E' qui, lo sento. Sento i suoi passi farsi sempre più vicini e più pesanti ogni attimo che passa. Ogni secondo che passa si avvicina a me. Lei è uscita così lui ha via libera. Di nuovo, ancora. Sono rannicchiata nella mia piccola stanza, nell'angolo più lontano possibile dalla porta, ma lui mi troverà, lui sa dove sono, lui sa che non posso scappare, mi prenderà. Di nuovo, ancora. La maniglia della porta si abbassa, e lui entra con il suo passo pesante e il suo sguardo feroce. Si avvicina a me e mi sorride, un sorriso senza nessuna traccia di gentilezza, un sorriso che di buono non ha niente, un sorriso che è sempre stato lì, un sorriso falso. Mi sfiora. Chiudo gli occhi e urlo, mentre perdo la mia dignità. Di nuovo, ancora.