Titolo: Come
se fosse perso a Pamplona.
Nickname: Akrois.
Rating: Giallo.
Genere: Sentimentale, comico.
Fandom: Code Geass.
Giostra scelta: Toro meccanico.
Avvertimenti: Shonen-ai,
drabble.
Introduzione\presentazione:
Nascosto nel suo angolino d’ombra,
Suzaku si ritrovò a pensare che la sua vita al fianco di Gino (o anche solo la
sua vita in generale) somigliava proprio a quella giostra: un attimo ben saldo
e sereno, un attimo dopo ti ritrovi sballottato qua e là e devi tenerti con le
unghie e con i denti per restare in sella e non finire sbalzato via.
Note dell' autore: Boh (ò.o). Mi sono affezionata ai tori, meccanici e non. E mi
sono divertita un sacco a scrivere questa raccolta (XD)
01
“23/08/2019 17.30 - Gino e Suzaku”
- Suzaku!- gridò Gino agitando le
braccia, cercando di ottenere l’attenzione di Suzaku e indicare il toro. Non
riuscì a fare nessuna delle due cose, ma in compenso si sporcò totalmente di
gelato.
Suzaku si voltò lentamente, inarcando un
sopracciglio nel vedere il Cavaliere intendo a leccarsi dall’avambraccio le
strisce di gelato ai frutti di bosco che vi erano colate –Cosa succede Gino?-
domandò con uno sbuffo.
- Voglio andare sul toro meccanico!-
annunciò Gino – Ma tu devi fare il tifo per me, Suzaku!
- Il tifo?
- Sì, tipo le cheerleader dei film!
Suzaku rimase a guardarlo totalmente
basito.
02
“23/08/2019 17.40- Gino e il toro meccanico”
Suzaku si era rifiutato di tirar fuori
gonnellino e pon-pon, decidendo di appostarsi sobriamente allo steccato a
ruminarsi lo zucchero filato mentre Gino faceva
in modo di attirare quanta più gente possibile (riuscendoci superbamente).
Lo vide saltare fiducioso sulla bestia
metallica, attaccandosi alle briglie scure con un sorriso gigante ben stampato
sul volto, lo sguardo diretto verso quello che doveva essere il trofeo per il dominatore del toro: una sorridente
scimmia giallo limone a pois verde mela vestita con un panciotto a rombi viola.
Suzaku giurò a se stesso che quella cosa non
sarebbe mai finita in camera sua.
03
“23/08/2019 17.45- Suzaku pensieroso”
Dovevano essere i cinque minuti più
lunghi della sua vita.
Gino saltava sul toro, agitando di tanto
in tanto una mano per salutarlo ed emettendo grida che doveva aver visto in
qualche film dell’epoca pre-Britanna.
Nascosto nel suo angolino d’ombra,
Suzaku si ritrovò a pensare che la sua vita al fianco di Gino (o anche solo la
sua vita in generale) somigliava proprio a quella giostra: un attimo ben saldo
e sereno, un attimo dopo ti ritrovi sballottato qua e là e devi tenerti con le
unghie e con i denti per restare in sella e non finire sbalzato via.
04
“23/08/2019 17.50- Suzaku e la scimmia”
Gino blaterava a voce insopportabilmente
alta le sue stramagnificenti doti di
domatore di tori mentre Suzaku giocherellava depresso con la scimmia.
Sì, quella scimmia, quello sgorbio
multicolore che qualunque persona sana di mente avrebbe schifato come un
cadavere.
Ma il viso allegro e gli occhi
traboccanti d’amore di Gino mentre gli consegnava il giocattolo
avevano fatto capitolare la sua forza di volontà e seppellito il suo senso
estetico.
Suzaku meditò a fondo e decise che il
posto migliore per quel coso era sotto il letto.
Ma in fondo cosa c’è di più bello di far
felice la persona che ami?
05
“23/08/2019 18.15- Gino e la maschera”
- Posso comprarla Suzaku? Posso?-
domandò Gino indicando una maschera appesa in
bella mostra fra altre cento sue sorelle. Suzaku distolse lo sguardo dalla
scimmia e osservò la maschera azzurra dai decori d’oro che brillava tranquilla
sotto la luce dei neon.
Lo guardò sorridendo – Perché no?
Quando Gino la indossò Suzaku poté
appurare che quello era forse l’acquisto più azzeccato della serata: la
maschera azzurra era perfettamente in tono con gli occhi di Gino e i capelli
biondi accarezzavano splendidamente il decoro dorato. Gino sorrise facendogli
un inchino prima di afferrarlo per la mano e tirarlo in mezzo alla folla.
06
“23/08/2019 18.17- La mela caramellata”
Suzaku si lasciò trascinare ignorando la
spiacevole sensazione delle briglie che gli scivolavano via dalle dita. Gino camminava
davanti a lui rosicchiando una mela caramellata rossa e lucida come una gemma
preziosa.
Quasi gli finì addosso quando Gino si
bloccò di colpo – Gino ma cosa- iniziò a dire, bloccandosi quando il profumo
dolciastro della mela colpì il suo naso. Gino lo guardò– Ne vuoi un morso?
Suzaku lo guardò incuriosito, prima di
assaggiare il dolce. Il gusto dolce del caramello si mescolava con quello
acidulo della mela
- Questo dolce mi ricorda un po’ te. –
disse Gino al suo orecchio.
07
“23/08/2019 18.19- Spiegazioni interrotte”
- In che senso ti ricorda me?- domandò
Suzaku a bocca piena, appurando solo in quel momento quanto quella spessa
crosta caramellosa fosse difficile da mandar giù. Gino sorrise agitando lo
stecco con la mela– Sei il contrario di questo dolce. Lui è dolcissimo fuori e
agro dentro, mentre tu sei- si bloccò di colpo.
Suzaku lo vide spalancare gli occhi e
sfoderare un enorme sorriso – un pony!- esclamò Gino, mollandogli la mela in
mano e correndo verso la bestia che un signore stava portando verso un piccolo
zoo per bambini.
Suzaku fissò la mela a lungo – Sono un
pony…?
08
“23/08/2019 18.20- Suzaku, Gino e il pony”
- Gino, grande e grosso come sei non
puoi stravedere per un pony, no?- disse Suzaku rincorrendo l’amico mascherato
che si era messo beatamente a fare le coccole all’animale.
- Ma è così carino!- si difese Gino
arruffando la bianca criniera del pony – Guardalo, con questi occhioni teneri e
questo muso adorabile!
- Santo cielo.- sospirò Suzaku alzando
gli occhi al cielo, meditando di tirargli la mela su quella testa vuota che si
ritrovava.
- Gino, sei un Cavaliere di Britannia,
nonché un nobile. Non credi sia il caso di comportarti in modo più maturo?
Gino lo guardò in silenzio.
09
“23/08/2019 18.22- Gino corre via”
Fece appena in tempo a vedere Gino
voltarsi e sparire fra la folla con quattro falcate. -Gino!-
esclamò correndogli dietro, avvertendo distintamente il proprio sedere
staccarsi dalla schiena del toro. Odiava quella sensazione. Si sentiva volare e
ogni minuscola fibra del suo corpo gridava che presto avrebbe smesso di volare
e sarebbe atterrato sul duro cemento.
Quando, voltando un angolo, sentì la
mano di Gino tirarlo nel buio gli venne spontaneo stringersi a lui, consapevole
di essere atterrato sul materasso.
- Perché sei corso via?- domandò
rialzandosi a fatica.
Gino fece il broncio – Mi hai trattato
come un bambino.-
10
“23/08/2019 18.23- Un bacio”
- Io non sono un bambino.- mormorò Gino
guardandolo con gli occhi di un bambino offeso. Gli passò le braccia attorno ai
fianchi, tirandolo ancora più indietro nel vicoletto, sprofondando nel buio – E
ti voglio bene davvero, Suzaku.
Suzaku sorrise, risalendo cautamente sul
toro con la faccia da “non facciamo
scherzi, eh.” – Però ti comporti da bambino, Gino.
Gino ridacchiò e lo baciò sulla guancia,
prima di strofinare il naso tra i suoi capelli – Bacio, Suzaku?- domandò in un
sussurro appena percettibile.
Suzaku sospirò e sorrise, afferrando saldamente
le redini e alzandosi sulle punte per poter sfiorare le sue labbra.
11
“23/08/2019 18.23- Un bacio (2)”
Cadde dal toro, barcollò e si guardò
attorno. Poteva vedere una mandria intera di tori, reali e incazzati, che si
dirigeva verso di lui.
Cercò il primo arpiglio sicuro. Fortuna
volle che codesto arpiglio fosse il buon Gino.
Si separò da lui ansante, osservando la
mandria impazzita che correva oltre il suo toro meccanico. Gino lo guardava con
un sorriso idiota, senza sapere di averlo spinto in mezzo ad una mandria di
tori furibondi e di averlo tirato fuori in quaranta secondi.
Quel ragazzo doveva essere messo in gabbia,o i rischi per la salute mentale sarebbero
aumentati in maniera esponenziale.
12
“23/08/2019 18.24- Stupore profondo”
Click~
Suzaku si voltò di scatto, cercando la
fonte del suono. Non gli ci volle molto in fondo.
La fonte di quel molesto e indiscreto “click” era lì davanti a lui,
personificato nella persona (che orribile gioco di parole!) del Knight of Six.
- Anya?- balbettò Suzaku guardandola con
tanto d’occhi.
– Ciao Anya!- chiocciò Gino salutandola
con la mano, senza concedere a Suzaku il lusso di allontanarsi da lui – Perché
hai in testa una parrucca?- chiese senza perdere il suo tranquillissimo
sorriso.
- Oh- Anya si sistemò sulla testa la
massa di riccioli afro verde evidenziatore – è una storia lunga.
13
“23/08/2019 18.28- Suzaku di spalle”
Suzaku afferrò il toro per le corna,
Gino per il polso e Anya per la mano.
Gino gli guardò la schiena a lungo,
cercando di accorciare il passo per non salirgli sui talloni.
Si avvicinò piano ad Anya, chinandosi
all’orecchio nascosto dai ricci verdi – Lo sai che lo amo un casino?- disse
sorridendo sottovoce.
Anya non rispose, ma annuì vagamente.
- Ah!- esclamò Gino – Quante foto hai
scattato?
- Tredici.- rispose la ragazza mentre la
schiena di Suzaku appariva sullo schermo del cellulare.
- Dopo passamele tutte, eh. ♥
Anya gli scattò una foto. Aveva già il
titolo: “Gino innamorato”.