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Autore: maryku    09/01/2011    2 recensioni
Questa è una ff su Crazy School, un'originale comica di Riccardo.
In un mondo in cui tutti hanno dei poteri, come farà Roberto, unico senza, a sopravvivere?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Volevo dare un tributo a una storia originale che mi piace molto, si tratta di Crazy School (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=21120&i=1) di Riccardo. Spero che la storia vi piacerà! ^.^

Discaimer: questi personaggi non sono miei, ma appartengono a Riccardo e sono usati qui con il permesso dell'autore.


Senza poteri

In una ridente cittadina di nome Ropa, tutti gli abitanti avevano degli strani poteri. Ormai gli umani si erano evoluti, e si chiamavano fra di loro alchemici. Un solo umano era rimasto, un solo ragazzo che non aveva poteri. Un solo diverso.

Il suo nome era Roberto.

 

Roberto: Ciao!

 

Roberto, soprannominato Rob, non era molto intelligente, né bravo negli sport, né umile, né gentile, né…

 

Rob: [Strappando la pagina] Io sono bello, gentile e intelligente!

 

Rob viene legato dalla narratrice.

 

Coff coff. Dicevamo… Roberto era unico in quella sua città. Viveva assieme a suo nonno, che campava con la sua pensione…

 

Nonno: Nessuno tocchi la mia pensione,

Rob: Nonno, guarda che nessuno ti ruba la pensione.

Nonno: Cosa? Giada ha la pressione? Ma ce l’avrai tu!

Rob: Chi è Giada? Io non la conosco!

Nonno: Non ho mica detto che sei rosso! Nipote sciagurato, smettila di prendermi in giro e vai a scuola o per quant’è poca la mia pensione ti ci mando io.

Rob: Nonno, ancora devo fare la colazione! E sono legato...

 

Il nonno di Rob non sentiva bene e per questo aveva un cornetto acustico che, col suo potere, poteva ingigantire e rimpicciolire a suo piacimento. Inutile dire che Rob era una vittima di questo potere…

 

Nonno: Tiè! E non toccare la mia pensione! [Colpisce Rob col cornetto acustico ingigantito]

Rob: [Volando sopra la scuola] Ogni mattina la stessa storia…

 

Roberto atterrò proprio nel giardino della scuola. Come ogni mattina, la mira del nonno era stata portentosa!

 

Ragazza: [Guardando Rob con compassione] Ti sei fatto male?

Rob: Oh no cara ragazza, se ci sei tu con me! [Abbracciando la ragazza]

Ragazza: Ah! Sparisci, maniaco! [Mandandogli un fulmine addosso]

Rob: Ahi…

 

Roberto, oltre a non essere bravo a scuola, né a casa, né…

 

Rob: Ehi, stai di nuovo esagerando!

 

Roberto non era bravo con le donne. Ma era un maniaco di prima categoria…

 

Rob: [Vedendo una ragazza carina] Ehi tu, usciamo assieme!

Lulù: Io… Io… Mi vergogno!

 

Lulù diventò invisibile e scappò via.

 

Rob: Acc… [Vedendo un’altra ragazza] Ehi, che ne dici di uscire insieme?

Ai: [Occhiataccia] Come osi chiedermi una cosa simile? Muori!

 

Ai lanciò dei ventagli contro Rob, ferendolo. Fortunatamente ormai era abituato, quindi non morì.

 

Odoacre: Ciao Rob… [aiutandolo ad alzarsi] Non dovresti più mettere a repentaglio la tua vita così…

Rob: Ma le ragazze sono così carine…

Odoacre: Ah, su questo non posso darti torto…

 

Passò Adalgisa, quel giorno aveva dimenticato di cambiare la sua massa muscolare dopo aver fatto un incontro di sumo.

 

Odoacre: Rimangio tutto.

Rob: Di solito è più carina… [In quel momento vede una ragazza che solleva oggetti col pensiero]Che peccato, però…

 

Odoacre guardò Rob, attento alla frase che aveva appena pronunciato. Pensò che non doveva essere facile per lui non avere poteri, si doveva sentire inferiore… Forse proprio per questo faceva lo sciocco, era il suo modo per tenersi allegro…

 

Rob: …peccato che accanto a quella ragazza ci sia il suo ragazzo, o ci provavo!

Odoacre: E io che mi stavo preoccupando per te…

Rob: Cosa?

Odoacre: No, nulla… [pensando] Oggi ho solo capito che sei davvero stupido.

 

La campanella suonò. Odoacre e Rob andarono in classe, in altri casi avrebbero tardato, ma alla prima ora avevano latino… E, si sa, non è possibile arrivare in ritardo con quel professore.

 

Ambrogio Pio: Inguai! Ancora in ritardo, devo metterti una nota!

Rob: E a Odoacre no?

Ambrogio Pio: Lui è già al suo posto.

 

Odoacre aveva subito preso posto grazie al teletrasporto, ma non era riuscito a portare anche Rob, che fu costretto a rimanere in piedi davanti a tutta al classe con due secchi d’acqua in mano, mentre il professore si arrabbiava che non prendeva appunti.

 

Rob: Ma come potrei fare?

Ambrogio Pio: Posa un secchio, per il bene del latino te lo permetto!

 

Così Rob poté prendere gli appunti.

 

Finita le prime due ore di latino, fu la volta dell’ora di disegno. La professoressa Artistico amava molto disegnare, amava molto l’arte… e gli studenti amavano lei.

 

Gloria: Professoressa, oggi disegnerò un ritratto stupendo! [cambiandosi d’abito] Il mio soggetto sarai… tu! [indicando Rob]

Rob: Io? Farai un ritratto… a me?

Gloria: Sì, fermo e stupisciti! [Disegna] Ecco fatto! [Mostrandolo alla classe, che vomita]

Ercole: Oh, è un disegno astratto… che grande mistero queste linee che ricordano vagamente un urlo. [Guardando con la lente]

Gloria: E’ il ritratto di Rob, idiota! [gli dà un pugno]

 

Dopo la scuola, dura lotta per il nostro stupid… ehm, eroico protagonista, Rob andò a comprare un nuovo album da disegno col suo amico Tolomeo. Odoacre doveva rimanere a scuola perché aveva ricevuto una punizione.

 

Odoacre: Che sfortuna.

 

Tolomeo e Rob camminarono, il primo che pensava alla sua fidanzata, il secondo che ci provava con qualunque alchemica femminile avesse di fronte, finché, in un turbine di rose rosse, che poteva far apparire a suo piacimento, videro il loro compagno, Narciso.

 

Narciso: Oh splendore del mio viso, sei tu che animi le mie giornate.[specchiandosi su una vetrina]

Tolomeo: Narciso non sa far altro che guardarsi allo specchio e ricevere lettere d’amore…

Rob: Accidenti, quello mi ruba le ragazze! Andiamo via!

 

E così i tre non si incontrarono.

Subito dopo, Rob vide un’ennesima ragazza che passeggiava per la strada, così decise di provarci.

 

Rob: Bella ragazz…

Tolomeo: E basta provarci con le ragazze! Dobbiamo o no comprare l’album da disegno? [Trascinando via Rob]

Rob: E se ci stava? [piangendo]

Tolomeo: Voglio proprio vedere la tipa che ci starebbe con uno come te.

Vera: [giratasi] Oh, ma allora non avevano chiamato me…

Iside: [Giratasi anche lei] sicuramente avevano chiamato me! Ma... non c’è nessuno.

Vera: Andiamo via.

Iside: No, adesso voglio sfogarmi lottando!

Vera: [prende Iside per il colletto e la trascina via] Andiamo. Ti devi fare un bagno.

 

Tolomeo e Rob entrarono in un negozio per cercare l’album.

 

Rob: Accidenti, non c’è nessuna ragazza.

Tolomeo: E basta!

Nino: Eccomi, sono Nino, il commesso più figo di di Ciampino!

Rob: Ma non fa rima.

Nino: All’autrice non andava di cercare una rim… [Nino viene legato dalla narratrice, che deve salvare la credibilità dell’autrice o non sarà pagata]

Donata: Sarò io la vostra commessa!

Rob: Ciao sorellina…

Tolomeo: Ciao Dony.

Donata: Ecco l’album! E, visto che sei mio fratello e non voglio pesare sulla pensione di nostro nonno, ti farò lo sconto!

Rob: Grazie.

Tolomeo: Bene, hai fatto, io me ne torno a casa…

Rob: Nooo, dai, sono stanco, non puoi andartente…

Donata: Stanco? Sei malato? Allora fatti fare una puntura! [con il cosplay da infermiera e  una siringa gigante]

Rob: No, non sono malato! [scappa]

 

Rob aveva lasciato Tolomeo nel negozio, che grazie alla sua grandissima capacità polmonare che gli permise una fuga con una gomma da masticare alchemica era tornato a casa, per sfuggire alle punture della sorella, quando cadde su una buccia di banana, solo lui è così tonto da caderci…

 

Rob: Continua, invece di prendermi sempre in giro! E poi, perché devo cadere? Non mi sembra che in Crazy School io cada spesso!

 

…e finì con la faccia su una gamba di un tavolo. La ragazza che stava bevendo il tè fortunatamente riuscì a salvarlo.

 

Rob: Ah, qualcuno mi salva…

 

Riuscì a salvare il tè, non te.

 

Rob: Bastava togliere l’accento, uffa!

Findy: [bevendo il tè] Sono d’accordo con la narratrice.

Rob: Però… sei una bella ragazza. Che ne dici di uscire insiem… [Rob sparì]

Findy: Adesso c’è più pace…

 

Findy però lo fece tornare presto, perché sennò non posso mandare avanti la storia…

 

Findy: Faccio un favore alla società.

 

Sì, lo so, ma purtroppo è il protagonista della storia…

 

Findy: [offrendo tè] Sì?

 

Ok, per un po’ può anche non… [l’autrice le sgrida] E va bene. Findy, se lo fai apparire te lo tengo lontano.

 

Findy: Ok. [riappare Rob]

Rob: Ah, non potevi restare lontana da me! [la narratrice lo lega e lo porta lontano da Findy. Lo slega solo davanti casa sua]

 

E così finì la giornata di Rob!

 

Rob: Ma non ho avuto nessun appuntamento!

 

Zitto e va a dormire, o domani il cornetto acustico del nonno ti schiaccerà invece di lanciarti e non potrai più vedere nessuna ragazza!

 

Rob: Argh! Ok, vado… Ma non finisce qui!

 

E così abbiamo visto una giornata del nostro stupid… ehm, eroico Roberto, che deve vivere la sua vita senza poteri in un mondo di alchemici.





Ecco, è finita questa piccola ff. Non pretendo di avere la stessa vena comica dell'autore, ma ho provato a imitare un po' il suo stile e lo stile delle ff comiche in generale, ma non so com'è venuto. Spero che piaccia. Ho volutamente omesso Isolde e Mary dalla fanfic non perché non mi piacciano, ma perché io ho una preferenza per una delle due (chi mi conosce sa per chi) e non mi ritenevo in grado di caratterizzarle bene! ^^''' Inoltre questa è un AU, e non so se sono riuscita a mantenermi IC, ma spero di sì!
Spero vi sia piaciuta! ^.^ E andate a leggere l'originale, se vi ha divertito questa, allora Crazy School vi farà ridere a crepapelle! 
   
 
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