Chiacchierata nel bosco
Non vi siete mai chiesti
come sia avvenuta la conversazione tra il principe e quella ‘gran culo’ di
Cenerentola in giro per i boschi, fatati e non dopo il magico ballo?
Dev ’essere stato piuttosto
imbarazzante per lei rispondere alle domande del bel principe - Ken. Vi
propongo allora come devono essersi svolte le cose in quel di ‘un paese
lontano, lontano’… *campanelli di fatine*
Immaginatevi la scena. Lei,
bellissima in un vestito meringa che tenta disperatamente di inghiottirla che
passeggia leggiadra nelle sue scarpette numero 26 di cristallo rinforzato. Lui,
impalato come se avesse un manico di scopa (fatato ovviamente) infilato in un
posto ‘che dirvi non so’, cerca di mantenere un contegno regale.
Ovviamente, il bel principe
azzurro è ansioso di conoscere ogni particolare della incolore e monotona vita
della fanciulla, quindi, con spirito eroico, comincia la difficile
chiacchierata.
“Ciao! *tono languido*
scusa ma non ci siamo presentati prima. Io sono il principe”
“Se e io sono Marilyn
Monroe!”
“No ma io sono serio. Sono
il principe azzurro, ceruleo oserei quasi dire”
“Anche io sono seria, che
credi?”
“Bene… che lavoro fai
Marilyn?”
“Vengo ingaggiata
principalmente per importanti feste di compleanno e come impresa di pulizie per
grandi luoghi. Sono un’esperta in questo campo”
“Quali sono i tuoi animali
preferiti?”
“O io adoro i ratti”
-espressione attonita-
“I ratti?”
“Oh sì, sono così carini.
Gli ho cucito morbidi cappellini e casacche adorabili! Sai, resti tra noi, ma
su di loro sto sperimentando la mia nuova collezione autunno/inverno”
“Io sono contrario ai test
sugli animali”
-e si allontana
leggermente-
“Ma no sciocchino, mica gli
faccio lo shampoo. Quello solo al gatto”
“Al ga-ga-gatto?”
-è visibilmente confuso e
spaventato, povera gioia. Vive in un mondo fatato, cerchiamo di comprenderlo-
“Sì, Lucifero”
-e sul viso della dolce (e
quasi stucchevole) giovane donna compare un ghigno malefico, profeta di
terribili sventure per il gatto e per il principe innamorato, ovviamente-
“Lucifero? Che nome, ehm,
interessante”
“Un vero diavolo”
“Non l’avrei mai detto”
–sussurra il nostro eroe, mentre cerca con lo sguardo una fanciulla bionda che
aveva adocchiato prima al buffet. Doveva essere ancora in circolazione, poco ma
sicuro-
“Sì, quelle brutte racchie
delle mie sorellastre l’hanno fatto diventare un gattaccio brutto e cattivo”
-oserei dire che il
principe dal nome sconosciuto sia talmente sconvolto dalle parole senza senso
del suo amore, che potrebbe sperare di trovare rifugio tra le braccia
delle due racchie. Forse è meglio dargli un aiutino.
Don… Don… Don… Don… Don… Don… Don… Don.. Don... Don... Don... Don...
“È mezzanotte” sospiro di
sollievo -immaginate un po' da chi-
“È mezzanotte!” urlo
isterico.
“Devo andare” e la dolce
fanciulla comincia a prendere tutte le sue gonne
“Ma, ma...”
“Niente ma tesoro. So che
mi ami già alla follia e che non sai neppure come mi chiamo ma guarda, perderò
accidentalmente una scarpetta e ti lascerò scritto dentro il mio numero.
Chiamami!”
“Marilyn!”
E lasciamo il principe a
piangere tutte le sue lacrime(di gioia) e il re a trarre le conclusioni
affrettate.
Il resto è leggenda e alla
piccola Cenerentola venne promesso un futuro felice a vestire poveri topolini
indifesi e a lavare gatti.
Per tutta la vita.
E i due amanti vissero per
sempre felici e contenti. Quasi.
-questa storia è
sponsorizzata dall’associazione ‘PPS: poveri principi schiavizzati’.
ADOTTA ANCHE TU UN PRINCIPE AZZURRO!-