Come nascono i bambini?          

                    

Anche a voi capita spesso di essere presi in giro a causa della vostra ignoranza? Bhè, a me capita ogni giorno.

Si lo ammetto, non sono un ragazzo tanto sveglio e intelligente, ma questa non mi pare una buona motivazione per dirmi che la mia testa è vuota come una noce di cocco!

Non sempre un orfano ha la fortuna e, lo ammetto, anche la voglia di farsi una cultura, ma ovviamente Jiro questo non lo sà!

Sì, esatto, è il nome del ragazzo che si prende sempre gioco di me, un vero e proprio sbruffone che crede di sapere tutto!

Che affermazione infantile, direte voi, ma dopotutto io SONO un bambino. Ho solo dieci anni, e a quest'età si è ancora del tutto ignoranti.

Comunque, l'altro giorno, mentre litigavamo, come al solito, mi stava urlando contro insulti di ogni tipo

"Sei talmente tardo che non sai nemmeno come nascono i bambini!"

Sono rimasto interdetto per qualche secondo, però, per evitare un altro colpo al mio orgoglio, ho risposto.

"Certo che lo so!Con chi credi di parlare?!"

Dopo quest'affermazione si è azzittito immediatamente, poi ha riniziato a parlare ridacchiando.

"Lo sai davvero?Allora dimmelo!"

"Te lo dirò tra due giorni, ti lascio il tempo di pensarci!"gli ho urlato contro, e me ne sono andato. Ora il problema è che non so affatto rispondere a quella sua maledettissima domanda!

Non mi sono mai davvero interessato a quel tipo di argomento, e non avedo i genitori non mi è mai passato per la mente di chiederlo a qualcuno, ma ora sapere la verità è diventato impellente...

Come diavolo nascono i bambini?!

Non posso fare una figuraccia di fronte a Jiro, anzi mi correggo, anche di fronte a Kluke, Bouquet e Marumaro, visto che erano presenti durante il nostro litigio. Sarò pure stupido, ma non permetto a nessuno di ferire il mio orgoglio!

E comunque, sono sicuro che neanche loro, come me, saprebbero rispondere, perciò, o mi invento la risposta, sperando che neanche Jiro la sappia davvero, o lo chiedo a qualcun altro.

Considerando il fatto che Jiro, purtroppo, sa sempre tutto, non posso certo inventarmi qualcosa sul momento, o mi prenderebbe in giro fino alla morte.

Dopo un brevissimo ragionamento durato circa due ore (Brevissimo direi... n.d. autrice) ho deciso che è meglio chiedere che inventarsi qualcosa, e per mia fortuna nel mio gruppo di avventura non siamo tutti mocciosi.

C'è, per mia immensa fortuna, anche Zola.

Lei sì che conosce davvero tutto, e ha sempre la pazienza di spiegarci qualcosa che non capiamo.

Oddio non sempre, dipende dalle nostre domande:se sono intelligenti risponde subito, se invece non hanno un senso ti guarda irritata e FORSE ti risponde, ma prorpio in casi estremi.

Non so se la mia domanda sia intelligente o meno, ma ho bisogno di una risposta!E questa è l'occasione buona, visto che gli altri sono andati a raccogliere cibo e legna.

Mi avvicino lentamente e con circospezione; è seduta su una roccia, intenta ad aprire una borraccia. La guardo da lontano, chiedendomi se faccio bene ad andarci a parlare. Durante questi giorni è molto nervosa, forse perché tradurre le extra sette non è una passeggiata. Ma non potrebbe usare un vocabolario?

"Devi dirmi qualcosa, Shu?" mi chiede tranquillamente; io sobbalzo e mi avvicino con cautela.

"Avrei una domanda importante da farti"

"Riguardo la tua ombra?"

"Ehm, non propio"mi guarda confusa, portandosi la borraccia alle labbra.

"Chiedi quello che vuoi Shu"inizia a bere; mi sembra particolarmente felice quel giorno, devo approfittare del suo buon umore.

"Come nascono i bambini?"

Quasi non faccio in tempo a finire che mi sputa l'acqua addosso, cominciando a tossire per non strozzarsi.

Dopo essermi ripreso dallo spavento per la sua reazione le inizio a dare pacche sulla schiena, per aiutarla a riprendersi.

"Tutto bene?" chiedo preoccupato. Lei alza la testa, completamente rossa in viso. Non so nemmeno perché.

"Come ti è venuto in mente di chiedermi una cosa del genere?" mi dice, più imbarazzata che arrabbiata. Per evitare di peggiorare la situazione, anche se non capisco cosa ci sia di tanto strano nella mia domanda, le racconto tutto.

"Jiro non sà davvero come nascono i bambini, quindi raccontagli una storiella e ti crederà"risponde scocciata

"Ma io voglio sapere la verità!" sono un pò lagnoso, ma il fatto di conoscere qualcosa che Jiro non sà mi alletta molto.

Zola mi guarda, diventando ancora più rossa. Ma si può sapere che ha?Si sente male?

"Non credo di essere la persona adatta per dirtelo, Shu"

"Ma perché?" no davvero, non capisco cosa ci sia di male.

"Perché no!"

"E a chi dovrei chiederlo?"

"A chiunque tranne che a me"

Non ci sto capendo davvero niente, ma la faccenda si sta facendo interessante. Chissà perché Zola non vuole dirmelo. E, soprattutto, chissà perché si comporta così.

"Eddai!"

"Non iniziare Shu!Non puoi risolvere i tuoi problemi lagnandoti!" so bene che detesta quando faccio così, e per farmi stare zitto sarebbe disposta a fare di tutto.

"Dai Zola!"

"No!"

"Uffa!Eddai Zola!"

Dopo circa un quarto d'ora di piagnistei finalmente si decide a parlare.

"E va bene te lo dico! Ma se saperlo comporterà il blocco della tua crescita o un trauma infantile non prendertela con me!"

Non capisco quello che ha detto, ma non importa. Non vedo l'ora di sapere la verità, sbatterla in faccia a Jiro e dimostrargli di conoscere qualcosa che lui non sà!

Zola si guarda intorno e, più rossa di prima, mi fa segno di avvicinarmi. Lo faccio e mi prende per un braccio, tirandomi verso di lei e avvicinando il mio orecchio alla sua bocca. Parla pianissimo, ma in modo chiaro e semplice.

Più il discorso va avanti e più mi sento a disagio e, soprattutto...come posso dire...assolutament schifato!Quando finisce di parlare mi lascia il braccio. Io rimango immobile, a fissare con sguardo stralunato il cielo.

"L'hai voluto sapere tu, Shu. Io ti avevo avvertito" e detto questo, tira fuori una pagina delle extra sette e inizia a leggera, in silenzio, come se non fosse successo nulla.

Rimango in quello stato per tutta la sera, e il giorno dopo, quando Jiro viene a chiedermi la risposta, io dico semplicemente la frase che Zola mi aveva detto e della quale, ora, ho capito perfettamente il significato.

"Non sono la persona adatta per risponderti"

E da quel giorno non sono mai stato tanto felice di essere un completo ignorante.

                                                                                                                                                                   *

                                                                                                                                                                   *

                                                                                                                                                                   *

Non so proprio cosa voleva dirmi Shu con quella frase. Comunque, l'idea che ci sia qualcosa che lui sappia e io no mi rende particolarmente nervoso. Se vuole tenersi il segreto per se non importa, lo scoprirò senz'altro.

Ormai è sera, sono andati tutti a dormire, ma io non ci riesco. Mi avvicino di soppiatto a Zola, e la sveglio.

"Ehi, Jiro, che succede?"mi chiede un pò assonnata. Non avrei voluto disturbarla, ma ho davvero bisogno del suo aiuto.

"Devo chiederti una cosa"

"Cosa?"mi domanda, confusa.

"Come nascono i bambini?"

Quella sera, Jiro si rese conto che, al mondo, ci sono cose che è meglio non sapere.

Quella sera, Zola sperò che nessuno dei ragazzi rimasti avesse bisogno di altre lezioni di educazione sessuale, o si sarebbe consegnata di sua spontanea volontà a Nene.