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Autore: Depp94    28/01/2011    3 recensioni
Questo è un missing moments che riguarda la 12esima puntata.Ho amato molto The descent,ma sono rimasta sconvolta dal fatto che hanno tolto la parte che aspettavo di più:quella in cui Rose parla davvero apertamente con Elena.Così ho deciso di scrivere questa fanfic,su ciò che sarebbe dovuto accadere,più o meno :D
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Rose Famil
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il dolore si era insinuato in ogni parte del suo corpo,prendendo il controllo della sua mente,distruggendola.Le sue grida erano forti e inquietanti,e non accennavano a smettere finchè non lo implorò di porre fine a tutto.
Lui la prese in braccio,soffermandosi un secondo sulla figura dietro di lui,visibilmente spaventata:ma ora non aveva tempo da dedicarle.
Elena vide Damon allontanarsi con in braccio Rose e decise di seguirli al fine di dare una mano,nonostante non sapesse cosa fare,cosa fare per farla stare meglio.

Rose venne adagiata lentamente sulle lenzuola bianche,sporche in un angolo di un colore rosso acceso:sangue.Damon si piegò verso di lei,cercando di rassicurarla,cercando di non farle pensare a ciò che aveva fatto,ma fu come parlare ad un muro,le sue parole le scivolarono addosso.
Elena si trovava sulla soglia della porta,nascosta, ma Rose la vide e ciò che le disse furono nuove scuse,scuse che Elena non voleva,perchè non c'era niente per cui scusarsi.Quando Damon si girò verso di lei,la guardò intimorendola;lui non la voleva lì,non voleva che assistesse a tutto questo,non voleva mostrarsi a lei debole.
Ma Elena si avvicinò comunque a Rose,inducendo Damon ad allontanarsi,sebbene riluttante.Elena diminuì maggiormente la distanza che la separava dalla vampira,cercando di darle conforto;ma Rose continuava a parlare,non voleva riposare.
Rose:"Perchè sei cosi buona con me?"Elena le sorrise dolcemente,come una madre alla propria figlia.
Elena:"Noi esseri umani siamo così!"Rose sgranò leggermente gli occhi,aggrappandosi al braccio di Elena.
Rose:"Va bene sai?Amarli entrambi!"Elena rimpiciolì gli occhi a due fessure,aprendo leggermente le labbra.Damon sentì distintamente quelle parole sussurrate con convinzione.
Elena:"Ti sbagli Rose.Io voglio bene a Damon,ma amo Stefan!"Elena era convinta di ogni singola parola detta,però Rose rimaneva della sua idea e sorridendole le mostrò una verità nascosta,sepolta in profondità.
Rose:"Elena,tu non puoi vivere senza di loro,senza nessuno di loro.Sono una parte di te,e tu una parte di loro.Ma il tuo sbaglio più grande non è quello di esserti innamorata di entrambi,ma il tuo sbaglio più grande è pensare di avere gia scelto!"Elena ascoltò attentamente ciò che Rose le aveva appena detto e per una volta non rispose,ma rimase in silenzio.Dal suo canto Rose la guardava dritto negli occhi come a infondergli sicurezza.
Damon rimase scioccato da tutto ciò,da ogni lettera pronunciata da Rose,da ogni lettera che Elena invece non aveva detto.Improvvisamente Damon venne destato da Elena,il quale lo chiamava a gran voce.In un secondo il vampiro era al fianco di Rose,la quale aveva iniziato a dimenarsi e a urlare:il dolore era tornato.Il vampiro le si sedette vicino e fece adagiare la testa di lei sulle sue gambe,e iniziò ad accarezzarle la guancia e a tenerla ferma,ordinando poi ad Elena di allontanarsi da lì.Quest'ultma sentì le lacrime salire e spingere con prepotenza per varcare la soglia e uscire libere,ma Elena riuscì a ricacciarle dentro e senza proferire parola uscì dalla stanza.


Elena sentì aprire la porta principale,così alzò gli occhi e lo vide,stremato.Damon si avvicinava cautamente verso di lei,guardandola senza un'espressione decifrabile.Elena si alzò in piedi e si avvicinò a lui,ma Damon mostrò pienamente la voglia di rimanere solo.
Damon:"Avresti dovuto andartene!"Il suo tono era freddo,distaccato,arrabbiato;ma Elena ci passò sopra,non voleva lasciarlo solo.
Elena:"L'ho fatto.Ma poi sono tornata per assicurarmi che stessi bene"La ragazza prese un bicchere contenente alcool e lo porse al vampiro,che non esitò a prenderlo tra le mani.Ma quello sguardo glaciale era ancora nei suoi occhi.
Damon:"Apprezzo il gesto.Sono solo contento che sia finita!"Damon portò il bicchiere sulle labbra e ne bevve avido il contenuto.
Elena:"Lo sai che non ci credo!"Damon posò il bicchere sul mobile vicino al divano e con la mano suggerì ad Elena di andarsene.
Damon:"Vai a casa,Elena.Riposati un pò!"Quelle parole erano false.Lui non voleva mandarla via per farla riposare,lui voleva rimanere da solo,voleva allontanarsi da lei.
Damon:"Domani sarà passato tutto!"
Elena:"Damon sono tua amica!"Il vampiro decise di non voler ascoltare oltre,lo squarcio che aveva sul petto si stava allargando maggiormente.
Damon:"Lo so benissimo questo!"Elena non lo fece parlare e continuò ad insistere.
Elena:"E un'amica di solito sa quando gli amici soffrono!"Damon sgranò gli occhi,cacciando tutto ciò che in quel momento si teneva dentro.
Damon:"Cosa vuoi sentirti dire?Che tenevo a Rose?-Quel nome gli trafisse il cuore-Che sono sconvolto?Bè non ci tenevo e non sono sconvolto!"Ancora bugie,bugie che però non riuscivano ad ingannare lei.Damon si girò,ma la sua voce lo fermò nuovamente.
Elena:"Ecco,fingi di spegnere le emozioni.Fingi di non provare nulla.Damon ci sei così vicino non rinunciarci!"
Damon:"Provo qualcosa,Elena.Ok?-Disse abbattendo le sue barriere-E fa schifo!"Elena sussultò a quelle parole.
Damon:"E quello che fa più schifo e che sarei dovuto essere io!Juls era venuta a cercare me."Quella verità le venne sbattuta in faccia,e ciò le fece male.Le fece male pensare a cosa sarebbe accaduto,se fosse stato Damon ad essere morso.Non riusciva a pensarci,il dolore era troppo forte.
Elena:"Ti senti in colpa."Damon si sentiva in colpa e lei lo sapeva,glielo leggeva negli occhi.
Damon:"QUello mi renderebbe umano vero Elena?-disse avvicinandosi,pieno di rabbia-E io non sono umano.Proprio tu parli di rinunciare;tutto quello che hai fatto è rinunciare!"Il suo tono aumentò e nuovamente con la mano le indicò l'uscita.
Damon:"Vai a casa!Abbiamo gia vissuto abbastanza tragedie,depressioni e crescita personale per oggi!"Elena non voleva andarsene,lei voleva rimanere lì con lui ma il suo sguardo non ammetteva replica.
Elena:"Ok-disse rassegnandosi-me ne vado!"Elena fece per andarsene ma prima si avvicinò al vampiro,il quale la scrutava attento.La ragazza annullò la distanza tra di loro circondando il collo di lui con le sue braccia,stringendolo forte a sè.Damon non riuscì ancora una volta a rispondere a quell'abbraccio,gli faceva troppo male.
Anche le sue lacrime lottarono per uscire,le sue labbra si contorcevano per la resistenza.In un attimo poi finì tutto,Elena si staccò piano piano da lui,lo guardò,gli augurò la buona notte e poi si diresse verso l'uscita,chiudendosi la porta alle spalle.
Damon vide una bottiglia di scotch sul tavolo del salotto.La prese,la guardò e ne bevve tutto il contenuto,fino all'ultima goccia,spegnendo nuovamente l'interruttore delle sue emozioni.


 

  
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