Una storia quasi d'amore
Personaggi: Jessie Duke
(patriarca della famiglia)
Lukas K. Duke “Luke” (nipote di Jessie ex Marines)
Beauregard Duke “Bo” (nipote di Jessie e più piccolo della famiglia)
Daisy Mae Duke (nipote di Jessie e cameriera al Boar’s Nest)
Rosco P. Coltraine (sceriffo della contea di Hazzard)
Enos Strate (vice-sceriffo della contea di Hazzard)
J.D. Hogg (Boss della contea di Hazzard)
Cooter Davenport (meccanico e caro amico dei Duke)
Melody (ragazza giovane ed avvenente)
Narratore: Lella
Capitolo primo:
Un incontro inaspettato
E’
il 1980 siamo nella contea di Hazzard una ridente località nel cuore del sud
degli Stati Uniti d’America e quella che sto per
narrarvi è una delle tante storie che circolano da queste parti sulla famiglia
Duke. Quindi, tanto per cominciare, lasciate che vi
parli un po’ di loro.
A pochi chilometri dalla città, nel bel mezzo della campagna contornata da verdeggianti colline, si trova una modesta fattoria; vi abita una famiglia un po’ particolare che risiede nella stessa contea e nella stesso luogo da ben cinque generazioni. Il capo famiglia è Jessie Duke, un uomo sulla sessantina ex distillatore e contrabbandiere di whisky e famoso in gioventù per esser stato tra i migliori piloti di automobili di tutta la contea. Jessie ha perduto la sua amata moglie Martha già da diverso tempo e purtroppo, diversi anni fa, ha dovuto assistere impotente anche alla prematura dipartita dei suoi tre fratelli e delle rispettive mogli. Eventi drammatici che all’epoca condussero nella sua dimora tre bimbi rimasti orfani.
Il più grande dei suoi nipoti si
chiama Lukas, ma tutti lo conoscono da sempre come Luke; ha ventisette anni ed è
il più maturo dei tre non soltanto per l’età, ma per le esperienze di vita che
ha dovuto affrontare. Ha infatti combattuto per il
proprio Paese durante la guerra in Vietnam; il reclutamento da parte del corpo
dei Marines è arrivato appena compiuti i diciotto anni e Luke non ha esitato a
dare il proprio contributo in un conflitto che purtroppo il tempo ha portato a
considerare come inutile e rovinoso per migliaia di figli d’America. E’ rimasto quattro anni in servizio ed è tornato a casa poco
dopo quel famoso 30 aprile 1975, giorno che ha sancito la fine delle ostilità.
Per qualche tempo ha portato avanti la secolare tradizione famigliare di
distillare e contrabbandare whisky, ma un giorno di tre anni fa è stato
sorpreso, insieme a suo cugino, in
flagranza di reato. Il vecchio Jessie per evitare ai suoi nipoti la prigione è
stato così costretto a stipulare con il governo degli
Stati Uniti un accordo in base al quale, in cambio della promessa di
interrompere per sempre quella pratica divenuta illegale, Bo e Luke vivranno in
regime di libertà condizionata; non possono quindi per nessun motivo valicare i
confini della contea ed hanno il divieto assoluto di utilizzare qualsiasi tipo
di arma da fuoco.
Beauregard, per tutti
Bo, è il più giovane dei ragazzi Duke; ha ventitre anni ed uno spirito
allegro ed impetuoso. Molto più estroverso del cugino ha l’innata capacità di
ritrovarsi molto spesso in guai di qualunque tipo. Ha uno spiccato debole per le
donne (altra fonte di calamità naturali sia per lui che
per tutta la famiglia) ed ha una passione quasi maniacale per le auto da corsa.
Insieme a Luke è l’orgoglioso comproprietario della vettura più veloce e con il
motore più modificato (fino allo spasimo) dell’intera contea di Hazzard: una
Dodge Charger del ’69 di colore arancione, ribattezzata dai ragazzi Generale
Lee. Sebbene, come detto, Bo e Luke siano cugini, i due
si amano come fratelli; stanno insieme da mattina a sera condividendo gioie
e dolori della loro giovane età. Bo in particolare ha una vera e propria
adorazione per il cugino più anziano tanto che quando era più piccolo lo prendeva sempre a modello. Tutt'ora lo ammira e vorrebbe assomigliargli, ma purtroppo a guastare l'armonia dei due giovani ci si mettono talvolta orgoglio e competizione cosicchè si ritrovano molto spesso a discutere per i motivi più disparati: dalla manutenzione del Generale Lee a quella delle galline del loro pollaio.
Infine c’è Daisy una splendida ragazza di
venticinque anni, unica della famiglia a portare a casa uno stipendio.
Lavora infatti nel locale più famoso della contea: il
Boar’s Nest. Daisy ha imparato a guidare dai cugini (come i cugini) e si occupa
delle mansioni domestiche; sogna il principe azzurro da
quando era in fasce e conosce a memoria tutte le canzoni country degli
anni ‘70.
Questa storia ha inizio una mattina in cui, a causa di un imprevisto guasto alla sua jeep “Dixie”, Daisy aveva chiesto a Bo e Luke di accompagnarla a lavoro; naturalmente i ragazzi non se lo fecero ripetere due volte considerando che le alternative a quella passeggiata fuori programma erano un campo da arare ed il tetto del granaio da riparare.
Era una splendida giornata di fine novembre, il sole alto nel cielo ingannava l’autunno con il tepore dei suoi raggi e scaldava la rossastra terra della contea di Hazzard. Il clima mite della Georgia regalava spesso giornate così splendide e di certo non si sarebbe detto che di lì a qualche settimana sarebbe arrivato il Natale.
Il Generale Lee, pilotato abilmente dal giovane Bo, sfrecciava tra le stradine di campagna alzando al suo passaggio un denso polverone. All’interno dell’abitacolo, i ragazzi stretti uno di fianco all’altro, chiacchieravano amabilmente del più e del meno quando ad un tratto sentirono il suono di una sirena dietro di loro. Naturalmente si trattava dello sceriffo di Hazzard Rosco P. Coltraine un brizzolato di mezz’età al quale le autorità competenti avevano negato la pensione e che si ritrovava così, suo malgrado, per chissà quanti anni ancora, alle prese con il suo lavoro. Dopo anni di onesto servizio a favore del cittadino, Rosco aveva venduto letteralmente la sua anima al diavolo diventando lo sceriffo più corruttibile su piazza. Evento che naturalmente non mancò di notare il primo cittadino di Hazzard J.D. Hogg ovvero il Boss della contea il quale aveva le mani in pasta ovunque; se c’era del losco nei paraggi allora vi era immischiato anche lui. Di animo buono nonostante tutto, il suo unico punto debole era il denaro; avrebbe venduto volentieri sua madre (se fosse stata ancora viva) in cambio di un solo dollaro in più nel portafogli. Rosco era diventato da tempo il braccio destro di Hogg; se Boss doveva concludere qualche affare poco pulito, lo sceriffo in cambio di una poco lauta ricompensa chiudeva un occhio o addirittura dava una mano.
In effetti non è del tutto vero che l’unico punto debole di Boss era il denaro, qualcosa che gli stava forse più a cuore era la cattura dei Duke; in gioventù era stato uno stimato contrabbandiere di whisky come il buon Jessie e nonostante i due si conoscessero da quarant’anni o giù di lì, tra di loro non era mai corso buon sangue. Il motivo è presto spiegato: Jessie viveva in base ai propri valori morali; Boss in base al proprio denaro. In realtà la famiglia Duke non aveva mai nuociuto volontariamente agli affari del vecchio Boss, ma in decine di episodi i ragazzi per aiutare qualche disgraziato di turno, avevano finito per far saltare in aria i piani di Hogg e questo Boss non lo poteva più tollerare. Aveva dato l’ordine irrevocabile quindi a Rosco di acciuffare Bo e Luke e di sbatterli in galera per qualche anno pensando così di poter agire indisturbato. Il problema però era prendere quei ragazzi; alla guida del Generale Lee erano inavvicinabili e in un confronto faccia a faccia erano talmente furbi che finivano sempre per farla franca.
“Che vorrà questa volta Rosco? Non ho mai superato il limite di velocità! Disse Bo con tono piuttosto spazientito.
“Accidenti se ci fermiamo adesso lo sceriffo ci farà perdere tempo, io arriverò tardi a lavoro e Boss mi detrarrà chissà quante ore dalla busta paga!” Esclamò preoccupata Daisy.
“E chi ha detto che dobbiamo fermarci? Se il vecchio Rosco ha qualcosa da dirci dovrà prima prenderci!” Concluse trionfalmente Bo spingendo il piede sul pedale dell’acceleratore.
Il cofano del Generale Lee iniziò a sobbalzare quando l’aumento del gas fece ruggire il motore di quel bolide e presto la nobile vettura dello sceriffo si ritrovò talmente distaccata da perdere le tracce dei Duke quasi istantaneamente.
“Bella prova cugino Bo!” Esclamò compiaciuta Daisy dando una leggera pacca sulla spalla del giovane pilota.
Soltanto pochi minuti più tardi i ragazzi arrivarono davanti all’entrata del Boar’s Nest, in perfetto orario per permettere a Daisy di iniziare il suo lavoro per tempo. Tuttavia non avendo nessuna voglia di tornare alla fattoria e riprendere i propri lavori, decisero di entrare anche loro nel locale per scolarsi un paio di birre. Era quasi l’ora di pranzo pertanto i tavoli erano quasi tutti occupati. Bo e Luke si diedero una rapida occhiata in giro notando come tutti i presenti fossero persone conosciute… tutti eccetto una.
Seduta su di uno sgabello di fronte al bancone vi era una ragazza; aveva dei lunghi capelli biondi ed il viso di un ovale perfetto che ospitava due grandi occhi verdi. La camicetta bianca ed i jeans sbiaditi che indossava, rendevano piena giustizia al suo fisico slanciato e longilineo.
“Hey cugino ero sicuro di conoscerle tutte le ragazze di Hazzard!” Esordì Bo afferrando una sedia e mettendosi seduto.
“Hai ragione non l’ho mai vista neanche io, deve essere qui di passaggio!” Convenne Luke.
I due cugini, senza neanche rendersene conto, rimasero come incantati ad osservare quella ragazza finché lei non si voltò e se ne accorse. Sorrise istintivamente ai suoi ammiratori, poi chiese ed ottenne due boccali di birra e si avvicinò al tavolo al quale erano seduti i Duke.
“Salve bei ragazzi gradite una birra?” Domandò allegramente allungando i boccali ai due giovani.
“Salve bella ragazza accettiamo molto volentieri! Io mi chiamo Bo e questo è mio cugino Luke” rispose il giovane Duke alzandosi in piedi e stringendo la mano della ragazza.
“Bo… Luke… io sono Melody!”
“Melody? E’ uno splendido nome! Piacere di conoscerti e benvenuta ad Hazzard!” Concluse Luke stringendo a sua volta la mano della giovane donna dalla quale non era ancora riuscito a distogliere lo sguardo.
Un
detto popolare recita più o meno così: “chi dice donna
dice danno”… Beh! Per ora questa ragazza si è limitata a sorridere e ad offrire
birra, ma chissà che succederà!
Continua…
Piccole
curiosità:
- se qualcuno se lo fosse chiesto “Boar’s Nest” in italiano significa “nido
del cinghiale”, se vi ricordate infatti questo animale era raffigurato sulla parete esterna del
locale;
- Tom Wopat, l’attore che interpretava Luke,
oggi è un baffuto signore di 54 anni che riscuote grandi successi a teatro
recitando in musicals (se ne avrete l'occasione ascoltatelo cantare, ha una voce talmente bella da togliere il fiato!);
- John Schneider, l’interprete di Bo, dopo
esser apparso in diversi film, da qualche anno presta il suo volto a Johnathan Kent
(il papà di Superman) nel telefilm Smallville. Tom e John, rimasti grandi amici
dai tempi di “Hazzard”, torneranno insieme nella quinta stagione (attesa in
Italia nell’autunno del 2006) di questo fortunato telefilm in un episodio, più
precisamente nel sesto.
Note:
Bo, Luke, Daisy, Jessie e gli
altri personaggi menzionati in questa fanfiction, non sono di mia proprietà, ma della Warner Bros ed aventi
diritti; la sola Melody è un personaggio di mia invenzione.
Questa storia è stata scritta per il puro
piacere di farlo e senza scopi di lucro.