Revival
Viaggiare
è come sognare:
la
differenza è che non tutti al risveglio, ricordano qualcosa,
mentre
ognuno conserva calda la memoria
della
meta da cui è tornato.
Edgar
Allan Poe
I Nessuno non erano stati molto turbati dalla sparizione del ragazzo, di cui come unica traccia era rimasta una vistosa pozza di sangue, e guardavano il punto dove era scomparso con disinteresse. Spezzarono il semicerchio e ognuno era pronto a ritornare alle sue faccende, quando poi si ricordarono di quello strano pacco. Rivolsero la loro attenzione a quell’ammasso di stracci e ne osservarono la singolare forma: il profilo ricordava quello di un essere umano.
“Che ne facciamo di questo coso?”
domandò Xaldin.
“Lasciamola qui, ci penseranno i
Simili o gli Heartless a occuparsene”
“No, Xigbar, non possiamo
abbandonarlo davanti all’entrata come spazzatura” disse calmo Xemnas, cercando
di capire, per quanto glielo permetteva la sua immaginazione, che cosa fosse
quell’oggetto.
“Ma è spazzatura!”
“Zitta Larxene! Comunque dobbiamo
scoprire di che si tratta… Axel, controlla il pacco!”
“Ma perché proprio io?!”
“Perché l’ho deciso io e inoltre
tu sei stato il primo a notarli”
Axel si avvicinò di controvoglia
all’assurdo oggetto e cominciò a sfilare velocemente il pezzo di stoffa che lo
ricopriva. Tutti erano in febbrile attesa.
Quando la stoffa finì, i dodici
Nessuno arretrarono di un passo e rimasero sorpresi di fronte allo spettacolo
che avevano davanti: una ragazza dalla pelle diafana e di un bianco innaturale
giaceva a terra, quasi completamente nuda se non fosse stato per alcune bende
che coprivano, anche se non del tutto, i seni e le parti intime. I lunghi
capelli corvini ricadevano lungo la schiena, spettinati, e fungevano da
mantello, mentre alcuni ciuffi ricadevano dolcemente sul volto dei tratti
perfetti. La cosa più sorprendente risiedeva appunto sul viso: gli occhi erano
coperti dal alcune bende simili a quelle che si trovavano sul resto del corpo e
perfino la bocca era nascosta. Solo il piccolo naso era visibile a tutti. Nel
complesso, però, le sue forme erano seducenti e aggraziate: sembrava una
bambina, rannicchiata su se stessa come se volesse proteggersi dal mondo, ma il
suo corpo tradiva ogni apparenza. I Nessuno la osservarono incuriositi e con
una punta di malizia negli occhi. Tutti si stavano chiedendo come facesse a
respirare, con la bocca coperta, poiché vedevano che il petto non si abbassava
né alzava.
Axel, che era il più vicino,
allungò di nuovo una mano sul corpo immobile e provò a scuoterla delicatamente,
senza ricevere segni di vita. Poi ritirò la mano rabbrividendo e si accorse che
quella ragazza era più fredda del ghiaccio. Un gelo che penetrava fino alle
ossa: il gelo della morte.
“Non respira”
“Ce ne siamo accorti tutti,
Demyx. Il mio parere di scienziato è uno solo: morta soffocata” sorrise
malignamente Vexen.
“Ma perché è ricoperta di bende
perfino sugli occhi e sulla bocca?”
“Domanda intelligente, Luxord, ma
purtroppo non abbiamo una risposta adeguata… Forse volevano impedirle di
parlare perché custodiva qualche segreto e l’hanno poi uccisa. Ma per quanto
riguarda gli occhi, non riesco a formulare nessuna ipotesi…” disse pensieroso
Zexion.
“Che sia morta o viva, anche se
dubito molto di questo, non sarebbe meglio togliere le bende? Sul volto, naturalmente”
specificò Saix.
I Nessuno annuirono, ma non
provarono nemmeno ad avvicinarsi: perfino Vexen esitava a toccare quel corpo.
Nonostante a una prima occhiata risultasse innocua, quella ragazza poteva
nascondere qualche trappola che li avrebbe sicuramente presi alla sprovvista.
Saix li guardò sorpreso, non vedendo nessuno che si faceva avanti, e in
particolare soffermò il suo sguardo sul Superiore, supplicante. Quest’ultimo
non staccava gli occhi pensierosi dal corpo e, senza rompere il filo dei suoi
pensieri, diede l’ordine.
“Saix, togli le bende sul volto!”
Il Mago che danza sulla Luna si
avvicinò imperterrito al corpo e si piegò per raggiungere il volto: cominciò a
sciogliere le bende sulla bocca, le più importanti. Ma non appena fece
pressione per sciogliere i nodi, una leggera scossa lo fece indietreggiare
turbato. Riprovò di nuovo, ma la scossa lo colpì con più potenza.
È un avvertimento.
Rinunciò a questa impresa e passò alle bende sugli occhi: quest’ultime non fecero alcuna resistenza e impiegò pochi secondi a sciogliere definitivamente i nodi. Le bende scivolarono a terra e lasciarono finalmente scoperti gli occhi chiusi, rilassati, senza traccia del segno lasciato. Saix sollevò la testa della ragazza e la mostrò a tutti.
“Perché non le hai tolto quelle
sulla bocca?” domandò incuriosito Marluxia.
“Non ci riesco. Mi respinge”
“Cosa sarebbe a dire? Su,
spostati, fai provare a me!” borbottò Xaldin, allungando una mano sulla bocca
della ragazza e venendo respinto da una scarica elettrica, visibile a tutti i
Nessuno. Xaldin indietreggiò tenendosi la mani ferita, lanciando occhiate
furiose al corpo.
“Ma che diavolo è? Un generatore
umano?!”
“Idiota, non esiste una cosa del
genere. Fai provare a me” disse sbuffando Larxene.
Naturalmente ci fu la stessa
scena di prima, solo che stavolta la Ninfa Selvaggia assorbì l’elettricità
scaturita dalle bende e non provò alcun dolore.
“Ci rinuncio”
“A quanto pare vogliono impedirci
di togliere le bende sulla bocca… Ci deve essere qualche sigillo che ci vieta
di scioglierle” disse Zexion.
“Quindi?” domandò Xaldin
spazientito. Dalla sua espressione si poteva dedurre che voleva fare a pezzi
quella ragazza, senza alcun rimorso.
“Quindi la portiamo dentro e la
analizziamo!” disse risoluto Vexen.
I Nessuno lo guardarono
disgustati, ma dovevano ammettere che forse questa era l’idea migliore. Stavano
per rientrare, mentre lo scienziato si avvicinava, sfregandosi compiaciuto le
mani guantate, al corpo sostenuto dal numero VII, quando sentirono Saix
pronunciare uno strano ordine rivolto alla ragazza.
“Puoi sentirmi? Apri gli occhi!
Svegliati!”
Quello che successe dopo, non
riuscì a spiegarselo nemmeno Vexen.
Ecco il secondo capitolo. A partire dal prossimo, la storia comincerà a prendere una piega diversa e forse si comincerà a scoprire qualcosa sulla ragazza-mummia-generatore elettrico… XD
Concludo con un po’
di suspence ^^
Al prossimo
capitolo!
See you again
Ringrazio per i
commenti: Love Angel, lettore 01