Crossover
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Autore: masterteo89    17/02/2011    1 recensioni
CROSSOVER CASTLEVANIA ORDER OF ECCLESIA e ROSARIO VAMPIRE.
AU La storia di un gruppo di cacciatori di vampiri in un mondo piagato dalla malvagità delle creature della notte che si cibano del sangue degli uomini: i vampiri.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Dominus

I 3 Cacciatori si erano riuniti senza tergiversare oltre in una stanzetta di modeste dimensioni, spesso usata come sala di ricevimento per gli ospiti importanti.
Un lungo tappeto purpureo accoglieva in grembo a sè una lunga tavolata lignea e numerosi seggi finemente decorati vi erano disposti intorno in maniera impeccabile.
Era curioso il fatto che in ogni scranno vi era intarsiato un crocifisso avente uno scheletro dorato appeso al posto del Cristo; icona alquanto insolita e...equivoca.
Una volta Lerian aveva domandato al maestro Barlowe il senso di quella "blasfemia"; ma questi si era limitato a sorridere enigmaticamente e borbottare qualcosa sulla linea di "quando sarai più grande...".
Shanoa e Albus erano entrambi ignari del significato del famoso mistero delle sedie, ma francamente poco gliene importava; questi non erano altro che dubbi puerili del cacciatore alle prime armi.
Adulti e adolescenti...per Lerian rimarranno sempre un mistero; e questi erano i pensieri del giovane mentre attendeva tranquillamente che Albus si calmasse abbastanza da permettergli di intrattenere una conversazione civile e coerente.
Ovvero, Lerian aspettava che il compagno la smettesse di farfugliare, digrignare i denti e gettare a tempi alterni in alto le braccia. Troppo caffè forse?
Al centro del tavolo un candelabro solitario era posto sopra ad un centrotavola di pizzo e, a giudicare dalle candele mezze consumate dall'arsura delle fiamme, doveva essere stato utilizzato parecchio.
Lerian non stentava a crederci dal momento che, quando spesso di sera sgattaiolava in cucina alla ricerca di spuntini, notava che le luci nel locale erano sempre accese.
Ma il maestro Barlowe con chi si intratteneva tutte le sere in quella stanza?
E soprattutto perchè non abbracciava la modernità iniziando ad adoperare l'energia elettrica come tutti i comuni mortali?
"L'umanità è vissuta da sempre con le candele e in un luogo religioso sono la fonte di luce più consona" Tale era la sua risposta, ma intanto toccava sempre a Lerian o Shanoa pulire ogni volta quei maledetti candelabri.
Alcuni dipinti di sfondo religioso erano appesi alle pareti, seguendo probabilmente i gusti del maestro Barlowe.
Il maestro...aveva numerosi difetti che affettuosamente non mancava mai di rimproverare (tra sè e sè), ma nonostante ciò era una figura quasi paterna per Lerian poichè non aveva mai avuto l'onore di conoscere il suo vero padre...o madre se per questo.
Quando il suo pensiero si soffermava su questi particolari una leggera vena di tristezza lo coglieva e ogni volta Shanoa se ne accorgeva immancabilmente. Forse lo tradivano le labbra sottili e tirate? O lo sguardo sofferente?
Si sa che i bambini a fatica riescono a celare le loro emozioni, sono un libro aperto per tutti; ma al ragazzo mancava naturalmente la maturità e l'esperiena necessaria per accorgersi di ciò.
Fattostà che Shanoa in tali occasioni poneva casualmente la mano sulla sua spalla, quasi a rassicurarlo di non essere solo.
Aveva una famiglia ora; certo non erano legami di sangue i loro, ma questi sono solo dettagli minori, frivolezze.
Quello sguardo azzurro carico di compassione...forse anche lei non aveva mai avuto l'opportunità di incontrare i suoi genitori?
Oppure era semplicemente il suo carattere, dolce e compassionevole Shanoa...sempre pronta a confortare le persone a lei care.
Perso in tali riflessioni si accorse solo in un secondo momento che Albus aveva incominciato a camminare nervosamente avanti e indietro, descrivendo una curiosa iperbole.
Avrebbe scavato un solco a lungo andare?
Lerian soffocò una risatina, portando lo sguardo verso il candelabro ad osservare una solitaria goccia di cera cristallizzata. Che ironia, quella goccia raccoglieva in sè uno dei principi della magia: nulla rimane immutato, ma tutto cambia e si trasforma.
Ora era solida e immobile, ma sarebbe bastato un poco di calore e inesorabilmente sarebbe diventata un liquido e avrebbe iniziato a discendere la superficie della candela fino a solidificarsi alla base. Affascinante.
Se non fosse per il fatto che poi sarebbe toccato a lui grattare via quella "affascinante" goccia di cera.
Ma da dove gli venivano queste insensate considerazioni?
Quante trasformazioni il fuoco poteva causare...o altri elementi, compresi quelli nobili: luce e oscurità.
Le ultime però avevano la tendenza a nuocere gravemente alla salute, quindi Lerian si augurava di non dover mai assistere a quel tipo di trasformazioni.
Ricordava ancora una storia del maestro Barlowe riguardo ad una creatura oscura in grado di manipolare le tenebre plasmandole a forma di esseri immondi e decisamente pericolosi...roba da non prendere sonno alla notte.
Le sue riflessioni vennero però interrotte dalla voce grave del cacciatore esperto, il quale finalmente uscì da quel momentaneo delirio di agitazione.
--Shanoa e...Lerian, giovane cacciatore alle prime armi, ascoltatemi bene. Come sapete, il potere dei glifi è ciò che ci permette di combattere le creature della notte; è ciò che principalmente Ecclesia studia e ricerca entro queste mura. I glifi naturalmente non sono altro che una traccia terrena dell'anima di una creatura appena deceduta, e per tanto potenzialmente sono di innumerevoli tipi e generi.
Io ad esempio ne possiedo già diversi infusi nella mia arma mentre tu, Lerian, a quanto pare non ne hai bisogno.
Reclamando l'energia magica dei glifi e facendola nostra possiamo piegare le leggi della fisica al nostro volere, possiamo impossessarci del potere della creatura deceduta e modificarlo a nostro volere, ma!--
La sala cadde in un breve silenzio teatrale. Shanoa sbuffò e Lerian si limitò a roteare gli occhi. --Solo tu, Shanoa, puoi assorbire direttamente i glifi. Noi al massimo possiamo utilizzare glifi infusi in oggetti o armi, e ciò ne limita largamente il loro potere. Legando i glifi alla tua stessa essenza, Shanoa, sei in grado di compiere abilità superiori rispetto alle mie. Giorni fa il maestro Barlowe aveva trovato il glifo definitivo, Dominus, e lo aveva rinchiuso in un libro poichè come ho già spiegato non lo può assorbire.
Dominus era lo scopo principale di Ecclesia, poichè si pensava che potesse essere in grado di spazzare via per sempre Dracula dalla nostra terra.
Purtroppo però il tomo gli fu sottratto da ignoti, probabilmente seguaci dell'oscurità che ancora non abbiamo identificato chiaramente.
Ma a quanto pare, se le recenti informazioni di Barlowe sono attendibili, siamo riusciti ad individuare le 3 locazioni in cui si trova.--
Shanoa lo squadrò dubbiosa a lungo, giocherellando distrattamente con una ciocca corvina. --Ma non era un glifo?-- Domandò infine, incrociando le braccia e guardandolo torva --Come può trovarsi in 3 locazioni?--
Albus scosse lentamente il capo, concedendosi un sorrisetto. Stava quasi per spiegare alla sorellina l'ovvio quando Lerian lo precedette, parlando in tono pacato e pensieroso.
--Non sarà mica stato separato in 3 parti??! Ma come è possibile? Come si può separare un qualcosa derivante da un'anima in più pezzi? L'anima non è una e indissolubile?--
--Bravo-- Concordò Albus con un cenno del capo. --Non si sà come sia stato possibile, però ciononostante è accaduto. Dobbiamo andare a riprendercelo ad ogni costo e...-- Portò una mano sulla fondina della sua pistola in modo eloquente --Convincere i ladri a ridarcelo.--
Sia Shanoa che Albus sorriserò maliziosamente, scambiandosi uno sguardo complice l'un con l'altro. "Si va a caccia!" Probabilmente stavano pensando. Poverini...i malcapitati che li avrebbero affrontati.
Lerian si limitò ad osservarli perplesso, non capendo bene a cosa si stessero riferendo. Quale ingenuità e innocenza.
--Lerian-- Mormorò poi il biondino --Comprendi il rischio della missione, nevvero? Mi spiace..--
--Cosa intendi dire?--
Rispose, facendosi guardingo e osservando cautamente l'esperto. Fu Shanoa a rispondere, sfiorandogli la guancia con la mano --Non possiamo portarti con noi, è troppo rischioso.--
--Ma io voglio vedere le creature oscure!-- Protestò il bambino, portandosi il capo fra le mani.
--Non stavolta. Giovane cacciatore, so che sei comprensivo e non insisterai oltre. Ma ti prometto che quando sarai diventato più abile potrai seguirci. Ora ti faresti solo ammazzare.--
--Ma voi mi proteggereste...-- Tentò un'ultima volta il giovane, senza troppo entusiasmo.
--Noi siamo solo umani, Lerian.-- Replicò dolcemente Shanoa --Non possiamo garantirti nulla e se dovesse succederti qualcosa...-- Troncò la frase a metà, non avendo la forza di proseguire.
--Comprendo...ma non per questo lo accetto. Non fatevi ammazzare-- E detto ciò Lerian se ne uscì rabbuiato dalla sala. Più tardi nel corso della mattinata i due cacciatori si recarono alla scalinata d'ingresso della cattedrale, dove li aspettava pazientemente il maestro Barlowe.
Questi era un vecchio sulla sessantina d'anni, con occhi neri e profondi colmi di saggezza. Fisico esile e relativamente in forma, solo i capelli candidi come la neve mettevano in risalto la sua età.
Aveva tuttavia un portamento nobile e austero che reclamava la più completa attenzione. Al momento egli era a capo dell'intera Ecclesia, poichè uomo di grande saggezza e sovrumana potenza. Si diceva che persino i figli della notte avessero timore ad affrontarlo.
Non appena i due arrivarono questi incominciò a parlare; una parlantina profonda e fluente.
--Shanoa, Albus...miei discepoli. Il futuro dell'umanità dipende dalla vostra missione. Dominus è il glifo supremo, l'unica arma in grado di sconfiggere Dracula, il signore oscuro. Senza di esso l'umanità è perduta, poichè semmai Dracula dovesse risvegliarsi noi non avremmo nulla per combatterlo. Tenete-- Disse, passando in mano ai due 3 libri vuoti ed una mappa.
--Shanoa, rinchiudi Dominus nei 3 libri e riportamelo. Albus, aiuta Shanoa anche a costo della tua vita, poichè lei è l'unica che può assorbire il glifo. La mappa vi guiderà, andate ora e che Dio vi protegga.--
--Sarà fatto-- Esclamarono in coro i due, poi dopo un rispettoso inchino corsero in direzione del bosco sparendo repentinamente alla vista.
--E ora-- Mormorò pensoso Barlowe --Ho un cacciatore il cui addestramento vero e proprio deve iniziare. Dove sarà finito Lerian?--


Nel frattempo, in un luogo molto distante...

Un castello si ergeva sulla cima di una collina, alto e maestoso come pochi al mondo. A giudicare dalle dimensioni, doveva appartenere ad una casata molto facoltosa. Dall'alto delle nere guglie un uomo osservava il paesaggio con sguardo perso in lontananza. Indossava abiti nobili ed eleganti, il cui sfarzo lo etichettava facilmente come il signore di quel castello. Le braccia incrociate, l'uomo dallo sguardo severo sarebbe parso umano se non fosse per 3 evidenti particolari: capelli corti e argentei come la luna, canini lunghi e affilati celati dalle labbra ed infine occhi rosso cupi profondi e minacciosi. L'iride era verticale, come quella delle fiere. Il vampiro, poichè tale era la sua natura, era conosciuto come Issa Shouzen. Un breve rumore alle sue spalle lo fece voltare momentaneamente, per poi ritornare a fissare impassibile l'orizzonte.
Tale freddo atteggiamento avrebbe dissuaso chiunque dall'avvicinarsi al conte, ma evidentemente quella non era una persona qualsiasi.
Una giovane donna dallo sguardo dolce ma fiero era lentamente risalita dagli scalini interni e ferma a pochi passi di distanza osservava con quei suoi occhi smeraldini il marito, domandandosi quale fosse la ragione della sua preoccupazione. Issa era così rigido solamente quando qualcosa lo attanagliava. A tratti, il vento scompigliava i lunghi capelli rosa della dama, librandoli dolcemente nell'aria. Ella era la signora del castello, la vampira Akasha Bloodriver, e fu la prima a parlare.
--Noto che è iniziato, marito mio. Le nubi all'orizzonte sono grigie...Ecclesia ha fatto la sua mossa, ma riusciranno da soli nell'impresa i cacciatori?-- Domandò vagamente preoccupata.
--Non preoccuparti, è tutto sotto controllo. Ho mandato le nostre figlie ad aiutrarli.--
--Chi? Non ne ero a conoscenza.--
--Le due maggiori; Akua e Kalua-- Il suo tono era calmo e controllato, chiaramente imperturbato dal fatto di aver mandato le proprie figlie in una missione così rischiosa.
--Ma non sarà troppo pericoloso??!-- Chiese con apprensione la dama, ma ottenne solo una gelida risposta.
--Se falliranno, vorrà dire che non sono degne di appartenere alla nobile razza vampirica. Provvederò in quel caso io stesso a rimuovere le due disgrazie da questo piano d'esistenza. Ma onestamente, sono le migliori assassine in circolazione; il sangue dei nemici non tarderà a scorrere.--
Per la prima volta sorrise, snudando minaccioso i canini quasi in eccitazione per la futura carneficina.

Allora, come vi sembra fino ad ora? Se avete dubbi o consigli non esitate a chiedere! Spero sia di vostro gradimento, a me sicuramente piace da scrivere! Alla prossima! RIFATTO ANCHE QUESTO CAPITOLO















  
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