L’ultimo addio
Ancora una volta ti osservo mentre compi questa danza
fatata, questi passi leggeri, questi volteggi che rapiscono la mia anima,
incantandomi con la bellezza intrappolata dentro di essi. Guardo il tuo volto,
la tua espressione affaticata dopo l’estenuante battaglia che hai appena
affrontato, che abbiamo affrontato. Già, perché mentre tu lottavi per la
liberazione del tuo mondo, io lottavo anche e soprattutto per quella di mio
padre, un padre che avevo sempre odiato, e che solo ora mi rendo conto di
quanto abbia fatto per Spira, prima di trasformarsi in quest’orrendo mostro il
cui corpo si sta dissolvendo a pochi metri da noi sotto la potenza della tua
danza. Alzo gli occhi. Anche gli Eoni stanno svanendo, uno
dopo l’altro, in un’esplosione di luce. È
questo il destino che spetta anche a me, che mi sta venendo incontro; un
destino crudele, è vero, ma che ho ormai accettato. Certo non è stato facile,
ma tu stessa mi hai insegnato a sorridere sempre di fronte alle avversità. E
con questo sorriso ho proseguito il pellegrinaggio insieme a te, al tuo fianco,
pensando solo alla missione di guardiano che stavo compiendo, pensando solo al
nostro viaggio. Ora però questo si è concluso, ed è tempo che io lasci questo
mondo. Ora che gli Intercessori si stanno svegliando, non possono più farmi
rimanere qui con voi, con te. Sento che il mio corpo sta già svanendo.
Dannazione, avrei voluto avere più tempo! Avrei voluto poterti spiegare ciò che
sta accadendo, avrei voluto poterti rassicurare, poterti stringere a lungo tra
le mie braccia prima di scomparire, e invece ciò sta succedendo già ora. Ecco,
hai finito il rito. No, ti prego, non scuotere così la testa … non guardarmi
con quegli occhi spaventati … io devo andare, devo, perchè non lo capisci? Mi
dispiace di lasciarti così, ma il destino l’ha voluto. Non riesco a guardarti,
Yuna, scusami, ma è difficile anche per me. Devo decidermi, devo lasciarvi. Ma
dei passi mi bloccano. Si stanno avvicinando velocemente alle mie spalle. Sono
sicuramente i tuoi. Mi volto, e infatti eccoti lì, che mi vieni incontro, che
vuoi stringerti a me in un ultimo addio. Allargo le braccia, pronto a riceverti
dolcemente … ma non riesco a sentire il tuo corpo contro il mio, non sento
nulla. Senza aver trovato un appoggio, cadi dietro di me, attraversandomi come
se fossi un fantasma. Abbandono le braccia lungo i fianchi … allora è vero,
ormai non sono altro che un’immagine proiettata su Spira dall’ultimo instante
di sonno degli Intercessori. I Lunioli mi circondano, imprigionando dentro di sé
il mio ricordo, e alzandosi nel cielo infuocato. Uno passa davanti al tuo viso.
Sento che ti rialzi, ma non mi volto, non voglio guardarti, probabilmente
scoppierei a piangere.
Ti
amo.
Queste due parole sono
appena uscite dalla tua bocca. Non sai quanto le abbia attese, quanto le abbia
sognate, quanto abbia voluto sentirle pronunciare da te. Ma ora mi fanno male,
rendono tutto più difficile. È quindi come speravo: ricambi il mio sentimento.
Come posso lasciarti, ora? Come posso andarmene e abbandonarti? Non voglio! Mi
volto. Tu mi dai le spalle. Anche per te è difficile guardarmi, vero? Anche tu
non resisteresti a guardare nei miei occhi il dolore per la separazione. Anche
tu vorresti gridare? Vorresti sfogare la rabbia in faccia al destino che ci sta
togliendo tutto? Io sì. Ma qualunque cosa io faccia, non posso cambiare nulla.
Sono un sogno. Un semplice sogno. E il sonno che mi ha generato sta terminando.
Ma non voglio andarmene prima di averti dato un ultimo addio. Te lo meriti. Mi
avvicino a te, alzo le braccia, ti cingo da dietro, le appoggio sul tuo petto,
all’altezza del cuore. È qui che resterò. Dentro di te, per sempre. Rimango così
per un po’, sperando che questo momento possa durare per sempre, ma sento che
non è così. Sento di diventare sempre meno … reale. Ormai non c’è più tempo,
devo andarmene. Sciolgo l’abbraccio … ti passo attraverso. Questa volta ti
lascio davvero. Addio amici. Addio Yuna. Comincio a correre, l’abisso infuocato
che circonda l’aeronave si fa sempre più vicino. Salto. Allargo le braccia. Mi
lascio cadere …
THE
END