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Autore: Nihal_Ainwen    14/02/2011    10 recensioni
Se Nihal, dopo aver sentito la sua storia, non uccidesse l'odiato Tiranno? E se la sua scelta comportasse delle conseguenze che non si aspettava? Spero di avervi incuriosito! Se sì, leggete pure.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aster, Nihal, Sennar, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nihal guardò il mezzelfo con aria perplessa.
- Originale...- fu l'unico commento che le venne in mente.
Aster, dal canto suo, taceva con lo sguardo perso nel vuoto. La raggazza gli mise una mano sulla spalla e lo scosse lievemente. Lui si riscosse da chissà quali pensieri.
- Credo di poter incontrare la maga adesso.- disse laconico.
- Mi spieghi perchè ora si e prima no? Io pensavo che avresti voluto farlo domani.- chiese la giovane stupita.
- Perchè ora è domani, Nihal- le disse l'apparente dodicenne.
- Non capisco...E anche se fosse, tu come lo sai?-
- è semplice, ho recuperato il mio potere.- spiegò l'ex-Tiranno.
- Ah, ora capisco! E quindi potrai svegliare Sennar?- sentenziò Nihal eccitata.
-Esattamente. Ma se non mi porti da lui, la vedo difficile.-  esclamò il mezzelfo sorridendo.
- Giusto, seguimi.- 
La ragazza partì spedita in direzione della tenda della zia. Impazziva dalla gioia. Svoltava per le stradine dell'accampamento senza preavviso. Aster rischiò due o tre volte di perderla di vista. Le tende gli sembravano tutte uguali, e a dir la verità, non si ricordava per nulla la strada che aveva percorso prima per arrivare alle scuderie. Ora però si sentiva più sicuro. Sentiva di nuovo la magia scorrergli nelle vene, come sempre. Quando giunsero all'entrata della tenda aveva recuperato tutta la lucidità di cui aveva bisogno. Prima di entrare però, prese la ragazza per il polso e la trascino sul retro della tenda bordeaux. 
- Che c'è?- chiese sorpresa dalla sua manovra.
- Bisogna essere molto più credibili ora. Probabilmente mi chiederanno di levarmi il mantello dentro, come è normale che si faccia daltronde.-
- Hai ragione! Non ci avevo pensato. E ora che si fa?- esclamò la ragazza battendosi una mano sulla fronte in preda all'ansia.
- Non c'è problema. Guardami.- disse lui.
La ragazza alzò lo sguardo sul mezzelfo. E rimase di stucco! Certo, non era proprio irriconoscibile, ma bastava per chi non l'aveva mai visto. Per prima cosa, le orecchie erano quelle di una umano qualunque. Perfettamente normali. I capelli, che prima erano del colore dell'oceano, ora erano neri corvini. Solo gli occhi erano rimasti di quel verde abbaggliante che li contrastingueva.
- Bhe, che posso dire, perfetto. Sei stupefacente! - disse la giovane mezzelfo, scompigliandogli i capelli ora neri come la pece.
- Non ti azzardare mai più.- la fulminò lui.
- Oh, scusa!- esclamò ridendo, la minacciata. - Dai, andiamo.-
Tornati davanti alla tenda, la ragazza scosto il tessuto ed entrò. Aster la seguì abbastanza sicuro di riuscire ad ingannare sia Ido che Soana. Lo gnomo si era accomodato su una sedia che si trovava sul lato opposto all'entrata. Era intento a fumare la pipa. Di Sennar, nessuna traccia. La donna invece era in piedi vicino ad una sorta di cassettiera. Aveva un vestito blu scuro, lungo fino alle caviglie. I ricami ricordavano la spuma delle onde. Appena entrarono, dissolse l'attenzione da ciò che la impegnava, e la rivolse ai nuovi arrivati. I capelli le arrivavano quasi fino alla cintola. Erano castano scuro e li portava sciolti sulle spalle. Ad Aster ricordò un po' la donna del suo sogno. Entrambe emanavano austerità. Gli occhi erano marroni, ma per niente anonimi. Aveva uno sguardo curioso, vivace. 
- Finalmente sei tornata. Come mai ci hai messo tanto?- chiese Soana alla nipote. Aveva un tono troppo smielato per il mezzelfo, al quale non era rivolta la domanda.
- Ho dovuto recuperarlo alle scuderie.- le rispose Nihal sorridendo e indicando il mago al suo fianco.
- Benvenuto. Com'è che ti chiami?- domandò la donna rivolgenosi al bambino. 
Strano, non parlava come se lo stesse facendo con un ragazzino, pensò Aster sorpreso.
- Grazie. Il mio nome è Astel.- rispose semplicemente lui.
- Sono proprio contenta che tu sia qui. Io sono Soana, piacere.- 
Tese la mano al mezzelfo, accompagnando quel gesto con un sorriso sincero ed aperto. Aster decise saggiamente di afferarla. La donna sembrava davvero felice. Certo, non sapeva chi lui fosse varamente. Avrebbe messo la mano sul fuoco, che se l'avesse saputo, sarebbe stata tutt'altro che contenta.
- Hai già conosciuto Ido, no?- gli chiese indicando lo gnomo col capo.
Il mezzelfo annuì, senza però degnare di uno sguardo il cavaliere di drago, seduto a fumare la pipa. 
- Dovrai essere affamato, o magari avrai sete.- sentenziò la maga.
Aster annuì di nuovo. Non aveva varemente fame, però, un prigioniero del Tiranno, l'avrebbe sicuramente avuta. E lui doveva sembrare tale. 
- Aspettate qua. Torno subito con qualcosa da magiare.- disse la donna avviandosi verso l'uscita.
- Soana, anch'io ho fame.- le urlò Nihal, quando ormai era già fuori.
- Secondo me, ti ha sentito. O almeno lo immaginerà, che sei affamata.- disse Ido, per rassicurare la sua allieva.
- E così, ho il grande onore di vederti senza cappuccio!- esclamò rivolgendosi al bambino.
Aster, a mo' di risposta, corse da Nihal e le si nascose dietro.
- Ma hai ancora paura di Ido?- chiese lei chinandosi alla sua altezza.
- Si...- sussurrò lui.
Lo gnomo scosse il capo rassegnato. Si vede che ai bambini non piaceva. Se ne sarebbe fatto una ragione. In quel momento, Soana rientrò con un po' di pane e del latte. 
- Basta per tutti e due, ma di meglio non ho trovato. I soldati hanno praticamente finito le provviste per festeggiare.- spiegò la donna sorridendo al pensiero dei festeggiamenti. Nihal divorò la sua parte in pochissimo tempo, mentre il mezzelfo, che non aveva fame sul serio, ci impiegò un po' di più. Voleva starsene un po' da solo ora.
- Ho sonno.- disse fingendo di sbadigliare.
- Giusto, sarai stanchissimo!- esclamò la maga. 
- Nihal, lo porti nella tua tenda?- domandò Ido, sperando di poter rimanere ancora solo con Soana.
- Certo. Vieni Astel.- 
A quell'eslamazione, Aster, si avviò con Nihal verso l'uscita. In breve tempo furono davanti alla tenda di della mezzelfo. Anche questa era leggermente diversa dalle altre. Aveva dipinto su un lato lo stemma dei mezzelfi. La ragazza slacciò frettolosamenti i lacci dell'entrata. 
- Posso lasciarti da solo o ti dispiace?- chiese mentre finiva di sciogliere l'ultimo nodo.
- Tranquilla, è proprio solo che voglio stare.- rispose lui.
La giovane non badò alla risposta enigmatica. Aveva altro per la testa. Voleva andare a festeggiare con i suoi compagni d'armi, la tanto attesa vittoria. Quindi si allontanò rapidamente dalla tenda, lasciando Aster sulla soglia. Lui entrò e decise di sdraiarsi sulla branda di Nihal, in assenza di qualsiasi altro giaciglio. Appena chiuse gli occhi sentì la stanchezza prendere il sopravvento sulla ragione. Non fece nemmeno in tempo ad accorgersene, che già dormiva.
   
 
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