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Autore: Eiri Yuki    26/01/2011    3 recensioni
[Daemon Spade x Alaude]
Era da un po' di tempo che me lo stavo chiedendo, che quella semplice domanda mi assillava la mente. Non capivo come ci eravamo potuti trovare in una situazione del genere, dal niente quasi, e, dopo quasi mezz'ora, non aver trovato un modo di risolvere la questione. Era tutta colpa sua... chi altri avrebbe potuto cacciarsi in un guaio simile e trascinare anche me!? Spade ovviamente!!! Quell'idiota...!!
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alaude, Daemon Spade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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spadexalaude Era da un po' di tempo che me lo stavo chiedendo, che quella semplice domanda mi assillava la mente. Non capivo come ci eravamo potuti trovare in una situazione del genere, dal niente quasi, e, dopo quasi mezz'ora, non aver trovato un modo di risolvere la questione. Era tutta colpa sua... chi altri avrebbe potuto cacciarsi in un guaio simile e trascinare anche me!? Spade ovviamente!!! Quell'idiota...!!
Sospirai, continuando a tenere le braccia incrociate al petto mentre rimanevo tranquillamente seduto dietro la scrivania.
Per colpa sua, eravamo rimasti chiusi dentro lo studio di Giotto! Già, proprio così, ci avevano chiuso dall'esterno! Come? Com'era potuto accadere? Semplice! Spade mi aveva chiesto di accompagnarlo per non so quale motivo, sicuramente per non essere l'unico ad essere punito se lo avessero scoperto, ma proprio pochi minuti dopo che eravamo entrati, avevamo sentito un rumore di passi. Ovviamente ci eravamo nascosti per non essere visti... E' stato in quel momento che è successo!
Avrei scommesso anche che era stata tutta colpa di G, solo un'idiota del suo calibro si sarebbe messo a chiudere lo studio per fare in modo che non vi entrasse nessuno... Fatto sta che in quel momento eravamo bloccati...

"Ah, siamo al terzo piano. Peccato." Spade si affacciò alla finestra, sporgendosi di poco fuori.

Lo fissai per qualche secondo, in silenzio. Secondo voi si sarebbe fatto male se lo avessi spinto? Hm... Vabbe, non era la cosa più importante a cui pensare, sinceramente.
Mi lasciai cadere sulla poltrona ancora un po', appoggiandomi anche ai braccioli di essa.
Spade saltò seduto sul bordo della finestra, sospirando.

"Quasi è divertente!" Sorrise, fissandomi come se si fosse accorto dei miei pensieri.
"Come può essere divertente una situazione del genere?" Scossi appena la testa, in segno di disapprovazione, dopodichè accavallai le gambe e appoggiai il mento sul palmo della mano, il gomito ben puntato sempre sul bracciolo di quella che stava diventando la mia nuova dimora, visto che ero seduto su di essa da ormai un bel po'.
"Non senti l'emozione di essere scoperto da un momento all'altro? L'aria di un luogo a noi proibito?" Mosse le braccia con fare teatrale, quasi come se stesse recitando un copione.
"Veramente sento solo il bisogno di stare lontano da te." Lo guardai, accennando un sorrisino di scherno.

Non avevo alcuna paura di essere scoperto, non avrei avuto alcun problema ad inventarmi una scusa plausibile o a dare l'intera colpa a Spade, del resto. In fondo era seriamente a causa sua se eravamo finiti in quella situazione, non avevo alcun motivo di dubitare di ciò che avrei detto a coloro che ci avrebbero trovati. E se lui se ne fosse uscito con qualche altra storiella interessante, avrei comunque risposto e mi sarei difeso da quell'accusa.
Un lungo sospiro quello che seguì le parole. Lui scosse la testa, guardandomi rassegnato.

"A volte riesci ad annoiare persino me con questo tuo atteggiamento distaccato." Finì la frase con una delle sue solite risatine.
"Non sarei ad annoiarti se tu non avessi avuto quella tua fantastica idea di intrufolarti qua!" Ed ancora non avevo neanche capito il motivo! Non me lo aveva voluto dire...
"Hmm, come siamo irascibili oggi... Hai forse paura di fare brutta figura con il Boss?"
"Mai quanta quella che dovresti avere tu se dico come stanno le cose."
"Pensi che me ne importi qualcosa?" Ghignò, balzando giù dalla finestra e avvicinandosi. Si fermò proprio di fronte a me. "Credi davvero che abbia paura di una ramanzina?"
"Oh, certo che no!" Non mi mossi neanche di un centimetro, semplicemente mi limitai a guardarlo dritto negli occhi. "La tua stupidità è così elevata che non potresti neanche pensare di aver paura, non è così?" Detto questo mi rilassai ancora, sospirando per la noia.

Per quanto ancora saremmo stati lì? Possibile che non ci fosse un modo, una chiave, un qualcosa!? Ma al Boss non interessava chiudere la porta dall'interno, magari per farsi un po' gli affari suoi...? Ci pensai su, poi realizzai la cosa. No, effettivamente se la sarebbe portata dietro, non l'avrebbe lasciata incustodita...
Spade chinò leggermente la testa da un lato, continuando a fissarmi.

"Sai, a guardarti così, ti ci vedrei proprio a fare il Boss..."

Io? Il Boss? Non avrei mai avuto la pazienza di stare a guidare un'intera Famiglia, era già tanto se non la perdevo con quei pochi sottoposti che ogni tanto mi ritrovavo in missione... E poi non mi erano mai piaciute le folle, preferivo di gran lunga agire in solitaria. Potevo fare quello che volevo, comportarmi come meglio credevo, che c'era di male? Certo, avrei potuto continuare a fare così se solo al Boss non fosse venuta in mente l'idea di istituire un gruppo di sostegno, la CEDEF... Ma non mi preoccupava questo, fortunatamente la maggior parte degli uomini erano capaci e ben addestrati per ogni eventualità, quindi non avevano strettamente bisogno di me.

"E per quale motivo, se è lecito sapere?"
"Non so... te ne stai qui sulla poltrona del Boss, alla sua scrivania, con quest'aria da 'so tutto io'..." Ridacchiò di nuovo.
"E tu te ne stai lì, come uno stupido, in attesa di qualche ordine... Effettivamente sembra, sai?" Sapevo bene che l'unico motivo per cui diceva certe cose, era quello di prendermi in giro, non ci voleva molto a capirlo.
"Oh, e chi le dice che eseguirò gli ordini, Boss?"
"Li eseguirai..." Mi alzai con la schiena, per mettermi composto. "Lo so..."
"E' sicuro di troppe cose, grande capo..." Ghignò.

Lentamente mi avvicinai a lui, colmando quella piccola distanza rimasta, e lo baciai, insinuando poi la lingua in quell'antro caldo che senza fare resistenza mi accolse. Mi allontanai solo qualche secondo dopo.

"Stai forse dicendo che non lo faresti...?" Risi, mantenendo le nostre labbra a pochi centimetri.
"Solo se va bene anche a me..." Stavolta fu lui a baciarmi, incastrando le ginocchia in quel poco spazio rimanente della poltrona e appoggiando le braccia allo schienale, intrappolandomi definitivamente.

Solo se andava bene anche lui, eh? Divertente questa! Non c'era mai niente che gli andasse a genio!
Quel baciò continuò per qualche secondo, fino a che qualcosa non catturò la sua attenzione. Subito si alzò, dirigendosi infine verso la libreria, dove erano tenuti i documenti del Boss.

"Che diavolo stai facendo!?" Mi girai con il busto, seguendolo poi con gli occhi.

Non risposte, semplicemente tirò fuori un fascicolo e iniziò a sfogliarlo. Un sorrisetto di soddisfazione quello che seguì.

"Trovato!"

Stetti in silenzio, aspettando una spiegazione, ma non ricevendola mi alzai e mi avvicinai a lui, per vedere che cosa aveva trovato di così interessante. Che quello fosse il motivo per cui era voluto entrare nello studio?

"Certo che non riesci proprio mai a fare una faccia decente, eh?" Spade mi lanciò il fascicolo, facendo sparire nel sottogiacca qualcosa di simile a un piccolo foglio.

Fissai per qualche secondo le schede che mi scorsero davanti agli occhi, leggendo velocemente che cosa contenessero. Erano gli archivi con tutti i membri della Famiglia, con tanto di... Mi fermai, fisso su quell'unico blocco di fogli privo di ciò che invece ci sarebbe dovuto essere....

"Spade..." Richiusi quindi il fascicolo, ispirando per mantenere la calma. "Dammi immediatamente ciò che hai in tasca, ORA."

Quindi era quello ciò a cui era interessato!? Non si era dato per vinto quando gli avevo detto che non gliene avrei mai data una!?
Spade si stava già avviando alla porta come se si fosse dimenticato che eravamo chiusi dentro... Cosa aveva intenzione di fare? Sfondarla...?
Un attimo dopo schioccò le dita, facendo apparire una piccola chiave, e con un gesto secco fece scattare la serratura.

"Hai detto qualcosa?"
"Ma...!"  Se conosceva un modo per uscire avrebbe potuto pensarci prima!

Non feci in tempo a richiamarlo che già era scappato via, senza neanche ascoltare ciò che avevo da dire. Possibile che con lui non si potesse stare un attimo tranquilli!? Non passava un secondo che subito usciva fuori con qualcosa di stupido o compromettente! Eppure mi sembrava di averglielo detto più volte di lasciar perdere questa storia!

"Ridammi immediatamente quella foto, Spade!"


***
Era da un po' che non scrivevamo qualcosa su Spade e Alaude, in One-Shot XD
Spero sia stata una piacevole lettura :3 Grazie in anticipo per averla letta ♥
   
 
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