"Ora non c'erano unguenti sul suo uscio, non c'erano fiori profumati, non c'erano bottiglie di ottimo stillato d'uva, c'era un altro regalo, l'ultimo che il giovane avrebbe fatto all'amata. Il suo corpo ora era suo, ne poteva fare quello che voleva, era lì, immobile, aspettava solo lei e osservava, ormai attraverso un sonno eterno l'uscio della casa dell'amata, come se, da un momento all'altro il suo spirito, uscendo dagli occhi potesse penetrare la dura porta in legno ed entrare finalmente negli occhi dell'amata..."
-Storia epica, ispiratami dopo la lettura de ''Le Metamorfosi'' di Ovidio, Rielaborata dalla sottoscritta.