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Autore: telesette    13/02/2011    1 recensioni
E' giusto decidere della vita di un altro, solo perché se ne possiede la forza ? Un essere vivente può "scegliere" da solo il proprio destino o altri devono sentirsi in diritto di scegliere per lui ? Un tempo Satana si chiedeva la risposta a tutto questo, ma la verità l'ha scoperta a caro prezzo...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Non credevo che il desiderio di "scegliere" il proprio destino potesse essere motivo di tanta sofferenza...

 

Satana osservò la luna in cielo e rammentò a voce alta tutto il passato, affinché Akira potesse almeno comprenderlo se non perdonarlo.

 

- Hanno detto un sacco di cose sul mio conto - cominciò. - Che desideravo il potere, che ero una minaccia per la pace, che ero un "errore" al disegno perfetto di Dio... Dio...

 

Satana sorrise amaramente.

 

- Quando questo pianeta era ancora una terra vergine, incontaminata, non potei fare a meno di amare ciò che Dio aveva creato - sospirò. - "Tutto questo rappresenta ciò per cui la Vita ha un senso, e per la quale è giusto preservarla e portarla avanti"... Almeno era quello che ho sempre pensato e che più apprezzavo in Dio: ero convinto che ogni Vita avesse diritto ad una possibilità per esistere, indipendentemente dal merito, nessuno può stabilire se qualcuno abbia il "diritto" di vivere o meno se costui lotta per conservare questo diritto!

 

Così dicendo, Satana cambiò il tono di voce, facendosi improvvisamente più cupo.

 

- E poi nacquero loro, i Demoni: creature che Dio NON aveva previsto nel suo disegno... Dio li odiò! "Esseri repellenti", "creature violente e selvagge", "degli abomìni", "esseri capaci solo di violenza e di distruggere la Vita che Dio tanto amava"... Ma come si può parlare di "colpa" se si ignora persino ciò che è giusto e ciò che è sbagliato ? Quegli esseri non hanno chiesto di esistere, non hanno pregato nessuno per entrare a far parte del mondo, ma erano comunque degli esseri viventi... Esseri che ogni giorno lottavano per la propria sopravvivenza!

 

Satana parlava di questo con veemenza. Era chiaro che il ricordo lo tormentava ancora, fresco alla sua mente e doloroso al suo cuore.

 

- Non era giusto - esclamò. - Il fatto che Dio avesse "creato" il Mondo NON gli dava il diritto di "decidere" delle sue creature... I Demoni erano malvagi, certo, ma erano esseri viventi; non potevo rimanere fermo a osservare la mano di Dio decidere le sorti di un'intera specie, solo perché LUI riteneva che non fosse degna di esistere!

 

Tacque. Evidentemente l'immagine era ancora più dolorosa.

 

- Combattei - mormorò. - Sì, io combattei contro Dio: mi schierai al fianco dei Demoni e combattei con loro perché avessero il diritto di "scegliere" della propria sorte... Nessuno dovrebbe decidere del futuro di altri, per questo accettai di buon grado le conseguenze del mio gesto, NON fui "confinato nel ghiaccio", come scrisse Dante, ci entrai di mia volontà! Il mio sacrificio, perché i Demoni continuassero ad esistere... Almeno questo era ciò che desideravo allora!

 

La rabbia e il furore deformarono di colpo il suo volto angelico, in un'espressione feroce e terrificante.

 

- Quando, milioni di anni più tardi, vidi gli uomini apparire sulla Terra per "rovinarla" con la loro sudicia presenza, provai un fortissimo disgusto: un pianeta stupendo e bellissimo, distrutto da quelle creature; costoro non volevano appartenere alla Natura, ma dominarla... Non potevo perdonarli!

 

Adesso invece, dopo un'altra lunga pausa di silenzio, il suo volto era tornato sereno ma triste... una tristezza infinita.

 

- Che stupido sono stato - esclamò. - Non mi rendevo conto che, così come avevo reputato ingiusto Dio e il suo comportamento verso i Demoni, stavo ripetendo il suo stesso errore: ho distrutto la stirpe umana perché la giudicavo indegna di esistere... Da sempre i più forti si sentono in diritto di decidere dei più deboli, questo è stato l'errore, sia io che Dio abbiamo commesso uno sbaglio credendo di essere nel giusto! Ogni essere vivente dovrebbe avere il diritto di camminare da sé lungo il proprio destino, senza che altri decidano per lui; uomini o dei non ha importanza, la Vita NON è un gioco o una pagina scritta! Io ho finalmente capito, Akira, l'ho capito troppo tardi forse ma... l'ho capito!

 

Silenzio. Akira non poteva più né ascoltare o rispondere ormai; già da tempo il suo cuore era fermo ma, impegnato com'era a parlare, Satana non se n'era accorto.

 

- Ti sei addormentato - disse gravemente, vedendo il corpo senza vita accanto a sé. - Un sonno... eterno!

 

Qualcosa luccicò sul volto di Satana... Lacrime, forse ? La battaglia tra Demoni e Devilmen non aveva portato a nulla: il mondo era giunto al termine, la Vita non esisteva più e tutta la Forza dell'Universo non poteva ricrearla... "L'Uomo in Viaggio desidera la Compagnia, ma nella Vita si desidera soprattutto la Pietà!" La solitudine e l'angoscia per ciò che aveva fatto erano dunque la penitenza di Satana, la consapevolezza di aver perso tutto per non avere in cambio nulla... Chi può decidere CHI ha diritto di vivere a questo mondo: Dio ? Il Diavolo ? O forse... Perché l'essere stesso non può decidere da solo se ha il diritto di vivere o no ?!?

 

 

Nota dell'Autore:

Grazie per aver letto questa fiction, spero di essermi espresso abbastanza chiaramente e, nel caso voleste aggiungere qualcosa sul tema, scrivete pure liberamente la vostra recensione

Grazie ancora!

   
 
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