.

- In te rivedo me, al femminile.-

Non è poi così male, questo Jared Leto.

Pone meglio il cuscino dietro la schiena e mi guarda.

-Allora, iniziamo con le domande, avanti-

Mi si illuminano gli occhi.

-Davvero?-

-Davvero-

Lo abbraccio, presa da un momento di felicità, poi mi stacco subito, arrossendo come un'idiota.

Lui se ne accorge e si gonfia come un pavone.

-Faccio ancora l'effetto di 30 anni fa eh, che dici?-

-Sai, non ero ancora nata in quell'epoca, non posso saperlo-

Scuote la testa. Mentre io prendo il blocknotes.

-Ok,iniziamo. Pronto?-

-Come non lo sono mai stato in vita mia-

*****

Sono alla quindicesima domanda.

Jared ha risposto precisamente a tutte quelle che gli ho posto.

Deciso, diretto, intelligente.

E' davvero l'intervistato perfetto.

-Ok, ecco una di quelle domande che...beh, non a tutti piace: sei mai stato innamorato veramente? Intendo, quell'amore che ti prende nelle viscere, che ti scuote tutto, che ti cambia, che ti fa vedere il mondo come un film in bianco e nero-

Abbassa lo sguardo e sorride amaramente.

-Sì, ho capito il concetto, giornalista-

Restiamo in silenzio per qualche minuto.

Credo di avergli fatto ritornare alla mente dei ricordi un po' dolorosi.

Ho questa sensazione.

-Ok Jared, non fa niente, se non rispondi a questa domanda è uguale, non c'è probl...-

-Sì-

-Come?-

-Sì, alla domanda di prima. Sono stato innamorato veramente.-

-Oh-

-Non te lo aspettavi?-

-Sinceramente? No-

-Nemmeno io. Lui era lì, bello come il sole. Lo odiavo. Mi prendeva in giro per la mia dieta vegana. Mi faceva gli scherzi. Ma aveva degli occhi che parlavano da soli. Non lo potevi guardare troppo a lungo, sai? Erano emozione pura. Io me ne innamorai subito dopo aver fatto l'amore con lui. Era stato bellissimo, era stato come la prima volta. Mi aveva scosso, mi era entrato nelle viscere, nel sangue. Come un veleno. E come un veleno iniziò a farmi male. Dolore, paura del mondo, insicurezza. Sono state queste le cause della nostra rottura.-

Rimango a bocca spalancata.

Jared Leto era stato innamorato. Veramente innamorato.

Di un uomo.

Inizia a piangere, lentamente.

-Colin...-

sussura questo nome, come una preghiera.

E io collego tutto.

Mi alzo e mi avvicino a lui.

Gli prendo una mano.

E' freddo.

-Che rivelazione eh? Jared Leto è stato, ed è tuttora innamorato di Colin Farrell; con questo segreto sai quanti soldi farai?-

-Non me ne frega un cazzo dei soldi Jared. Sei un grande uomo. Non dirò nemmeno una fottuta parola di quello che mi hai riferito.-

Lui alza lo sguardo su di me. Gli occhi ancora lucidi e rossi per le lacrime.

-Perchè?-

-Perchè...perchè pensavo non fossi quello che sei. Pensavo fossi un menefreghista, un cazzone egoista e bastardo. Che faceva dit tutto per la paura di rimanere solo.-

Sorride.

-E' una maschera quella, e solo con Colin sono riuscito a buttarla giù. Peccato che è andata a finire male.-

-Ma cosa è successo? Io so che ora lui è sposato per la terza volta e vive con i suoi due figli a Dublino. So che avete recitato in Alexander insieme e che girava questa voce che tra voi ci fosse stato qualcosa ma...non ci ho mai creduto. Due uomini come voi...-

-E invece. Eccomi qui, su un letto. Malato. A pensare ancora all'amore della mia vita. L'indimenticabile amore della mia vita. L'ho sempre detto che me lo sarei portato sul letto di morte.-

-Jared perchè cazzo non lo chiami? Perchè non gli dici queste cose?-

Scuote la testa rassegnato, con un'espressione di puro dolore.

-Sarebbe inutile. E' finita tra noi. Anni e anni fa. Sono io l'unico che non si è rassegnato ancora adesso. Ho fatto di tutto affinchè lui non sapesse niente della mia malattia, perchè so che verrebbe a trovarmi e tutto ciò mi farebbe ancora più male.-

-Sono sicura che non sia finita Jared! Cioè, anche Colin avrà sentito quel sentimento viscerale tra voi, no? Non può essere stato unilaterale.-

Jared si passa una mano tra i capelli, ormai non più lunghi e morbidi come una volta.

-Io lo amo,sopra ogni cosa. Non sai quanto avrei voluto che fosse venuto qui, a tenermi la mano, mentre il medico mi diagnosticava la malattia. Quanto vorrei passare questi ultimi momenti con lui, a fare l'amore, mentre mi guarda negli occhi e mi dice che mi ama, come una volta.-

Una lacrima, impercettibilmente, mi cade dall'occhio destro e rimbalza sulla mia bocca.

Il salato si mischia con il dolce di queste splendide parole che escono dalla bocca di Jared.

Diventa tutto un vortice di sensazioni, emozioni, e per la prima volta scopro di avere un cuore. Grazie a Jared Leto.

Mi appoggio al suo letto. Le lenzuola candide, come il suo viso.

Piango;

piango per quell'amore che non doveva finire così.

Piango perchè voglio provarlo anche io un amore del genere.

Piango perchè ho il terrore di provare un amore del genere.

-Non piangere, non farlo, per favore-

Mi tira su la testa e io mi asciugo le lacrime.

-Scusa, non so cosa mi sia preso.-

Guardo l'ora. E' tardi.

-Jared, devo andare. E' stato un piacere parlare con te.-

Non fa in tempo nemmeno a salutarmi che io sono già fuori la porta.

Con le lacrime agli occhi e il respiro affannato.

-Ma tu sei...-

Non mi accorgo nemmeno della voce dell'omone.

Sono troppo intenta a pensare a quelle parole. E ad accettare l'idea che io un cuore ce l'ho sempre avuto.

*************

Sono sdraiata sul letto di casa mia.

Il capo alla fine non mi ha concesso la promozione, perchè non gli ho portato alcuna intervista succulenta.

Ma alla fine non me ne frega un cazzo.

Io ho portato a casa più di quanto avrei mai sperato: la scoperta di un cuore che prova emozioni.

Ho il cuore di Jared Leto in me.

Mi alzo per andarmi a fare un caffè e accendo la televisione.

Fischietto felice, finalmente un paio di giorni di vacanza.

' Jared Leto, la rockstar più amata negli ultimi trent'anni si è spento stamani nell'ospedale di Los Angeles...'

La tazza mi cade dalle mani.

Alzo subito il volume e rimango davanti il televisore.

'...ma la notizia più sconcertante è che Colin Farrell, il famoso attore irlandese, ad un'intervista ha ammesso che Jared è sempre stato il suo unico amore, e che prima di morire si sono ribaditi il loro amore eterno...'

La mascella mi fa quasi male per quanto è spalancata.

Allora ha ascoltato quello che gli ho detto e ha chiamato Colin.

In quelle due ore Jared era riuscito a farmi scoprire di possedere un cuore.

Io ero riuscita a regalargliele uno nuovo. Senza più dolore. Ma con la speranza che Colin provasse i suoi stessi sentimenti. Ed infatti, per la prima volta in vita mia, avevo fatto la cosa giusta. 




Ok, diciamo che la giornalista sono io. Se non l'aveste capito.
E...boh, questo è quello che per me significa Jared Leto: colui che mi ha fatto scoprire di avere un cuore, con la sua meravigliosa voce.
Per quanto riguarda il fatto che io sono lui al femminile, sì, è così. Io mi sento molto simile a lui.
Ci ho voluto mettere in mezzo anche Colin ovviamente.
Che ff su Jared è senza Colin?
Amerò chiunque la leggerà e apprezzerà : )
Ma se volete criticarla, fate pure eh, io accetto le critiche. U.U
-VavDirtyBirdy.


 

 

   
 
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