Si lo so,
ne ho altre tre in corso e ne pubblico un'altra.
Ma non
sono matta. Visto che, non ho molta ispirazione per scrivere il prossimo capitolo
di scent, girovagavo tra i miei vecchi file word e ho
ritrovato Luna di sangue. È una storia che ho scritto nel 2006 se non erro,
quindi è già finita, devo solo postare i vari capitoli.
La posto
cosi come è. Anche se, secondo me, manca qualcosa, ma non riesco a capire cosa (forse
voi mi potete aiutare). Ma ci sono comunque affezionata, per questo non la
rivedo, altrimenti sarei capace di cambiarla completamente.
Ora vi
saluto. A presto!
Sono sempre
stata una ragazza particolare. Amavo la solitudine e tutto ciò che riguardava
il sopranaturale, l’occulto, l'oscurità. La mia passione?? Fare lunghe
passeggiate di notte, stranamente mi sentivo al sicuro quando ero avvolta dalle
tenebre, mi sentivo protetta.
I miei amici mi
consideravano troppo strana, avevano paura di me o forse delle mie passioni,
mi tagliarono
dal gruppo, non me ne importò, lo volevo fare io: erano troppo diversi da me.
Un giorno o
meglio dire una notte conobbi un ragazzo, misterioso, affascinante.
Era una notte come
tante, gironzolavo vicino al cimitero nuovo e come al solito non c’era nessuno
o almeno questo è quello che succedeva di solito.
Mi fermai
vicino ad un albero, in quel periodo era spoglio. Era inverno inoltrato, mi
appoggiai sul tronco e alzai la testa. Quello che vidi era qualcosa di
meraviglioso: una luna grandissima, rossa come il sangue, in quel periodo era
difficilissimo vederla così se non impossibile.
Ero cosi
attratta da quello spettacolo, che…
“ Ciao” un ragazzo mi si era avvicinato
“ Ciao” gli
risposi. Lo guardavo dalla testa ai piedi. Era alto e magro, i suoi occhi erano color ghiaccio
e capelli color della notte.
“Come mai in
giro a quest’ora?” domandai sorpresa “Non si vede molta ‘gente’ di solito”
finii sorridendogli.
“Non mi piace
andare in giro di giorno, preferisco la notte. Ma tu dimmi una ragazzina non ha
paura di girare la notte fonda, vicino un cimitero e per di più sola??” mi
domandò
Aveva una voce
profonda; rapita dal suo sguardo risposi
“Paura?? No non
ne ho, mi sento al sicuro avvolta dalle tenebre”
Mi guardò
stupito e un sorriso gli si dipinse sul volto.
Era strana
quella ragazza … aveva qualcosa di particolare … nei suoi occhi c’era tristezza
anche se cercava di nasconderlo …
Ci fermammo a
parlare tutta la notte, infondo era simpatico. A quella notte ne seguì un'altra
e poi un'altra ancora, era passato più di un mese dal nostro primo incontro ed
eravamo diventati amici, e quel albero era il nostro punto di incontro.
Correvo verso
il cimitero, non vedevo l’ora di rivederlo ma tanto ero di fretta che non mi
accorsi che quella sera c’era di nuovo una luna rossa. Arrivai al solito
albero, mi appoggiai e fui di nuovo rapita da quella luna …
“Sera” mi salutò come era solito fare.
“Oh ciao, non
ti ho sentito arrivare. Guardavo la luna; stasera è davvero bellissima”
ritornai a fissare la luna
“Si è davvero
stupenda” disse “Ti va di fare una passeggiata con me??”
Lo fissai un
attimo “Certo”