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Autore: TerranYouUp    16/12/2005    1 recensioni
Un altro seguito di Star Craft molto ben scritto, che ha avuto un enorme successo in rete. I personaggi sono quelli del gioco più alcuni nuovi. La flotta del DTU cerca di tornare sulla Terra dopo la guerra contro gli Zerg e la regina delle lame, ma accade l'inaspettato...
Genere: Drammatico, Science-fiction, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harbingers of Darkness

Harbingers of Darkness

Autore: TerranYouUp

Traduzione: Lyla

Prologo:

Erano passati tre anni da quando Kerrigan, l’auto nominata Regina delle Lame e ora leader delle orde Zerg aveva sconfitto le forze che l’avevano contrastata durante il periodo conosciuto come Guerra della Genìa.

Le tre potenze principali che aveva combattuto durante il conflitto erano stati spazzati via come foglie prima che una tempesta di fulmini si avvicinasse nella battaglia successiva. Con le loro forze in disordine e le loro risorse esaurite, le forze del DTU, il Dominio Terrestre e i rimanenti dei Protoss si erano ritirate per sanarsi e riarmarsi per un conflitto futuro.

Dopo le sconfitte schiaccianti, i guerrieri James Raynor e il Templare Oscuro Zeratul avevano diviso le loro strade e di loro non si era udito più nulla. Con le sue orde nel caos più completo, Kerrigan mancò dell’abilità di continuare la lotta e invece si concentrò sul controllo delle estese genie; dando ai suoi nemici un’ulteriore opportunità di pianificare e di prepararsi.

Malgrado le sue vittorie, Kerrigan sentì un senso di vuoto dentro di sé. Anche un più grande potere stava osservando gli eventi che accadevano nel Settore Koprulu; osservando e aspettando il momento migliore per colpire…

Capitolo 1

La fine si avvicina

Il Passato: 36 ore dopo la sconfitta sul pianeta Char.

Scivolando silenziosamente attraverso i mari oscuri dei viaggi spaziali, viaggiano i rimanenti delle forze DTU. La forza delle navi spaziali e delle navi scientifiche sono una vista imponente ma aldilà della prima impressione, gli scafi delle navi sono compressi dagli scontri e spaccati in molti punti. Le incisioni nere e i segni dei colpi ricevuti indicano che questa flotta ha visto giorni migliori.

Queste navi, una volta potenti, ora sono ridotte a niente di più che una collezione di rottami volanti che si sforzano di tornare a casa con la notizia della loro sconfitta nel Settore Koprulu. Con la perdita dell’Ammiraglio DuGalle a causa di un colpo di pistola alla testa per sua propria volontà, la flotta avanza con difficoltà con soli capitani e comandanti a guidare i sopravvissuti.

Tra la flottiglia di navi, un uomo sta ritto presso gli schermi visivi e contempla il futuro. Il ponte dell’Incrociatore Alexsander, nave ammiraglia della flotta, è un luogo tranquillo malgrado l’apparente agitazione di attività che abbonda da questi doveri. I gruppi di riparazione sono ostinati al lavoro di arginazione dei danni degli attacchi recenti come si può intuire dai suoni che provengono dall’esterno che sono pieni delle chiamate da stazioni differenti riguardo il resoconto di danni.

Sullo schermo principale, il capitano Jeffrey Torral, ora comandante dei malridotti rimanenti della flotta osserva l’immenso oceano di stelle. Malgrado il suo sguardo sia vigile, i suoi occhi tradiscono le sue emozioni. E’ mentalmente esausto come chiunque altro ma sa che ora è sua responsabilità riportare tutti a casa e annunciare le sue scoperte sulla Terra riguardo l’estrema e inimmaginabile minaccia che gli Zerg costituiscono.

Il luogotenente Hamilton, ora vicecomandante dell’ Alexander si avvicina quietamente al suo comandante.

"Capitano? Tutto bene, signore? Non dovrebbe provare a riposarsi un pò?"

Mentre continuava a fissare lo spazio, Torral rispose, "Sto bene, luogotenente Hamilton, appena un po’ stanco, ma questo è tutto. Niente di cui preoccuparsi, non sto progettando di cadere morto stecchito, se era quello che stava pensando"

"Non penserei mai una cosa simile, signore"

Nonostante la sua risposta entusiastica, osservò attentamente il suo comandante. Il capitano era stato sveglio per tre giorni interi. Lui sa che la mancanza di sonno combinata con lo stress del combattimento inizia ad incidere chiaramente sul pensiero e sui giudizi ed è questo che lo preoccupa, che il suo capitano potrebbe prendere una decisione avventata in un momento critico. Apparentemente, nonostante abbia una mancanza di sonno, i sensi del capitano sono il soggetto di un’indagine minuziosa e si volta appena per rispondere ad Hamilton.

"Le sarò grato se smetterà di provare ad essere mia madre, luogotenente. Mi piacerebbe pensare che sono vecchio abbastanza da sapere quando è tempo di dormire, per me. Chiaro?"

"Mi perdoni, signore" risponde timidamente Hamilton. "E’ solo che ha guidato le operazioni di combattimento da quasi tre giorni, e francamente, signore questo influirebbe su chiunque"

Con una lenta scossa del capo, rispose, "Non posso dormire adesso, Luogotenente. Non prima di avere sgombrato questo settore e sento che siamo al sicuro fuori dalla portata degli Zerg. Finchè questo accade, nessuno di noi può realmente concedersi del riposo"

Voltandosi completamente per rispondere, Torral parla. "Ora, credo che abbia qualche informazione per me, o mi sbaglio?"

Con la sensazione che il tempo per la discussione sia finito, Hamilton ritorna agli affari principali.

"Il controllo danni dei gruppi comunica che molte delle falle nello scafo sono state riparate e che i sistemi maggiori sono quasi in linea. La capacità dei motori è all’incirca del settanta per cento" Mentre si prepara ad annunciare l’altra metà del rapporto, la sua espressione si oscura nei riguardi delle recenti notizie preoccupanti.

"Abbiamo anche un rapporto dalle navi sentinelle più indietro. Stanno segnalando un’ altra massa che si sta avvicinando nella parte posteriore della flotta. Si tratta di un’altra orda di Zerg che sta per attaccarci un’altra volta"

"Maledizione" impreca il capitano a voce bassa abbassando il capo.

"Siamo fuggiti come cani bastonati dalla battaglia su Char, ma dobbiamo evitare che i dannati Zerg ci riducano in pezzi mentre stiamo tornando a casa"

Facendo un respiro profondo e chiudendo gli occhi, il capitano si rilassa per un breve momento e quando apre gli occhi è di nuovo al lavoro. Esalando lentamente, sa che è arrivato il momento per l’azione. Chiede, "Quanto tempo abbiamo per prepararci prima che possiamo aspettarci un altro attacco?" Guardando il suo datapad, Hamilton somma i dati dagli scout e fa la sua scelta migliore.

"Se l’orda mantiene la sua velocità attuale fino alla fine, possiamo aspettarci l’attacco in venti o venticinque minuti. Trenta minuti potrebbero respingerla. Non molto tempo dall’ultimo attacco, signore," aggiunge con irritazione.

"Hmmm…non ci dà molto tempo per prepararci? Aggiunge il fatto che stanno attaccando più spesso e da direzioni specifiche e che cosa significa?"

Hamilton considera intensamente le implicazioni delle scoperte. "Stanno tentando di farci pressione, signore. Devono sapere che non possiamo sostenerci con tutti i danni che abbiamo subito, così continueranno a farci pressione duramente"

"Il fatto è che, Hamilton, sembra che ci stiamo guidando da qualche parte" Prendendo il datapad il capitano inserisce l’informazione nel sistema e i risultati non lo rendono felice.

"Vede questo? L’ultimo attacco proveniva da tribordo, e adesso questo nuovamente da poppa. Sembra che ci stiano guidando verso una specifica regione dello spazio, e questo può solo significare una di queste possibilità: la prima è che ci stanno spingendo fuori dal loro territorio oppure ci stanno portando in un’imboscata davanti a noi, luogotenente." Torral fece un gesto verso lo schermo visivo indicando una zona di spazio gassoso davanti a loro.

"Così cosa facciamo adesso, signore? Abbiamo un attacco che pressoché colpirà le navi della retroguardia tra probabilmente meno di trenta minuti e ora sappiamo che probabilmente ci stanno conducendo dritto in un’imboscata."

"Occupiamoci dell’immediata minaccia, prima. Ponga le navi sull’allarme rosso e mandi l’ordine di prepararsi al combattimento alla flotta. Raggruppare le navi con più danni al centro per proteggerle e mi dia il Capitano Chin e Bordenski sul com-link"

"Sì, signore. Speriamo che il controllo danni metta di nuovo al lavoro le batterie dei laser, altrimenti questa sarà una battaglia molto breve," rispose Hamilton facendo una curva stretta e affrettandosi a eseguire i suoi doveri.

"Una battaglia molto breve," pensa il capitano, mentre guarda il luogotenente allontanarsi. In un modo o in un altro questa flotta sta andando a cercare la sua strada fuori da qui, e questo significa andare dritto verso gli Zerg. In un modo o in un altro troveranno una via per uscire da questo disordine. Una volta che l’allarme è mandato fuori alla flotta, le preparazioni per il combattimento cominciano a ritmo frenetico.

Gli Incrociatori da battaglia fronteggiano l’ultima minaccia quando si muovono nelle posizioni difensive allo scopo di procurare fuoco di copertura per l’un l’altro. Quelle navi con danni critici scivolano lentamente in quella piccola protezione che può fornire il centro della flotta. Le batterie laser che sono ancora operative sono caricate e armate dei loro equipaggi armati per la prossima azione. A bordo dei trasportatori di spettri, interi squadroni attendono il momento di lanciarsi nella tempesta di fuoco in arrivo.

La sensazione del timore cade su di loro quando considerano le loro possibilità di fuga da questo infernale settore di spazio. Altri aspettano ardentemente la possibilità per l’opportunità di essere liberati dalle orde Zerg per cercare qualche tipo di retribuzione per i danni sofferti. Uno di quei piloti è il luogotenente Randall "Razor" O’Donnel del 67° Squadrone Tattico di Combattimento Spaziale, "Il gruppo selvaggio".

Le chiacchiere dei capi dell’equipaggio e degli equipaggi armati possono essere sentiti attraverso il com-link quando i piloti eseguono i loro controlli prima del volo. Con le loro scorte d’armi vengono svuotati di ogni speranza di sostituzioni immediate, molti dei combattenti si separano con solo metà del loro carico abituale.

"Ehi, Ran! Quando comincia lo spettacolo, eh?" chiede David "Squeezer" Manning, il pilota del Wild 5.

"Vuoi prenderti una fiamma di gloria, Squeeze?" risponde Wild 11.

"Noooooooooo!" risponde Wild 5 in tono leggermente tagliente. "E’ solo che tutta questa attesa mi sta facendo impazzire così tanto che ho bisogno di andare a uccidere qualche alieno, capisci?"

"Ah!" lo stuzzica Wild 6. "L’ultima volta fuori ho sentito che gridavi dalla paura per avere aiuto," risponde Lt. Tagora "Saki" Nagomo con sarcasmo.

"Bè, intendo che ce n’erano appena 20, dietro di me. Che cosa vuoi che ti dica?" chiede Squeeze. Una risata riempie il com-link quando la squadra si prende un momento di leggerezza per illuminare la loro altrimenti sgradevole situazione. Malgrado la loro bravata, sanno nel profondo del cuore che le circostanze sono contro di loro, ma tuttavia combatteranno. Non soltanto per la gloria o l’onore ma per la più grande ricompensa…la sopravvivenza.

"Ok, signorine," esclama Razor. "Possiamo chiacchierare e fronteggiare il nostro schema" Con l’ordine finale, ognuno si rivolge alle questioni più importanti. Randall fa scorrere i suoi occhi sui suoi sistemi e non gli piace quello che vede.

"Ehi, capo? Che significa, un cortocircuito con le munizioni?"

"Scusa, Razor," risponde il capo dell’equipaggio mentre fa scorrere una mano sporca d’olio attraverso i suoi sudici capelli.

"Le provviste d’armi si stanno esaurendo più velocemente di quando immaginavamo, così le stiamo razionando"

"Sono impazziti!" grida Razor. "Il consumo d’armi è la sola cosa che permetterà agli Zerg di schiacciare questa flotta!" Quando guarda in alto verso il ponte con frustrazione sul suo volto, chiede,

"Stanno per caso pensando a cosa potremmo fare quando esauriremo le nostre armi nel mezzo della battaglia? Cosa useremo, allora, eh? Pietre, se ne abbiamo?" Razor lancia un fiume di imprecazioni e anche qualcuna inventata.

"Ehi, non dirlo a me," risponde con calma il capo. "Io lavoro solo qui, ricordalo. Prenditela con i superiori, se vuoi." Aggiunge la donna con un sorriso di sfida.

"Mi piacerebbe proprio farlo," replica Razor. Tornando serio, dice, "E’ quasi tempo di combattere, capo."

Mentre tira su la scala, dà un ultimo avviso. "Guardati il culo, Razor." Con un sorriso compiaciuto, Randall vede la cabina di pilotaggio chiudersi intorno a lui.

"Pensavo che quello fosse compito tuo" lei fa un gesto rude verso di lui quando lei e il suo equipaggio lasciano il ponte di volo. Razor e la sua squadra si sistemano per aspettare quando andranno a combattere davvero per le proprie vite. Non passerà molto tempo prima che inizi. Nel centro di comando dell’Alexander, il capitano Torral dà finalmente istruzioni del suo piano di battaglia per il gruppo dei capitani Chin e Bordenski. Il tempo di combattere incombe quasi su di loro e devono essere fatte le ultime preparazioni.

"Domande riguardo il piano, signori?" chiede il capitano Torral.

Nessuna risposta da entrambi i comandanti. Nonostante le notizie di una possibile imboscata davanti a loro, i due sanno che la minaccia conclusiva dal retro è la faccenda immediata.

"Jeffrey, che cosa faremo se, per qualche miracolo, oltrepasseremo finalmente quest’orda in avvicinamento?" chiede il capitano Jonathan Chin. "Non possiamo mantenere quest’andatura per sempre. La flotta ha bisogno di un periodo morto per ripararsi e approvvigionare risorse."

Scuotendo la testa, Torral risponde. "Jon, non possiamo anche considerare che prima sgombreremo questa regione. Questo significa respingere gli Zerg abbastanza a lungo da fuggire e significa anche fare una resistenza qui e ora."

"Spero che tu abbia ragione, Jeff. Lo spero davvero" risponde il capitano Richard Bordenski. "Se mordiamo più di quello che possiamo masticare qui…ci saranno dei problemi"

"Allora spera che ci troviamo in un blocco molto grande, Rich," risponde Torral bruscamente. "Perché se non li battiamo ora non importa che cosa accade due o tre ore più tardi, no?" Entrambi i comandanti annuiscono lentamente col capo. Il tempo per la discussione è finito. E’ tempo di agire. Per di più la conversazione è interrotta quando il luogotenente Hamilton si fa avanti per distribuire il suo rapporto della situazione.

"Rapporto dalla linea di pattuglia, capitano," dice Hamilton. "Si stanno preparando a ingaggiare il margine d’attacco contro l’onda di forze Zerg." Con quel po’ di notizie, il dado è stato lanciato e il tempo per parlare è adesso concluso.

"Stabilisca un collegamento con l’intera flotta, luogotenente," chiede Torral. Con un turbine di movimento sullo schermo del com-link, Hamilton conclude il suo compito e dà la sua risposta.

"Collegamento stabilito, signore. E’ pronto alla trasmissione" Accordando il com-link, Torral distribuisce i suoi ordini finali.

"Ora ascoltate, la nostra pattuglia esterna si sta preparando a tenere occupati gli Zerg. Abbiamo bisogno di insanguinare gli Zerg abbastanza da potere rompere il contatto con loro e fare una corsa verso casa. Questo significa che stiamo per trovarci in una battaglia seria, uomini. So che ve l’ho detto molte volte nei giorni passati, ma ho bisogno di dirvelo di nuovo. Dobbiamo rompere il contatto, altrimenti ci cacceranno fino alla morte. Avete tutti ricevuto istruzioni sui vostri compiti nel piano. Buona fortuna e buona caccia a tutti noi."

Gli equipaggi della flotta raccolgono le parole e sanno che questo sarà più probabilmente la loro resistenza finale contro le orde Zerg. Alcuni dicono una preghiera silenziosa per sé stessi e per i loro compagni, altri semplicemente si riposano negli ambienti vicini perché sanno che cosa devono fare. Si preparano per la battaglia incombente.

"Facciamo qualche danno, luogotenente?" chiede Torral con un sorriso deciso mentre si alza e si dirige verso il ponte.

  
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