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Autore: kari87    08/01/2011    1 recensioni
Amavo la solitudine e tutto ciò che riguardava il sopranaturale, l’occulto, l'oscurità. La mia passione?? Fare lunghe passeggiate di notte, stranamente mi sentivo al sicuro quando ero avvolta dalle tenebre, mi sentivo protetta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si lo so, ne ho altre tre in corso e ne pubblico un'altra.

Ma non sono matta. Visto che, non ho molta ispirazione per scrivere il prossimo capitolo di scent, girovagavo tra i miei vecchi file word e ho ritrovato Luna di sangue. È una storia che ho scritto nel 2006 se non erro, quindi è già finita, devo solo postare i vari capitoli.

La posto cosi come è. Anche se, secondo me, manca qualcosa, ma non riesco a capire cosa (forse voi mi potete aiutare). Ma ci sono comunque affezionata, per questo non la rivedo, altrimenti sarei capace di cambiarla completamente.

Ora vi saluto. A presto!

 

 

Sono sempre stata una ragazza particolare. Amavo la solitudine e tutto ciò che riguardava il sopranaturale, l’occulto, l'oscurità. La mia passione?? Fare lunghe passeggiate di notte, stranamente mi sentivo al sicuro quando ero avvolta dalle tenebre, mi sentivo protetta.

I miei amici mi consideravano troppo strana, avevano paura di me o forse delle mie passioni,

mi tagliarono dal gruppo, non me ne importò, lo volevo fare io: erano troppo diversi da me.

Un giorno o meglio dire una notte conobbi un ragazzo, misterioso, affascinante.

Era una notte come tante, gironzolavo vicino al cimitero nuovo e come al solito non c’era nessuno o almeno questo è quello che succedeva di solito.

Mi fermai vicino ad un albero, in quel periodo era spoglio. Era inverno inoltrato, mi appoggiai sul tronco e alzai la testa. Quello che vidi era qualcosa di meraviglioso: una luna grandissima, rossa come il sangue, in quel periodo era difficilissimo vederla così se non impossibile.

Ero cosi attratta da quello spettacolo, che…

“ Ciao”  un ragazzo mi si era avvicinato

“ Ciao” gli risposi. Lo guardavo dalla testa ai piedi. Era  alto e magro, i suoi occhi erano color ghiaccio e capelli color della notte.

“Come mai in giro a quest’ora?” domandai sorpresa “Non si vede molta ‘gente’ di solito” finii sorridendogli.

“Non mi piace andare in giro di giorno, preferisco la notte. Ma tu dimmi una ragazzina non ha paura di girare la notte fonda, vicino un cimitero e per di più sola??” mi domandò

Aveva una voce profonda; rapita dal suo sguardo risposi

“Paura?? No non ne ho, mi sento al sicuro avvolta dalle tenebre”

Mi guardò stupito e un sorriso gli si dipinse sul volto.

Era strana quella ragazza … aveva qualcosa di particolare … nei suoi occhi c’era tristezza anche se cercava di nasconderlo …

Ci fermammo a parlare tutta la notte, infondo era simpatico. A quella notte ne seguì un'altra e poi un'altra ancora, era passato più di un mese dal nostro primo incontro ed eravamo diventati amici, e quel albero era il nostro punto di incontro.

Correvo verso il cimitero, non vedevo l’ora di rivederlo ma tanto ero di fretta che non mi accorsi che quella sera c’era di nuovo una luna rossa. Arrivai al solito albero, mi appoggiai e fui di nuovo rapita da quella luna …

“Sera”  mi salutò come era solito fare.

“Oh ciao, non ti ho sentito arrivare. Guardavo la luna; stasera è davvero bellissima” ritornai a fissare la luna

“Si è davvero stupenda” disse “Ti va di fare una passeggiata con me??”

Lo fissai un attimo “Certo”

 

   
 
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