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Autore: Mnemosine_    30/01/2011    1 recensioni
Flashback
-Zack...- mi interrompi subito
-Tu...- è solo un sussurro ma è molto chiaro. Mi trascini al tuo petto e quasi stringendomi a te mi circondi il collo con il braccio, allargo gli occhi sorpresi -...devi vivere...- un altro sussurro ma, come il primo, molto chiaro. Solo tre parole ma con un loro significato.
Mi lasci andare.
Rimango lì a guardarti con aria stupita, con il tuo sangue scuro che sgorga lentamente dal tuo petto e mi accorgo che si è insinuato anche nell’oro dei miei capelli e ascolto, in silenzio straziato, i tuoi ultimi sospiri andarsene ad ogni tua parola...
-Tu... sarai il mio lascito vivente-
Non comprendo subito le tue parole -Lascito vivente?-
-Sì...- rispondi piano -i miei sogni... il mio onore... Adesso, sono tuoi...-
Mi passi la tua spada, continuando a porgermela finché non la prendo in mano
Vedo il tuo volto, ricoperto di sangue e martoriato dal dolore, rilassarsi poco dopo in un sorriso
-Cloud... abbraccia i tuoi sogni se vuoi diventare un eroe e...combatti per essi-
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Cloud Strife, Zack Fair
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Crisis Core
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DESCLAIMERS: i personaggi descritti e/o citati nella storia non sono miei (purtroppo T_T) ma del videogioco Final Fantasy VII, ai creatori ogni diritto. La storia non è scritta a fini di lucro per cui da questa non ci guadagno nemmeno un pacchetto di Vigorsol xD Voglio precisare che la vicenda parte dalla fine della scena della morte di Zack in Crisis Core: saranno quindi citati pezzi della storia, compresi eventi passati, ma la fanfiction è interamente di mia creazione! Non è quindi presente alcun tipo di plagio. Nella parte finale, dove c’è lo scambio di battute fra Zack e Cloud, è presente una traduzione dall’inglese, per cui mi scuso per possibili errori.
 
PARING: Zack/Cloud
 
RATING: arancione
 
GENERE: triste, introspettivo
 
AVVERTENZE: shonen ai, oneshot
 
PAROLA ALL’AUTRICE u.ù: Hei ragazzi! Cari lettori! Come va? Aaah! Sono emozionata! E’ la prima volta che pubblico in questo fandom e spero che questa piccola oneshot vi piaccia!^^ Volevo prendere questo spazio per ringraziare la mia Maki!(alias Lirithsu EFP) perché senza di lei non sarebbe andato niente in porto, poiché è stata lei a darmi materiale e ad appassionarmi a FFVII, soprattutto a questi due bei figlioli *-* xD Grazie mille cara!!                                                
Sono ben accetti tutti i tipi di recensioni, anche critiche se fatte in modo costruttivo!
Beh che altro aggiungere? Mi scuso in anticipo per possibili errori di battitura!^^”
Buona lettura!

 

 
..:*°ONE LAST MOMENT°*:..
 
 
 

Plic.Plic.Plic.
 
E' buio.                                                                                                                                             
Le ombre sembrano da poco essersi posate su di me e su tutto l’ambiente circostante.                                             
Per quanto mi riguarda, mi sembra di essermi appena risvegliato da un coma… no anzi… non so bene come mi sentirei in quel caso, ma credo che a tutti resti quel vuoto, quella confusione momentanea… quell’attimo in cui non riesci bene a capire la realtà dei fatti… 
Come se improvvisamente ti ritrovassi catapultato nel mondo reale, come se te ne fossi distaccato per secoli e solo dopo riesci veramente a realizzare di essere vivo e quella piccola consapevolezza di essere ancora lì, nel tuo corpo, ti porta a pensare che anche questa volta sei stato fortunato e non ci hai rimesso la vita. Oppure, probabilmente, non è stata fortuna… semplicemente non era ancora arrivata la tua ora.
No, non è veramente così che mi sento adesso.
Non è quella l’esatta sensazione che mi sta attanagliando, che m’impedisce di ragionare in modo lucido su quello che è successo e su ciò che farò… no... è qualcosa che mi tiene lontano da tutto e tutti.
Qualcosa che mi distrae e mi porta fuori dal mondo…
Ecco come mi sento: Fuori dal Mondo… o forse sono stato io ad aver tagliato fuori il mondo? Comunque stiano le cose ammetto che mi va bene così. Ora come oranon riesco e non voglio pensare a niente a nessuno...non credo diaverne comunquela forza necessaria per farlo.
Ho lasciato da parte anche la mia vita… tutto quello che voglio ora, è stare qui ancora un po’...
 
Plic.Plic.Plic.
 
Improvvisamente sento un rumore...che si ripete.
Ora che ci faccio caso è da un po’ che questo stesso suono si abbatte in caduta sulle rocce e su tutto l’ambiente... prima lentamente e ora quasi violentemente anche su di me...
Alzo stancamente il viso verso il cielo grigio e cupo.
Piove.
Quasi sorrido... non me ne ero reso conto.
Chiudo gli occhi lasciando che la pioggia mi bagni il viso, ormai segnato dalla sofferenza, ormai stanco: stanco delle battaglie, stanco di tutto e stanco anche della vita stessa.
L’acqua mi distrae dai pensieri che si affollano confusi e ripetitivi nella testa...
Riabbasso lo sguardo osservandoti mentre goccia dopo goccia, la pioggia cade in parte anche sul tuo corpo... ormai fermo, inerte.
Ma è pioggia ciò che adesso solca le mie guance? E’ pioggia ciò che scende calda lungo la linea del mento lasciando dietro di sé un alone bagnato di dolore?
Forse no. Io la ricordo bene la pioggia ed è... fredda.
Poggio una mano sulla tua, toccandone delicatamente il dorso e le dita.
Fredda... sì, proprio come la tua pelle adesso.
Fredda... come l’aria che pungente sferza il mio viso.
Fredda... come il gelo che mi è entrato dentro e non mi abbandona, come lo stesso gelo che ha reso di ghiaccio il sangue e ha cominciato ad incidere duramente sul mio cuore.
Torturandolo. Pugnalandolo. Distruggendolo.
Comincio a sentirmi vuoto, privato di qualcosa che fino ad ora aveva fatto parte della mia vita.
Osservo il tuo viso... sembra sereno e sorridente... inconsciamente sorrido anche io.
Hai raggiunto la pace, vero?
Adesso potrai vivere una nuova vita, in un posto dove certamente non esistono guerre, vero?  
Ma cercherai di aiutarmi in qualche modo anche ora che non ci sei più?
Cercherai ancora un modo di tirarmi fuori dai guai anche adesso, ovunque tu sia?
Fremo, scosso dai brividi... o dai singhiozzi?
Accarezzo la tua pelle... quante volte l’avrò fatto in queste ore?
Altre lacrime percorrono copiose la scia delle altre... che uomo, eh?
Un uomo che piange di fronte alla morte è tremendamente stupido... io sono quel tipo d’uomo stupido e piango di fronte a questa figura ormai conosciuta, per le molte vittime che ha fatto in tutti i secoli della storia dell’universo. Quella figura che ha seminato distruzione ovunque e spesso anche sotto i miei occhi da Soldier... cosa cambia adesso?
Semplice... anche troppo: questa volta ti ha portato via con sé... ti ha portato via in un posto che non potrò raggiungere... ti ha portato via da me.
Per quanto mi sforzi, non riesco ancora ad ammettere questa verità.
Eppure... eppure... sotto i miei occhi si sta facendo sempre più nitida la lampante chiarezza di cui non riesco ancora del tutto a capacitarmi e mi ritrovo ancora una volta inconsciamente e stupidamente a cercare una via di fuga...
Certo, so bene che non esiste ma... è più forte di me... cosa farò? La mia vita come proseguirà?
Non credo di essere ancora realmente capace di poter andare avanti senza la mia spalla... senza il mio compagno... senza colui che mi ha insegnato tutto... senza di te...
Perché tutto deve cambiare sempre così improvvisamente?!
-Dio! Eri così geloso di un tuo uomo da rivolerlo così prematuramente al tuo fianco?!?-
Quasi grido imprecando contro il cielo... un urlo che si disperde in questo luogo che sa di morte e disperazione... la tua morte... la mia disperazione...
Ti guardo ancora scosso dalle lacrime che scendono silenziose su questo volto distrutto dal dolore... cerco di avvicinarmi ancora un po’ a te, sebbene le gambe sembrano inchiodate lì... appena mi muovo qualcosa scivola al mio fianco rimbombando il rumore nella semi oscurità... La tua spada... ne tocco la lama con accurata lentezza e delicatezza... torno a guardarti e ti prendo il viso con entrambe le mani... tremanti...
-Meritavi...- sussurro al volto vuoto che mi si presenta davanti -di morire adesso? Zack, cosa dovevo fare per far ragionare quella testaccia dura? Hai rischiato la vita e l’hai persa...-
Continuo a piangere su di te senza sosta, ti stringo forte non riuscendo più a liberarmi della tua immagine, non riesco a separarmi da questo corpo... non riesco a separarmi da te...
Perché proprio tu? E’ più dura di quanto pensassi perdere qualcuno di importante... qualcuno di così importante...Zack... dimmi perché l’hai fatto? Perché hai affrontato da solo la morte? Perché hai voluto proteggermi invece di pensare alla tua vita?
Non volevo accadesse... Non doveva accadere...
-Io... non volevo perderti-
E invece... invece adesso stringo un corpo ghiacciato il cui cuore ha smesso di battere...
Sai? Ora ho paura... paura di cosa ne sarà di me una volta che me ne sarò andato... quanti crolli psicologici avrò?
Ho paura di sapere cosa sarà la mia vita, perché so che non sarà la stessa senza di te...
Sì, perché alla fine la parte più buffa di tutto questo, è che ti ho amato... e non ho mai avuto il coraggio delle mie azioni e di dirti tutto...
Rido senza allegria... ma ormai non ha senso dirti tutto adesso no?
Non ha senso parlare adesso che non puoi né sentirmi né ascoltarmi... ma tutto questo adesso fa male e il rimorso lacera colpevole dentro di me... come mille coltelli affilati... come tutto il dolore che sto provando per la tua perdita, secondo dopo secondo...
Solo adesso mi rendo conto di quanto fossi importante, solo adesso mi rendo seriamente conto di quanto per me fossi come un’ossessione malsana...
Mi manchi Zack... Dio se mi manchi... tanto che sento di esplodere da un momento all’altro... Se solo penso che non potrò più vedere il tuo sorriso su quelle labbra... con il pollice tocco il contorno della tua bocca socchiusa e sorridente...
Se solo penso che non mi specchierò più in quei tuoi occhi zaffiro... poggio tremante l’indice e il medio le palpebre chiuse... per sempre...
Se solo penso che non sentirò mai più il suono della tua voce... sposto lentamente la mano sul collo accarezzandolo piano...
Se solo penso che dopo oggi non ti vedrò mai più... mi sembra di morire...
Cosa posso fare Zack?
Consigliami come posso dimenticarmi di te...
Aiutami a capire come posso rinunciare per sempre all’amore che mi legava a te...
-Ti prego Zack... dimmi come fare a lasciarti andare!-
Ti stringo forte al mio petto, cercando di assaporare un’ultima volta qualcosa di te, a parte il freddo che regna sovrano in te... qualcosa che potrò ricordarmi per sempre, anche se soffrirò...
Come racconterò della tua morte? Che è stata causa mia?
No… non accetteresti mai che la colpa sia data a me. Non è così?
Mi sale alle labbra un sorriso amaro. Sapevi quello che facevi vero?
Di cosa dovrò parlare Zack? Che sei stato un eroe?
L’eroe che ha voluto soccorrere l’amico e che è andato incontro alla morte...
Si alzeranno calici in tuo onore sai?
Si comincerà a parlare tanto di te nel bene e nel male... ma nessuno potrà negare che sei stato un grandissimo Soldier.
-Quando si parlerà di questo sai cosa dirò?- ti sussurro all’orecchio mentre ad occhi chiusi passo le dita fra i tuoi capelli d’ebano bagnati...
-Parlerò di tutto quello che abbiamo passato insieme, parlerò di come eri coraggioso, di come niente ti spaventava, parlerò di quello che mi hai sempre insegnato...-
Le parole sembrano uscire ora dalle tue labbra, tanto il ricordo della tua voce è nitido.
-“Never lose your dreams. Also no matter the situation. Never let go of your pride as a Soldier”- Parlerò di come hai sempre combattuto per i tuoi obbiettivi senza darti per vinto nemmeno un attimo e...- urto la tua spada che era scivolata prima al mio fianco... impugno l’elsa e mi torna in mente l’ultimo momento passato insieme...
 
Flashback
 
-Zack...- mi interrompi subito
-Tu...- è solo un sussurro ma è molto chiaro. Mi trascini al tuo petto e quasi stringendomi a te mi circondi il collo con il braccio, allargo gli occhi sorpresi -...devi vivere...- un altro sussurro ma, come il primo, molto chiaro. Solo tre parole ma con un loro significato.
Mi lasci andare.
Rimango lì a guardarti con aria stupita, con il tuo sangue scuro che sgorga lentamente dal tuo petto e mi accorgo che si è insinuato anche nell’oro dei miei capelli e ascolto, in silenzio straziato, i tuoi ultimi sospiri andarsene ad ogni tua parola...
-Tu... sarai il mio lascito vivente-
Non comprendo subito le tue parole -Lascito vivente?-
-Sì...- rispondi piano -i miei sogni... il mio onore... Adesso, sono tuoi...-
Mi passi la tua spada, continuando a porgermela finché non la prendo in mano
Vedo il tuo volto, ricoperto di sangue e martoriato dal dolore, rilassarsi poco dopo in un sorriso
-Cloud... abbraccia i tuoi sogni se vuoi diventare un eroe e...combatti per essi-
                                                                                
Fine Flashback
 
Osservo ancora la spada e poi te... il tuo volto così bello e silenzioso sembra restituirmi lo sguardo e lo stesso sorriso di prima...
Sbarro gli occhi, capendo finalmente molte cose: ora capisco il significato delle tue parole... sorrido anche io e noto come la pioggia si sia finalmente decisa a smettere.
Ti risistemo dopo un ultimo abbraccio... ti guardo ancora una volta, spostando la tua solita ciocca ribelle dagli occhi. Altre lacrime si concedono di cadere dagli occhi ancora terribilmente sofferenti a quell’immagine.
Mi mordo il labbro inferiore indeciso e poi poggiando le mani sul terreno bagnato, mi chino un poco e chiudendo gli occhi faccio sfiorare le nostre labbra, per poi premerle in un bacio a senso unico, quel bacio che avrei dovuto darti tempo fa.
Riapro gli occhi guardandoti ancora.
Chissà... forse non sarebbe stato così triste come in questo momento...
Chiudo gli occhi facendo un profondo sospiro e con un pugno stretto sul ginocchio, con una mano ti sfioro la guancia parlandoti un’ultima volta...
-Zack... te lo prometto... sarò il tuo lascito vivente e combatterò per i tuoi...- mi blocco un momento fissandoti e sorrido -per i nostri sogni... e porterò avanti il tuo onore... com’è giusto che sia per il Soldier più valoroso che io abbia mai conosciuto-
Mentre ti guardo, mi lascio sfuggire un altro sorriso e sento le lacrime pungere gli occhi ma questa volta non permetto loro di cadere...
-Addio amico... spero un giorno di poterti rincontrare in qualunque posto tu ti trova adesso...-
Mi alzo: sembra strano rimettersi in piedi dopo tutto quel tempo in ginocchio.
 
Zack: Sembra che tu stia al passo
Cloud: Vengo anche io dalla campagna
Zack: Da dove?
Cloud: Nimbelheim
Zack scoppia a ridere
Cloud: Tu invece?
 
Mi volto e raccolgo la spada
 
Zack: Io? Da Gongaga
Cloud reprime una risata
Zack: Eh? Stai ridendo? Stai ridendo non è vero? Hai mai sentito parlare di Gongaga?
Cloud: No. Ma l’accento suona veramente come uno di quel posto
Zack: Anche Nibelheim
Cloud: Ne hai mai sentito parlare?
Zack: Non ci sono mai stato prima, ma lì c’è un reattore Mako, giusto? Midgar è piena di Mako
Cloud e Zack (insieme): Ma nessun altro ne ha uno! (ridono)
 
Ti guardo dall’alto e sorrido.
-Nel frattempo non scordarti del tuo compagno... non scordarti di me... Ti amo...-
Sosto un attimo sul posto e senza più voltarmi prendo a camminare lentamente
 
Zack:Hei Tseng! Con me e…
Cloud si toglie l’elmetto: Cloud...
Zack: Con me e Cloud qui attorno non c’è niente di cui aver paura!
 
Mi fermo.
Guardo il cielo da cui stanno sparendo i nuvoloni e un raggio di sole mi illumina il viso.
Zack... avere la tua spada ed essere il tuo lascito vivente sarà un modo per averti vicino?
Dentro di me, mi sembra sentire la tua voce rispondermi e tra me e me sorrido...
Sì, lo è

  
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