Libri > Wicked Lovely
Segui la storia  |       
Autore: TushiUndDark    08/01/2011    5 recensioni
Era già passato un anno.
Trecentosessantacinque giorni; cinquecentoventicinque milioni novecentoquarantottomila settecentosessantasei minuti ed esattamente trentuno miliardi cincquecentocinquantaseimila novecentoventisei secondi erano trascorsi dall’ultima volta che quegli occhi malinconici avevano incrociato i suoi.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve!
Da poco, una decina di giorni circa, ho terminato la lettura di Ikn Exchange. Ovvero il secondo capitolo della saga di Melissa Marr che spero tutti voi conosciate. La storia inizia un anno dopo la rottura tra Leslie e il mondo fatato. La protagonista, della quale spero di rispettare  le caratteristiche, vive in un bilocale poco fuori al sua città natale e sta cercando, con discreto successo, di riprendere le redini della propria vita, lontana da fate, magie e tutto ciò che riguarda Irial e la sua vecchia vita. ha voglia di ricominciare, di essere una persona normale, come non smette mai di ripetersi. Ma il destino ha in serbo qualcosa di diverso per lei.
Spero vi piaccia.
Baci, vostra
Fè.



CAPITOLO UNO.





Era già passato un anno.
Trecentosessantacinque giorni; cinquecentoventicinque milioni novecentoquarantottomila settecentosessantasei minuti ed esattamente trentuno miliardi cincquecentocinquantaseimila novecentoventisei secondi erano trascorsi dall’ultima volta che quegli occhi malinconici avevano incrociato i suoi.

Le sottili cicatrici bianche e azzurre, che le decoravano la schiena come un macabro quadro, erano ancora li; e come a scandire il tempo che passava inesorabile, si attenuavano sempre di più come l’immagine che di lui aveva stampata nella mente perdeva i contorni. Si faceva incerta, tremolante, sfocata. Ma in fondo era questo quello che voleva no? Dimenticare.

Portare avanti una vita normale, senza esseri fatati, Corti malvagie, strani tatuaggi o roba simile.

Voleva essere normale, e per questo desiderio aveva sacrificato tutto; compreso il suo amore per lui. Ma era libera. Non era quello che importava? La libertà?

Fissò quell’inerte intrico ti rovi. Il traliccio che la univa a Irial, oramai scuro e vizzo come un tronco senza più radici. Nemmeno più una scintilla di luce azzurra l’aveva attraversato da quando l’aveva allontanato l’anno prima;nessuna scossa, niente di niente.
Ma “andava bene così”, si ripeteva ogni volta che si sorprendeva a pensare a lui.
L’aveva deciso da sola.
La scelta era stata sempre e solo sua.

Si alzò bruscamente dal letto sul quale era sdraiata e si guardò intorno: l’appartamentino che Aislinn era stata così gentile da trovarle, un bilocale poco fuori Huntsdale, non era il massimo del comfort.
Era piccolo e i vicini anche abbastanza rumorosi, ma era caldo ed accogliente e Leslie, oramai, ci si sentiva meglio che a casa.

Casa.

Non aveva più cercato né suo padre né suo fratello i quali, dal canto loro, avevano fatto altrettanto. Aislinn le aveva detto di aver intravisto Ren per le strade della città vagare come uno zombie confessandole che avrebbe voluto tanto aiutarlo ma che Seth le aveva proibito anche solo di rivolgergli la parola.

E di certo non aveva tutti i torti: Ren era pericoloso, soprattutto quando era lucido; e nonostante non avesse mai completamente perdonato Aislinn per tutto quello che era successo continuava a volerle un bene immenso e non voleva che nessuno, suo fratello in particolare, le facesse del male.

Come se un umano avesse, in ogni caso, potuto nuocere alla Regina dell’Estate!

Sbuffò e scacciò quei pensieri: lei era una persona normale, non doveva più pensare a certe cose.

Diede un’occhiata all’orologio: le sette e tre quarti, tra poco sarebbero venuti a prenderla.
Si fiondò sotto la doccia lasciando che l’acqua tiepida le carezzasse la pelle, le scorresse lungo tutto il corpo, la avvolgesse completamente portandosi via quei pensieri inopportuni che, ora più spesso di prima, le avvinghiavano la mente come rovi pungenti.
 
Serrò forte gli occhi mentre portava il viso direttamente sotto il bocchettone della doccia e quando li riaprì un ricciolo di tenebra danzava davanti ai suoi occhi.
Li richiuse immediatamente sperando con tutta se stessa che fosse solo frutto della suggestione e dei ricordi che erano riaffiorati impertinenti in quelle ultime ore e con suo sommo piacere, quando dischiuse le palpebre per la seconda volta, si trovò a fissare solamente le piastrelle bianche della doccia.

Chiuse l’acqua e uscì dalla cabina, afferrò l'asciugamano, si frizionò i capelli e si avvolse nell’accappatoio. Dopodichè uscì dalla stanza diretta verso l’armadio bianco laccato.

Aveva appena finito si asciugarsi i capelli quando il cellulare cominciò a vibrare sul tavolo della cucina, così, raccattò tutto quello che avrebbe potuto tornarle utile, si infilò il giubbotto di pelle nera e si chiuse la porta alle spalle.

L’aria era frizzante e, nella penombra, sorrise a quella leggera brezza che le sfiorava la pelle quando una voce familiare richiamò la sua attenzione. Leslie non si voltò, paralizzata com’era dalla paura che le attanagliava le viscere.

No, ti prego.













  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Wicked Lovely / Vai alla pagina dell'autore: TushiUndDark