*La magia della notte di Natale*
Angel voltò rapidamente la
pagina del Manga ed emise un borbottio di delusione.
C’era scritto: Shaman King-continua…
Richiuse il volumetto e ne ammirò la pagina iniziale. Yoh Asakura spiccava
su uno sfondo rosso, attorno a lui c’erano Ren Tao, Horo Horo, Fuast
VIII, e Chocolove.
Sorrise osservandoli uno ad
uno, e poi si alzò dal letto su cui si era distesa mentre
leggeva. Doveva uscire a compare dei regali, fra poco era
Natale!
Prese una sciarpa, un
giubbotto nero e dei guanti rossi, e andò a vedersi frettolosamente allo
specchio.
Uscì da casa con un saluto
alla madre, ma un secondo dopo fu costretta a
rientrare perché aveva scordato il portafoglio. Finalmente si trovò nelle vie
addobbate della città, con i bambini che giocavano con la neve e la gente che
correva frenetica. Tuttavia Angel avrebbe preferito restare a dormire fino a
tardi piuttosto che uscire: a volte aveva l’impressione che due forze
contrastanti agissero su di lei, una che la faceva essere tremendamente pigra e
l’altra che le permetteva di alzarsi la mattina e di non dormire a scuola.
All’improvviso le tornò in
mente la copertina del numero di Shaman King che aveva appena letto.
Angel, era una ragazzina di
quattordici anni, i capelli che le arrivavano appena alle spalle di una
tonalità fra il marrone e l’oro, gli occhi color nocciola perennemente
sognanti, ottimista sul serio, svagata e distratta; le piaceva paragonarsi a
Yoh e trovarsi identica a lui…
Peccato che c’era una cosa
che Yoh era, ma che lei non era…Uno Sciamano!
Piegò la testa mentre il suo
umore scendeva un poco.
Quanto sarebbe stato bello
che tutto quello fosse vero!! quanto sarebbe stato
bello poter essere una sciamana e vedere gli spiriti!!! E magari combattere
anche nello Shaman Fight!!!!!!!!!!!!
Si immaginava, apprendista sciamana, magari nella squadra
di Yoh, ad allenarsi duramente sotto gli ordini di Anna e a vedere gli altri
che si impegnavano quanto lei. Quante volte sognava quella semplice scena!!
Entrò in una cartoleria e
passò in rassegna gli oggetti, un modellino di Amidamaru
la colpì molto e decise di acquistarlo (tanto fra poco è Natale no?). Si
diresse alla cassa per pagare e vide che una donna dall’aria depressa e dai
vestiti fuori moda sostava su una sedia lì accanto; non sembrava stare molto
bene a giudicare dagli occhi lucidi e dalle mani pallide, un cartellino le
spiccava sulla giacca, doveva essere la commessa…
All’improvviso una donna
sorridente e dai capelli biondi si parò davanti a lei.
-Desidera acquistarlo
signorina?- chiese con garbo alludendo alla riproduzione di Amidamaru.
-Si- disse distrattamente Angel guardando l’altra donna.
-Ecco il resto-
la commessa la salutò e tornò alle sue occupazioni, intanto la donna non
si era mossa da quella sedia e Angel sentì un gran desiderio di chiedergli chi
fosse e se stesse bene. Ma si trattenne.
Uscendo di nuovo in strada,
ancora un po’ perplessa, entrò in una profumeria e acquistò il regalo per sua
madre e poi entrò in un altro negozio di vestiario e scelse quello per il
padre. Scegliere un regalo per il padre era sempre un po’ problematico
per lei perché non sapeva mai cosa fargli: non conosceva i suoi gusti dato che
era sempre fuori per lavoro e rientrava solo nei weekend. Alla fine si decise
per una cintura rossa decisamente inusuale ma molto
carina!
-Che
sonno!- borbottò Angel tornata a casa.
Aveva messo i regali nell’armadio e ora si apprestava a distendersi un po’ sul
letto per leggere di nuovo il nuovo numero di Shaman King…
Certo la sua vita le sembrava
monotona se confrontata a quella di Yoh e gli altri, ma che ci poteva fare…
Con un miagolio misto a fusa
un gatto le saltò in grembo.
Angel posò il volume di
Shaman King e prese in braccio il gatto per poi grattarlo dietro le orecchie.
-Che hai piccolo Haka?- chiese distrattamente al gatto che
la guardò con un’espressione furbetta sul muso.
Sembrava sapesse qualcosa che
lei non poteva capire: Haka era bianco, con delle striature marroni e
un’espressione furba sul volto, era molto, molto intelligente; Angel sentiva
sempre una curiosa sensazione di sicurezza quando aveva quel gatto vicino, le
sue mani carezzarono il gatto sulla testa, il pelo corto e caldo la sollevava
di morale. Haka continuava a guardarla in modo strano, facendo le fusa. Chissà,
forse era vero che i gatti percepivano cose che gli umani non si potevano
immaginare.
-Sai Haka? Hai più
probabilità tu di diventare sciamano che io!- esclamò ridendo -Probabilmente
sarei più inutile di Manta come sciamano!!!!!-
Il gatto miagolò come a
volerle rispondere, ma quel miagolio le era sembrato come una
risata…che Haka fosse d’accordo con lei? Ma che stava pensando, neanche sapeva
il gatto cos’erano gli sciamani!!!
Haka all’improvviso saltò giù dal letto e Angel, presa di sorpresa, per poco non cadde.
Il gatto si avvicinò
lentamente ad un’anziana signora, i capelli bianchi e lunghi ma lo sguardo
vivace: era Kiosawa Ayimata, la nonna di Angel.
-Ciao nonna!- avrebbe voluto
dire la ragazza,ma con suo sommo orrore si ricordò che
la nonna abitava ad un sacco di Chilometri da casa sua e non poteva certo essere lì…
Stava per dire qualcosa
quando una porta sbatté ed Angel si svegliò di soprassalto e guardandosi
intorno scoprì che si era addormentata.
-Era
un sogno- affermò a se stessa.
Haka, notò Angel, stava
guardando fuori dalla finestra, quasi stesse
aspettando qualcosa. La sua coda si muoveva su e giù e aveva le orecchie tese.
Mentre usciva dalla stanza il gatto la seguì con lo
sguardo.
…
Erano passati i giorni che la
separavano dal Natale! Ora ne era la vigilia.
L’albero di Natale sembrava
splendere di luce propria mentre il sole colpiva placidamente le palline appese
ai suoi rami; fra le altre decorazioni c’era anche il modellino di Amidamaru che aveva comparto giorni prima, gli era
bastato attaccare un filo argentato al suo prezioso modellino e aveva potuto
appenderlo all’albero!
E non era finita lì: visti i
buoni risultati decorativi che Amidamaru aveva dato
all’albero ora Angel stava attaccando una cordicella dorata anche al modellino
di Bason e aveva già provveduto a mettere delle cordicelle anche a Elisa, Mic,
Kororo e Tokageroh.
Sua madre entrò di soppiatto
nel salotto dove c’arano lei e l’albero.- Sai- disse
facendo sobbalzare la figlia -Più che un albero di Natale sembra un albero di
sciamani!!-
-Spiritosa mamma!- borbottò
Angel tornando alla sua occupazione -e poi anche gli sciamani festeggiano il
Natale!-
-È vero- disse sua madre
annuendo e trattenendo una risata -è vero…- ripetè-
più piano, quasi con tristezza, mentre usciva dal salotto.
Angel trovava solo vagamente
strano che la madre sapesse tante cose sugli sciamani, ma dopotutto, si disse,
vedeva tutti i giorni Shaman King alla Tv insieme a
lei…
Haka intanto stava entrando
in cucina e ne approfittò per sgraffignare un pezzetto
di pollo che la madre di Angel stava cucinando per la cena della vigilia di
Natale.
-Gatto cattivo!- disse
scherzosamente la signora facendo ad Haka una carezza
sulla testa. Entrambi si misero ad osservare Angel che
giocava con i modellini degli spiriti degli sciamani.
-Presumo- stava dicendo in
quel momento la ragazza -che Yoh, Ren, Horo Horo, Chocolove e Faust non avessero poi molto tempo per fare gli alberi di Natale
impegnati come erano nello Shaman Figth-.
Era giunta
la sera, era giunta la notte!
Forse era questo il pensiero principale di Haka.
E chi lo sapeva! Quel gatto era sempre così
misterioso!! Era stato tutto il tempo a guardare fuori dalla
finestra.
Ad Angel veniva sempre da
pensare ad Haka poco prima di addormentarsi, forse
perché questo le dava sicurezza. Le sarebbe piaciuto vedere i suoi regali…anche
se aveva smesso da un pezzo di credere alla favola di Babbo Natale aveva sempre
insistito affinché i suoi le facessero trovare i regali sotto l’albero la mattina di Natale, la trovava una bella
tradizione.
Le sembrò di aver sbattuto
solo le palpebre e di non aver affatto dormito, ma il tenue argento dell’alba
la convinse che aveva dormito un bel po’. Era l’ora, come tutti gli anni, che sgattaiolasse anzi tempo in salotto a scartare i suoi
regali. Passò silenziosamente davanti alla stanza di sua madre, era tutto
silenzioso…sembrava quasi che sua madre non ci fosse.
Entrò nel salotto, ai piedi
aveva indosso solo un paio di calzini bianchi e corti così che le si gelarono i piedi, ma non le importava gran che!
C’erano i regali!!
La serranda della porta-finestra
del salotto era stata semialzata e lei poté vedere
risplendere le palline di Natale e i suoi modellini, Amidamaru sembrava
ammiccare nella sua direzione. Con un fruscio del pigiama rosa Angel si chinò
sui pacchetti che giacevano sotto l’albero.
-Quanti- sussurrò
eccitata la ragazza prendendone uno col l’involucro rosso e scartandolo con
trepidazione, cercando allo stesso tempo di fare il meno rumore possibile…
Era un regalo di sua madre: uno walkman nuovo di zecca con tanto di cuffie arancioni! Proprio
come quelle di Yoh! La mamma doveva aver speso davvero molto per quello!
Lo ammirò per un attimo e poi
lo ripose con cura vicino a lei passando a scartare gli altri pacchi. Uno, di
suo padre, conteneva uno strano vestito arancione e nero, piuttosto maschile ma
carino, aveva le maniche a giro e una gonnellina con abbinati
un paio di corti pantaloncini neri; scartò altri regali di vari parenti
e ci trovò sciarpe e un libro, un pigiama nuovo e un profumo particolare
regalatogli da Haka…
Da Haka?! Rilesse bene il
bigliettino d’auguri e c’era proprio scritto Haka!
Ma no, pensò Angel scuotendo la testa, è uno dei soliti
scherzi della mamma.
Si guardò intorno e frugò fra
la carta colorata dei regali già scartati finché non ne trovò uno, l’ultimo, da
parte dei suoi nonni. Angel lo rigirò fra le mani, aveva una forma strana e per
di più era molto piccolo, era un po’ delusa perché di solito i nonni le
facevano dei regali spettacolari e piuttosto curiosi,
come il peluche gigante di Ren Tao che cantava una melodia Natalizia.
Guardò il misero pacchetto
incartato in una impolverata carta marrone, piuttosto
sobria. Forse era un profumo…lo aprì sentendo freddo al contatto con quello che
le rotolò fra le mani.
Non era possibile. Strappò la
restante carta con furia e affannosamente si girò il regalo, ormai scartato fra
le mani.
Un brivido
la percorse. La luce fredda dell’alba si fece largo fra le dita delle
sue mani fino ad illuminare la piccola tavoletta buddista, fino ad illuminare
la scritta che c’era sopra di essa:
Qui riposa lo spirito di Amidamaru
che il tuo antenato Yoh Asakura ci chiese di darti all’avvenire del nuovo
Shaman Figth.
All’improvviso una cometa
splendente di luce pura attraversò il cielo illuminando il volto esterrefatto della
discendente di Yoh Asakura.
Il nuovo Shaman Figth aveva
appena avuto inizio.
Eh si, potrei
benissimo creare una storia a molti capitoli sulle avventure di
Angel Asakura…e lo farò se avrò sufficienti richieste!!!!!*_* (Ti
ricordiamo che hai ancora 4ff da mandare avanti!! >_< # # n.d.tutti) Perciò…Recensite! E buon natale!!!!!!!!