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Autore: JulyAneko    15/01/2004    7 recensioni
Song-fic - Ho rispolverato dal mio pc questa storia che avevo scritto tempo fa, riadattandola ad Elijah Wood... spero vi piaccia!! E così ero partito. Ormai era già da qualche mese che ero in Nuova Zelanda per girare il film "The Lord of the Rings". Ormai era da molto che mancavo di casa. Ormai era da tanto che non la vedevo... Aprii la porta di casa, lasciando cadere sul tavolo tutte le cose che avevo in mano, fra cui anche il nuovo copione. Lo guardai quasi riluttante, no, ora non mi andava di leggerlo. Mi avvicinai alla grande vetrata della camera da letto, guardando fuori il cielo ormai buio... e mi venne da pensare a lei. Come sempre, non c'era un momento in cui non la pensassi...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elijah Wood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Questa storia, che è il frutto della mia fantasia ed ha il solo scopo di divertire, è stata scritta con tutto il rispetto per Elijah Wood, attore che apprezzo molto. In più, la canzone citata (i pezzi in corsivo) è "Quando sarò lontano" si Nek che ne possiede tutti i diritti.

Ho rispolverato dal mio computer questa piccola song-fic, riadattandola ad Elijah, in quanto per Orlando mi sembrava un po' troppo, come dire... romantica?! Boh! Comunque mi piaceva vedere il personaggio di Elijah collegato a questa storia! ^^ E poi, dopo aver letto la storia si mami, mi sono sempre più convinata di questo! Spero vi piaccia!!

 

QUANDO SARO' LONTANO

E così ero partito. Ormai era già da qualche mese che ero in Nuova Zelanda per girare il film "The Lord of the Rings". Ormai era da molto che mancavo di casa. Ormai era da tanto che non la vedevo...
Aprii la porta di casa, lasciando cadere sul tavolo tutte le cose che avevo in mano, fra cui anche il nuovo copione. Lo guardai quasi riluttante, no, ora non mi andava di leggerlo.
Mi avvicinai alla grande vetrata della camera da letto, guardando fuori il cielo ormai buio... e mi venne da pensare a lei. Come sempre, non c'era un momento in cui non la pensassi...

Quando sarò lontano
guarda il cielo e pensa che
è il cielo che guardo anch'io
racchiudilo dentro di te..

Mi ricordo che la sera prima di partire la passai assieme a lei. Non so per quanto la cullai fra le mie braccia, stretta al mio corpo. Le dissi che anche se ero lontano, anche se non ci saremmo visti, noi due avremmo continuato a stare insieme e ad amarci. Ed era stato così, lo era!
Eravamo sdraiati sul suo letto, nel piccolo appartamentino che aveva affittato da poco. Aveva una piccola apertuta sul soffito, così si poteva vedere il cielo stellato. La strinsi più a me e indicai in alto il cielo -Saremo sempre sotto lo stesso cielo. Ricordalo sempre, noi staremo insieme, anche a chilometri di distanza!-

..prima di addormentarmi
prima di averti mandato un bacio
io ti respirerò nell'aria
in questa notte chiara e troppo calda..

Posai una mano sul freddo vetro della finestra. A quel contatto sussultai, quasi. Avevo voglia di vederla. Avevo voglia di toccarla. Avevo voglia di averla con me. In quel momento probabilmente lei stava dormendo. Mi portai la mano alla bocca e la baciai, per poi riportarla sul vetro. Era il mio bacio della buona notte, per lei.
Mi buttai sul letto, era tardi e domani mattina dovevo svegliarmi presto per girare. Ma non avevo sonno, o meglio, sonno ce l'avevo, ero a pezzi! Era da un sacco, ormai, che non facevo una pausa, che non mi fermavo! Ma, in quel momento, non riuscivo a prendere sonno. Il suo ricordo era troppo vivo in me, quella notte..

..io sto a pezzi senza di te
non so a chi parlare
ho tante amiche però
gli dico sempre no..

Provai a chiudere gli occhi, ma fu uguale. E' come se avessi davanti a me l'immagine del suo volto. Era bella, una bellezza ingenua, quasi a bambina, ma a me piaceva così com'era. Lei era diversa da tutte quelle attrici e modelle che vedevo qua ogni giorno. Lei era diversa da tutte le ragazze che Dominc, Orlando o altri mi presentavano. Già, tutte quelle ragazze con cui uscivamo. Non le avevo mai toccate! No, io non potevo, la mia risposta era sempre no per loro. Perché io avevo lei, lei che anche se era così lontana fisicamente, mi era vicina. Lei che era come una cascata di acqua cristallina. E a questa immagine, con questi pensieri in testa, finalmente, mi addormentai con un sorriso stampato sulle labbra.

..io ci sto troppo bene con te
sei la mia leggenda
quando con l'indice
i tuoi capelli tolgo via, c'è poesia..

La sveglia suonò presto e in un batter d'occhio ero pronto per quella giornata. Un'altra dura giornata di lavoro. Arrivai sul set che c'era ancora pochissima gente. Tipico. Quasi tutti si prendevano il lusso di arrivare in ritardo. Mi sedetti sulla mia sedia ed incominciai a guardare il gran daffare che si davano i cameraman e tutti gli altri operatori. E nuovamente ci cascai. Era inutile, non potevo stare cinque minuti senza fare nulla che il suo ricordo mi tornava in mente, ma lei significava molto per me..!
Avevo lo sguardo fisso davanti a me, ma in realtà stavo rivivendo con la mente episodi ormai lontani nel tempo...
Eravamo andati a mangiare fuori, in un gran ristorante di lusso, ed eravamo appena rientrati a casa, nel suo appartamentino. Indossava un semplice vestitino nero con gli spallini fini, che le arrivava al ginocchio, le stava proprio a pennello. Aveva raccolto i capelli castani in uno chignon da cui, però, erano sfuggite alcune ciocche che le ricadevano sul viso. Era molto bella, anche se non era mai stata una di quelle ragazze che ti giri due volte per ammirarle, ma aveva un fascino tutto suo, aveva quel qualcosa di talmente tenero e allo stesso tempo attraente che mi aveva subito colpito.
Aveva poggiato la borsetta sul comodino in camera e si stava levando il decoltè lamentandosi di quelle scarpe che non dovevano essere propriamente comode. Sorrisi al vederla mentre poi si avvicinava al comò per togliersi la collanina d'oro bianco che le avevo regalato per il suo ultimo compleanno. In un attimo le fui dietro e poggiai le mie mani su quelle di lei che erano indaffarate ad aprire il gancino della collana, le appoggiai con le mie sui suoi fianchi, ad abbracciarla, mentre le baciavo il collo. La sentii ridere per poi slegarsi da me e potersi girare, così che i nostri nasi si sfiorarono. La guardai ancora una volta, per poi baciarla appassionatamente, cercando di trasmetterle tutto l'amore che provavo per lei. Molto presto finimmo sul letto, mentre i nostri corpi si univano in una dolce danza erotica. Potevo sentire il suo respiro sul mio viso, la baciai ancora una volta sulle labbra. Poi, delicatamente, come se fosse un qualcosa di raro ed estremamente fragile, le tolsi dal volto una ciocca di capelli.. Era stato dolce quel gesto, lo potei capire dai suoi occhi da cucciolo che si perdevano nell'azzuro dei miei, dalla sua mano che mi riportava il viso vicino al suo, dalle sue labbra che erano unite alle mie...
All'improvviso mi risvegliai da tutti i miei pensieri, come di soprassalto. Ero tornato alla realtà. Mi alzai velocemente dalla sedia, vidi che nel frattempo era arrivato Billy e subito mi precipitai da lui, almeno avrei potuto parlare un po', almeno avrei tenuto la mente occupata, almeno non mi sarei nuovamente perso nei miei pensieri..

..Quando tu sarai lontana
guardando il sole io ti penserò
penserò a una cosa sola
tenerti stretta vicino a me
al tuo respiro calmo e dolce
quando il cuore tace un pò
se non ci sei l'amore non farò..

Per mia fortuna fui impegnato tutto il giorno, così non ricascai nei miei mille pensieri. Quando rivivevo quei momenti provavo delle sensazioni uniche ma poi, quando tornavo alla realtà, capivo che lei non era più accanto a me, che era lontana. Volevo averla con me. Questo non avrei mai smesso di gridarlo al mondo!
Oramai era pomeriggio inoltrato. Guardai il sole che era ancora alto in cielo. Il sole... lei mi aveva sempre ricordato il sole. Non ne capisco il motivo. Aveva sia gli occhi che i capelli castani e la carnagione ambrata. Ma nonostante ciò mi ricordava il sole. Lei era solare come il sole, anche se era una persona timida e insicura, era sempre solare e aveva quel tenero sorriso che mi bastava vederlo, tutte le volte, per scordarmi di qualsiasi problema e ritornare di buon umore!
Pensai di abbracciarla stetta a me, di sentire il suo buon profumo di rosa, di disordinarle i capelli con un gesto della mano, di baciarle le labbra, di sentire il suo respiro calmo e regolare sul mio volto. Mi bastò chiudere gli occhi per provare tutte queste sensazioni. Mi venne in mente la prima volta che la baciai. Era rimasta immobile, con gli occhi puntati su di me, era davvero buffa e tenera. Mi avvicinai nuovamente, sempre un po' impacciato, come lo ero sempre stato, al suo volto ma lei mi posò una mano sulle labbra. A quel gesto mi allarmai, forse era un no?! Mi allarmai sul serio. Era la prima volta che avevo paura di un rifiuto da parte di una ragazza. Perché? Perché quella ragazza era lei e non una qualsiasi. Invece, lei mi portò la mano sulla sinistra del suo petto a sentire il suo cuore. -Senti come batte veloce?- mi chiese in un sussurro, con una volce così tenera che non potei far a meno di sorridere dolcemente. Feci scorrere la mia mano sul suo collo fino a giungere alla sua guancia, accarezzandola. -Anche il mio cuore batte veloce solo quando sono con te- le dissi baciandole delicatamente le labbra. -Ma, insieme, i nostri cuori torneranno calmi..-
Già, insieme... insieme... Mi mancava terribilmente. Non, non sarei stato con nessun'altra donna che non fosse stata lei. Era con lei che volevo stare. Era lei che volevo baciare. Era con le che volevo fare l'amore.

..io sto a pezzi senza di te
vado al manicomio
ma adesso chiamami dai
e non parto mai..

Sì, mi mancava. Mi mancava come nessun'altra mi era mai mancata. Non ce la facevo più a stare senza di lei. Non ce la fecevo a non vederla, a non vedere quel suo sorriso. Mi avrebbe ridato la forza per andare avanti. Ricordo che quando mi accompagnò all'areoporto non versò una lacrima, continuò a sorridermi ed a infondermi coraggio -Vai, e fai del tuo meglio! E ricorda, quando tornerai io sarò qua ad aspettarti!- Così mi aveva detto. Non aveva pianto quel giorno, anche se la sera prima si era lasciata scappare qualche lacrima, abbracciata a me, stretta fra le mia braccia. Non aveva mai provato a fermarmi. Sapeva che per me era molto importante la recitazione e quel film sarebbe stato un bel trampolino di lancio. Sapeva che era quello che volevo. Ma, quello che non le avevo mai detto, era che anche lei volevo, che io non avrei mai rinunciato, per nulla al mondo, nemmeno a lei! Lei era troppo importante per me!
Frugai nel mio zaino e presi il cellulare vedendo una chiamata senza risposta. Era lei. Pregai che mi chiamasse in quel momento, prima che qualcuno mi richiamasse al lavoro. Ma sapevo che non l'avrebbe fatto. Era già tanto se ogni tanto era lei a chiamarmi, aveva sempre paura di disturbarmi e così quando mi chiamava non la finiva mai di chiedermi se, in quel momento, mi disturbava! E come poteva fare a disturbarmi, lei, proprio lei? Io vivevo dei nostri ricordi che non poteva che farmi piacere sentire la sua voce! Ogni tanto mi era capitato anche di rispondere male a qualcuno che mi richiamava per tornare al lavoro. In realtà non volevo farlo, ma per me sentirla era come una dose di carica e buon umore che mi ridava vita..!!

..io ci sto troppo bene con te
quando in controluce
mentre ti pettini mi fai
le facce buffe tu..

Stavo tornando all'albergo. Era sera, ormai. Mi poggiai meglio allo schienale dell'auto in cui ero. Guardai Sean seduto al posto accanto al mio. Come faceva lui? Aveva moglie e dei figli, come faceva a resistere a non vederli?! Me l'ero sempre chiesto. Beh, forse anche lui fingeva. In fondo era quello che avevo sempre fatto io. Non facevo che sorridere a tutti e mostrarmi contento e allegro. Non che non lo fossi, intendiamoci. Quello era il mio sogno! Solo... solo che avevo anche un altro sogno... e quel sogno era lei! Socchiusi gli occhi e subito un'altro ricordo tornò alla mia mente.. Ero sdraiato sul suo letto, con coperte che mi coprivano le gambe e parte del busto. Avevamo dormito insieme quella notte. Era mattino presto, mi tirai su un lato e mi puntellai con un gomito sul letto, osservandola. Era seduta su uno sgabellino davanti al comò mentre si guardava nello specchio e si pettinava i lunghi capelli castani. Mi sorrise, incominciando poi a farmi le facce buffe. Risi, per poi alzarmi velocemente, prenderla per i fianchi, da dietro, e riportarla sul letto, facendole il solletico. Iniziammo a ridere come due cretini, ma ci stavamo divertendo un mondo. -Ok, ok, mi arrendo!- disse alla fine, appena la improgionai fra il letto e il mio corpo, tenendola stretta per i polsi. Le sorrisi -Guarda, mi hai nuovamente spettinata tutta!- esclamò facendo finta di essere arrabbiata e mettendo il broncio. -Così sarai costretta a rimanera qua a preparati e non andare ancora via!- le dissi mentre lei mi faceva una simpatica linguaccia. Avrei voluto che quel momento non finisse mai. Era così bello stare assieme a lei...!

..ti vedrò nel rosso cielo
di un tramonto che si spegne
ricorderò di possedere
questo amore grande più del mare
coi suoi profondi abissi da esplorare..

Scendemmo, finalmente, dall'auto. Eravamo arrivati all'albergo dove alloggiavamo. Alzai lo sguardo al cielo e lo viti tinto di rosso. Il sole stava ormai tramontando, tingendo il cielo di scuro. Improvvisamente sorrisi. Sorrisi. Sorrisi al sapere di amare così profondamente una persona. Sorrisi al sapere di essere corrisposto altrettanto profondamente. Sorrisi. Il nostro amore era grande, vero. Magari qualcuno avrebbe potuto dire anche da favola, ma anche noi avevamo i nostri problemi e i nostri dubbi. Ma non erano quelli che ricordavo, no. Solo i momenti belli mi piaceva rivivere, con tutte le magnifiche emozioni che avevo provato e che ancora mi facevano provare. Era profondo il nostro amore. Come il mare, anche se il futuro era incerto, il nostro amore era profondo come gli abissi del mare che sono ancora da esplorare...

...io sto a pezzi senza di te
altro non so dire
scusami

Sospirai tornando a guardare avanti. Sì, ero a pezzi senza di lei. Ma sapevo che lei c'era. Mi affiancai ad Orlando e Dominc che stavano parlottando fra loro ed entrammo nell'hotel. Osservai quell'ambiente, mi sembrava diverso. Poi, improvvisamente, un odore di rosa... Mi fermai, spaventando quasi i miei amici che non capivano cosa mi era preso. Guardai davanti e sentii un sussurro -Elijah...- Sorrisi, immergendomi in quegli occhi che tanto avevo sognato. Era bella, tanto bella. Mi strofinai gli occhi per essere certo che non fosse tutto un sogno, ma forse era più un gesto per cercare di ricacciare via le lacrime.
Non aspettai un attimo di più e corsi da lei che mi stava sorridendo nonostante avesse le guancie bagnate dalle lacrime, lacrime di gioia... La presti in braccio e la strinsi a me facendo un giro su me stesso mentre lei rideva felice. Quando la rimisi a terra le accarezzai una guancia -Amore mio, scusami- le mormorai sulle labbra, prima di farle unire alle mie in un dolce e tenero bacio...
Ora eravamo di nuovo insieme e non avrei più sopportato di essere lontano da lei. Non avrei più sopportato di non averla accanto a me..!!

 

  
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