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Autore: Moon    14/01/2004    0 recensioni
Fic con protagonisti Orlando Bloom, Dominic Monaghan e Elijah Wood. Tre amici incotrano tre amiche,scontato direte voi, può darsi rispondo io.... non ci guireri però!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Monaghan, Elijah Wood, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta per divertimento

● Capitolo UNO ●

 

 

Hilary, Silvia e Angela stavano correndo a lavoro ed erano in ritardo. La colpa, come la solito, era di Hilary, era una ritardataria cronica. Abitavano tutte e tre insieme e nonostante la facessero preparare sempre per prima, lei non si sa come, riusciva comunque a far tardi.

“ Qualche volta va a finire che ci buttano fuori!” disse spazientita Silvia.

“ E dai non fare la solita rompipalle sono solo dieci minuti! Jimmy non se accorgerà neanche!” le rispose Hilary.

Angela stava in silenzio e ripassava mentalmente alcune frasi in inglese che aveva imparato a memoria. Erano sei mesi che viveva in America, ma aveva ancora delle piccole difficoltà con la lingua e siccome serviva ai tavoli, era sempre preoccupata di fare qualche errore.

Arrivarono e si precipitarono subito negli spogliatoi, non prima di aver dato un occhio all’entrata per vedere come buttava la serata.

“ Oh ragazze c’è Colin Farrel stasera, Dio l’avete visto?… Quanto è fico!” disse Hilary mentre si sfilava la maglietta per indossare un mini top con l’allacciatura al collo.

“ No! Colin Farrel no! Per favore dimmi che non è vero!” disse esasperata Angela.

“ Beh? Che problema c’è?” le chiese Silvia aggiustandosi gli spallini della canottiera nera che aveva appena indossato.

“ E’ un essere disgustoso! A parte il fatto che è maleducatissimo, ma l’ultima volta mi ha toccato il sedere…. ‘Hai un bel culo però’ mi ha detto. Figurati, io mi sarei sprofondata!” disse Angela che arrossì solo al ricordo.

“ Lo toccasse a me il culo io gli restituirei il favore e magari, se ci fosse l’occasione, mi ci farei anche un giro!”disse Hilary all’amica. Lei era fatta così. Una vera linguaccia impenitente.

“ Vedi di tenere un po’ a freno gli ormoni Hilary, il capo dice sempre che con i clienti bisogna andarci caute e non fare scemenze!” la riprese Silvia “Ad ogni modo se provasse a toccare me, io gliela farei passare subito la voglia. Mi frega assai se è Colin Farrel o pinco pallino” concluse.

 

Hilary e Silvia erano le due bariste del piano inferiore del Latin Lounge. Erano molto brave, secondo i dettami dell’ultima moda, preparavano i cocktail a tempo di musica, destreggiandosi nell’uso delle bottiglie e compiendo a volte delle vere e proprie acrobazie. Oltre a questo, erano anche due belle ragazze, il che certo non guastava. Questo era stato, anche se non il più importante, uno dei motivi che aveva indotto Jimmy, il gestore del locale, a promuoverle abbastanza in fretta dandogli quel particolare tipo di lavoro; che era duro, a volte anche molto fastidioso, a causa di clienti un pò troppo affettuosi, ma ottimamente pagato e molto prestigioso. E poi, a dirla tutta, Hilary e Silvia si divertivano e avevano la possibilità di conoscere un sacco di gente. Molti avventori del locale erano star del cinema, o stelle della musica, dato che il Latin Lounge era il posto più cool di tutta Los Angeles. Quasi tutte le sere capitava di servire qualche attore, attrice, o qualche cantante, visto che farsi vedere al Latin Lounge era molto in voga in quel periodo.

Angela serviva ai tavoli. In cuor suo avrebbe tanto voluto poter lavorare dietro il bancone come le sue amiche, ma per lei non c’era proprio stata storia. Era un po’ imbranata e non riusciva a maneggiare con destrezza le bottiglie, se la cavava abbastanza bene col ballo, ma ugualmente non era stata ritenuta idonea per fare la barista. Lei era convinta, che non avesse ottenuto quel posto perchè si riteneva bruttina.

Hilary era altra, magra, con i capelli castano ramati che le arrivavano alla vita, occhi verdi e labbra carnose, proprio un bel tipino. Silvia era bionda, capelli ricci che le ricadevano sulle spalle, non molto alta, magra come Hilary, occhi celesti e lineamenti regolari. Era una bellezza molto meno appariscente di Hilary, ma non passava certo inosservata. Angela era alta quasi quanto Hilary, capelli neri, né lisci né mossi, infatti per farli stare a posto faticava non poco, anche perché aveva avuto la brillante idea di farsi una specie di taglio medio non ben definito, che aveva ulteriormente complicato le sue già difficili messe in piega. I suoi occhi erano di un intenso color nocciola scuro, molto grandi, sempre un po’ tristi, mancavano di quella luce che sfavilla quando le persone sono in pace con se stesse. Non che lei fosse un’anima particolarmente in pena, era solo molto timida. Ma forse anche timida non è il termine adatto, era insicura, ecco. Questo rende certamente meglio l’idea di come realmente si sentisse. Aveva i lineamenti del viso abbastanza regolari, e la carnagione ambrata, ma siccome si truccava pochissimo e si curava ancora meno, appariva molto più scialba di come fosse realmente. A differenza delle sue amiche, che andavano tutte le mattine a fare jogging e tre volte alla settimana in palestra, lei era un pochino in sovrappeso. Non che fosse grassa intendiamoci, ma piuttosto la classica donna mediterranea, con dei bei fianchi, e tutto il resto.

Pur essendo una persona molto intelligente a volte le capitava di soffrire, per questo suo aspetto, ma invece di tentare di migliorarlo, andava finire che si dirigeva dritta al frigorifero e si metteva a mangiare. Insomma il classico gatto che si morde la coda, visto che spesso e volentieri, subito dopo si dava della stupida sentendosi anche in colpa.

 

 

***

 

Quando Dominic ed Elijah arrivarono, fuori dal locale c’era già una lunga fila per entrare.

“ Ma guarda quanta bella gente!” esclamò Dominic facendo la radiografia ad una bionda in minigonna.

“ Me ne hanno parlato un gran bene di questo disco pub, non ci sono mai stato, sembra che vada per la maggiore” gli rispose Elijah che intanto si era fatto vedere dal buttafuori il quale li fece subito entrare dall’ingresso riservato ai vip.

Il locale era davvero pieno di gente e l’atmosfera era già calda. Il dj mixava musica house R&B e hip hop. Nella sala sottostante c’era una folla divisa tra chi ballava, chi beveva o chi  semplicemente stava in piedi, a mettersi in mostra. I due ragazzi, facendosi spazio tra la folla si diressero alla scala e salirono al piano superiore. Avevano un tavolo in posizione ottima, praticamente dominavano tutto l’interno.

Si sedettero e subito arrivò una ragazza a prendere l’ordinazione. Cominciarono con due birre tanto per stare leggeri, tanto la serata era lunga e quella non sarebbe stata certo la loro unica bevuta.

“ Allora, si beve si balla e poi che offre questo posto? ” chiese Dominic portandosi la bottiglia di Bud alle labbra.

“ Mi sembra di aver sentito dire che si può anche mangiare qui, ma più che altro è un locale da dopo cena” rispose Elijah che intanto si stava guardando intorno. Poi improvvisamente si rivolse all'amico e disse:“ Dom guarda un po’ le bariste del piano di sotto. Caspita che sventole!”.

Dom allungò il collo e strizzò gli occhi nella direzione indicatagli da Elijah poi si girò verso di lui e con un tono che voleva sembrare serio ma che in realtà non lo era affatto, affermò “ Patti chiari e amicizia lunga. Con la rossa ci provo io, tu al massimo ti puoi dedicare alla bionda…. sempre che nel frattempo, non si innamori perdutamente anche lei di me!”.

“ Ma come sei magnanimo stasera!” disse Elijah fingendosi stupito e poi aggiunse “ A dirtela tutta in effetti a me la bionda piace anche più della rossa”. Intanto continuava ad osservarla.

“ Sono magnanimo sì, almeno stasera possiamo giocarcela tu ed io con tutta tranquillità, visto che il nostro caro Orlando-me-le-faccio-tutte-io, è a cuccia a casa della sua bella !”.

“ Com'è che mi chiami quando pensi che non sia presente eh? Brutto finto biondo che non sei altro!” si sentì rispondere Dominic alle spalle da una voce che conosceva molto bene.

“ Orlando!?” dissero in coro lui ed Elijah girandosi verso l'amico che era appena arrivato.

“ Ma tu non dovevi essere con Kate per la famosa cenetta romantica della serie: 'Amore dai non rompere  che quando posso ti dedico del tempo?' ” gli chiese stupito Elijah.

Orlando scostò una sedia e facendo spallucce si sedette “Abbiamo litigato!” disse.

“ Avete litigato sul serio o ti sei inventato un motivo per litigare e venire qui?” gli chiese Dominic che lo conosceva.

“ Entrambe le cose” rispose un po’ più seriamente Orlando. Poi aggiunse “ Il fatto è che mi ha fatto una richiesta che non mi è piaciuta per niente. Ha cominciato a fare la gattina. E lo sapete come sono le donne, di solito fanno le fusa quando vogliono qualcosa in cambio”.

“ Zitto non me lo dire! Vuole un fidanzamento ufficiale?” chiese Dom mimando un espressione terrorizzata.

“ Peggio” rispose un po’ cupo Orlando.

“ No, il matrimonio no! Dimmi che è un'altra cosa!” disse Elijah sgranando gli occhi.

“ Tranquilli ragazzi niente di tutto ciò. La cara Kate vorrebbe che insistessi con i produttori per farle avere una parte da co-protagonista nel mio prossimo film. A parte il fatto che è già stata scelta Thora Birtch, ma ora mi domando e dico, ma lei sta con me perché mi ama, o sta con me per qualche altro motivo? No perché quando le ho detto che non era proprio possibile, mi ha piantato un mezzo casino, una scenata che non vi dico. Allora ho girato il culo, e sono venuto diretto qui”.

Dominic ed Elijah si guardarono e non commentarono. Sapevano che Orlando si dichiarava innamorato di quella giovane attrice con cui stava da oltre un anno e forse a modo suo lo era davvero. Ma.….C'era sempre un ma, una specie di piccola nota stonata, con tutte le donne che frequentavano più o meno assiduamente. Non c'era mai la certezza se stessero con loro in quanto Dominic, Orlando ed Elijah o perché di cognome facevano Monaghan Bloom e Wood. Orlando nonostante fosse il più disinvolto e del gruppo, a volte sembrava soffrirne davvero molto…  o forse era solo una loro impressione?

Decisero comunque di comune accordo di far cadere l'argomento e di pensare solo a divertirsi.

“Ragazzi stasera faccio lo scherzetto del cameriere” disse Orlando che aveva proprio voglia di cazzeggiare.

“Ormai è superato, non riuscirai a trovare un coglione che ci caschi ancora” gli disse Elijah.

“ Io scommetto cinquanta dollari che fai una figura di merda” lo sfidò Dominic.

“ Accetto!” disse Orlando stringendogli la mano in segno di aver raccolto la sfida. Poi alzando un  braccio si rivolse alla ragazza qualche tavolo più avanti al loro che stava prendendo delle ordinazioni “ Hei scusa? Quando hai fatto potresti venire da noi? Vorremmo prendere da bere”.

Angela si voltò e fece cenno di sì con la testa, quindi appena ebbe finito con quel tavolo si diresse dritta in direzione dei tre.

“ Allora cosa vi posso portare?” disse cercando di apparire più disinvolta possibile.

Immaginava che fossero tre attori, o comunque gente molto famosa, perché erano nell'esclusiva zona vip riservata alla celebrità, e questo la innervosiva. La gente famosa non era sempre gentile e ben disposta, capitava spesso di ritrovarsi in situazioni bizzarre e la cosa le metteva sempre una grande ansia.

“ Per me e per il mio amico due vodke liscie” disse Dominic riferito a sé ed Elijah.

“ Bene” disse lei prendendo nota “ E per lei? ” chiese rivolta ad Orlando.

Lui si massaggiò il mento pensieroso e poi sparò “ Io vorrei tanto un vispo liscio on the rocks”.

Angela ripassò mentalmente le parole che aveva appena udito ed entrò nel panico. A parte il fatto che non capiva assolutamente che cosa significasse la parola vispo, ma il fatto che lo volesse liscio e on the rocks, le pareva quanto meno in antitesi. Rimase un attimo perplessa in silenzio, non del tutto sicura di aver capito bene.

Orlando che per vincere la scommessa doveva apparire convincente e non darle troppo tempo di riflettere, continuò la sua pantomima e le disse “ Allora? Che problema c'è, non mi dirai che non sai che cos'è vero? ”.

“ No, ecco.. in effetti… non l'ho mai sentito nominare” balbettò lei imbarazzatissima.

E Orlando sempre più deciso “ Ma sei straniera? Dall'accento lo sembri! Forse è per questo che non lo conosci. Dai, segna, vedrai che te lo preparano, fidati, è la bevanda più alla moda in questo periodo!”.

Angela si dette mentalmente della stupida per non averci pensato da sola, senza bisogno che lui le rimarcasse la sua goffaggine. Prese l'ordinazione e se ne andò.

I tre appena lei fu a distanza di sicurezza scoppiarono a ridere.

“ E da non crederci Orlando, hai una fortuna sfacciata! Hai beccato l'unica cameriera rincoglionita che è rimasta in tutta Los Angeles! E questo mi costa ben cinquanta dollari” disse Dominic porgendo la banconota all'amico.

“Certo però che siamo veramente tre stronzi!” commento Elijah un pochino dispiaciuto per quella povera ragazza.

“ E' solo un piccolo scherzo Lij, dai, lo sai che ci piace giocare. Guarda, facciamo così, i cinquanta dollari li lascerò a lei come mancia, vedrai che non le dispiacerà poi tanto aver subito questa piccola presa di giro” disse Orlando.

Non erano cattivi, erano solo tre giovani ragazzi un po’ viziati. A volte si comportavano superficialmente senza riflettere. Del resto erano abituati a vedersi perdonare da chiunque, qualsiasi scemenza facessero e quindi gli veniva naturale a volte esagerare un poco.

“ Vispo che?” chiese ad Angela Silvia mentre era impegnata a servire un cliente.

“ Vispo liscio on the rocks” le ripetè a voce alta Angela.

“ Ti ha presa per il culo” le disse un ragazzo vicino a lei.

“ Come scusa? ” gli fece Angela.

“ La storia del vispo liscio on the rocks è vecchia come mia nonna, di solito la usano i cretini che non hanno di meglio da fare, che divertirsi un alle spalle di chi lavora” rispose serafico il ragazzo.

Angela capì al volo “Grazie” gli rispose.

Poi si rivolse a Silvia e si capirono con un solo sguardo, “ Il signore ha ordinato un vispo liscio….” disse Angela.

“ E noi gli faremo avere il suo vispo liscio! Garantito!” terminò Silvia, che quando si trattava di rimettere a posto le persone era un vero asso.

Quindi si mise all'opera e tirò fuori un beverone composto da angustura, peperoncino, sciroppo di menta pura, succo di limone, rum e tre cubetti di chiaccio.

“ Ecco il vispo liscio on the rocks per il nostro simpaticone” disse soddisfatta Silvia.

Angela prese il vassoio con le vodke e il beverone e disse “ Speriamo che non ci costi il posto!”.

“ Tranquilla me la vedo io con Jimmy, se mister simpatia viene a protestare” rispose tranquillamente l'altra.

Arrivata al tavolo, Angela servì da bere ai tre. Orlando rimase interdetto, avrebbe voluto dire qualcosa, ma cosa? Che il vispo liscio on the rocks non esisteva? Rimase in silenzio, con una faccia veramente perplessa. Gli altri due stavano facendo una gran fatica a rimanere seri.

“ Fanno trenta dollari” disse tranquilla Angela.

Orlando tirò fuori una banconota da cento e disse “ Ecco, il resto è mancia”.

Lei prese i soldi e se ne andò.

“ Ora quant'è vero iddio lo bevi!” gli disse Dominic piegato in due dal ridere.

“ Ha ragione Dom! Se sei un uomo, ora lo devi bere!” gli fece eco Elijah.

Orlando li guardò prese il bicchiere e buttò giù una sorsata, ci mancò poco che si strozzasse. E' inutile dire che gli altri due si contorcevano dalle gran risate.

Nel frattempo era ritornata Angela con il resto in mano. Lo poggiò sul tavolo ad Orlando che era disgustato e paonazzo per via dell'enorme quantità di peperoncino che Silvia si era preoccupata di mettere nella bevanda, e gli disse “La mancia è troppo alta non posso accettarla” e mentre si girava per andarsene aggiunse “Ci tenevo a dirle che il vispo è offerto dalla casa, come ringraziamento per avercelo fatto scoprire. Sono sicura che lo avrà gradito” e se ne andò, alquanto stupita, ma molto soddisfatta di essere riuscita a dirlo, senza sbagliare un verbo, ma soprattutto per aver avuto il coraggio di aver fatto una cosa del genere.

“ Uno a zero per lei e palla al centro!” disse Dominic ad Orlando che ancora tardava a riprendersi.

“ Vi stà bene, così imparerete una buona volta piantarla con questi scherzi da deficienti” concluse Elijah che ancora non ce la faceva proprio a smettere di ridere.

Orlando l’aveva presa decisamente male. A fare la figura dell’idiota, proprio non ci stava e s’incupì alquanto.

“A parte che te la sei un po’ cercata! Ora non vorrai mica tenere il muso per tutta la sera!” gli disse Elijah che proprio non sopportava quando faceva così.

“ Non rompermi! Vorrei vedere te al posto mio. Mi ha fatto fare la figura del cretino” rispose Orlando e intanto chiamò un altro cameriere e ordinò una bottiglia di tequila.

“ Che palle Orlando! Quando litighi con Kate diventi d’un noioso, ma d’un noioso tale, che reggerti è veramente difficile!” disse Dom che aveva voglia di divertirsi e non di stare a discutere.

“ Dai trovati qualche bella bambina da rimorchiare, magari se riesci a farti un po’ di ginnastica da camera, dopo sarai più rilassato.” aggiunse Elijah tanto per smorzare i toni.

“ Mi è venuto a noia anche quello, tanto te la danno tutte, senza neanche darti il tempo di chiederla! Mi è passata la fantasia, non c’è più gusto!” rispose Orlando che intanto aveva avuto la sua bottiglia di tequila. Prese il bicchiere lo pienò fino all’orlo e butto giù tutto d’un fiato il contenuto.

“ Ma che è la giornata della riflessione psicomentale?” gli chiese Dominc prendendolo in giro, poi rivolgendosi ad Elijah disse “ Allora vogliamo scendere giù, tra i comuni mortali e vedere se ci riesce di combinare qualcosa con le bariste?”.

“ Andiamo” rispose Elijah e rivolgendosi ad Orlando concluse “ A noi non c’è ancora passata la fantasia, ti lasciamo a riflettere da solo. Ci vediamo dopo Nietzsche!”.

Se andarono lasciandolo lì a tracannare tequila. Era già al quarto bicchiere.

 

 

  
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