Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: edera 74    18/01/2011    3 recensioni
Racconto breve del risveglio di Maya dopo la prima volta con il suo grane amore Masumi.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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FINALMENTE DONNA

 

 

...lo avevano fatto...avevano fatto l'amore, con ogni fibra dei loro corpi avevano desiderato quel momento, il momento in cui si sarebbero ritrovati, come quando si torna a casa da un lungo viaggio o si finisce di lavorare ed il cuore si inonda di tranquillità quando, per strada, cominci a vedere ciò che ti è familiare...un negozio, un viso....ecco loro in quel preciso istante si sentirono a casa, protetti ed ovattati dalla dolce notte, unica testimone della loro passione.

Stremati si erano abbracciati e quasi subito su di loro era calato un sonno ristoratore.
Le prime luci del nuovo giorno trapelavano dalla finestra timidamente, come se anche gli elementi naturali avessero ora troppo rispetto per quel sentimento a lungo negato ed ora esploso con una forza inimmaginabile. I due amanti erano perfetti, i loro corpi legati da un laccio invisibile, ma potentissimo cominciavano a ridestarsi. La prima ad aprire gli occhi fu Maya. Mosse le lunghe ciglia e quando si ridestò del tutto ciò che vide le tolse il fiato. Accanto a lei c'era Masumi Hayami, il giovane e potente presidente della Daito Art Production. Maya lo guardò come fosse la prima volta...era davvero bellissimo il suo petto, largo e muscoloso, la invogliava a poggiare il suo capo su di esso, le braccia erano forti ed allo stesso tempo rilassate, le labbra piene e leggermente dischiuse, erano per lei una fonte di mille promesse., la pelle era di una maestosa soavità. Non riuscì a resistere e posizionandosi meglio sul fianco, tracciò i contorni del suo tesoro con un dito...sfiorò così il viso dai lineamenti gentili, il petto fino a scendere giù sempre più giù. Il brivido di piacere che ne scaturì la fece sentire viva, si domandò come fosse possibile provare certe emozioni, sentire l'altra persona dentro di sé e non averne mai abbastanza, anzi desiderare che quella sensazione e quel possesso duri per sempre. Aveva accolto nel suo piccolo corpo l'uomo che amava più di qualunque altra cosa al mondo, persino più del teatro e nel momento stesso in cui l'aveva fatto si era resa conto che quella era la vera felicità...appartenere a qualcuno.
Poi, all'improvviso, si sentì sopraffatta da tanto ardore, non era abituata ad essere amata così, non era abituata a certi pensieri, avvampò d'un tratto, anche perchè si rese conto che il lenzuolo di seta ormai era quasi del tutto a terra e le sue fragili forme erano alla luce del sole. Soprattutto, come ogni giovane donna che affronta la sua prima volta ed ha il gusto del proprio amante ancora in bocca, si sentì confusa, non sapeva cosa fare, cosa avrebbe dovuto fare adesso e qual'era il comportamento da tenere con lui che da lì a poco si sarebbe senz'altro svegliato.
Decise quindi di alzarsi, ma quando tentò di sollevarsi sentì che qualcosa non andava, c'era qualcosa di bagnato, si sentiva strana ed allora mise una mano sotto la sua gamba per vedere cosa fosse...quando capì cosa stava per succedere cercò di prendere il lenzuolo da terra per avvolgerselo intorno, però con cautela per non svegliare Masumi e corse sulla spiaggia....la stessa spiaggia dove poche ore prima, dopo il ricevimento nuziale che l'aveva incoronata regina assoluta nella vita del suo uomo, aveva tenuto per mano suo marito in una romantica passeggiata al chiaro di luna.

 Il buio non era stato ancora scalzato del tutto dal nuovo giorno …..non ci pensò nemmeno più di tanto, fece solo una rapida perlustrazione se ci fosse qualcuno nelle vicinanze e poi decise di godersi quel momento perchè sapeva che andava affrontato e vissuto in pieno, perchè consapevole che non sarebbe più tornato...lasciò cadere il lenzuolo sulla sabbia, si alzò i capelli con entrambe le mani fin sopra il capo ed entrò in acqua, avrebbe affidato al mare quel piccolo segreto, quelle piccole gocce di sangue che la rendevano così felice ed estasiata...

Masumi nel frattempo si era svegliato, come un bimbo cerca la madre per sapere che tutto andrà bene da lì in poi, anche lui si girò verso il lato dove stava Maya, la persona per lui più importante al mondo e non trovandola si sentì inquieto....possibile che fosse stato solo un sogno, ancora uno dei suoi soliti sogni con protagonista la sua piccola Maya a tormentarlo e torturalo?...No non era possibile non stavolta almeno....ancora troppo vive le immagini del corpo di lei nudo che lo implorava di stringerla a sé e di farla sua per sempre, di entrare dentro lei perchè lei ormai non era più la tredicenne di tanti anni prima, ora era una donna, la sua donna, una parte di lui ,carne ed anima insieme...vide poi gli abiti gettati alla rifusa durante il consumarsi di quella passione inarrestabile.....la cercava chiedendosi dove fosse, dove fosse il suo amore...e quasi come guidato dal richiamo dell'anima di lei si alzò, infilò la biancheria intima e si affacciò dal balcone della sua stanza da letto e fu allora che la vide immobile, illuminata da una strana luce che nemmeno lui avrebbe saputo dire da dove veniva, nuda, con il volto rivolto verso il cielo e le mani chiuse sul grembo, come di chi invoca uno spirito benevolo per far sì che i propri desideri possano avverarsi...lui non ne aveva bisogno...non aveva sognato altro, non desiderava altro, gli dei questa volta avevano lasciato a casa l'invidia e l'ingiustizia e finalmente avevano permesso ai due giovani di essere liberi di chiarirsi e di unirsi.

Non ne poteva più di guardarla e non poterla toccare, era un qualcosa che non sarebbe più riuscito a fare, scese anche lui sulla spiaggia...entrò in acqua dolcemente per non spaventarla e infatti Maya non si rese conto del suo lento incedere, poi ad un tratto lui le chiese con la voce più sensuale del mondo “Amore mio mi hai lasciato da solo in quel grande letto, stai bene?”.

Maya trasalì per un secondo, ma rimase ferma con la schiena rivolta a lui che fece per avvicinarsi di più..., allora lo bloccò con un rapido cenno della mano e gli disse” No Masumi non venire qui.....ti prego non venire...non venire...troppa è adesso la vergogna e...”.

 Masumi non capiva, cominciò ad avere timore... perchè Maya non voleva accanto a sé, perchè lo teneva lontano e gli aveva intimato di non proseguire?...l

Forse lui era stato troppo violento, troppo rude, le aveva fatto del male ed a lei non era piaciuto il contatto completo con il suo corpo... forse...forse....ah, ma quanti pensieri aveva nella testa in questo momento e quanti dubbi nel cuore..si rivolse nuovamente a lei e con un tono di voce inequivocabile le disse:”Amore, Maya , scusami ho pensato solo a me stesso e non a te mia ragione di vita, forse tu non volevi veramente, ma ti vergognavi a dirmelo, forse non eri pronta ad essere completamente mia ed ora ti sei pentita, mi dispiace, mi dispiace tanto dimmi cosa posso fare per farmi perdonare...

 Mentre lui parlava Maya lo guardava con un lieve sorriso sulle labbra a metà tra la sorpresa e lo scherno...possibile che lui non capisse come si sentiva, anzi come si era sentita bene e felice durante tutto quel tempo con lui? Possibile che nutrisse ancora dei dubbi sul suo amore e sulla volontà di stare con lui per sempre...non lo aveva davvero capito ed allora lei decise che era arrivato il momento di farglielo intendere.......con delicatezza mise una mano tra le gambe e toccò il suo posto più segreto, ne trasse un po' di quelle gocce , preziose come rubino fuso e significative come un antico sacrificio e poi le affidò alle onde che andavano verso di lui dicendo”Ecco guarda, ora puoi capire cosa provo per te, ora sono tua ed anche il mare te lo sta dicendo, ora tutto mi conduce a te, a ciò che eri e che sei, ai tuoi ricordi di me ed alle tue speranze.....ora davvero chibichan non esiste più, da ora in poi c'è solo Maya ...la tua Maya fino a quando tu vorrai,

E corse ad abbracciarlo e baciarlo sulla bocca, perchè sentiva che ormai tutto aveva perso di valore, ora rimanevano solo loro due finalmente uniti in un solo essere.

 

 

FINE

  
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