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Autore: LyndaWeasley    04/02/2011    5 recensioni
[GwainexMerlin, Friendship]
Siamo tutti in questo viaggio, nessuno rimane fermo. Dovunque stia andando, qual è la via?
Gwaine è pronto per lasciare Camelot un'altra volta... ma pronto lo è realmente?
Storia classificatasi seconda al contest "Songs in the time of Magic" indetto da vogue sul forum di EFP.
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Terza stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Camelot ♥'
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Storia classificatasi seconda al contest Songs in the time of Magic indetto da vogue sul forum di EFP (che venero e cospargo di cuori *-*)

 

 

-Autore: LyndaWeasley
-Titolo: 
Last night we fell apart
-Personaggio Assegnato: 
Gwaine
-Altri personaggi: 
Merlin
-Citazione scelta: 
A: Siamo tutti in questo viaggio, nessuno rimane fermo. Dovunque stia andando, qual è la via?
-Genere: Triste, Generale
-Rating: 
Verde
-Avvertimenti: 
Flashfic, Spoiler terza stagione!
-Trama: 
Gwaine è pronto ad abbandonare Camelot per l’ennesima volta...
-NdA:
 Ho avuto non pochi problemi a scrivere questa “storia” per il semplice fatto che ultimamente riesco a scrivere poco e niente (più niente che poco ._.).
Indi per cui non so che diamine ne è uscito fuori, boh, a me non piace. Non rientra nel mio stile.
Non ho particolari osservazioni da fare, se non per il fatto che ho adorato la citazione e il fatto che mi sia capitato proprio Gwaine: è una combinazione perfetta! **
*sparge cuori*
Spero ti piaccia almeno un pochino e sappi che mi aspetto una votazione bassa, quindi non farti alcun problema ^^
 
Ps: ho ipotizzato che Gwaine e Merlin si fossero detti più volte addio prima che il primo diventasse cavaliere, non solo due.
 

Baci ♥


 

 

 

Last night we fell apart

 

 

Le foglie secche scricchiolavano minacciose ad ogni suo passo, mentre il respiro si faceva sempre più accelerato e affannoso.
Era deciso ad allontanarsi più velocemente possibile da Camelot, per evitare che la voglia fremente di tornare sui suoi passi lo cogliesse all’improvviso; non poteva permetterselo, non doveva.
Sarebbe stato rischioso, lì non c’era posto per lui.
L’espressione di Merlin di poche ore prima, quando si erano scambiati l’ennesimo addio, si materializzò nella sua mente, anzi... non l’aveva mai realmente abbandonato.
Era sempre stata lì, solamente che non voleva vederla.

 

Merlin sospirò, abbattuto.
«Ancora?» domandò in un sussurro.
Per tutta risposta Gwaine annuì, anche se con poca convinzione, e gli posò una mano sulla spalla: doveva farlo, non c’era tempo da perdere. Già il fatto di essere potuto rimanere così a lungo lo doveva solo ad Arthur.
«E dove andrai?».
«Non lo so ancora» rispose l’uomo sospirando, «un po’ di qua, un po’ di là... come è mio solito fare».
Merlin accennò ad un debole sorriso sarcastico. «Pianterai la tenda in qualche locanda?».
 «...e farò colazione con un po’ di brandy, sì» rise Gwaine rauco, raccogliendo la sacca logora da terra e mettendosela in spalla.
A quel gesto il giovane mago deglutì, per poi annuire al vuoto e abbassare il capo.
Gwaine sapeva, sapeva che Merlin si era affezionato a lui e che ormai troppe volte lo aveva definitivamente salutato, troppe volte lo aveva illuso di poter restare e coltivale la loro amicizia con serenità.
Ora non aveva dubbi su quel che era giusto fare.
«Siamo tutti in questo viaggio, nessuno rimane fermo. Dovunque stia andando, qual è la via?» disse deciso Gwaine, fissando la nuca dell’amico ancora abbassata: era vero, erano tutti in quel viaggio chiamato vita, e tutti – prima o poi – avrebbero dovuto scegliere la propria strada, il proprio percorso.
E Gwaine aveva scelto.

 

Una fastidiosa pioggerellina cominciò a scendere dolcemente, facendosi man mano più violenta ad ogni passo che lui percorreva, rendendo le foglie scivolose e più di una volta lui rischiò di capitombolare sul fondoschiena.
Decise che si sarebbe fermato, almeno fin quando la pioggia non fosse cessata.

 

«Ci rivedremo un giorno?».
Deglutì.
«Non posso farlo» rispose Gwaine, «non posso prometterlo, ma sappi che ci spero. Davvero».
L’ombra di un sorriso sincero comparve sul volto del giovane mago, donandogli un’aria leggermente spaesata.
«Arrivederci, Merlin» disse, il sorriso sbilenco a deformargli il volto.

 

Con quel ricordo Gwaine si addormentò sotto alla quercia che aveva scelto come riparo per quella notte, col pensiero di quella mezza promessa a cullarlo: chissà se il Destino era dalla loro parte, questa volta.
Chissà se gli dava un’altra possibilità di rivedere il suo amico, quello con le orecchie a sventola e il sorriso contagioso.
Dopotutto era vero, erano tutti in quel viaggio e nessuno rimaneva fermo. Dovunque stessero andando, qual’era la via?
Quella del tuo cuore.

 

℘℘℘

 

 

 

Qui di seguito riposto il giudizio della giudiciA ♥

 

2°Classificata 
LyndaWeasley “Last night we fell apart”
 
-Grammatica: 10/10 
-Lessico e Stile: 10/10 
-Caratterizzazione: 15/15 
-Originalità: 9.8/10 
-Attinenza al tema: 9.9/10 
-Giudizio personale: 10/10 
Totale: 64.7/65 

Una storia intensa, non c’è dubbio. Ti sei immersa nell’introspezione di Gwaine, riuscendo a mantenerne comunque la caratterizzazione, cosa non del tutto semplice. Il modo in cui la partenza lo fa sentire, il pensiero di Merlin, il ricordo delle sue reazioni... sono tutte cose che fanno sì che la narrazione sia dinamica, scorrevole, e danno una visuale a trecentosessanta gradi sul momento che hai scelto di narrare. 
Hai messo in luce il carattere di Gwaine, vivo e sempre un po’ fatalista, insieme a quello di Merlin, come sempre restio a vederlo partire, dato il legame creatosi fra loro (legame tra l’altro ben espresso nella tua storia); il momento di per sé non è originalissimo, tuttavia la sua descrizione tramite i pensieri e le sensazioni di Gwaine, unita all’impianto strutturale dei flashback, lo rendono certamente interessante, piacevole da leggere e ricco di spunti per l’immaginazione. 
La lievissima penalizzazione per l’inserimento della citazione è dovuta alla prima impressione che ho avuto nel leggerla: al momento esatto in cui l’hai inserita, essa pare vagamente forzata; tuttavia le successive spiegazioni, il tornare sul suo significato, rendono completo l’inserimento, facendo sì che nel finale la sua implicazione con le sensazioni di Gwaine sia totale (oltre che particolarmente piacevole, dato che la trovo assolutamente adatta sia al personaggio che alla situazione). 
Dal punto di vista prettamente formale invece, nulla da segnalare: la grammatica è perfetta, il lessico è ben calibrato, anche in base ai personaggi a cui esso si riferisce (e quindi più colloquiale nei dialoghi e più altisonante nell’introspezione) e i vari flashback sono inseriti in seno alla narrazione in modo fluido, senza bruschi passaggi da una struttura all’altra, ma facendo sì che essi formino un nucleo compatto. 
Insomma, la storia mi è assolutamente piaciuta; l’introspezione di Gwaine è particolarmente interessante, soprattutto in virtù del fatto che non è un uomo ‘di concetto’, quanto piuttosto di azione; e il cenno al rapporto che ha stretto con Merlin, e come entrambi siano poco propensi a doversi separare, è il valore aggiunto. Davvero, davvero, davvero brava, checché ne dica tu! 



   
 
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