DO YOU CARE IF I DON’T KNOW WHAT TO SAY?
1.
BRIGHT LIGHTS
La Poway
High School di San Diego, era la tipica scuola superiore dove c’era la grande
squadra di football della quale i giocatori si vantavano di essere i re del
mondo, le cheerleader che ovviamente giravano intorno alla squadra credendosi
di essere le loro regine, poi c’erano gli sfigati secchioni che erano ignorati
da tutti e poi c’erano quelli soprannominati i “tipi strani” quelli che si
vestivano in maniera più trasgressiva degli altri, anche loro erano presi di
mira dagli tutti.
E poi
c’erano quelli che non si identificavano in nessuno dei tanti gruppi sopra
citati, Madison faceva parte di questo non-gruppo insieme alla sua migliore
amica Mel, sorella di Travis Barker il batterista di un gruppo che aveva messo
su insieme ai suoi due migliori amici Mark e Tom.
Mel aveva
una cotta più che evidente per Mark e a lui sembrava non dispiacere ma chissà
come mai nessuno dei due aveva fatto o detto niente, mentre tra Madison e Tom
c’era uno strano feeling, c’era qualcosa tra i due ma non sapevano ancora cosa,
peccato che Madison avesse già il ragazzo e quindi più di semplice amicizia non
poteva esserci.
Il suo
ragazzo era il quarterback della squadra di football, Cory, e inutile dire che
non era molto apprezzato dai suoi amici, anzi nessuno lo sopportava ma lo
stesso era per Cory che ce l’aveva in particolare con Mark, Tom e
Travis...chissà perché poi, forse era geloso.
La scuola
era ormai cominciata da un po’ ma a San Diego, non faceva mai troppo freddo,
per questo la maggior parte dei ragazzi e ragazze se ne andava in giro con
t-shirt o canotte e pantaloncini.
Così era
per Tom che se ne stava seduto sul muretto vicino ai cancelli della scuola con
una maglia nera della Hurley, un paio di pantaloni a cagarella beige che gli
arrivavano a metà stinco e una cinta nera che teneva per bellezza e le sue
fidate Macbeth nere e bianche ai piedi.
-Hotpants!-
Sentì chiamare, alzò lo sguardo da terra per vedere il suo migliore amico, Mark
venirgli incontro e salutarlo con quel suo solito sorriso da ebete per cui Tom
lo prendeva spesso in giro.
-Mark
Allan Hoppus!- Ricambiò il saluto lui con un sorrisetto furbo sul volto.
-Perché mi
chiami con il nome per intero?- Chiese Mark appoggiandosi al muretto dove era
seduto Tom.
-Oggi mi
va di chiamarti così- Fece spallucce.
-Lo sai
che lo odio- Affermò l’amico vagamente irritato.
-Appunto-
Sghignazzò Tom, Mark alzò gli occhi al cielo e poi fece un cenno alle tre
figure che gli stavano andando incontro, erano Madison, Mel e Travis.
-Ciao
ragazzi- Li salutò Mad con un sorriso, mentre Travis dava varie pacche agli
amici.
-Giorno
ladies- Rispose Tom.
-Novità?-
Chiese Mel sorridendo a Mark e viceversa.
-Mark
Allan Hoppus ha una gran figata di notizia- Disse Tom tutto eccitato mentre
Mark gli lanciava un’occhiataccia.
-Finiscila
idiota-
-Cos’è
questa cosa del nome completo?- Domandò Mel divertita.
-Stamattina
si è svegliato così, vallo a capire- Borbottò Mark mentre Tom se la rideva.
-Se non lo
capisci tu, allora siamo tutti fottuti- S’intromise Travis.
-Allora
questa notizia? Tra un po’ arriva Cory e sapete che non vuole che sto con voi-
Disse Mad guardandosi intorno.
-Quando mi
darai il permesso di spaccargli la faccia così possiamo finalmente stare
insieme e vivere felici e contenti?- Chiese Tom con vena scherzosa.
-Va all’inferno
Tom- Rise Madison.
-Comunque,
i Blink 182 hanno una serata!- Esclamò senza trattenersi dall’entusiasmo.
-Scherzi?!
Davvero?- Melanie e Madison erano a dir poco entusiaste, non vedevano l’ora di
sentirli dal vivo, nonostante si conoscessero da parecchi mesi ormai, non
avevano mai avuto l’occasione di vederli dal vivo per un motivo o per un altro.
-Wow!
Questa sì che è una notizia cazzo! Che aspettavi a dircelo! Dove e quando?-
Chiese Travis.
-Ehm al
ballo della scuola questo sabato, voi ci venite?- Domandò poi Mark alle due
ragazze.
-Se
suonate voi sicuramente, faremo coppia io e Mel- Rispose Mad ridacchiando.
-Tu verrai
sicuramente con quell’idiota- Borbottò Tom contrariato.
-Attento a
come parli Delonge, non mi faccio problemi a spaccare quel faccino che ti
ritrovi- Disse una voce fin troppo familiare e poco gradita, Cory era arrivato
e si era avvicinato a Madison per darle un bacio su una guancia.
-Uh che
paura Hudson, me la sto facendo davvero addosso...- Disse fintamente impaurito
Tom. -Coglione-
-Come hai
detto scusa?- Sbottò questo cominciando a scaldarsi.
-Niente,
non ha detto niente! Andiamo- Madison lo trascinò via dopo aver lanciato
un’occhiataccia a Tom che alzò gli occhi al cielo.
-Bene,
vado anche io ragazzi...vieni Trav?- Mel e Travis, come fratello e sorella che
si rispettino, erano molto legati e avevano alcuni corsi insieme.
-Quando ti
deciderai a invitarla al ballo Mark Allan Hoppus?- Domandò Tom non appena i due
si erano allontanati.
-E tu
quando ti deciderai ad ammettere che sei geloso marcio di quello stronzo di
Cory?- Chiese Mark con un sorriso soddisfatto sapendo di aver fatto centro.
-Non dire
stronzate-
-Puoi
farla a tutti ma non a me, Hotpants- Tom sbuffò, sapeva che a Mark non poteva
nascondere niente, lo conosceva meglio di chiunque altro e lo stesso era per
lui, ma non l’avrebbe mai ammesso nemmeno a se stesso.
-Quindi la
inviterai?- Insistette.
-Non so,
forse...tu inviterai Mad?-
-Primo, ha
il ragazzo e se quello lo sa mi ammazza davvero e poi perché dovrei?- Mark
sospirò, prima o poi l’avrebbe fatto cedere.
-E da
quando te ne frega se una tipa ha il ragazzo? Poi si vede che ti piace cazzo- Tom
rimase in silenzio non sapeva che rispondere, sapeva che c’era qualcosa ma
niente di fondato.
-Mah
vedrò...- Rispose infine e Mark fece un sorriso soddisfatto.
-Come va a
casa?- Chiese poi tornando serio, sapeva della difficile situazione familiare
di Tom, i genitori non facevano altro che litigare da mesi ormai e Tom non
riusciva a sopportare quella situazione né lui né sua sorella Kari e suo
fratello Sean, per questo viveva la maggior parte del tempo nella casa della
nonna che gli aveva lasciato prima di trasferirsi a Miami e poi era vicinissima
a casa di Mark, ed essendo lui diciottenne poteva tranquillamente abitare da
solo.
-Al solito,
ieri sera sono andato a cena là...un disastro- Mark gli posò una mano sulla
spalla e insieme si avviarono verso l’entrata della scuola, stava suonando la
campanella d’inizio lezioni.
Per
sfortuna per Tom, aveva una buona metà dei corsi con Cory ma c’era di buono che
con lui c’era Mark e anche Madison peccato che stesse sempre appiccicata al
ragazzo.
Stava
letteralmente dormendo sul banco, era seduto all’ultimo banco sul fondo insieme
a Mark che mentre l’amico dormiva si divertiva a fare stupidi disegnini sul suo
quaderno in preda alla noia oppure scriveva qualche canzone.
-Tom...ehi
Tom...- Si mise a punzecchiare l’amico che ancora dormiva placidamente
appoggiato al suo braccio.
-Mmh...fff...-
Mugugnò girandosi dall’altra parte.
-Che cazzo
significa...svegliati coglione!- Mark gli diede un botta su un braccio e Tom
alzò la testa di colpo, guardandosi intorno smarrito.
-Che c’è?-
Sbottò girandosi verso l’amico.
-Ho
scritto questa canzone- Disse passandogli il foglio, Tom la lesse per diversi
minuti, cercando di carpirne il significato ma senza successo però era davvero
divertente, infatti a stento si tratteneva.
-Che cazzo
significa?- Chiese quindi ridandogliela.
-Boh, non
ne ho idea- Tom si mise a ridere seguito a ruota da Mark.
-Delonge!
Hoppus! Visto che vi divertite tanto...perchè non venite su alla lavagna a far
divertire anche tutto il resto della classe?- Li riprese la voce acida della
professoressa di matematica che li stava guardando con le mani sui fianchi e
uno sguardo assassino.
-Ehm...no
grazie- Rispose Tom scatenando qualche risatina.
-Non era
una richiesta, venite immediatamente quassù- Ordinò alzando di qualche ottava
la voce.
I due
sbuffando si alzarono sotto lo sguardo dei compagni di classe e andarono alla
lavagna, la professoressa con uno strano ghigno sul volto cominciò a scrivere
alla lavagna una complicata e lunghissima equazione mentre i due malcapitati la
osservavano con un mega punto interrogativo stampato in fronte.
-Prego,
risolvetela- Disse dandogli due gessi in mano e sedendosi alla cattedra pronta
a gustarsi le gaffe dei due che nel frattempo non sapevano che pesci prendere.
-Che cazzo
dobbiamo fare?- Bisbigliò Tom all’orecchio di Mark.
-A me lo
chiedi?! Porca puttana...non ne ho idea...magari questo lo togliamo con
questo...- Borbottò l’amico facendo qualche scarabocchio alla lavagna.
-Mark non
è che puoi togliere le cose come ti pare!- Mormorò guardandosi intorno sperando
in qualche aiuto da parte dei compagni.
-Allora
voi due?- Chiese la professoressa spazientita. –Vedo che avete fatto progressi-
Commentò sarcastica.
Mentre
Mark parlava con la prof, Tom si voltò verso Madison e vide che effettivamente
stava cercando di suggerirgli sotto lo sguardo scocciato di Cory.
Tom cercò
in tutti i modi di capire quello che stesse dicendo e più o meno era riuscito a
comprendere come andare avanti.
Si girò
verso la lavagna e si mise a scrivere quello che gli aveva detto Madison tutto
compiaciuto, soprattutto dopo che la professoressa gli aveva detto che era
tutto giusto.
-Sì! Sono
un figo, sono un fiiiigo...- Cominciò a canticchiare improvvisando uno stupido
balletto alla faccia di Mark che se la rideva.
-Delonge
in punizione- Affermò la prof.
-Cosa?!
Perché?- Sbottò shoccato.
-Per il
balletto inopportuno- Mark scoppiò a ridere.
-Hoppus in
punizione per aver deriso il tuo amico- A quel punto Tom scoppiò a ridere.
-E Duncan
in punizione per avergli suggerito-
-Ehi!
Ma...- Provò a protestare Tom ma la professoressa lo zittì con un gesto della
mano.
In quel
momento suonò la campanella di fine lezioni ma loro dovevano rimanere lì ancora
due ore di punizione, ma per fortuna avevano un’oretta di svago in cui
avrebbero dovuto pranzare.
Mark alla
fine aveva deciso di chiedere a Mel se voleva andare al ballo con lui, così era
andato a cercarla in biblioteca sapendo che l’avrebbe trovata lì, infatti non
appena entrò la vide seduta ad un tavolo mentre leggeva un libro che poi scoprì
essere di anatomia umana...era risaputo che Mel volesse diventare dottore una
volta finito il liceo.
-Ehi Mel!-
La salutò mettendosi seduto sulla sedia di fronte a lei.
-Mark! Che
ci fai qui?- Domandò sorpresa.
-Punizione
perché ho deriso Tom mentre faceva uno stupido balletto in cui mi rinfacciava
il fatto che era riuscito a fare un esercizio alla lavagna suggeritogli da
Mad...- Spiegò con voce annoiata, Mel si mise a ridere.
-Che
disastro che siete...- Risero insieme. –C’è qualcosa in particolare? E’ strano
vederti in biblioteca- In effetti ci era andato si e no due volte dall’inizio
dell’anno ma era solo un dettaglio.
-In effetti
sì...ehm volevo chiederti se...sì beh insomma...se ti andava di...uhm...-
Strano ma vero, gli aveva preso l’agitazione e non riusciva a far altro che
balbettare.
-Se mi va
di...?- Lo incitò con un sorriso Mel, già immaginandosi quello che le avrebbe
chiesto.
-Se...ehm...mi
puoi prestare il libro di biologia? Io l’ho perso- Dopo quest’uscita si maledì
mentalmente almeno cento volte, Mel rimase un po’ delusa, sperava davvero che
lui le chiedesse di andare al ballo insieme e invece si era illusa inutilmente.
-Ehm...s-sì...certo...non
c’è problema- Mark le sorrise un po’ imbarazzato e se ne andò continuando a
maledirsi.
Nel
frattempo Madison camminava per i corridoi della scuola alla ricerca di
qualcuno dei suoi amici misteriosamente scomparsi, aveva litigato con Cory per
essersi fatta mettere in punizione, Mel era sicuramente in biblioteca ma non le
andava di andare là, Travis era tornato a casa, Mark era scomparso...e Tom...si
sentì tirare per un braccio e venne trascinata dentro il bagno dei disabili.
Si girò e
vide che era proprio Tom che si apprestava a chiudere a chiave la porta.
-Ehi
Tom...ma che st...- Non fece in tempo a finire la frase che sentì le labbra del
ragazzo premute contro le sue, ma la cosa non le dispiacque per questo lì per
lì lasciò che Tom la baciasse e rispose anche al bacio, mentre Tom la faceva
appoggiare alla parete.
Solo
quando si staccarono per riprendere fiato, Madison si ricordò del fatto che
quello che era appena successo era del tutto sbagliato e lei aveva il ragazzo.
-Tom...che
stiamo facendo?- Chiese con un filo di voce, Tom non rispose le prese il viso
tra le mani e la baciò ancora una volta senza lingua, un semplice bacio.
-Grazie e
scusa- Disse infine con un mezzo sorriso.
-Scusa?-
-Sei
finita in punizione per colpa mia...scusa- Spiegò accarezzandole una guancia,
non era da lui ma era da tanto che voleva farlo.
Madison
dal canto suo trovava tutta quella situazione così strana ma non poteva negare
che le era piaciuto eccome e non le dispiaceva affatto, anche il fatto che
avesse il ragazzo in quel momento non la preoccupava nemmeno un po’ , così fu
lei a prendere l’iniziativa stavolta.
Riprese a
baciare Tom con più foga e passione di prima, il ragazzo le passò le mani
dietro la schiena sotto la maglietta facendole venire i brividi, lei gli tirò
su la maglia fino a toglierla e lo stesso fece Tom facendola rimanere in
reggiseno, poi Madison passò ai pantaloni trafficando un po’ con la cinta ma in
breve entrambi rimasero in intimo.
Continuarono
a baciarsi trascinandosi in giro per il bagno, Tom la prese in braccio e
Madison si aggrappò con le gambe intorno alla sua vita e le fece aderire la
schiena con la parete fredda del bagno, questo le provocò altrettanti brividi.
Alla fine
anche le ultime rimaste a coprirli finirono a terra e poi si sa come sarebbe
finita...
Non sono molto convinta di questa storia ma ho voluta postarla ugualmente perché allo stesso tempo m'ispira, non so... ma siete voi a dover giudicare (: critiche e commenti sono ben accetti!