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Autore: Gondolin    11/01/2011    1 recensioni
Anche ora, nella pace di Montrève, mi capita di pensare ad Alcuin. Ci sono dei momenti in cui la certezza che lui avrebbe meritato più di me di sopravvivere mi attanaglia così forte che neppure le braccia solide di Joscelin, neppure la fuga verso patroni che sanno far risuonare le grandi ali di bronzo di Kushiel, neppure le occasioni più eccitanti della corte o mille bicchieri di joie riescono a levarmi dal cuore questo tormento.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Kushiel's Legacy
Titolo: Per il bene del regno
Rating: PG
Personaggi/Pairing: Phèdre/Alcuin
Avvertimenti: UST, het
Note: questo è un regalo di Natale (in ritardo) per [info]fantasy_caill. Spero che ti piacciano, perché devo ammettere che questi sono personaggi che amo (Alcuin! Çoç) e trovo tenerissimi, ma non è una coppia che shippo. Proprio per questo però mi sono davvero divertita a provare qualcosa di nuovo. Vediamo che ne è uscito!

Challenge: Special #9 @ [info]it100
Prompt-regalo: Another sunny day (Belle & Sebastian)
Conto Parole: 111 (OO)

Ricordo un giorno, un giorno qualunque. Alcuin ed io ci stavamo allenando in alcuni giochi acrobatici, secondo il volere del nostro signore. La luce entrava a fiotti dalle finestre del salone, illuminando granelli di polvere sospesi nell'aria, e Alcuin che eseguiva alcune capriole con la grazia ultraterrena che lo contraddistingueva. I suoi lunghi capelli candidi gli vorticavano intorno al capo per poi tornare a posarglisi sulle spalle in perfetto ordine. E ricordo i suoi occhi, quel giorno, come molti altri. Beato Elua, che occhi aveva Alcuin! C'era in lui una magia che nessun altro dei servitori di Namaah avrebbe mai eguagliato. Saggezza e innocenza gli adornavano il volto come perle splendenti.


Challenge: Special #9 @ [info]it100
Prompt-regalo: Well, at least you're having fun (Something Corporate); This clock's incredibly slow (We Are Scientists)
Conto Parole: 277 (OO)

I momenti che maggiormente odiavo erano le assegnazioni di Alcuin. Oh, sapevo bene che non avrei potuto andare avanti a lungo con quell'assurda gelosia mista ad invidia, o mi avrebbe dilaniata. Era stato così sin dal giorno dell'asta per la sua verginità: ero orgogliosa di lui, eppure l'attenzione che Delaunay aveva dedicato a quell'evento mi riempiva di fastidio, e aumentava in me la preoccupazione di non riuscire mai ad eguagliare quei risultati. La gente avrebbe mai parlato di me in quel modo? Alcuin sarebbe stato lo stesso una volta tornato? Come sarebbero state le mani che per prime... non potevo pensarci.
Il momento peggiore però giunse quando Alcuin fu offerto come regalo di compleanno a Mierette nó Orchidea. Perché quell'assegnazione? Non c'erano motivi politici dietro, non c'era nulla che la giustificasse! Perché?
L'avevo atteso alzata fino all'alba, temendo e sperando allo stesso tempo che almeno per quella notte Alcuin potesse gioire delle arti di Namaah. Il mio tempo si era sospeso, mentre la mia mente vagava inquieta su quello che stava succedendo in quel momento nelle stanze di Mierette. Mi torturai così a lungo da ritrovarmi infine coi palmi delle mani incisi dalle mie unghie e le guance in fiamme, preda di un dolore ben diverso da quello del corpo, ma non meno intenso.
Non mi feci vedere quando tornò, lo lasciai credere che dormissi. Forse in un altro momento ci sarebbe rimasto male, ma quella mattina le sue palpebre erano pesanti e le sue labbra sorridenti, e di certo non pensò a me mentre varcava la soglia di casa con aria sognante.
Ringraziai Namaah per quanto gli aveva concesso e piansi fino a inzuppare il cuscino.


Challenge: Special #9 @ [info]it100
Prompt-regalo: Disgrace our sacred promise (The Smashing Pumpkins)I won't tell anybody (We Are Scientists)
Conto Parole: 242 (OO)

- Noi non dovremmo.
- No. - confermai - Non dovremmo. Stiamo disonorando il nostro debito nei confronti di Delaunay. - feci un passo indietro. Sapevo ciò che avrei dovuto fare. La franchezza di Alcuin mi aveva aperto gli occhi. Noi, semplicemente, non dovevamo nemmeno pensare ad una cosa simile. Eppure la mia voce tremò come non aveva tremato neppure di fronte al mio primo patrono. Eravamo così vicini che potevo udire il suono del suo respiro.
- Torniamocene a dormire, Phèdre. - disse, ma non si mosse di un passo. La sua espressione tormentata lo fece sembrare più adulto. Quando era preda dei terribili dubbi in cui lo gettava ciò in cui credeva, Joscelin aveva un'espressione simile a quella di Alcuin quella notte. Io non gliel'ho mai detto, e dopo tutto credo non ce ne sia bisogno. Non voglio infangare il ricordo che anche lui ha di Alcuin con i miei egoistici desideri. Se da una parte mi dilania l'idea di aver perduto un amico tanto prezioso, dall'altra forse il non averlo sporcato con la mia natura mi è di conforto.
Restammo a lungo in piedi nella biblioteca, senza muoverci. Stavamo prendendo commiato, stavamo prendendo la decisione giusta, anche se non avevamo ancora il coraggio di dircelo.
Fu Alcuin, naturalmente, ad allungare una mano per sistemarmi una ciocca di capelli dietro un orecchio e sussurrarmi: - Buonanotte.
Io dovetti semplicemente guardarlo tornare in camera, col cuore pesante e la coscienza leggera.



Challenge: Special #9 @ [info]it100
Prompt-regalo: Now I've changed, you haven't (Something Corporate); I can't erase you from my mind (New Found Glory)
Conto Parole: 222 (OO)

Anche ora, nella pace di Montrève, mi capita di pensare ad Alcuin. Ci sono dei momenti in cui la certezza che lui avrebbe meritato più di me di sopravvivere mi attanaglia così forte che neppure le braccia solide di Joscelin, neppure la fuga verso patroni che sanno far risuonare le grandi ali di bronzo di Kushiel, neppure le occasioni più eccitanti della corte o mille bicchieri di joie riescono a levarmi dal cuore questo tormento.
Se solo ripenso a tutto ciò che ho commesso durante la mia vita, e ciò a cui ho spinto gli altri, e la rovina che si è abbattuta su coloro che mi circondavano... per il bene del regno, mi dico. Per il bene del regno, anche Alcuin avrebbe fatto lo stesso. Allora mi rendo conto di qualcosa di ancor più doloroso: è stato un bene che se ne sia andato prima di diventare come Delaunay e come me. Io sono diventata sotto certi aspetti migliore, forse, ma con tante colpe in più sulle spalle. Lui, invece, è stato lasciato intatto da questo sporco mondo, da questo mondo che riesce a ghermire con artigli crudeli anche i migliori di Terre d'Ange, di una terra che dovrebbe essere benedetta e invece è impregnata di sangue.
Per il bene del regno. Ma tu, Alcuin, resterai puro come il Beato Elua.

  
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