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Autore: Caya    06/02/2011    3 recensioni
Che dire su questa storia? Inanzitutto non è presente yaoi. la portagonista è una ragazza comunissima che volente o nolente è entrata ed uscita dalla vita dei nostri SHINee lasciando una traccia in ognuno di loro in particolare in uno di loro. All'improviso due dei membri la rincontrano e il suo piano di fuga va a rotoli. Casa accadrà ora che l'hanno scoperta?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Melodie confuse
 

5.4. 2010
 
Due grandi occhi color nocciola messi in risalto da un leggero trucco verde smeraldo e argento, capelli di un castano quasi nero acconciati in piccoli boccoli che morbidamente scendono lungo il viso superando di poco le spalle, labbra ricoperte da un lucido brillante.  Questa  era l’immagine che lo specchio rifletteva di Yun.  La ragazza si sistemò per l’ennesima volta il fiore di perline argentate, che aveva fermato a lato fra i capelli, non sentendosi  tuttavia ancora convinta del proprio look. Era la prima volta che si vestiva cosi elegante forse in tutta la sua vita e in più non aveva una grande stima di sé stessa. Non si era mai sentita bella  ma solo carina quando  si vestiva un pò più particolare e si truccava, e fino a qualche anno prima la cosa non le pesava neanche più di tanto ma da quando aveva incontrato lui le cose erano cambiate, e quella sera voleva essere almeno il più carina possibile.
Il campanello di casa la richiamò alla realtà. Un ultimo sguardo allo specchio, un respiro profondo per calmare i battiti del cuore che avevano accelerato all’improvviso, prese la busta verde poggiata sul letto e corse alla porta dove Kibum e la coinquilina l’aspettavano. Come ci si poteva aspettare dal ragazzo, vestiva elegante ma con un tocco tutto suo. Il ragazzo indossava un pantalone bianco e una camicia a maniche corte dello stesso colore stretta in collo da un papillon blu a fantasia a pua bianchi e una maglia a maniche lunghe a righe bianche e blu poggiata sulle spalle.
-          Wuao, e questa chi è? Io ero venuto a prendere Yun –
-          Scemo, non prendere in giro –
-          Non prendo in giro. Sono fiero della mia creazione. Sono un genio della moda. Lo sapevo che saresti stata benissimo. Però devo dire che anche tu con il trucco hai fatto un buon lavoro –
-          Ah grazie, eh. Comunque io a fare shopping con te non ci vengo più –
-          Vedremo –
-          Ragazziii – li richiamò la coinquilina – Vi farei notare che siete già in ritardo –
-          Aaah verissimo. Tutta colpa tua Kibum, sono certa che sei stato tre ore a prepararti –
-          Ehi io devo preservare la mia immagine di idol –
-          Si, si ora muoviti – fece spingendolo fuori – Ciao Hyuri –
-          Ciao. Divertitevi e tu Key riportamela sana e salva –
-          Agli ordini, anche se spero di non essere io quello che la riporterà in dietro –fece ridendo.
-          Scemo! – gli diede un leggero colpo sulla testa e finalmente riuscì a farlo entrare in macchina.
-          Sei agitata? –
-          Un pò. È la prima volta che vengo ad un evento del genere –
-          È solo un compleanno –
-          Si ma di un idol e per di più organizzato di super lusso. Cioè andiamo al Galaxy mica in un bugigattolo qualsiasi –
Kibum non si riuscì a trattenere e scoppio a ridere di gusto.
-          Sei proprio una popolana –
-          Kibum vuoi che ti picchi? –
-          No, no grazie – si portò le mani avanti a pararsi sapendo che la ragazza poteva essere capace di mettere in atto ciò che aveva appena detto.
-          Più che altro dì la verità. Sei nervosa perché sarà la prima volta che lui ti vede vestita e truccata cosi? –
Yun arrossì di colpo.
-          Colpita ed affondata -
-          Scemo! –
-          Haha.. Yun tranquillizzati vedrai che appena ti vede gli viene un colpo, e non solo a lui aggiungerei –
-          Kibum di la verità sei voluto venirmi a prendere solo per fare bella figura al tuo arrivo –
-          Ovvio, già immaggino come moriranno tutti dall’invidia. Non guardarmi cosi! Se non fossi venuto, tu non avresti mai messo i tacchi e non saresti stata mozzafiato come sei ora, non avresti rubato il suo cuore e io sarei stato ancora costretto a sentire i tuoi monologhi su quanto è simpatico, bello, dolce ecc ecc –
-          Non so se essere offesa o lusingata. E comunque non parlare come se fosse già andato tutto come nei tuoi diabolici piani. Secondo me non si accorgerà neanche di come sono vestita e non morirà proprio nessuno a partire da lui –
-          Sei sempre la solita pessimista –
-          E tu sei il solito egocentrico –
-          Egocentrico? Chi? Io? –
Yun e l’autista si guardarono tramite lo specchietto retrovisore e scoppiarono inevitabilmente a ridere.
-          Ehi Jung almeno non ridere anche tu! –
Finalmente arrivarono davanti al lussuoso hotel. Kibum vedendo Yun esitare scese per primo dall’auto e una volta fuori le porse la mano ad aiutarla.
-          Andrà tutto bene, vedrai –
Presa sotto braccio le fece strada sorridendo allo sguardo incantato di Yun  che guardava sconvolta il palazzo bianco. Le scale d’entrata al palazzo erano illuminate da tante piccole candele e superato il grande portone di legno un uomo elegantemente vestito li accolse e li accompagnò nella sala cerimonie. In un primo momento Yun non si accorse nè delle numerose persone che affollavano la sala nè dei camerieri che le offrivano alcolici e stuzzichini; era troppo intenta a guardare i tavoli ricoperti con tovaglie rosse e porcellane di chi sa quale valore, i tavoli erano posti a ferro di cavallo lasciando cosi nel mezzo un enorme spazio dove la gente  si era affollata per chiacchierare. Kibum la tirò in avanti per farla avanzare, superando le persone saluto rapidamente alcuni di loro finché non arrivarono davanti a un pianoforte trasparente che incantò del tutto Yun.
-          Yun. Yun – la chiamò Taemin.
-          É inutile, non ti sente nemmeno -  gli rispose Key.
-          Mi sa che l’abbiamo persa – fece Jonghyun.
-          Lo sapevo io che sarebbe rimasta incantata dal piano -  fece Onew.
Di scatto Yun si voltò verso i quattro ragazzi che si stavano avvicinando e Kibum a stento riuscì a trattenere un sorriso per la reazione dell’amica. Poteva esserci anche il piano più costoso, più elaborato, più sofisticato del mondo li ma lui avrebbe scommesso anche tutti i suoi vestiti sul fatto che alla sola voce dell’amico Yun si sarebbe voltata verso di lui dimenticandosi completamente del piano.
-          Ooh Jonghyun auguri! – quasi urlò.
-          Oh dio se me lo dici cosi mi fai prendere un infarto –
-          E stiamo a uno – la punzecchiò Kibum.
-          Scemo sta zitto e poi il motivo è diverso – arrossì Yun.
-          Mm? – fece curioso Jonghyun – Ragazzi vi capite solo voi –
-          Meglio e poi sono solo scemenze di Kibum – si affretto a dire Yun.
-          Wuaa – fece di colpo Taemin mentre tutti si voltavano a guardarlo.
-          Due – bisbigliò Key facendo arrossire ancora di più Yun.
-          Yun stai benissimo – riuscì a dire prima di accorgersi di cosa avesse detto e arrossire per l’imbarazzo.
-          Key questa è opera tua vero? – si intromise Minho.
-          Sta benissimo vero? Sono un vero e proprio genio artistico –
-          Sei solo scemo – lo colpì Minho. – Comunque sia Yun stai davvero bene dovresti vestirti un pò più spesso cosi –
-          T... ti ringrazio -
-          Tre –
-          Key ma la smetti di fare la conta – s’innervosì Jonghyun.
-          Siamo nervosetti Jonghyun? Non dovresti nel giorno in cui viene festeggiato il tuo compleanno –
-          Il mio compleanno era ieri – fece distogliendo lo sguardo dall’amico per poggiarlo su Yun.
-          Ooh questo è il tuo regalo. Avrei voluto dartelo ieri ma avevate le registrazioni di Hello Baby e –
-          Grazie – le rispose gentile, prendendo la busta verde che le porgeva.
-          Non è nulla di che –
Jonghyun aprì la busta e ne estrasse da prima un cd di un cantante Americano che da un pò di tempo cercava ma non riusciva a trovare e poi un quaderno per sparititi.
-          Oh dio ma dove l’hai trovato? –
-          Segreto –
-          No non puoi, scommetto che questo posto ha tutti i cd introvabili che voglio, insomma se sei riuscita a trovare questo –
-          Te lo svelerò quando avrai completato tutto il quaderno di nuove canzoni – sorrise felice di vederlo emozionato.
-          Eeeh? Non vale, ci metterò una vita – si lamentò.
Yun rise all’espressione contratta del ragazzo.
-          Ok, mi ci metterò di impegno e lo finirò tutto, però poi tu dovrai suonarle –
-          Ci sto –
-          Jonghyun! – lo chiamò un signore.
-          Ah scusate ragazzi devo andare –
-          Tranquillo noi qua siamo –
-          Yun hai fame? – le chiese Onew.
-          Eh? Oh si a dire il vero un pò –
-          Andiamo a prenderci qualcosa? –
-          Si –
-          Ragazzi noi andiamo a mangiare qualcosa –
-          Veniamo anche noi – fece subito Taemin.
-          Eh, no! Non sto un pò con Yun da tempo a causa del programma lasciateci un pò chiacchierare in pace, voi bambini andate a giocare –
-          Bambini a chi? – si lamentò Key.
Onew e Yun si guardarono e risero.
-          Key almeno per un pò lasciala a me. Ormai sta sempre con te. Non hai neanche lasciato che l’andassi  a prendere io. Non avrei mai dovuto presentarvela –
-          Sarai anche stato il primo che ha conosciuto ma il migliore amico sono io, vero Yun? –
-          Si, si – lo accontentò Yun mentre lei e Onew se la ridevano nuovamente.
-          Bye bye – li salutò Onew.
Lo sguardo di Key seguì Yun allontanarsi con Onew. I due si fermarono al buffet a prendere un alcolico e qualche stuzzichino e poi uscirono fuori sulla terrazza.
-          Oh dio ma sono finita nella bella e la bestia? – chiese Yun ancora una volta colpita dalla bellezza del posto.
Onew rise e si sedette a uno dei bianchi tavolini.
-          E cosi anche Jonghyun è arrivato alla maggiore età* -
-          È già. Più che altro, mi è sembrato un pò nervoso o sbaglio? – gli chiese non appena si sedette.
-          Non è tanto felice di tutto questo sfarzo, a lui bastava la festicciola che hanno organizzato ieri i ragazzi ma l’agenzia ha insistito e lui non si è potuto tirare in dietro –
-          Capisco, però non è giusto –
-          Essere degli idol non ha solo lati positivi come tutti credono –
-          Mm –
-          Comunque gli passerà –
Yun rimase leggermente spiazzata quando vide Onew avvicinarsi a lei e allungare la mano verso il suo collo ad afferrare il ciondolo d’oro bianco a forma di chiave di violino che portava.
-          Sbaglio o questo è il ciondolo che ti ha regalato Jonghyun per i tuoi vent’anni? –
-          Oh.. si. Mi è sembrato carino indossarlo oggi e, e poi è il ciondolo più elegante che ho – si giustificò rapidamente.
-           Haha capito, capito. Vorrà dire che come prossimo regalo dovrò farti qualche gioiello. Comunque stai davvero bene stasera  e sono certo che Key non ha nessun merito –
-          Gra.. grazie – arrossì.
 
 
 
19.6.2012  ore 02.38
 
-          Sera – fece un ragazzo entrando nel negozio di alimentari aperto ventiquattro ore su ventiquattro.
-          Se.. sera – balbettò la commessa imbarazzata.
Il ragazzo prese a girare per i corridoi del negozio e la commessa corse alla ricerca dell’amica che stava sistemando alcuni barattoli in uno dei reparti.
-          Oh dio Yun, oh dio! –
-          Go Eun calmati, si può sapere cosa succede? –
-          Il..il cli... il cliente –
-          Il cliente.. –
-          Lui.. lui è... –
-          Go Eun –
-          Non ci riesco –
-          Ho capito vado io alla cassa –
Yun si diresse rapida alla cassa e si mise a controllare l’incasso mentre aspettava che il cliente andasse a pagare.
-          Yun! – fece questi non appena le fu davanti.
Yun rimase per un attimo paralizzata, conosceva fin troppo bene quella voce, ma no non poteva essere lui. Un idol non andava certo in un posto come quello.
-          Yun sei proprio tu – la chiamò ancora una volta.
Finalmente alzò il viso ritrovandosi un Taemin che entusiasta le sorrideva.
-          Ta.. Taemin –
Dio era diventato ancora più bello. Si lo aveva visto nelle riviste, in televisione ma nessuno dei due rispecchiava pienamente la realtà. Era cresciuto davvero tanto dall’ultima volta che si erano visti.
-          Yun, non ci posso credere. Che ci fai in un posto del genere? –
-          Lavoro – fece cercando di rimanere calma e sopratutto cercando di non fare nulla che potesse tradire quanto fosse emozionata nel rivederlo e quanto desiderasse saltargli al collo e abbracciarlo come una volta.
-          Si, si lo vedo –
Yun continuò a passare la merce tenendo il viso basso.
-          Sono 35114,5503 won* -
-          Yun – la chiamò stavolta con tono preoccupato – Yun perché fai cosi? Yun perché sei scomparsa? Non so chi ci sia stata peggio se Onew o Key, anche Jonghyun ci è rimasto male anche se fingeva di star bene e anche io e Minho ne abbiamo sofferto –
Yun sentì le lacrime pungerle gli occhi, non poteva scoppiare a piangere davanti a lui. Non poteva dirgli nulla. Non poteva dirgli quanto anche lei ne avesse sofferto e quanto lui e tutti i ragazzi le mancavano.
-          Go Eun per favore finisci di servire tu il cliente –
-          Eeeh?! Ma.. ma Yun – fece questa uscendo timidamente dal reparto dal quale aveva osservato l’intera conversazione.
Yun lasciò lo scontrino sul nastro scorrevole e si allontanò rapidamente dalla cassa ma prima che lei potesse uscire dal negozio la porta scorrevole si aprì e ne entrò Key.
-          Yun – sussurrò questo tra lo sconvolto e lo spaesato.
 
*In Corea la maggiore età è a 20 anni
*35114,5503 won sono circa 23 euro
  
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