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Autore: Giulia Linton    14/01/2011    1 recensioni
Questa è la prima one-shot che scrivo e consiste nella lettere/confessione di una mamma ancora troppo giovene e sofferente al suo bambino non ancora nato, spero che sappia toccarvi nel profondo come ha fatto con me.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore mio,
Non avrei mai pensato di diventare madre, non ho nemmeno mai riflettuto su come ci si possa sentire sapendo che una vita si sta formando dentro di te; ora quella creatura che lentamente si sta sviluppando nel mio stesso corpo sei tu, ancora così inconsistente perché io possa sapere se sarai il mio piccino o la mia piccola.
Non avrei mai voluto diventare madre, tuttora non lo voglio e l'idea che un altro essere sfrutti il mio corpo per maturare mi disgusta; non so se tu puoi percepire la mia paura e i miei timori ma sappi che ora io, qui distesa sul letto, non ti disprezzo.
Quando ho detto a Drake di te lui si è reso conto che il tempo della redenzione era giunto, quel tempo era finalmente arrivato anche per lui; così avrebbe finalmente potuto esorcizzare i demoni che lo vincolavano ancora al suo passato ed è così che te sei diventato bruscamente la piccola Charlotte, la bambina che non ha mai potuto sbocciare nella sua personale primavera, la sua bambina.
Sei diventato solo un superficiale espediente ed io un futile mezzo.
Lui vuole solamente Charlotte, vuole solamente la sua bambina, rivuole la sua vita e null'altro.
Non posso infrangere quel così delicato desiderio che racchiude nei meandri del suo cuore, non posso oppormi a ciò che vuole così violentemente da me e da te, non posso permettere che l'unica persona della mia vita se ne vada; è così che ho rastrellato tutti i miei desideri e le mie prospettive e le ho fatte precipitare in una fogna come le foglie morte in autunno, è così che ho lasciato che lui compiesse sui nostri corpi quelle brutalità che non infliggeresti nemmeno al tuo peggiore nemico.
Un superficiale espediente ed un futile mezzo.
Oggi, sola con la mia agonia e con i miei incubi aridi e freddi come l'inverno ho pensato veramente per la prima volta a te, ho percepito la tua presenza e mi sono accorta di non essere sola; noi due siamo un unica realtà che si protegge a vicenda. Ho fantasticato su di te e su chi assomiglierai, avrai gli stessi occhi penetranti e verdi di Drake o ti dovrai accontentare dei miei occhi nocciola? Sarai la piccola ballerina che immagino volteggiare aggraziata in giardino o il mio piccolo pesciolino che nuota veloce nell'acqua della piscina pubblica?
Chi diventerai o come sarai non mi interessa piccolino mio perché tu sarai sempre e comunque il mio bambino, il mio fragile e innocente bambino.
Noi due siamo come due goccioline d'acqua che si trovano sul limitare di una foglia quelle mattine di primavera, siamo quelle due impercettibili frazioni d'acqua che si uniscono fra di loro per creare qualcosa di più grande.
Piccolo mio non sono la madre che maggiormente ti merita, se fossi cristiana direi che tu sei il più sublime dei miracoli che sei l'angelo più bello di tutto il creato ma non essendolo posso solo dirti che sei la mia ragione di vita, che sei un folgorante lampo nel cuore della notte.
Sono stanca e troppo debole, avrei voluto essere più forte per te ma non ci riesco e questo senso di impotenza mi logora dal profondo; percepisci le mie membra che non ce la fanno più perché straziate dalla nuova vita che si sta formando, vero piccolo mio?
No, piccolo non è colpa tua sono solamente io che sono cieca per non vedere il male che ti sto facendo affrontare e ti prego di perdonarmi perché tu sei unico e mi appartieni, sei il mio bambino e noi siamo un solo sangue e una sola anima.
Con te piccolo mio ho riscoperto quello che vuol dire amare e ciò che si prova a non sentirsi soli, sono tua madre e perciò non permetterò che ti facciano del male noi due saremo sempre insieme qualunque cosa accada, nel bene o nel male, nella vita o nella morte.
Mi senti cucciolo?
Qui, sdraiata sul letto sento che le fitte di dolore che aumentano e so che sei te che soffri insieme a me; non so se qualcuno si degnerà di leggere mai la nostra lettera amore ma sta pur certo che noi saremo inseparabili come ti ho detto prima nella vita così come nella morte.
So che molte persone sono spaventate dalla morte e che in molte religioni il suicidio è considerato un affronto a Dio ma noi sappiamo che non è così, noi sappiamo che finalmente ora più che mai saremo uniti in una sola ed unica realtà; spero solo che non ti faccia male e che tu non debba agonizzare troppo ma non preoccuparti io sarò qui con te e tu con me a farci forza a vicenda.

Ti amo con tutto il mio cuore cucciolo, mamma.

   
 
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