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Autore: Jilly    11/02/2011    2 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sennar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nihal… Conobbi la mia vera essenza a Salazar,lungo il tramonto,su una di quelle terrazze che tanto caratterizzano la città dei miei ricordi. Era splendida,decisa,diversa. Unica davvero,per certi versi. Con quei suoi occhi viola,le orecchie a punta e i capelli blu sfidava il mondo. Possedeva grazia,agilità. In lei però,erano ben poche le movenze di donna. Mi ricordava la forza,la tenacia che accompagnano le decisioni importanti. L’amai,preferendola a tutto e a tutti,sempre e per sempre. Rammento che quel giorno,la luce del tramonto le accarezzava il viso,regalandole una sfumatura di colore capace di renderla ancor più bella di quel che già fosse. Anche se il sole già tramontava,per me,quel momento,nacque un nuovo giorno. Probabilmente all’inizio mi odiava davvero e solo perché fui il primo e l’ultimo a batterla su un orizzonte di battaglia. Non mi sopportava e lo sapevamo entrambi. Ma non è straordinario il modo in cui,alla fine,cercammo di non separarci mai,nonostante il Destino del nostro mondo?! Nihal era la personificazione umana di qualcosa di divino e di ineguagliabile. Amarla prima che un sentimento è stato un onore. Non so perché alla fine abbia scelto me e abbia ricambiato i miei sentimenti,cosa ci legasse è tuttora un mistero. Lei era il fulcro del mio vivere e non potrò mai sopportare l’amaro ricordo che abbia spento la sua vita a causa della mia bramosia di sapere. Lei era capace di vedere il cuore delle persone e se qualcuno aveva bisogno d’aiuto lei c’era. Tutti i miei ricordi degli anni passati erano anche i suoi. Amava i lamponi e da bambini giocavamo a cercarli. Era buffo vederla macchiarsi le labbra con il loro succo e poi il suo sorriso di felicità,o il rossore di vergogna sulle gote. L’amavo e l’amo ancora. Non sono,dopo tutto il tempo passato, forte abbastanza da riuscire a credere nel fatto che Lei è sfumata. E’ bastato un attimo. Nello splendore di un suo sorriso è scomparsa ed io sono impietrito dalla facilità della Sua Morte. Aveva fatto di tutto per vivere ed essere felice,ed invece è finita così… Lei,fiera e nobile,agguerrita e onnipotente,ha smesso di respirare per me. Per quel mio capriccio avrei preferito dover morire io che vedere Lei accasciarsi al suolo. Era una Dea. No,era tutta la mia vita e per mia colpa ho visto trasportare via col vento il mio cuore. Nihal,amica mia,amore mio,palpito del mio debole cuore, perdonami se sono stato così assetato di sapienza da condurti ad un gesto estremo. Se io non fossi stato così umano,gli elfi non ti avrebbero mai condotto dinnanzi ad un bivio: la mia o la tua vita. Eri così bella,perfetta. Non riuscirò mai a perdonarmi per la mia sconsideratezza. Perché il Destino è stato così malvagio con te? Vorrei avere molte risposte per le domande che mi assillano. E quando cerco di capire,di darmi una ragione,o di morire mi appare dinnanzi agli occhi la tua sublime bellezza al tramontar del sole. Il vento ti ha portato via,ma i tuoi ricordi riecheggiano ancora nella mente di questo povero vecchio. E non importa se sono tanti, pochi; piccoli, grandi; dolci, amari;non importa perché in ogni ricordo rivedo sempre il tuo sorriso che sa curare ogni mia ferita,anche se il dolore rimane sempre.
  
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