Videogiochi > Professor Layton
Ricorda la storia  |      
Autore: Kastel    31/01/2011    2 recensioni
Storia che corre in parallelo con "Io amo/odio me stesso" e "La vendetta del cane dolorante".
Clive center.
Chi vuole la vendetta non può fare altro che ringhiare al vento, perché mai la otterrà.
Ho trovato un cane, una volta.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chi vuole la vendetta non può fare altro che ringhiare al vento, perché mai la otterrà.

 

Ho trovato un cane, una volta.
Era un randagio, senza collare o altri segni di riconoscimento.
E io, da bravo bambino, gli sono corso contro, sperando che mi facesse le feste.
Fui ripagato con una ringhiata e un morso.
Io mi ritrovai ad odiare quel cane, non capendo il suo comportamento.
Solo adesso che mi ritrovo qui, in carcere, riesco a capirlo.
La gente mi dice che sono come un bastardo, un randagio carico solo di odio.
La gente non vuole capire che se non faccio così morirei, perché io di vivere non ne trovo il motivo.
Sono un orfano, non posseggo una casa, non ho nessuno che si occupa di me.
Come potrei andare avanti, secondo loro, se non ringhiassi, se non mi facessi sentire?
Come potrei minimamente sopravvivere a questo mondo, se non mordessi io per primo?
Anche se il mio morso sa di ferro e lascia un unico segno.
Un lungo e profondo taglio, preciso come un orologio.
Ha una forma di lama, il mio morso.

 

Il direttore sospira, osservando il cadavere che si trova davanti, l' ennesimo.
Non è difficile morire in prigione, i modi per farlo sono tanti. Ma uno ucciso con tale ferocia raramente gli era capitato di vederlo.
Osserva il collo della vittima, segnato da un lungo taglio. Non solo, ha anche diversi segni sul viso, soprattutto gli occhi.
Fa quasi impressione vederlo, soprattutto pensando che colui che ha fatto tale gesto è... un ragazzino.
-Clive è in isolamento, vero?-
Il secondino annuisce, serio e diligente.
-Si, anche se di urlare non ha ancora smesso.-
Il direttore sospira, allontanandosi dalla visione del corpo.
-E vediamo di farcelo rimanere, in quel posto. Non ho molta voglia di ritrovarmi un giorno con un pazzo armato che mi urla contro.-


Ho consumato le unghie dal quanto ho grattato sul muro.
Ho urlato così tanto, ho chiamato e maledetto tutto e tutti.
Io provo solo dolore, solo questo.
Io non sono altro che un cane che ringhia alla luna, incapace di fare altro.
Non ho ottenuto nulla, io. Io odio e basta.
Neanche a morire sono capace, perché è troppo facile. No, io continuerò a ringhiare e a urlare, sempre e comunque...

Chissà quanto è passato...
Oramai non capisco più lo scorrere del tempo, non che questo mi sia mai servito a qualcosa.
Tanto io non faccio altro che ringhiare e basta.
Ringhia, ringhia! Tanto non serve a nulla!
Stai zitto... NON E' VERO!
Perché ci devi sempre essere tu, eh? Non hai altro da fare?
No, ovviamente. Se avessi altro da fare non sarei qui.
Sparisci, io non ti voglio.
Peccato... Mi stavo divertendo.
Cosa ridi? Io... ti odio! Ti odio!
Strano, pensavo mi amassi.
Vai al diavolo!
Allora vieni con me.

 

-Cosa è successo, esattamente?-
Il direttore osserva il cadavere coperto da un telo, con un' unica ferita sullo stomaco.
-Non lo sappiamo... Pensiamo che... ecco...-
Chiude gli occhi, il direttore. Ha già capito tutto da solo.
-Sia impazzito? E' molto probabile.-
Entra nella cella, restando senza parole dall' orrore.
Le pareti sono piene di scritte, alcune incise, altre scritte col sangue.
Sono tanti piccoli dialoghi tra Clive e... se stesso? Chi lo sa.
L' ultimo è la cosa che più lo fa rabbrividire.


Tanto il mondo mi odierà sempre.
Io non sono altro che un cane randagio.
Ma non preoccupatevi, vi ricorderete di me.
In un modo o nell' altro.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Professor Layton / Vai alla pagina dell'autore: Kastel