Dancing in the night

Nota: consiglio la lettura accompagnata da questa musica (http://www.youtube.com/watch?v=UXLoBe5Ug6o)!

Elie si muoveva su quelle note con una grazie e un’eleganza che avrebbe incantato chiunque. Non sapeva neanche lei perché avesse iniziato a ballare , ma si stava divertendo a farlo e si era resa conto che le piaceva tantissimo. Era grata a Julia per aver messo a tutto volume quella musica, cosi ché tutti, anche lei che era fuori, poteva sentirla.
Si erano imbattuti in una casa apparentemente abbandonata e avevano deciso di trascorrere li la notte.Ma il richiamo alla musica fu troppo forte e così misero nel grammofono il primo disco che trovarono.
Elie era uscita di nascosto, voleva stare qualche momento da sola. Era ancora scossa per gli ultimi avvenimenti.
La sentì in lontananza.
Era musica orchestrale. Una melodia bellissima, ma contemporaneamente molto triste. Si avvicinò per sentire meglio. Poi, chiuse gli occhi e cominciò a ballare.
Finita quella melodia, si sentì in qualche modo felice per quella danza solitaria sotto le stelle. Ballò anche selle altre melodie, ma non si rese conto che qualcuno la stava osservando.
Osservata da Haru, che la guardava imbambolato, incapace di articolare una singola frase sensata, la guardava dalla finestra della casa.
E osservata da Sieg, che aveva raggiunto il gruppo per chiedere alcune cose alla ragazza, la guardava incantato mentre danzava.
Non riusciva a spiegarsi perché, ma quella ragazza era riuscita a cambiare il suo modo di vedere le cose e il mondo. Aveva un sorriso semplice e solare, era sempre allegra ma sapeva anche combattere. Ed era forte. E coraggiosa, oltre che molto carina.
Guardandola, si rese conto sei suoi sentimenti. Capì subito che lei non sarebbe mai stata sua. E i motivi erano tanti, primo tra tutti: lei amava Haru, anche se non se n’era resa conto. Continuò a guardarla ballare e per un momento pensò che avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggerla, anche prendere il posto di quello scheletro. Si diede dello stupido, come poteva lui sostituirsi allo scheletro senza che ci siano ripercussioni nel futuro, quindi nel presente?
Se ne andò con l’immagine di Elie immersa nella danza. Gli bastava anche solo vedere che era serena, per essere felice.