Ero immersa ancora nel mondo
dei sogni quando sentii qualcosa camminarmi sulla pancia, e punzecchiarla
fastidiosamente con quelli che sembravano essere…artigli!L’unico
possibile pensiero che sfiorò la mia mente fu:”Un
demone!!!!”. Sgranai gli occhi ed urlai,
sobbalzando nel letto e riuscendo a liberarmi della creatura colpendola con uno
dei miei pugni micidiali: mi spaventai nel sentire che quel demone fosse molto
…piccolo e.. peloso… Deglutii,spaventata, oltre che sinceramente sorpresa, mentre sentii
la creatura sbattere contro qualcosa e dare inizio ad una serie di tonfi, come
se si fosse trascinata tanti oggetti durante quel volo: nel tentativo di
sferrare un doloroso attacco al mio avversario, recitai in fretta una fire balls, pronta a giustiziare
qualunque cosa avesse avuto la stragrande idea di turbare il meritato sonno di
bellezza della sottoscritta, ma le parole mi morirono in gola. Un ultimo tonfo.
Ed udii quello strano, terribile,
fastidioso…verso o…grugnito oserei dire, proveniente
dall’angolo della stanza in cui quella creatura aveva appena terminato il
suo sfrenato capitombolo…Un verso..non umano… inequivocabilmente
fastidioso….
Ancora con gli occhi
sgranati, fissi su l’angolo buio da cui si udivano ancora quei versi che
avrebbero fatto accapponare la pelle anche a Lord of Nightmare,
mi divincolai dalle lenzuola sfatte e scivolai dal letto, appiattendomi contro
la parete. Mille pensieri mi attraversarono la mente… Tutti finalizzati a
punire l’intruso…ma come? Il fatto era insolito… era la prima
volta che mi sentivo così… non saprei come dire… bloccata a
reagire… Parliamoci chiaro, NON AVEVO PAURA! Ero solo…smarrita…
“Chi va là!..”domandai stupita a quell’essere. Ma egli non mi rispose, nemmeno mi riservò spiacevoli
sorprese. ‘Oh al diavolo!’ mi dispiaceva per quel
mostriciattolo ma ero tutta intenzionata a fargliela pagare!
Feci in tempo a fare il primo passo, quando il mio amico spadaccino irruppe
nella stanza, sbattendo la porta violentemente. Evidentemente aveva udito quel
fracasso :
“Lina! Cosa succede?!” mi
gridò preoccupato.
“Non lo so, Gourry, stavo dormendo poco fa e…”
Non potei terminare di
raccontargli ulteriori dettagli, quel grugnito si fece
più forte.
Sentii il mio amico
affiancarsi a me, e afferrarmi per il braccio:
“Lina, resta dietro di
me… ci penso io…”
“Ma non dire
sciocchezze Gourry, qualunque cosa sia, sono pronta
ad affrontarla..!”
Distogliendo lo sguardo dal
mio amico, comincia a fissare quell’angolo buio.
Vidi una forma che si
muoveva, era comunque piccola, come avevo ipotizzato… Non mi impedii un ghigno soddisfatto. ‘Beh, almeno
è un moscerino!’pensai .
“Allora…fatti
avanti! Hai inesorabilmente svegliato la grande maga genio Lina Inverse,abbi almeno la compiacenza di farti vedere!”.
Anche il mio amico stava
fissando quel qualcosa ,
ed intanto teneva la mano sull’elsa della spada, pronto
all’evenienza dell’attacco.
Per un momento non ricevemmo
risposta… poi quel coso si mosse verso la luce proveniente dalla finestra..
I suoi passi facevano un ticchettio insopportabile, per via degli artigli che
avevo avuto il piacere di sentire sulla mia pancia… ‘ E se non
fosse così debole?’ fu l’ultimo fugace pensiero prima che il
mio cuore fu messo a dura prova.
Si. A dura prova.
La creatura mostrò
ciò che era, fermandosi al di sopra della
chiazza del pavimento illuminata dalla luna . Alla vista di quella
“cosa” sgranai gli occhi, ed avevo
sinceramente paura che potessero uscirmi dalle orbite, mentre sentii il mio amico
spadaccino sussultare, ed allentare la presa sulla spada…
Quell’essere…aveva
degli occhi grandissimi neri, un naso della stessa misura, ma non eccessivi
quanto la sua bocca: essa era spaventosa, si prolungava fin
sotto le sue orecchie, anch’esse grandissime e a punta. Sulla testa,
sulla schiena e… sul sedere..ehm.. aveva un paio
di piccole antenne. Le zampette erano decorate con piccoli artigli… ed..erano sei! Sembrava peloso…ed era blu!!!
.. ‘Ma che razza di
animale è…?!!!’ mi domandai
sconvolta, senza rendermi conto che la mia bocca si era aperta così
tanto per lo stupore che nel ricompormi la mia mascella crocchiò. Anzi, le nostre mascelle crocchiarono , visto che anche il mio amico pareva stupefatto quanto la
sottoscritta!
Mi voltai verso il mio compagno,
che ricambiò lo sguardo… Restammo a fissarci, in attesa che uno
dei due parlasse, e fu il mio amico a rompere il silenzio:
“ Lina…”
cominciò, esitando solo un momento, alzando il dito ad
indicare quella creatura, “ e tutto questo baccano solo per un coso
così piccolo!!!
Già. Piccolo. Quel
coso era stramaledettamente PICCOLO!
Se non fosse stato per il suo aspetto così… particolare.. avrei detto di essere stata spaventata da un cagnolino!
Strinsi i pugni, “mmmmmm”, tornando a posare il mio sguardo su quella
creatura, che, del resto non si era spostata di una
virgola. Sembrava che anch’essa mi stesse fissando..
Deglutii. Perché mi fissava in quel modo accidenti!!
Fu allora che decisi di rivolgermi all’ospite..
con in mente già la formula di una dolorosa palla di fuoco, se la
creatura avesse “sbagliato la risposta”…
“Chi sei tu..? domandai, la voce meno
determinata di quanto speravo…
L’essere blu non
rispose immediatamente. Quindi, portò una delle zampe al suo petto
peloso, ed aprì quella che avrei definito la
bocca di un grosso squalo:
“ Io… mi
chiamo… Stitch.”
****
<
L’essere precipitato
nella mia stanza si era presentata come una creatura
proveniente da una dimensione parallela.. Il mostriciattolo, che diceva di
chiamarsi Stich, aveva chiesto urgentemente di
parlarmi e così, spinta dalla curiosità anche di Gourry, ci eravamo accomodati ai tavoli della locanda.
Naturalmente non c’era anima viva, visto che
erano le tre di notte. Non c’era nemmeno una possibilità che
qualche buona anima ci venisse a servire una succulenta colazione, fatto che
già mi aveva sufficientemente innervosito. Al
rendere ancora più sgradevole la situazione c’era questa ridicola
creatura.
Io e Gourry
fissavamo esterrefatti l’essere che, dopo avermi chiesto di scusarlo per
il modo in cui si
era burrascosamente infiltrato nelle mia stanza ed il consenso di spiegare la
sua urgenza, aveva cominciato a raccontare la sua storia, fin troppo
animatamente… In pratica sembrava di essere a teatro!
Quando la creatura
terminò di raccontare la sua storia infinita, io ed
il mio compagno di viaggio ci scambiammo un’occhiata. Dallo sguardo di Gourry capii immediatamente che lo spadaccino non aveva
afferrato bene il filo del discorso, ma, purtroppo per la creatura, io SI :
<< Tu hai avuto la
bellissima idea di svegliarmi nel bel mezzo della notte solo per chiedermi di
aiutarti a salvare una bambina di otto anni!!!
>> gridai incollerita, mentre Gourry mi serrava
le braccia impedendomi di dare la giusta lezione a quel mostriciattolo.
<< Lina! Calmati!
>> disse sotto sforzo Gourry alle mie spalle.
<
Il mio amico mi allontanava gradualmente
del tavolo su cui il mostro di era accucciato, e a
volte avrei gradito da parte sua una minimo di appoggio e lasciare che
sfoderassi la mia rabbia a suon di palle di fuoco (a sue spese aveva già
provato la sensazione):
<< Amica del cuore eh?? Bene! Visto che sei così
attaccato a lei perché non vai a salvarla da solo!!! Dovevi proprio
svegliarmi nel cuore della notte?!>> gridai isterica.
Improvvisamente, mentre io
cercavo di divincolarmi scalciando dappertutto, sentii la presa del mio amico
allentarsi. Senza curarmi dell’atteggiamento dello spadaccino e senza
degnare di uno sguardo l’ospite non gradito, mi avviai a passo svelto
alla scala che conduceva alle stanze passando accando
al tavolo dove era accucciato l’essere;
<< Ma
senti che storie idiote! Non sono una babysitter va bene!!
Addio! Andiamo Gourry!
>>
Mi immobilizzai…
<< ….Gourry?... >> ripetei.
Ancora confusa mi voltai interdetta verso di lui. Ma Gourry non stava guardando me, ma davanti a lui. Uno
sguardo… oserei dire..preoccupato… Quasi
automaticamente tornai al mio posto, davanti alla creatura e la trovai sempre
li. Solo che ora si trovava praticamente sdraiata sul
tavolo, a pancia sotto; le lunghe orecchie affusolate fuori uscivano dai bordi
del tavolo mentre il suo capoccione premeva contro il suo stesso naso. La
creatura mugugnava qualcosa ma non riuscii a capire perché i suoi versi
erano intraducibili…Mi abbassai leggermente con l’intenzione di
scorgere il muso del mostriciattolo e intravidi i suoi occhi luccicare come se fossero due
grandi perle nere… tristi però… davvero tristi…
Fui stupita del modo il cui
quella creatura così strana mi infondeva……………..
tenerezza. Scrollai la testa come per distogliere quel pensiero, e tornai a
guardarlo. Stavo per prendere la parola ma il mio amico mi precedette; si
avvicinò al tavolo, lentamente, e si chinò un po’ verso
quella specie di koala blu. Lo osservai fissare la creatura, cercando di capire
che intenzioni avesse.. Gourry
è sempre stato più abile di me nell’osservare i dettagli; i
sui occhi da lince scorgevano particolari che nessuno, nemmeno la sottoscritta,
avrebbe fatto caso.
Sul suo volto lessi una sorta
di confusione. Il mio amico teneva la testa contratta tra le spalle mentre si
poggiava con le mani sulle ginocchia. Lo vidi esitare per qualche istante, poi,
con mano sicura allungò il braccio sinistro e raggiunse il capo della
creatura, carezzandolo dolcemente, ed essa, al contatto inaspettato,
alzò lo sguardo per incontrare quello del mio amico.
Per qualche istante governò
un silenzio imbarazzante. Poi il mio amico sorrise, e si rivolse a me senza
distogliere gli occhi dallo strano essere, continuando ad accarezzare il suo
capoccione:
<< Sai Lina…
>> cominciò << credo che sia il caso di aiutarlo…
Va Bene. Uno, due, tre.
Respiro. Quattro, cinque, sei.
Respiro.
In quel preciso istante avrei
preso volentieri a bastonate il mio compagno di avventure:
<< Cosa?!! >> scattai all’indietro furiosa <<
Vorresti farmi credere che SARESTI pronto a perdere il MIO tempo prezioso per
aiutare un mostriciattolo sconosciuto a cercare chissà dove la sua
padroncina poppante?!!>> senza rendermene conto
avevo alzato forse un pochino troppo la voce, provocando la reazione istintiva
di Gourry di attirare a sé la creatura con
fare difensivo e chiuderla tra le braccia :
<< Cerca di capire
Lina, proprio perché si tratta di una bambina dovremmo
fare qualcosa.. >> affermò lo spadaccino, girandosi per
fronteggiare il mio sguardo, che doveva essere tutt’altro che benevolo..
<
“La cosa giusta da fare
eh….” Io e Gourry siamo la coppia
più affiatata del
mondo, senza dubbi, ma per quanto riguarda il decidere cosa sia
più giusto o meno abbiamo idee piuttosto contrastanti …
<<Gourry
spero tu
voglia scherzare! Non sono venuta fin qui per cacciarmi nei guai, soprattutto
quando questi guai non riguardano me! E ti consiglio
di riflettere con calma su quanto hai appena det…>>
mi fermai di scatto quando mi accorsi di essere fissata dalla creatura. Mi
guardava con gli occhi disperati mentre le sue zampette adornate dai piccoli
artigli si aprivano e chiudevano continuamente con fare imbarazzato e
direi… speranzoso.
Abbassai senza volere il mio
sguardo verso il pavimento. Arrossii inconsciamente. Accidenti che situazione!
Mi sentivo così imbarazzata da desiderare di avere davanti
qualcuno da strangolare, Zeroos, per esempio!
Ah, si, con lui potevo divertirmi, primo, perché non era un problema sapere
le sue vere intenzioni ( troppe volte aveva mandato in tilt la mia
sanità mentale!), secondo… ho sempre saputo chi avere di fronte:
un demone forte! Invece ora… non sapevo che pesci
prendere… non conoscevo la creatura questa volta… “ e se
fosse stata una trappola architettata da demoni superiori? Grandioso… Vaneggio ora…”. Decisa a
tornare alla realtà, mi voltai nella direzione di Gourry,
tenendomi la testa con il palmo della mano, e con fare stanco domandai:
<< Almeno sapresti
descrivermi la creatura che ha catturato la tua amica?
A quel punto il
mostriciattolo saltò giù di scatto dalle braccia del mio amico,
che sobbalzò stupito, mentre la creatura tornava sul tavolo: stavolta
però, sorrideva (e che sorriso ragazzi! I suoi
denti erano più affilati di quelli di un leone!!).
Vidi che la creatura aveva cominciato a girare su se stessa, frettolosa..
<
<
<<… Io…
Credo stia cercando qualcosa, o meglio.. crede di aver
perduto qualcosa…>> Azzardò Gourry,
non ancora convinto della sua ipotesi; mi voltai verso di lui, ed osservai il
suo sguardo interrogativo nel vedere i salti e le capriole che quella bizzarra
bestiolina stava facendo.. e stavolta non mi impedii un sorriso divertito..
“L’hai voluto tu zuccone! Ora ne pagherai le conseguenze cervello
di medusa!” , nella mia mente si accavallavano
molte ipotesi di vendetta nei confronti di Gourry. In
fin dei conti, era stato LUI che mi aveva pregato di non incenerire Stich e convinto ad ascoltare il motivo della sua visita.
Pensate sia cattiva? No, non credo. Continuavo a
rimuginare piani malefici quando fui riportata alla realtà da un suono
acuto:
<< AH!>>
strillò la creatura, fermandosi di scatto e attirando la mia attenzione.
Stich alzò un artiglio verso l’alto, come se
avesse risolto il suo problema, poi, si affrettò a portarlo al suo
orecchio: si. Quell’essere si stava pulendo le
orecchie davanti a noi, e, come se non bastasse, ad un
tratto tirò fuori una vera e propria balla di cerume verde!
<<Ma
che schifo! Questoè troppo!>> digrignai
i denti, e mi buttai di peso sulla sedia, piegandomi su me stessa e reggendomi
la testa con la mano << perché capitano tutte a me! Mai che mi
chiedesse aiuto un bel principe azzurro!!! >>.
A quella mia esclamazione
sentii il peso dello sguardo del mio amico spadaccino. Girai il capo, ancora
sorretto dalla mia mano, e mi rivolsi al mio compagno con aria scettica:
<
Gourry inarcò un sopracciglio:
<< Dubito che un
principe possa essere così sprovveduto da venire a cercare proprio te...>>
<
<< Niente..>> concluse frettolosamente lo spadaccino, volgendo
lo sguardo verso la creatura.
Mi imposi di stare calma. Avrei aggiunto
anche questo alla sua lista nera.
Volsi la mia attenzione alla
creatura e quasi non caddi all’indietro: il koala blu stava continuando
il suo lavoretto, e tirava le pallette di cerume
contro il bancone della locanda, adornandolo di uno spesso strato di melma
appiccicosa.. Poi, ad un tratto, Stich
si fermò, con l’artiglio totalmente infilato nell’orecchio,
e guardò nella nostra direzione:
<< EHM-ERHHRM …. MOMENTO!>> Disse, agitando l’altra zampa in segno di
aspettare.
Vidi i suoi artigli muoversi
nell’orecchio, ed estrarne un piccolo pezzo di carta, che mi porse subito
dopo:
<<Cattiiva
creatura dato Stich messaggio ..per
Ina !>> mi spiegò Stich.
Deglutii e presi ad aprire
quel pezzo di carta sudicio( che fortuna indossare i
guanti ragazzi!) per leggere chi fosse il mandante di quella sospettosa cattura;((posso
solo dirvi che accettai di aiutare il mostriciattolo non perché fossi
spinta da alcuna sorta di buonismo, ma unicamente perché quella persona
sapeva che io avrei accettato anche non conoscendo i suoi piani!!! ))inarcai un
sopracciglio, vagamente infastidita. Poi chiusi gli occhi emettendo un sospiro.
Mi alzai in piedi, accartocciando il messaggio e gettandolo a terra:
<
Gli rivolsi uno dei miei
sguardi omicidi che avrebbero fatto accapponare la pelle anche ad un demone. Vidi il corpo di Gourry
irrigidirsi. Sapeva che non era il caso di commentare qualsiasi
mia scelta. Stich mi fissava, silenzioso. Io
feci lo stesso. Poi ,senza proferire parola, mi
diressi alle scale che portavano alla mia stanza. Quando fui agli ultimi scalini aggiunsi:
<
Sono assolutamente seria
quando vi dico che speravo di mantenere la calma, ma bastò solo
immaginarmi la faccia di colui che mi aveva nuovamente
incastrato in qualche sua bizzarra e preoccupante attività segreta che
non potei impedirmi di dar voce al mio sfogo, dando vita ad una serie di urla isteriche
che rimbombarono per tutta la locanda.
Ah, scusatemi, volevate
conoscere il contenuto del messaggio immagino.
Solo questo:
“A Sailoon.
Spiacente Inverse. Ma è un segreto.”
Capite? Per la sottoscritta
quella frase era più della sua firma.
Maledetto Xellos!
Cap 1
Titolo
L’indomani io e Gourry consumammo una sostanziosa
colazione. Devo dire che il mio appetito risultò
più vorace del solito e non dovetti nemmeno litigarmi le portate con il
mio amico spadaccino: temendo evidentemente drastiche conseguenze
nell’opportunità che mi spettasse qualche polpetta in meno di lui, Gourry ordinò il doppio delle portate che di solito
ordinavamo( ciò preponeva quattro volte il menù).
Fummo veloci, più del
solito. Capitava infatti che in mancanza di moneta (
il che equivaleva all’assenza di scontri sulle strade, o meglio banditi
da derubare!) eravamo costretti ad eludere i locandieri, recitando una delle
nostre singolari e pericolose finte litigate e dandoci alla fuga, oppure